giovedì 29 novembre 2018

Thursday's child






Nuova settimana di uscite e nuovo ospite d'eccezione per questa rubrica: Alessandro, autore dell'ottimo Zucchero sintattico, che fortunatamente interviene per raddrizzare i torti musicali che Cannibal cerca di perpetrare dando contro ai Queen, storica band nota in tutto il mondo, neanche fossero gli esponenti di un film action fordiano.
Come se tutto questo non fosse abbastanza, il buon Alessandro ha anche avuto l'ottima iniziativa di scrivere un'introduzione. Meglio di così!


MrFord


Alessandro: Ehi ciao! Ho appena scoperto, spulciando altri articoli di questa rubrica, che questa premessa non serve. Peccato, ero proprio convinto che gli ospiti che hanno scritto prima di me avessero fatto un’introduzione, un cappello, una prefazione per spiegare chi sono. Avrei detto che ho un blog da una decina d’anni, e che di solito parlo di altro, tipo tematiche LGBT+, biscotti e Beyoncé, ma che anche il cinema non mi dispiace. E avrei detto che è un onore essere qua, sulle pagine virtuali di Pensieri Cannibali, che seguo da tempo immemore e che mi ha fatto scoprire serie tv che mai avrei scovato altrimenti. Un caloroso saluto anche a Mr James Ford, avrei aggiunto infine, prima di passare al commento dei film in uscita. E invece niente: la premessa di questo articolo è tutta di Cannibal Kid. Che diva.


 
"Hey Katniss Kid, ma quel mostro là in fondo è proprio Ford!?"
Bohemian Rhapsody

"We are the champions, e Cannibal neanche per sbaglio."

Alessandro: Se non avete molto tempo per vedere questo film, potreste prendere in considerazione l’idea di recarvi in Malesia. Lì la pellicola è stata tagliata in tutti e ventiquattro i minuti in cui la storia fa riferimento alla sessualità di Freddy Mercury. Un’operazione simpaticissima che avrà l’unica conseguenza di rendere incomprensibile la trama a tutti gli spettatori malesi, i quali avranno tuttavia risparmiato una mezzoretta scarsa da utilizzare per scaricarsi online la versione integrale. Quella della censura malese è solo l’ultima delle polemiche che ruotano attorno a questo film, che viene annunciato da Brian May nel 2010. Otto anni (e cinque cambi di regia) dopo, abbiamo una data di uscita (il 29 novembre), un protagonista (il bravissimo Rami Malek di Mr. Robot) e, finalmente, un regista: Bryan Singer, quello dei Soliti Sospetti e X-Men. Sono abbastanza sicuro che, affrontando tematiche come l’omosessualità, la musica, l’HIV e la vita vera di Freddie Mercury, questo film farà molto discutere. Il mio consiglio: prima di criticarlo, andiamo a vederlo.
Cannibal Kid: Non sono mai stato un fan della musica dei Queen, quindi avrei preferito che in Italia arrivasse la versione della pellicola tagliata da tutte le loro canzoni, ahahah!
Ok, questa battuta non ha fatto ridere nessuno, perché a parte me tutto il mondo Ford compreso ama la musica dei Queen e la prende pure terribilmente sul serio. Pure troppo. A parte il piccolo dettaglio di non essere un loro fan, c'è però da dire che sono un grande appassionato di film biopic musicali, quindi darò un'occhiata e pure un ascolto (magari a volume ridotto) a questa pellicola. L'interpretazione di Rami Malek in particolare dovrebbe valere la pena.
Ford: i Queen sono stati uno dei miei primi amori musicali, e ricordo ancora piuttosto bene quando Freddy Mercury morì ed io approfittai per consolare quella che era la mia cotta dei tempi della seconda media, anche se purtroppo ai tempi ero ancora troppo timido per poter approfittare davvero dello sconforto della signorina in questione. Ad ogni modo, nonostante non abbia grandi aspettative, già so che non mi perderò il biopic di una delle icone più importanti del rock di tutti i tempi, per quanto possa dire Cannibal, che sta alla Musica quasi meno che al Cinema.


Il Grinch

"Buono questo White Russian, bravo Ford!"

