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sabato 3 agosto 2019

Holyfuckindays!

Risultati immagini per holidays summer

E anche quest'anno, è giunto il tempo per il Saloon di trasferirsi al mare, per le consuete, attese, rilassanti, goduriose ferie estive: due settimane tra Fordini, mare, piscina, gran birroni e più tempo del consueto per film, serie e letture. Qualche titolo è già passato su questi schermi, e andrà ad aggiungersi agli altri nella carrellata del Bulletin "ingrassato" che vi aspetterà il diciannove agosto, al ritorno dei Ford alla base.
Nel frattempo, godetevi le vacanze anche voi, la loro attesa o il loro ricordo.


MrFord

venerdì 3 agosto 2018

Holydays






Domani, archiviate le ultime giornate lavorative, l'organizzazione e le pratiche sportive, i Ford tutti partiranno per le vacanze. Due settimane di stacco lontani dalla quotidianità e dagli appuntamenti fissi, e anche se il Saloon in quest'ultimo periodo è stato tutto tranne che fisso, vale anche per lui.
Godetevi l'ultima parte dell'estate, vivete, bevete e divertitevi il più possibile, e ci si rivede tra un paio di settimane o poco più.



MrFord

venerdì 23 febbraio 2018

Al posto tuo (Max Croci, Italia, 2016, 90')




Durante la permanenza dei Ford alle Canarie, uno dei leit motiv delle serate dopo aver messo a nanna i Fordini, cibo e alcool a parte, era la scelta di titoli che potessero accompagnare senza troppo impegno al sonno concedendo, nel contempo, anche quel divertimento leggero che non fa mai male, soprattutto in vacanza: alle spalle la scelta azzeccata di Se dio vuole, si è ripiegato su questo Al posto tuo, commediola decisamente meno efficace ma ugualmente innocente e piacevole, che ha finito per ricordarmi E allora mambo! e fornito un altro esempio di lavoro "di coppia" di due protagonisti molto diversi tra loro pronti ad incastrarsi al meglio al servizio del film.
Del resto la commedia degli equivoci, specie se giocata sullo scambio di identità, finisce sempre per funzionare e regalare quantomeno l'intrattenimento e le risate giuste per godersi il film per tutta la sua durata senza pretendere chissà cosa: a questo ben si prestano Luca Argentero e Stefano Fresi, che nei panni di due designer di sanitari finiscono per essere obbligati a darsi battaglia scambiandosi vita, casa e quotidinità differenti, ovviamente per passare dallo scontro e dalle difficoltà ad imparare l'uno dall'altro completando le rispettive vite come un puzzle.
Non parliamo ovviamente di un film che cambierà la storia della Commedia all'italiana per come è stata resa famosa negli anni d'oro del Cinema nostrano, o di un titolo destinato ad essere ricordato oltre il tempo di una serata leggera da casa al mare e della recensione al ritorno - pubblicata mortalmente in ritardo -, ma comunque di qualcosa di semplice ed onesto come - e lo ribadisco di nuovo dopo quanto scritto per il già citato Se dio vuole - sinceramente non mi aspettavo più che si producesse qui nella Terra dei cachi.
Per chi, poi, come il sottoscritto, ha vissuto sia la condizione del single pronto a svicolare da qualsiasi storia più lunga di qualche ora che quella del padre di famiglia, vedere le due tipologie scambiarsi i ruoli è stato piuttosto divertente, complice anche il lavoro macchiettistico ma ben svolto dei due attori principali: probabilmente c'è chi si immaginerà più nei panni di uno o dell'altro, o sarà portato a pensare che il figo di turno è davvero il figo di turno, nonostante, a ben guardare, non sia assolutamente così.
E nonostante l'aura un pò fiabesca ed il classico finale da commedia romantica, forse dalla parte maschile si dovrebbe cominciare a pensare e riflettere su quella che è davvero la forza di alcuni considerati erroneamente "anelli deboli": imparare dalla diversità, a volte, insegna molto a proposito di noi stessi.




MrFord




lunedì 28 agosto 2017

Saloon on the beach - Part 2




Ancora una volta, e non a distanza di anni dalla precedente, il Saloon chiude per ferie lasciando spazio ad una vacanza che potrebbe cambiare le sorti dei Ford negli anni a venire: passeremo infatti due settimane alle Canarie, cercando una scintilla che, dovesse colpirci, aprirebbe la strada al progetto di trasferire il Saloon da quelle parti, in cerca di un'estate perenne ed un futuro diverso da quello che avremmo qui nella Terra dei cachi.
Alla peggio, non dovesse essere così, ricominceremo da qui, come sempre.
E a prescindere da tutto, da lunedì undici settembre mi ritroverete da queste parti, come al solito.
Nel frattempo, comunque, troveranno spazio sia la consueta rubrica delle uscite che il tributo a George Romero.
Voi tenete il fortino, e se non dovessi tornare, chiamate il Presidente.



MrFord

sabato 12 agosto 2017

Saloon on the beach, prima parte



Per la prima volta, se non ricordo male, dall'estate del duemiladieci - quella dell'anno d'esordio del Saloon -, e ricordando i tempi del Bullettin dello scorso anno, ho deciso di lasciare respirare un pò il blog, che si sente un pò spento a causa della spentissima blogosfera, ed andarmene in vacanza tranquillo senza il pensiero di dover programmare, aggiornare e via discorrendo.
Ci rivediamo dunque il ventuno agosto, per quella che sarà l'ultima settimana prima di una nuova sosta che porterà i Ford tutti a scoprire se partirà il progetto che potrebbe portare il vecchio cowboy e la sua tribù fuori dai confini dell'Italia.
Nel frattempo, godetevela e brindate sempre e comunque.