Alessandro: Torna il personaggio che vuole rubare il Natale a noi che vogliamo soltanto andare in ferie. Diciotto anni dopo l’ultimo adattamento, il Grinch è di nuovo nelle sale, con Yarrow Cheney e Scott Mosier alla regia al posto di Ron Howard, e Benedict Cumberbatch al posto di Jim Carrey (Alessandro Gassmann nella versione italiana). Per chi dice di odiare il Natale (è una fase, ma passa, tranquilli) c’è un’ottima scusa per andare al cinema e farsi un selfie accanto alla locandina.
Cannibal Kid: Piacere Alessandro, io sono il Grinch della blogosfera e odio il Natale. E no, non mi è ancora passata. C'è poi da dire che odio pure i film sul Natale, persino quelli con personaggi che fanno finta di odiare il Natale ma che poi finiscono per diventare vittime del fascino di regali, decorazioni, buoni sentimenti e volemose bene tipicamente fordiani. A parte Nightmare Before Christmas, io giro al largo da tutto ciò aspettando che questo spaventoso clima, sia invernale che natalizio, venga spazzato via. Possibilmente da un ciclone tropicale.
Ford: io a Natale mi diverto sempre, tra mangiate e bevute e tutti insieme appassionatamente, ma il Grinch non mi ha mai fatto impazzire, a prescindere dalla sua incarnazione. Per me la pellicola delle Feste resta Una poltrona per due, e anche quest'anno resterò fedele alla tradizione.

Se son rose

"Ma sei sicura di voler uscire con Cannibal? Quello è uno stalker di prima categoria!"

Alessandro: Faccio coming out: sono toscano e non sopporto Leonardo Pieraccioni. Ebbene sì. So che fuori dalla mia regione gira la voce secondo cui tutti i toscani amino alla follia Benigni, Pieraccioni e Renzi, ma non è così. Vi dirò di più: siamo in molti a trasgredire a questo luogo comune. In particolare, io sono Pieraccionofobo: credo non mi piaccia niente di quello che ha fatto, forse solo il Ciclone, ma solo perché l’ho visto da piccolo e non me lo ricordo.
Cannibal Kid: Faccio coming out: sono un blogger di cinema e non sopporto Mr. James Ford. So che c'è questo luogo comune che tutti noi blogger cinematografici ci amiamo e ci supportiamo a vicenda, invece no. Io boicotto White Russian fin dal maledetto giorno in cui ci sono finito sopra per sbaglio. Quel bischero di Pieraccioni invece non lo boicotto perché il suo film d'esordio, il brillante I laureati, mi era piaciuto e poi da allora in poi i suoi lavori si sono fatti talmente inconsistenti che si boicottano da soli.
Ford: faccio coming out: non ho mai sopportato Pieraccioni, ancora meno il suo amichetto Ceccherini e ancora meno Cannibal Kid. Ovviamente boicotterò questo film molto felicemente.




Ride

"Ma che succede?" "Ho scoperto di essere più vecchio di Ford. E non pensavo fosse possibile."

Alessandro: Ho letto molto sul primo lungometraggio da regista di Mastandrea, che adoro come attore e adoro come personaggio televisivo, quindi spero di amarlo anche da regista. Ho letto che parla di una donna a cui muore il marito sul lavoro, e non riesce a piangere, come vorrebbero tutti. Ho letto che hanno allagato una stanza per creare una tempesta all’interno di una casa. Ho letto che la signora del piano di sotto si è risentita, e non poco. Il pallino di Mastandrea per le morti sul lavoro non è nuovo: già qualche anno fa aveva girato un corto, Trevirgolaottantasette, con Elio Germano, sempre sullo stesso tema. Stavolta pare però che ci sia un’inversione del punto di vista: la storia che viene raccontata non è quella della vittima, ma quella della sua compagna (interpretata da Chiara Martegiani), quella, cioè, di chi resta in vita. Ed è proprio “a chi resta” che il film è dedicato.
Cannibal Kid: Pure io adoro Mastandrea come attore. Non che lo consideri un fenomeno della recitazione, però quasi tutti i film (e pure le serie TV, si veda l'ottima e sottovalutata La linea verticale) in cui compare sono ben al di sopra del resto delle produzioni italiane. E pure internazionali, diciamolo. Nonostante il tema affrontato rischi di essere più pesante di un post qualunque di James Ford che annega nei ricordi del suo passato, sono sicuro che la corsa su questo Ride varrà la pena di essere affrontata. Anche solo per scoprire un valido nuovo regista, o per realizzare che è meglio se Vastandrea faccia unicamente l'attore e basta.
Ford: Mastandrea mi piace, è un tipo tra l'outsider e la sorpresa. E questo film, che tratta una tematica importante, potrebbe essere uno dei più interessanti della settimana. Senza considerare che il trailer mi ha alquanto sfiziato.


Un giorno all'improvviso

"Ma questa applicazione è una bomba! E' roba da giovani come Alessandro o Cannibal Kid." "Ma Cannibal Kid non è giovane per niente!"

Alessandro: A me Anna Foglietta piace proprio e trovo che sia un’attrice bravissima. Diciamo che questo suo Un giorno all’improvviso non è esattamente il mio genere (una madre single, dolce e problematica si prende cura e si fa prendere cura dal figlio diciassettenne che sogna di diventare un calciatore professionista) ma piuttosto che andare a vedere il film di Pieraccioni sono disposto a fare un’eccezione. Il regista si chiama Ciro D’Emilio che qui dirige il suo primo lungometraggio, in maniera sicuramente migliore di come avrebbe fatto Pieraccioni.
Cannibal Kid: Applausi ad Alessandro e al suo odio viscerale nei confronti di Pieraccioni. Ricorda me i primi tempi in cui mi sono imbattuto in Ford e non facevo altro che criticarlo. A pensarci bene, non ho ancora smesso di farlo. Quindi tranquillo Alessandro, è una fase che non passa.
Anche a me inoltre Anna Foglietta piace, ma non abbastanza da vedermi un film sull'amore genitoriale che pare perfetto per quell'eterno candidato al titolo di “father of the year” di Ford.

Ford: il Cinema italiano, e Cannibal in questi anni l'ha imparato bene soprattutto in questa rubrica, dai tempi d'oro di Fellini e soci non rientra nelle mie priorità a meno di casi eccezionali. Nonostante la trama piuttosto fordiana, questo film non mi pare appartenga a quei casi. Cannibal, invece, resta un caso umano.

Tre volti

"E così il White Russian è arrivato anche in Iran: tra non molto arriverà anche a Casale Monferrato!"

Alessandro: Abbandonata la gialla autovettura del precedente Taxi Teheran, Jafar Panahi si mette al volante di un fuoristrada 4x4 e continua a macinare chilometri e pellicola. Anche se non potrebbe, perché una sentenza gli impedisce di viaggiare, rilasciare interviste, scrivere, produrre e dirigere film. Questo Tre volti è probabilmente il titolo più interessante della settimana cinematografica, sia per tutto il contorno di cui abbiamo appena dato qualche accenno, sia per la trama che si intreccia profondamente con gli elementi culturali della società iraniana.
Cannibal Kid: Di Jafar Panahi non ho ancora guardato alcun lavoro e sono curioso di farlo. Per vedere se di lui si parla solo per via del boicottaggio subito, o perché il suo cinema merita per davvero. Quando sono in vena di farmi una sana serata da radical-chic in stile fordiano, dai che vado di bel film impegnato iraniano.
Ford: Panahi è un grandissimo, e i suoi film sempre interessanti e profondi. Questo Tre volti potrebbe essere la sorpresa cinematografica della settimana, e forse una di quelle del mese. Alla facciazza dei finti radical come il Cucciolo Eroico.


lunedì 26 novembre 2018

White Russian's Bulletin

 


Nuova settimana di visioni ed una leggera ripresa in termini di interesse e tempo dedicato al grande e piccolo schermo da parte dei Ford, nonostante gli impegni lavorativi, di gioco - Red Dead Redemption II imperversa - e via discorrendo: è partita la cavalcata con Making a murderer - della quale penso parlerò settimana prossima a prima stagione conclusa - e sono passati dal Saloon due titoli interessanti pur se non riusciti come speravo.
Considerati gli ultimi mesi, dunque, segnali positivi.

MrFord


APOSTOLO (Gareth Evans, UK/USA, 2018, 130')

 Apostolo Poster

Da queste parti, Gareth Evans avrà sempre un debito di riconoscenza per i due straordinari The Raid, girati in Oriente con lo spirito delle grandi pellicole action di botte ed una profondità dei bei tempi del primo John Woo: Apostolo, dunque, arrivava su questi schermi con tutte le premesse migliori del caso. Peccato che, dopo una partenza ottima ed atmosfere che parevano mescolare The Village ai film anni settanta, la carne al fuoco risulti troppa ed alcuni passaggi forzati.
Dan Stevens, inoltre, dopo aver convinto con l'ottimo The Guest, alle spalle il terribile Legion ora appare davvero troppo sopra le righe per un charachter che avrebbe richiesto, forse, un tono più sommesso essendo, di fatto, in "missione segreta", anche se in questo caso forse non è completamente colpa sua, ma di una sceneggiatura che pare voler spingere su tutto per ritrovarsi, alla fine, con il solito thriller legato alle sette e compagnia danzante.
Peccato, poteva essere molto, molto di più.