MrFord

giovedì 17 settembre 2015

Come ti rovino le vacanze

Regia: John Francis Daley, Jonathan M. Goldstein
Origine: USA 
Anno: 2015
Durata: 99'






La trama (con parole mie): Rusty Griswold, pilota d'aereo di una linea che copre solo tratte locali, sbeffeggiato dai colleghi legati a compagnie più prestigiose e dubbioso a proposito della soddisfazione di moglie e figli della vita che offre loro, decide di rompere la routine caricando l'intero focolare domestico in una macchina a noleggio per avventurarsi in un lungo viaggio on the road attraverso gli States che possa condurre i suoi membri alla scoperta di più o meno remote località sfruttando il percorso per un paio di salti nel passato.
La meta del tragitto è Wally World, un parco tematico che fu al centro di uno dei viaggi più memorabili che lo stesso Rusty compì da bambino in compagnia della sorella e dei genitori: l'idea si rivelerà vincente, o il risultato sarà disastroso?








Se qualcuno mi avesse assicurato, fino a qualche minuto prima della visione, che mi sarei divertito come un cazzone guardando Come ti rovino le vacanze, tipica commedia sguaiata made in USA on the road come ce ne sono e probabilmente ce ne saranno a mazzi legata al tema evergreen della Famiglia, sarei stato indeciso tra una risata fragorosa o una bottigliata dritta sul grugno.
E reagendo in un modo o nell'altro avrei clamorosamente avuto torto, perchè nonostante tutti i suoi limiti - evidenti ed alla luce del sole - il lavoro di Goldstein e Daley è riuscito a tirare fuori il lato cazzaro e da neuroni zero del sottoscritto regalando una perfetta serata senza impegno ottima per celebrare la parte finale della stagione cazzara e da neuroni zero per eccellenza - almeno per quanto riguarda ascolti e visioni -, l'estate.
Neanche mi trovassi di fronte ad un Apatow o ad un Kevin Smith, ho seguito la curiosa epopea dei Griswold sghignazzando della grossa di fronte alle trovate buone per i trailer - come il tentativo di imitare Vin Diesel al volante -, alle battutacce di grana grossa - quella dell'anilingus è una vera chicca - e grazie ai personaggi del più piccolo della brigata - casinaro ed amante del wrestling - e dello Stone di Chris Hemsworth, bravo a prendersi per il culo e sfoderare un personaggio che rappresenta tutto quello che ogni sfigato in stile Ed Helms vorrebbe almeno all'apparenza essere e tutto quello che pusillanimi radical come Cannibal Kid detestano.
Pur essendo dunque cosciente della pochezza tecnica e della mancanza d'originalità del prodotto, ho trovato Come ti rovino le vacanze assolutamente perfetto per il ruolo che queste pellicole dovrebbero ritagliarsi, per nulla autocompiaciuto o con pretese fuori portata per il filmetto che è, pronto a sballotare l'audience provocando un effetto simile a quello dei fast food quando si è preda della voglia irresistibile di schifezze spesso e volentieri prima o dopo una visione in sala, e per quanto si sia pienamente coscienti di non avere di fronte portate da alta cucina ci si gode ogni boccone come un condannato a morte all'ultimo pasto: e dall'evoluzione assolutamente telefonata ai colpi bassi come la fogna a cielo aperto, passando per le brevi parti ritagliate per Chavy Chase e Norman Reedus, uno dei volti più amati di The Walking Dead, dedicarmi a questa visione è stato assolutamente così.
Tutto questo senza contare che le difficoltà ed il divertimento caotico dei viaggi in famiglia sono effettivamente gli ingredienti che rendono, di norma, i ricordi di traversate di questo genere più vividi di tutti gli altri, e solleticano l'amarcord di ognuno di noi più anni trascorrono dalle vacanze stesse, trasformando quelle che ci sono parse situazioni drammatiche o grottesche in istantanee mitiche e quasi leggendarie.
Poi, certo, potrò imbellettare le cose quanto e più possibile, ma il segreto dietro a Come ti rovino le vacanze, per quanto mi riguarda, è stato ed è uno soltanto: mi sono inspiegabilmente, clamorosamente e sguaiatamente divertito.
E a volte la cosa all'apparenza più banale finisce per diventare assolutamente importante.
Un pò quello che succede anche con la Famiglia.




MrFord




"Oh I'm begging Lord to save me and let me go,
to see my family,
and keep it inside,
dry eyes, while my brother weeps.
save my soul,
please Father let me go.
keep me safe, as my mother sleeps."

Ed Sheeran - "Family" - 






sabato 4 luglio 2015

I tormentoni dell'estate 2015: Saloon Edition

La trama (con parole mie): per quanto possa suonare strano, io e il mio antagonista Cannibal Kid, seppur per ragioni diverse - lui è un eterno adolescente, io un eterno tamarro - d'estate abbandoniamo quasi ogni pretesa "autoriale" e anche e soprattutto con la musica ci concediamo felicemente ai tormentoni.
Dunque, proprio sul modello del post del pusillanime rivale, ecco quelle che sono le dieci hit dell'estate disimpegnata fordiana, e che, probabilmente, suoneranno da qui a settembre da queste parti.







N°10: ONE LAST TIME di Ariana Grande


Tendenzialmente, Ariana Grande mi dice poco o nulla.
Eppure, quando sono al lavoro in questo periodo, quando sento l'attacco di questo pezzo e sbircio il video pseudo apocalittico, mi carico a molla.
Sarà il caldo dell'estate, ma il bello di queste top ten è anche questo.


N°9: HEY MAMA di David Guetta


Nonostante la nazionalità ed una certa spocchia, non riesco proprio a farmi stare antipatico David Guetta. E l'ambientazione in stile Mad Max di questo video, unita al rap di Nicki Minaj, fanno il resto. Una specie di proiezione immediata alle serate nei locali che danno sulla spiaggia.

N°8: GO dei Chemical Brothers



Il nuovo pezzo dei Fratelli Chimici è una vera bomba, che mi pare strano di "relegare" soltanto all'ottava posizione di questa top ten, spinto da un ritmo travolgente e da un video d'eccezione firmato Gondry.
Ma siamo in estate, e dunque l'autorialità conta solo fino ad un certo punto.
Così come la qualità in tutto e per tutto.


N°7: SHUT UP AND DANCE dei Walk the moon



Una delle ultime scoperte di questa estate fordiana, clamorosamente anni ottanta e da subito pronta ad entrare nel cuore del sottoscritto neanche fossimo ai tempi di Rocky III come la canotta della Nike comprata al volo a Barcellona un mesetto fa.
Sono sicuro che, dovessi rifare questa classifica a settembre, starebbe certamente più in alto.


N°6: LEAN ON di Major Lazer feat. Mo&DJ Snake


 

Uno dei pezzi per eccellenza di quest'estate, dal video oltre il pacchiano al ritornello che resta in testa dal primo ascolto. Senza contare la capacità non scontata di suonare alla grande sia di giorno che di sera, dunque perfetto dall'allenamento del mattino all'aperitivo che si trasforma in nottata.


N°5: WANT TO WANT ME di Jason Derulo




Già lo scorso anno l'inutile Derulo aveva stuzzicato e non poco il lato tamarro del vecchio Ford con Talk dirty to me, ma in questo torrido inizio estate si è superato: la sua Want to want me è il pezzo commerciale perfetto, e nonostante per genere, approccio e chi più ne ha, più ne metta, con il sottoscritto non c'entri nulla o quasi, la sentirei a raffica, tanto da arrivare ad apprezzare perfino il balletto che il buon Jason sfodera nel video.
N°4: MARIA SALVADOR di J-Ax feat. Il Cile




Da milanese e tamarro il buon J-Ax mi è sempre stato simpatico, e le sue canzoni dai tempi degli Articolo 31 hanno finito per accompagnare la mia crescita almeno quanto quelle degli 883.
Quest'ultima Maria Salvador, per quanto sia di fatto bruttina e detesti Il Cile, mi ha conquistato dal primo ascolto proprio grazie al ritornello, rivisitato dal Fordino come "Mamma mia Salvatore" - forse allude al bisnonno, chissà!? -.
E come ogni guilty pleasure della peggior specie, non riesco a smettere di ascoltarla.


N°3: SEE YOU AGAIN di Wiz Khalifa feat. Charlie Puth




Questa non è propriamente estiva, nonostante stia girando costantemente in radio e su MTV, ma non potevo non inserirla.
Non solo, infatti, Fast 7 è stata una delle visioni più esaltanti dell'anno fino ad ora, ma il lungo addio a Paul Walker e la dedica costruita per lui nel finale del film - e di questo video - continuano a riportarmi alla mente il mio amico Emiliano, che ha deciso di andarsene qualche mese fa.
In un certo senso, questa è una corsa proprio accanto a lui.


N°2: SHIP TO WRECK di Florence+The Machine




In una decina assolutamente tamarra ed ignorante come questa, una proposta autoriale come Florence potrebbe stonare, eppure la sua ultima Ship to wreck ha tutte le caratteristiche del rock immediato e graffiante che piacciono al sottoscritto, senza contare un coinvolgimento emotivo e sonoro che dal primo ascolto l'ha fatta piombare in cima alle classifiche di ascolti sul mio account di Spotify.
Diretta, di pancia, grintosa.
Come piace a me.


N°1: L'ESTATE ADDOSSO di Jovanotti




Non ho mai fatto mistero della mia simpatia e del favore musicale per Jovanotti, uno degli artisti più internazionali che abbiamo in Italia - nel senso professionale e musicale del termine -, che è partito con La mia moto per sperimentare e crescere come quasi nessun'altro qui nella Terra dei cachi.
Questa canzone, scoperta quasi per caso - non ho ancora ascoltato l'ultimo disco del Cherubini - mi ha preso e riportato di colpo alla prima adolescenza, quando le vacanze estive e soprattutto quelle al mare significavano un mondo a parte, una magia che solo settembre era in grado di trasformare non tanto in ricordo, quanto in sogno.
E dalle prime cotte alla "maglietta sgualcita dei Mondiali" che mi ha lanciato come un elastico all'estate duemilasei, una delle più importanti della mia vita, fino a quella del duemilatredici, la prima del Fordino vissuta tutta in vacanza grazie alla paternità, mi è parso di poter vivere l'estate per sempre. Meglio di così, non ci potrebbe essere.



MrFord

martedì 2 giugno 2015

Fordino Unchained: the first flight

La trama (con parole mie): a partire da questa mattina e per qualche giorno, casa Ford ed il Saloon tornano in qualche modo a casa, a Barcellona, la città che è stata la cornice del primo viaggio con Julez all'inizio della nostra storia nonchè la favorita in assoluto del sottoscritto, che per la quarta volta tornerà a calcare quelle strade così ricche di colori e di vita.
Ma non è la mia parte della barricata, a dover festeggiare.
Il Fordino, infatti, conoscerà proprio in quest'occasione l'ebbrezza del viaggio, in aereo o non solo.
E sarà un'avventura, senza dubbio, anche per noi.