 

 7 SCONOSCIUTI A EL ROYALE (Drew Goddard, USA, 2018, 141')

 7 sconosciuti a El Royale Poster
 
Mescolando un'atmosfera che ricorda i tarantiniani Four Rooms e The Hateful Eight, Drew Goddard, sceneggiatore di cose grosse come Lost e regista dell'ottimo Quella casa nel bosco torna sul grande schermo con un thriller teatrale e corale che, come Apostolo qui sopra, parte alla grande e finisce per rivelarsi, nel finale, un mezzo fuoco di paglia nonostante un cast ottimo - da Jeff Bridges a John Hamm passando per un'insolitamente brava Dakota Johnson ed un Chris Hemsworth nel ruolo forse più interessante della sua carriera - ed un setting affascinante: a giocare contro il lavoro di Goddard, probabilmente, il fatto che il tutto risulti decisamente derivativo e non troppo originale così come la volontà dell'uomo dietro la macchina da presa di mettere, come il collega Gareth Evans, fin troppa carne al fuoco nel tentativo di trasformare in un cult una pellicola che dai cult pesca a piene mani.
Peccato che i cult nascano da soli, e davvero molto difficilmente a tavolino.
Resta comunque un film godibile e perfetto per le serate con la pioggia fuori ed il desiderio di mettersi sul divano con i rifornimenti necessari ed una bella coperta in attesa di scoprire come andrà a finire neanche si stesse giocando a Cluedo, ma, ed è un rammarico affermarlo, anche qui avrebbe potuto essere molto di più.


giovedì 22 novembre 2018

Thursday's child



Questa settimana, già straordinaria per essere la seconda di seguito che centro in orario con la pubblicazione della rubrica dedicata alle uscite cinematografica, è resa ancora più scoppiettante dell'ospitata, accanto a me e al Cannibale, di IroNick, nuova scoperta della blogosfera ed autore di commenti pronti a rendere un pò più vibrante l'atmosfera dell'idillio dei due nemiciamici più nemiciamici della blogosfera: saranno interessanti anche le uscite?


"Quindi con questo posso centrare Cannibal alla nuca?" "Quello lo farebbe Ford. Tu puoi usare anche le frecce."





Troppa grazia

"Ma che ci fai conciato così?" "Volevo un look fordiano." "Invece sembri messo peggio del Coniglione."

iroNick: Prima di tutto voglio ringraziare Grazia e Graziella per avermi concesso le grazie di questa rubrica piena di grazia. Quando l'arcangelo Cannibale mi ha annunciato L'Inaspettata Concezione di avere me come ospite, ho pensato avesse sbagliato destinatario. Io, praticamente vergine sulle pietre miliari del Cinema ma di facili entusiasmi per bambinate come Trolls, sto alla Settima Arte come Ford al volante e Goi alla stesura di un articolo con divieto di tette e culi.
Ma come è noto questa rubrica di Ford e Cannibale fa rima con tutto è possibale. Ad esempio su White Russian potreste vederla in un Thursday del futuro, quando i film di oggi verranno trasmessi in chiaro su Rai Movie.
Anche al cinema tutto è possibile. Lo sa bene Alba Rollwafer, Rottermaier, Rossgeller... insomma, quell'Alba dal cognome impossibile che in questa commedia di Gianni Zanasi vede addirittura la Madonna. Dal trailer appare come una visione brillante. Non azzardo celestiale perché è sempre meglio volare terra terra. Cosa ne pensano a pelle le due Grazie? Per facilitare la risposta propongo 3 alternative: a) possibile stato di grazia b) grazioso, dai c) anche no, grazie.
Cannibal Kid: Fossi in iroNick direi grazie al mix di droghe & alcool che ha assunto per scrivere questi commenti. Ancora più deliranti di quanto siano di solito i miei. Per ritornare ai suoi livelli dovrei farmi anch'io, ma ormai comincio ad avere una certa età, anche se mai quanto Nonno Ford, e potrei rischiare l'overdose pure se mischio l'Aspirina con uno Shirley Temple che, tanto per la cronaca, è il cocktail preferito da Ford, altroché White Russian.
Riguardo al film, io sono pronto a rimanere graziato da questa visione, visto che è il nuovo di uno dei miei registi italiani preferiti, Gianni Zanasi. L'ho scoperto soltanto di recente con Non pensarci e La felicità è un sistema complesso, ma già lo adoro. Quanto ad Alba Rossgeller non sempre la sopporto, ma sono sinceramente curioso di vederla alla prova con una prova comedy. Potrebbe essere folgorante quasi quanto iroNick.
Ford: finalmente torna in questa rubrica qualcuno in grado di scrivere commenti folli e deliranti e farli apparire come la cosa più semplice, giusta e quasi magica del mondo. E non sto parlando di Cannibal, o tantomeno di me. Caro Nick, le grazie mi sa che ti graziano poco, se ti costringono a beccarti la Rottweiler, che infastidisce sia me che il Cucciolo Eroico, eppure il film, così a pelle, non dev'essere neppure troppo male. Considerati i miei tempi, però, può essere lo veda tra qualche stagione.