Quando, nella primavera del duemiladodici, con Julez tornammo a Barcellona, non avremmo probabilmente scommesso nulla rispetto a tutto ciò che ci avrebbe travolto di lì a pochi mesi: l'arrivo del Fordino, ed il percorso compiuto per arrivare a lui, ha finito per cambiare completamente la geografia di questi primi anni di vacanze in tre, subordinati a vicissitudini lavorative, neonatali ed anche solo casuali.
Da tempo, però, si accarezzava in casa Ford l'idea di far provare al più piccolo del Saloon l'ebbrezza del volo, e la prima esperienza oltre confine: in fondo, se penso che per me è avvenuta a quasi quindici anni - ottobre novantaquattro, New York e Philadelphia, una paura incredibile di prendere quota -, è sicuramente un passo in avanti, come è giusto che sia.
Nessun luogo al mondo, in questo senso - neppure la nostra tanto amata Australia -, poteva essere più adatto di Barcellona: una città che dal primo istante in cui vi misi piede, ormai quasi dieci anni fa, in un viaggio in solitaria che resta uno dei più importanti della mia vita, mi fece sentire più a casa di quanto mi sia mai sentito a Milano, e proprio ai piedi della Sagrada Familia - che resta il centro nevralgico della zona che preferisco della città catalana, e che ad ogni ritorno tra le sue strade vince la concorrenza delle Ramblas, del mare e di qualsiasi altro angolo più turistico si possa pensare di trovare - permette al sottoscritto non solo di cavalcare i ricordi, ma anche di guardare al futuro.
Ma nonostante tutto, il fulcro della preparazione a questo viaggio è stato, ovviamente, il Fordino, che già attende la Catalunia per il mare e per lo splendido zoo di Barcellona, con "tanti animali", dall'elefante "danne" - grande, N. D. T. - al "pototto" - ippopotamo, sempre N. D. T. -, passando per il gorilla e tutte le scimmie: l'entusiasmo nei suoi occhi all'idea di qualcosa che neppure sa bene cosa sia è il motore per mille vite, vissute con tutta la passione possibile.
Ai tempi in cui percorsi quelle strade da solo, se mi avessero detto che neppure dieci anni dopo sarei tornato lì con la mia famiglia, non ci avrei creduto, in preda a storie di una notte e sbronze un giorno sì e l'altro pure: eppure il bello è proprio questo.
E per le strade di Barcellona ho sempre la sensazione di poter salutare le ferite - da Agnese a Emiliano, in quest'ultimo anno non sono mancate - e guardare al futuro accarezzando la speranza, tra qualche anno, di poter tornare di fronte alla Sagrada con il Fordino un pò più grande e consapevole ed un altro, o altra piccola abitante del Saloon.
Nel frattempo, mi godo questo momento come se fossi tornato io, dopo essere stato fino all'altro capo del mondo, a dover prendere un aereo, guardare il mare ed animali esotici per la prima volta nella mia vita.




MrFord






martedì 26 agosto 2014

Fordino Unchained: sapore di mare


La trama (con parole mie): a fare da salvagente alla mia estate infernale - lavorativamente parlando - sono giunti due periodi di ferie che hanno rappresentato, di fatto, oltre all'occasione per respirare grazie anche e soprattutto a Julez, il primo, vero contatto con il mondo della spiaggia e del mare per il Fordino, che lo scorso anno, durante il mese trascorso in vacanza, ancora non camminava e non poteva gettarsi a capofitto nelle avventure sotto l'ombrellone.
E devo dire che se le premesse sono queste, le sue future estati saranno parecchio movimentate, soprattutto in termini sentimentali.


Senza dubbio il tempo trascorso da quando AleLeo ha cominciato a camminare - un mesetto prima di compiere un anno, giorno più, giorno meno - è stato la mia ribalta personale rispetto all'evoluzione del rapporto con lui, passato dalla simbiosi con la mamma dei primi mesi e alla quiete delle ore di nanna ad una sorta di dinamica scheggia sempre carica a mille - almeno da sveglio, considerato che si fa, fortuna nostra, delle signore dormite - alla scoperta del mondo e dell'universo del gioco, all'interno del quale, di fatto, sono la sua guida ed il suo pupazzone formato famiglia.
Dalla palla - suo intrattenimento preferito in assoluto, che si tratti di lanciarla, usare le mani o i piedi - all'inseguimento dei gatti con tanto di stage diving dal divano - è recente un suo volo spettacolare con tanto di bozzo formato unicorno sulla fronte rimediato cercando di mettere le mani su Diego, il peloso cagasotto di sette chili abbondanti che ci ritroviamo in casa - fino al campionario di versi di animali - il mio preferito è senza dubbio l'elefante, che lui ripropone a richiesta mettendoci tanta più enfasi quanta è la soddisfazione che riscontra nel sottoscritto -, posso dire che il Fordino è un bambino decisamente fisico - cosa che, da ex timido, apprezzo molto -, sempre pronto a manifestare i suoi sentimenti attraverso gesti ed azioni.
I due periodi trascorsi al mare, in questo senso, sono stati un'ulteriore evoluzione del concetto: in particolare, le ferie d'agosto hanno portato il piccoletto alla scoperta non solo dei giochi per bambini presenti sulla spiaggia - anche quelli a continuo rischio di base jumping -, ma anche e soprattutto del gentil sesso: l'approccio attuale del Fordino con tutte le bambine dai tre anni in giù è stato assolutamente da manuale, con una combinazione clamorosa quanto diretta e molto pane e salame.
Nello specifico, questo era quello che accadeva quando il suddetto piccolo Ford si trovava di fronte una delle sue predilette: camminata decisa con mani protese in avanti, bacio a bocca aperta con tentativo di limonata dura, e dunque un loop a ripetere l'operazione più volte.
Al minimo accenno di reazione della "vittima" di turno, il passaggio alla combo spinta più morso era dietro l'angolo.
Combo che, con i maschi, giungeva spesso e volentieri - e senza mancato bacio in precedenza - a causa di dispute sul possesso della palla, che come ovvio diventava del bimbo che l'aveva in mano in quel momento come se fosse l'oggetto più prezioso del mondo.
Manifestazioni fisiche sopra le righe a parte, comunque, è stato decisamente divertente scoprire l'altro lato del mondo della spiaggia, quello dei genitori che si conoscono tra loro soltanto come "tu sei il padre/madre di", senza ricordare o scoprire nessun nome di adulto neanche per sbaglio, così come seguire gli orari spagnoli legati al riposino pomeridiano, che spesso ci vedeva arrivare in riva al mare non prima delle cinque del pomeriggio: e dalle prime nuotate e le imitazioni dello squalo fino ai complimenti degli anziani pronti ad augurare al Fordino un futuro da calciatore - alimentando i timori e le ire di Julez, che già deve patire le mie provocazioni a proposito della partecipazione ai Mondiali del 2030 del piccolo, che allora avrà 17 anni -, è un continuo imparare, così come ogni giorno vissuto da genitore.
Si parla tanto di educazione dei figli, e degli insegnamenti che, giusti o sbagliati che siano, diamo loro, quando in realtà sono questi piccoli uomini e donne ad insegnarci ogni giorno: cresciamo più noi con loro che loro con noi.
E non vedo già l'ora della prossima estate, con tutti i suoi "baci salati".
MrFord



domenica 8 settembre 2013

Holydays books - Part 1

La trama (con parole mie): ovviamente non esiste estate da spiaggia che si rispetti senza una buona dose di letture, e dunque ecco pronta, così come è stato per i film e le serie tv, una doppia sequenza di titoli neanche se sul banco del Saloon cominciassero a scivolare uno dopo l'altro shots pronti per essere ingurgitati.
In un certo senso, non c'è occasione migliore che uno in particolare di questi, selezionato per il sottoscritto dal mio sempre mitico fratellino Dembo.


SPERO CHE SERVANO BIRRA ALL'INFERNO di TUCKER MAX


Quando il già citato Dembo mi ha regalato questo libro, poco prima che partissi, le sue parole sono state più o meno queste: "Sono sicuro che tu e lui vi divertireste, se usciste insieme".
In effetti, non ha tutti i torti.
Tucker Max è un vero stronzo, un figlio di papà dell'America bene convertitosi allo spring break selvaggio e perenne ed alla scrittura dopo un inizio di carriera nell'ambito della Legge - figuratevi -: roba da far sembrare gente come Hank Moody uno scolaretto.
I suoi racconti di sbronze e scopate sono tra i più assurdi e divertenti che abbia mai vissuto o sentito, una vera miniera d'oro di risate, stralci grotteschi di vita, momenti al limite della fantascienza in stile Una notte da leoni - il primo racconto sulla sbronza ed il sushi e l'attacco di diarrea in un motel dalle parti del Texas, se non ricordo male, sono da antologia -: Tucker Max potrebbe facilmente essere odiato, ma che posso farci!? 
Sarà che sono uno stronzo anche io, ma adoro quest'uomo. E spero un giorno di poter bere con lui.


LA SOTTILE LINEA SCURA di JOE R. LANSDALE


Non poteva mancare, nel corso di quest'estate fordiana, il consueto appuntamento del sottoscritto con Joe Lansdale, uno degli autori più amati del Saloon, responsabile della creazione della meravigliosa saga di Hap e Leonard nonchè di alcuni tra i romanzi più intensi che abbia letto negli ultimi anni.
Questo La sottile linea scura, partito su ritmi dilatati che richiamano i racconti in stile Stand by me e rievocano l'infanzia dello scrittore stesso, è stato il titolo targato Lansdale che ho portato avanti più lentamente, patendo in parte la mancanza del ritmo e delle battute cui il mitico texano mi ha abituato: eppure, grazie ad un finale degno di quella meraviglia che fu In fondo alla palude, quel bastardone di Joe è riuscito a colpirmi - e commuovermi - ancora una volta, mescolando temi importanti come il razzismo negli Stati Uniti del Sud a quello della Famiglia, sempre cara al Nostro.
E il Nostro, da queste parti, è ormai parte della Famiglia.


IL MULO di TONY D'SOUZA


Questo interessante romanzo, opera di un giovane autore che si è cimentato in ogni genere di viaggio ed occupazione, è giunto in casa Ford grazie ad un regalo di compleanno del buon vecchio Tom, e si è rivelato un'ottima alternativa agli scrittori di genere noir/crime che quasi quotidianamente affollano il bancone del Saloon.
Scritto probabilmente sulla scia del Cinema di genere anni ottanta e novanta - da Scarface a Blow - ed incentrato sulla figura di un giornalista disoccupato che finisce per reinventarsi mulo - termine con il quale si distinguono i corrieri che trasportano principalmente droghe leggere, ma non solo, attraverso gli USA ed il Messico -, il lavoro parte fortissimo confezionando una prima parte da manuale per poi perdere qualche filo nel finale, che ho trovato leggermente sbrigativo e tagliato con l'accetta rispetto a quelle che potevano essere le premesse poste dallo stesso D'Souza all'inizio del romanzo.
Da un lato un peccato, dall'altro la piacevole scoperta di un nuovo nome da mettere in lista e tenere d'occhio.



MrFord

To be continued...

sabato 7 settembre 2013

Holydays series

La trama (con parole mie): continua la carrellata dedicata alle visioni che hanno caratterizzato le vacanze fordiane, con un post dedicato, questa volta, alle tre serie passate dalle parti del Saloon nel corso del mese di agosto. Generi diversi, produzioni agli antipodi, approcci distanti per tre titoli ugualmente interessanti per ogni amante della qualità da piccolo schermo.



DEAD SET (UK, 2008)


Da tempo in attesa di essere testata dagli occupanti del Saloon, questa mini di produzione britannica ha raccolto, tra gli appassionati del genere, una certa approvazione che, nel corso degli anni, è riuscita a renderla una sorta di piccolo cult.
Tecnicamente pessima e molto b-movie, l'opera è sicuramente interessante, arricchita da un'ironia nerissima e resa più tosta da un finale per nulla consolatorio: peccato che l'impianto scenico e la regia siano davvero troppo elementari, e nonostante una galleria di personaggi azzeccatissimi - su tutti il perfido produttore Patrick - si passi tutto il tempo a sperare che, prima o poi, negli States si decidano a produrne un remake con tutti i fondi e la qualità del caso.
Ad ogni modo, una scheggia impazzita che il pubblico di nicchia gradirà.