Robin Hood - L'origine della leggenda

"E così questo sarebbe Cannibal Kid? Ma come hai fatto a fartele dare da quel pusillanime!?"

iroNick: Da squattrinato al verde e con il conto sempre vicino al rosso (due colori, un destino) nutro profonda stima per il leggendario principe dei ladri che ruba alla riccanza di merda in favore di noi poveri senza futuro. Ma, fra le tre leggende lesse qui presenti, l'unico a cui può calzare a pennello questo tripudio di frecce, fuoco e combattimenti è quel wrestler in calzamaglia di Ford.
Cannibal Kid: L'origine della leggenda? Finalmente hanno deciso di fare una pellicola biopic su di me?
Ah no, parla del solito Robin Hood. La voglia di vedermi un nuovo film su di lui dovrei rubarla a Ford, uno che è sempre ricco. Almeno di voglia di vedere porcatone avventurose e/o action che riciclano idee del passato spacciandole per nuove.
Ford: nonostante si tratti apparentemente della tipica fordianata, non ho alcuna voglia di schiaffarmi quest'ennesima rivisitazione di Robin Hood che pare la versione ipertrofica e millennial del mitico cult con Kevin Costner e Morgan Freeman, quello sì davvero giusto per il Saloon. Risparmio volentieri arco e frecciate.

A Private War

"Quel simpaticone di IroNick ha fatto guidare Ford, ed ecco il risultato: ci sbattono tutti in gattabuia."

iroNick: Avrei potuto documentarmi su Wikipedia e fingere di sapere vita, miracoli e purtroppo morte dell'inviata di guerra Marie Colvin. Invece sono onesto e al massimo posso dirvi tutto quello che so sulle prime Tre Marie che mi vengono in mente: Maria De Filippi, Maria di Un medico in famiglia, Mary Patti di Non è la Rai. Se anche voi siete impreparati sull'argomento, ecco il biopike con Rosamund Pic. Oppure possiamo prima aspettare il servizio DoReCiakGoi del nostro inviato di cinema in diretta da casa sua. Vista la sua ammirazione per la Pike, non dovrebbe saltare l'appuntamento. A Ford invece potremmo chiedere un ritorno ad un biopost dei suoi, quelli che di solito iniziavano così: Quando Julez mi ha salvato. Quella volta in cui mi sono sbronzato di brutto. Da ragazzo la passione per le meraviglie della Settima Arte...
Ma perché infliggerci un dolore simile che un giorno non ci sarà neanche utile?
Cannibal Kid: Grazie tante iroNick per avermi spoilerato che Marie Colvin è morta. Adesso so già come (presumibilmente) andrà a finire il film. Se alla regia ci fosse uno Shyamalan potrei aspettarmi qualche colpo di scena clamoroso, tipo una resurrezione, e invece alla regia di questo biopic comunque interessante – nonostante il tentativo di goigottaccio da parte di iroNick – c'è l'esordiente Matthew Heineman. Il vero colpo di scena mi sa quindi che l'ha tirato fuori proprio il citato nuovo blogger, con la sua parodia perfetta di Ford. Macché A Private War! iroNick sembra ormai pronto per una Blog War spin-off contro il mio ormai quasi ex rivale.
Ford: una Blog War spin off con Nick posso farla anche volentieri, ma solo se, per contrappasso, Cannibal dovesse intraprenderne una con The Rock, non necessariamente su un ring. I biopic sono sempre interessanti, resta da vedere se questo racconto di morte e guerra sia una di quelle cose retoriche finto alternative o un vero colpo fordiano. Solo il tempo - ritorni al futuro permettendo - potrà dircelo.