FRINGE STAGIONE 4 (USA, 2011/2012)


Le vicende dei protagonisti della creatura plasmata dal team di J. J. Abrams che ha raccolto l'eredità di Alias portandola nel mondo della sci-fi proseguono con una stagione che ha come linea conduttrice il caos organizzato che regna a cavallo tra Tempo, Spazio e varie Realtà.
Presente e Futuro si incontrano in quello che, di fatto, è uno dei riferimenti di genere più interessanti del piccolo schermo dai tempi di X-Files, intrecciando un cast sempre più affiatato - all'interno del quale spicca il mitico Walter Bishop di John Noble - ad un vero e proprio bombardamento di paradossi e mondi alternativi da capogiro anche per gli spettatori più attenti - nerd esclusi -.
I fasti della seconda annata restano ineguagliabili, ma senza dubbio siamo di fronte ad un ottimo viatico per la stagione conclusiva.


LES REVENANTS STAGIONE 1 (2012)


Ed ecco il primo titolo, tra quelli mostrati fino ad ora in questa carrellata legata all'estate, che avrebbe meritato un post tutto suo: i nostri cugini d'oltralpe, dopo aver mostrato negli ultimi anni cosa riescono ancora a fare con la settima arte - cosa che, purtroppo, noi qui nella Terra dei cachi ci scordiamo -, sfoderano lo stesso talento anche per i serial, ispirandosi proprio ad un film per consegnare al pubblico una delle proposte più interessanti che la televisione abbia offerto negli ultimi anni.
Atmosfere alla Twin Peaks, colonna sonora ipnotica firmata Mogwai, un crescendo che sconfina nell'horror dopo essere partito dall'intimità di drammi esplosi in seno a famiglie intere, riflessioni profonde sul senso della vita, della perdita, del dolore e dell'amore, senza contare una critica neppure troppo velata agli organi di controllo come le forze dell'ordine e la Chiesa.
Unica pecca un'eccessiva freddezza che, a tratti, non permette il giusto coinvolgimento emotivo degli spettatori. Ma è davvero poca cosa di fronte all'affresco che viene offerto e che promette scintille per la seconda stagione.


MrFord

To be continued...

venerdì 6 settembre 2013

Holydays movies Part 1

La trama (con parole mie): avendo approfittato delle vicissitudini lavorative e di quest'incredibile estate duemilatredici per dedicarmi con Julez ed il Fordino ad un mese intero di mare, mi ritrovo con un discreto numero di potenziali recensioni legate alle visioni di agosto.
Non avendo la voglia - parlando pane e salame come qui al Saloon siamo soliti parlare - o l'intenzione di recuperare una ventina di post a lunghezza normale - nonostante ci siano stati film che li avrebbero meritati - ho deciso di dedicare alcune giornate alle pellicole, le serie ed i libri che hanno caratterizzato le vacanze fordiane sfruttando uno stile più spiccio che mi permettesse, comunque, di dedicare qualche riga - ed un voto, ovviamente - a ciascuna delle suddette.
In alto i calici, dunque, ed inizi la carrellata!




VOICES - PITCH PERFECT di Jason Moore (USA, 2012)


Commedia musicale Glee-style leggera e piacevole, che è stata il tormentone dei cugini adolescenti della signora Ford - convinti inspiegabilmente del fatto che Anna Kendrick sia una figa con i controfiocchi - per quasi tutta la vacanza: probabilmente se fosse capitata da queste parti ai tempi dell'esplosione del fenomeno legato ai contest dei gruppi vocali avrebbe avuto qualche punto in più, mentre ora si fa semplicemente guardare con la giusta partecipazione.
Cast in buona forma, niente male davvero la scelta dei pezzi ed il loro adattamento, azzeccate le parti più scombinate - quasi da Apatow style - come il vomito a getto o i personaggi di Fat Amy e Lilly, e perfino un momento diventato a suo modo cult - la cup song del provino della protagonista -.




20 ANNI DI MENO di David Moreau (Francia, 2013)
 


Passato lo sfolgorante duemiladodici, i nostri cugini d'oltralpe paiono aver - per il momento - tirato il freno a mano rispetto alla qualità della loro produzione, ed anche qui nella Terra dei cachi sono cominciate a piovere pellicole guardabili quanto dimenticabili.
E' il caso di 20 anni di meno, commedia romantica che pare legata ai problemi che un rapporto sentimentale può incontrare rispetto alla differenza d'età - specie quando è la donna ad essere più matura - ma che, in realtà, si concentra sulle difficoltà nate dalla situazione lavorativa della protagonista - la notevolissima Virginie Efira, che resta la cosa più memorabile della visione -.
Un titolo che, così come è entrato, uscirà dal Saloon senza colpo ferire, un pò come un cocktail troppo leggero.




ABOUT CHERRY di Stephen Elliot (USA, 2012)


Avete presente il vecchio adagio del "vorrei ma non posso"?
About Cherry potrebbe esserne una definizione pressochè perfetta.
Il lavoro di Stephen Elliot, con un cast ed un piglio da Sundance, vorrebbe infatti essere il tipico film indie made in USA legato alle famiglie disfunzionali ed ai losers, incentrato sulla figura di Angelina, giovane di belle speranze che scopre nel porno una via per uscire dallo squallore della vita.
Peccato che il risultato sia quanto di più moralista, assurdo, irritante e clamorosamente mal scritto possa essere passato da queste parti di recente: memorabile, in questo senso, la sequenza in cui la simpatica giovane, rientrata a casa dall'amico al quale la fa quotidianamente annusare senza mai sognarsi di dargliela dopo aver girato il suo consueto filmino per adulti trova lo stesso intento in una smanettata da record, e si indigna profondamente perchè, se lui dice di amarla, non dovrebbe proprio farle, quelle cose.
Ma che fai, Stephen, ci prendi per il culo!?


To be continued...

MrFord

giovedì 1 agosto 2013

Un agosto da leoni

La trama (con parole mie): a partire da oggi, casa Ford ed il Saloon si trasferiscono al mare approfittando di tutta una serie di sfortunate coincidenze lavorative che siamo riusciti a trasformare in una delle estati più belle della nostra vita.
Per tutto agosto il vecchio cowboy adotterà dunque uno stile di vita il più lebowskiano e surfista possibile, accompagnato ovviamente da Julez e dal Fordino, che già si tuffa come un nuotatore navigato.



Ovviamente WhiteRussian continuerà a trasmettere: la programmazione è già coperta per tutto il mese e quando la linea lo permetterà continuerò a rispondere ai commenti e a venire a trovarvi, ma senza dubbio la rete non sarà il primo pensiero di questo mese fatto di Famiglia, onde, mare, e più estate possibile.

Godetevela anche voi, nel frattempo, ovunque siate o decidiate di andare.
E godetevela sempre.


MrFord



 

venerdì 10 agosto 2012

Last friday night

La trama (con parole mie): la premiata - si fa per dire - ditta Ford&Cannibal non si ferma neppure di fronte all'assenza di uno dei due bloggers rivali per antonomasia più battaglieri della rete, o al Ferragosto e a quella che è senza dubbio la settimana più povera per il Cinema in tutto l'anno.
Anzi, nonostante sia presente solo un titolo da passare al giudizio, non ci si risparmiano allusioni e colpi bassi che fanno già presagire la tempesta del rientro che sarà l'incombente Blog War...


Abbiamo letto Pensieri Cannibali per trenta secondi, e siamo crollati dal sonno.

Nudi e felici di David Wain



Il consiglio di Ford: eravamo felici finchè il Cannibale se ne stava nudo su una spiaggia in totale solitudine dall'altra parte del mondo. Purtroppo ha deciso di tornare.
Filmetto dalle poche pretese buono giusto per non lasciare completamente a secco la settimana cinematograficamente più morta dell'anno, noi senza la consueta dose di provocazioni settimanali e voi senza la rubrica numero uno della blogosfera - più o meno -.
Certo, c'è sempre Paul Rudd a cui da queste parti vogliamo molto bene, e Justin Theroux che è un personaggio particolare, ma le premesse sono della classica pellicola che passa e va. Un pò come il Cannibale, più sciapo di una hit estiva! Ahahahahaha!

Il consiglio di Cannibal: restate nudi e felici in vacanza, proprio come faccio io, alla facciazza di Ford!
Nonostante Ford non aspetti altro che il mio ritorno, seduto vicino al telefono in attesa di una mia chiamata che non arriverà mai, mi dispiace per lui (anzi no) ma sono ancora in vacanza. A lui non posso far altro che consigliare di iscriversi alla Cannibali Anonimi, un’associazione che tenta nella difficile impresa di guarire e riconsegnare alla società i Cannibal-dipendenti.
Questa settimana potevamo fare a meno della rubrica delle uscite cinematografiche, ma la solita assurda distribuzione italiana ha deciso di farci lavorare pure a Ferragosto. Il caso di Nudi e felici (titolo originale Wanderlust, ovvero: voglia di viaggiare) è davvero clamoroso.
Il film era stato annunciato fino a qualche giorno fa in uscita natalizia, ovvero il periodo più redditizio per il box-office italiano. Poi all’improvviso hanno deciso di anticipare l’uscita alla settimana di Ferragosto, ovvero il periodo più deserto dell’anno in assoluto nelle sale nostrane. Così, senza via di mezzo, perché chi decide le uscite dei film in Italia è più schizofrenico di Mad Ford.
Quanto al filmetto, sembra guardabile così come allo stesso tempo pure evitabile. Ford nella sua solita misoginia ha elencato l’intero cast della pellicola, ma si è dimenticato il motivo principale per vederlo, Jennifer Aniston, già unica ancora di salvezza dell’orribile Horrible Bosses.
Adesso me ne torno in spiaggia, lasciando il mio rivale in cerca di sollievo dal caldo vagabondare nudo per le strade di Milano, tra lo sconcerto e il terrore degli sventurati passanti…


"Hey, che ci fa il Cannibale nudo qui!? Lo voglio immediatamente fuori dal set!"


 

venerdì 8 giugno 2012

Last friday night

La trama (con parole mie): l'estate è cominciata, spazzando inspiegabilmente via tutte le pessime uscite italiane che hanno infestato i weekend di uscite negli ultimi mesi.
Certo, non ci ha risparmiato alcuni film assolutamente evitabili, così come il mio sempre meno sopportabile compagno - o più propriamente rivale - di rubrica Cannibale, per l'occasione unico sovrintendente a questo spazio, dato che, nel frattempo, io mi troverò in spiaggia alla facciazza sua.
Ma non preoccupatevi: dalla prossima settimana il cowboy rientra nel saloon, pronto a distribuire bottigliate a chi di dovere, primo fra tutti il Cucciolo Eroico!


"Un brindisi alla vacanza lontani dal Cannibale!"
La vita negli oceani di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud



Il consiglio di Ford: io vado al mare, e lascio Cannibale a fare snorkeling attaccato ad un pezzo di cemento.
Ennesimo excursus sui fondali che, per quanto ci si avvicini all'estate e resti una materia affascinante, stimola la mia curiosità quanto una maratona di teen movies selezionati dal mio antagonista. Preferisco, e di gran lunga, schiaffarmi qualche giorno a godermi la spiaggia in prima persona, che gli abissi sul divano di casa.
Il consiglio di Cannibal: abbiamo davvero toccato il fordo
Lasciamo Ford godersi il mare e i suoi fordali, visto che quando tornerà bello riposato e rilassato dalle sue vacanze si ritroverà con il blog e forse persino casa sua totalmente… spariti. Buone vacanze, Ford, e tranquillo che al tuo saloon virtuale e alle tua casa reale ci penso io uahahaha!
P.S. Questo film lo guardo solo se mi tenete lontano Ford per tutto l’anno e non solo per una settimana!