Il vizio della speranza

"Siamo qui da ore e non abbocca neanche un Goi!"

iroNick: Da ragazzino, accanto a titoli spensierati come I Goonies, Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi e Howard e il destino del mondo, uno dei miei cult personali era quell'antesignano del #mainagioia di Felipe ha gli occhi azzurri. Per non parlare di Bim Bum Bam che ospitava numerose storie di orfanelli. Oggi, invece, più invecchio meno mi trovo a mio agio con vicende tristi di esistenze disperate. In questo film di De Angelis, già applaudito da Roma fino a Tokyo (Baby K), abbiamo una ragazza sfregiata nel viso e nell'anima che, sotto le grinfie di una pappona, traghetta sul Volturno schiave incinte per la felicità di qualcun altro. Certo, c'è una speranza nel titolo che può far sperare in un lieto fine, ma per sicurezza mando in avanscoperta la madamin di Casale e la sua ciurma di arzille adorate del gruppo WhatsApp "cinemino alle 5 e bomboniere Algida". Io intanto mi riguardo I Goonies.
Cannibal Kid: In questo suo commento iroNick sta ancora facendo il verso a Ford, oppure ci ha volontariamente costretti a tuffarci dentro questo suo amarcord infantile personale costellato di ricordi traumatici, che almeno io credevo di aver rimosso, come Felice ha gli occhi azzurri?
La trama di questo film non fa venire molta speranza, è vero, però secondo la madamin di Casale è assolutamente da vedere. Il precedente di De Angelis Indivisibili non era la storia di me e di Ford come qualcuno potrebbe immaginare, ma era comunque un'ottima pellicola, dotata di una notevole originalità e personalità che non si trovano ovunque. Almeno, non a Casale e di sicuro nemmeno a Lodi. Chissà nella città di iroNick, che non so quale sia? Probabilmente Fantasilandia.
Ford: e dopo un tentativo di Blog War con il vecchio cowboy, Nick ne sfodera subito uno all'indirizzo del finto giovane radical. Non so se il film varrà la pena - francamente non credo -, ma quei ricordi niente male - anche se non so davvero cosa sia Felipe ha gli occhi azzurri - e la voglia di non ammorbarsi con la tristezza invecchiando mi trovano clamorosamente d'accordo.

Black Tide

"Di sicuro bevo più di Nick e del Cucciolo Eroico, ma non puoi accusarmi di bere quanto Ford!"

iroNick: Un adolescente scompare nel nulla, un detective sbronzo, sporco e cattivo indaga. Sembra un gioco di ruolo tra il Cannibale e Ford, invece è un thriller con Vincent Cassel. Sento odore di déjà-vu, una delle poche cose che so dire in francese insieme a Moi je m'appelle Lolita, L'amour toujours e Voulez-vous coucher avec moi, ma potrebbe anche rivelarsi un chapeaulavor.
Cannibal Kid: Per quanto sia il più radical-chic tra i blogger pseudo cinematografici, almeno secondo Ford, pure io so dire solo queste cose in francese. E di certo non con una pronuncia da perfetto parigino. Come quasi tutti i film transalpini, anche questo ha un non so che che mi intriga. E poi noto che alla regia c'è Érick Zonca, già autore del pregevole La vita sognata degli angeli, pellicola di 20 anni fa che solo noi radical-chic abbiamo visto e quindi sì, forse Ford c'ha ragione a considerarmi radical-chic. Hey, sto dando ragione a Ford? Che mi succede? iroNick ha versato qualcuna delle sue droghe nel mio bicchiere?
Ford: Cannibal che mi da ragione potrebbe già essere abbastanza per chiudere la rubrica per almeno sei mesi e volare a Los Angeles a sbronzarsi con il Drugo a colpi di White Russian.


Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi)

"Ma chi diavolo è quel tipo strano che ci segue?" "Nick, è un certo Marco Goi: mi stalkera da anni sperando che esca con lui!"

iroNick: Dark-comedy british miracolosamente non tradotta in Quasi Morto o Come farsi ammazzare e morire contenti. Letta la trama - giovane scrittore fallito e aspirante suicida assolda un killer perché non riesce manco a farsi fuori - stavo quasi per cascarci. Poi ho visto il trailer ed il mio entusiasmo è stato ucciso. Temo uno di quei film dove la stessa gag viene ripetuta fino allo sfinimento, intervallata giusto da quei tempi morti in cui gli inglesi di solito sono piuttosto bravi. Lo si vedrà più in là per evitare di gridare in sala: "Ridatemi i soldi!"
A proposito di soldi, mi rivolgo a te, Goi: qual è il compenso per questa ospitata? Un gettone d'oro di presenza? Un gettone da jukebox? Uno per le giostre, magari? Neanche un misero gettone di quelli che si infilano nei carrelli della spesa? Taccagnibale!
Cannibal Kid: Caro iroNick, forsei avrei dovuto dirtelo prima. Per questa ospitata sei tu che devi pagare me e, se proprio ti avanza qualcosa, anche Ford. A me va bene essere compensato in Goleador o meglio ancora in Dietorelle, ché ci tengo alla linea, mentre lui credo si accontenti di un action figure dell'Uomo Tigre o qualcosa del genere. Vedrai che ne varrà la pena. Dopo questa tua comparsata sui nostri seguitissimi blog, il numero dei tuoi followers potrebbe aumentare a livelli chiaraferragneschi. Potresti perfino guadagnare uno o, se proprio ti va di lusso, addirittura due lettori in più. Passando al film, sarà scontato dirlo, ma manco morto lo guardo.
Ford: non solo manco morto guarderò questo film, ma anche e soprattutto deciderò di pagare un'ospitata almeno fino a quando non verrà pagata un'ospitata anche a me. Ad ogni modo, non fosse altro per un paio di uscite degne di Blog War anti cannibalesca, potrei offrire a Nick una bella bevuta di benvenuto nel circolo dei bloggers che pensano di contare ma che, in realtà, sono quasi degli scappati di casa.

Upgrade

"E' impossibile hackerare il computer di Ford: quello usa ancora la macchina da scrivere!"

iroNick: Già vedo il panico accartocciare le vecchie facce di Cannibal e Ford mentre cercano il significato di upgrade su Salvatore Aranzulla. Uno che oltre a disimpallarci quella palla di Windows 10 può anche spiegarci che emozione si provi a vincere il Macchianera Internet Awards. Comunque prima che quei due tentino invano di aggiornare i loro Commodore 64, chiarisco che Upgrade è solo l'interessante svolta fanta-cibernetica del creatore di Saw e Insidious, con fiumi di sangue pronti a imbrattare lo schermo. L'Upgrade nostrano invece potrebbe narrare le vite di 3 vecchi blogger che, seguendo il detto aggiornato "Tira più una foto su Instagram che un carro di blog", decidono di chiudere baracca e blogghettini, migrare definitivamente nel regno dei ❤ e postare selfie all'impazzata. Gia ci vedo bene: io, rughe scartavetrate dal filtro Barbara D'Urso per sembrare giovane come nella mia prima ecografia. Fordez, tatuaggi in bella mostra e un Fordino a caso in braccio. Il fighetto CK-One, sguardi alla Donnie Darko e boxer griffati Calvin Klein che sbucano dai pantaloni. E se fosse questo il filmone (horror) della settimana?
Cannibal Kid: Nonostante la sua allergia alle nuove tecnologie, Ford l'upgrade l'ha già fatto: sul suo blog è sempre più latitante, mentre su Instagram posta più foto con le chiappe de fuora di Emily Ratajkowski. In questo senso quello old school mi sa che rimango io, che ancora preferisco il potere delle parole a quello dei selfie. Ora scappo. Vado a guardare il film Upgrade? Anche se sembra una potenziale fordianata clamorosa action-trash-fantascientifica, un'occhiata potrei dargliela. Prima però vado a mettere un ❤ al nuovo post di Emily. Per le splendide parole che scrive sempre nelle didascalie, mica per altro.
Ford: effettivamente Cannibal ha ragione, dato che mi stalkera sull'Instagram senza mai farsi vedere, ma posso pareggiare il conto essendo uno dei pochi esseri umani ancora privi di qualsiasi contatto con Facebook, al contrario suo. Una coppia ben assortita, insomma. E mi pare che il vecchio Nick - che potrebbe perfino essere uno della nostra generazione - non stia neppure male in questa situazione, figurando come pochi altri fino ad ora avevano figurato. Una cosa non da poco.
E poi c'è anche il film: che non mi dice granchè, ma per una visione da pennica sul divano ci può stare senza dubbio.