"Un bel tuffo, un cocktail, pieno relax. Una vacanza senza il Cannibale non ha prezzo."
Project X - Una festa che spacca di Nima Nourizadeh



Il consiglio di Ford: la festa la farò volentieri io a film come questo.
Si parlava di roba teen e senza senso, ed ecco servito un inspiegabile e poco allettante titolo che non si capisce bene se possa essere un tentativo di alternativismo o semplicemente una dimostrazione di
scarsezza su tutti i fronti. Saltato a piè pari senza alcuna remora. E chissà che non si possa festeggiare l'avvenimento.
Il consiglio di Cannibal: oh yeah!
Lascio i vaneggiamenti da vecchio decrepito ormai sul capezzale di morte al mio rivale, e mi godo alla grande questo film che negli Usa sembra essere diventato già un discreto caso. Alla faccia di Old Fold capace solo di spaccare i maroni e dei suoi ultimi rantoli prima di passare a miglior vita, organizziamo una festa a casa sua e distruggiamogliela completamente. Let’s party!

"Ford, ho fatto bene a venire in vacanza con te: è tutta un'altra cosa rispetto alla vita di Casale Monferrato!"
W.E. Edward e Wallis di Madonna



Il consiglio di Ford: don't play these stupid games, Madonna.
Ho sempre pensato che Miss Ciccone fosse un'artista decisamente sveglia e dotata, nonostante non sia mai stato un suo fan accanito, ma evidentemente l'età comincia a giocarle scherzi neanche fossero i
trenta con il Cannibale. Dopo un disco dimenticabile, ecco un film praticamente inutile che si preannuncia lento, zuccheroso e soporifero, di quelli che neppure le peggiori rappresentanti dei salotti finto alternativi riescono a sciropparsi. Lo lascio volentieri a Lady Cannibale, ormai sua diretta avversaria.
Il consiglio di Cannibal: W Cannibal e abbasso Ford
Dopo aver massacrato il suo ultimo bruttissimo disco, sono pronto per darle di Santa ragione a sua santità Madonna anche per questa sua opera seconda come regista. Mi piace sempre sparare contro i vecchietti che ormai non riescono più a stare al passo con i tempi e sono destinati al dimenticatoio. Proprio come Vasco o la sua amica Mrs. Janet Ford. E a proposito… questa robetta sembra il film da tè della settimana nel suo salotto al pensionato!
Dite che preferite il party cannibale di Project X? Come darvi torto?

"Quel Ford è proprio un sant'uomo: senza di lui non ci saremmo mai incontrati!"
La mia vita è uno zoo di Cameron Crowe



Il consiglio di Ford: posso capire Crowe. Anche la mia lo è, da quando ho a che fare con il Cannibale.
Ed eccoci all'ennesimo titolo assolutamente trascurabile di una settimana senza film italiani da bottigliare selvaggiamente eppure totalmente priva di proposte interessanti. Addirittura di questo titolo ha parlato in maniera non entusiasta anche il mio fastidioso compagno di rubrica, nonostante la sua adorata Scarlett Johansson, quindi le possibilità che possa piacere al sottoscritto si riducono davvero al lumicino.
Tendenzialmente, preferirei farne a meno.
Il consiglio di Cannibal: la vita di Ford è in uno zoo, non liberatelo!
Un film buonista, per famigliole e con un sacco di animali tenerosi? Ma è la proposta ideale per quella bestia di Ford!
Senza offesa per le bestie, sia chiaro, era così per dire. Vi siete offese, bestie? Come siete suscettibili, peggio di quel vanesio del mio blogger (ma dove?) rivale (quello sì!). In effetti però vi capisco, perché vi ho offeso pesantemente paragonandovi a lui e quindi vi chiedo scusa e vi compro i biglietti per il cine. Dopotutto, per quanto sia un filmetto, è pur sempre un filmetto di Cameron Crowe con Scarlett Johansson, quindi è comunque vedibile. Qui c’è la mia (fantastica) recensione: http://pensiericannibali.blogspot.it/2012/04/scarlett-zoohansson.html

"Mi dispiace, ma non posso liberarti finchè Ford non torna: è l'unico che riesce a domarti, e non voglio che tu esca a sbranare il Piccolo Cucciolo Eroico."

7 Days in Havana di Aa. Vv.



Il consiglio di Ford: rum e calore. Questa è l'estate che voglio.
Normalmente non amo i film a episodi finalizzati al finto alternativismo, eppure questo progetto, tutto girato attorno alla città simbolo di Cuba mi intriga non poco, principalmente per la presenza nel progetto di gente come Laurent Cantet e Gaspar Noè. Può essere che non tutti i cortometraggi varranno la pena, ma
accompagnando la visione con un buon rum, sono sicuro che tutto andrà meglio.
Il consiglio di Cannibal: 7 giorni senza Ford, che figata!
Bah, non so. Rischia di essere gradevole, sebbene i paesi calienti e latinoamericani come Cuba non rientrino per niente tra i miei preferiti, ma rischia ancora più fordemente di essere una porcheria come il recente Gli infedeli, anch’esso realizzato da vari registi interessanti e poi rivelatosi penoso. Qui ci sono Noé e Cantet, il protagonista è il mitico Josh Hutcherson, però questo collage di cortometraggi mi puzza di bruciato.
O forse è solo il blog WhiteRussian che in assenza del suo proprietario sta prendendo fuoco?

"Merda! Ford ha beccato un'altra volta, e io resto di nuovo a bocca asciutta! E' proprio una fregatura essere Katniss Kid!"

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