lunedì 19 novembre 2018

White Russian's Bulletin

 


Neanche il tempo per essere soddisfatto e felice di una settimana come la scorsa, ed eccomi incappato in sette giorni in cui non solo l'unico film passato sugli schermi di casa Ford è stato il Jumanji originale - apprezzato tantissimo, a sorpresa, dai Fordini, che l'hanno immediatamente fatto diventare un cult alla pari del più recente -, ma ho pensato davvero poco e niente alla settima arte, rapito dalla stanchezza, dal lavoro, da Red Dead Redemption II - gioco pazzesco - e dalle serie televisive, più consone al mio stato attuale di vittima della pennica da divano.
Con la speranza di tornare ad un volume più ricco la prossima settimana - contando anche su alcuni recuperi che mi intrigano parecchio -, a questo giro tocca a due titoli targati Netflix che hanno confermato, purtroppo, una caratura non importante.


MrFord



IRON FIST - STAGIONE 2 (Netflix, USA; 2018)

Iron Fist Poster 

Nato a seguito dell'operazione "Marvel Knights" targata Netflix, Iron Fist era apparso da subito - ma anche nella miniserie The Defenders - come il più debole della catena: già nella prima stagione, che ero stato tra i pochi a salvare almeno in parte, si notavano una produzione, characthers e passaggi non entusiasmanti, confermati da una seconda di livello ancora inferiore.
Il charachter di Danny Rand, interpretato dal Finn Jones di Game of thrones, è poco carismatico e tendenzialmente antipatico, il suo rivale Davos anche meno, e tutto si riduce, a ben guardare, alle ben più interessanti Colleen Wing - che è anche un bel vedere - e Mary Walker, decisamente le cose più riuscite di una seconda - e ultima, giustamente - stagione insieme al riscoperto Ward Meachum che dalla prima non era uscito proprio benissimo.
Un'opera per appassionati ed appassionati soltanto che non aveva davvero altro da dire.




LUKE CAGE - STAGIONE 2 (Netflix, USA, 2018) 

 Luke Cage Poster

Per Luke Cage, partner fumettistico di Iron Fist - la loro prima testata targata Marvel li vedeva fianco a fianco con il nome di "Eroi in vendita" -, vale lo stesso discorso fatto poco sopra, quantomeno a grandi linee: in generale le due stagioni di Cage sono risultate più strutturate ed interessanti, in bilico tra la musica soul, i riferimenti "black" anni settanta, Spike Lee e via discorrendo, eppure le problematiche si sono rivelate le stesse.
Attori di spessore medio/basso, ritmo troppo lento per una proposta che dovrebbe essere d'intrattenimento puro, vicenda che fatica a decollare e nonostante qualche buono spunto si rivela davvero troppo "di genere" per pensare di poter catturare l'attenzione di pubblico nuovo o mantenere quella dei fan hardcore: peccato, perchè gli eroi metropolitani che fanno da contraltare agli Avengers vari sulla carta avrebbero potuto davvero essere più profondi, interessanti e cazzuti di così.


 

giovedì 15 novembre 2018

Thursday's child




Nuova settimana di uscite e nuova uscita puntuale di questa rubrica al Saloon, quasi fosse un miracolo. Accanto al vecchio cowboy, oltre al solito, fastidioso, Cannibal Kid, il buon Carlo "Cinemaniaco", che come i due conduttori di questa rubrica può essere a pieno titolo considerato parte della "vecchia guardia" della Frontiera dei blog ormai morente.
Come sarà andata?



Animali fantastici - I crimini di Grindelwald

"Quel Ford è proprio vecchio. Usa ancora le cartoline per postare i commenti di questa rubrica."

Il cinemaniaco: Di solito le seconde puntate di una trilogia sono sempre interlocutorie. Tranne Deep, che nel trailer appare sempre più bollito, il resto promette bene.
Cannibal Kid: Mi secca iniziare subito facendo l'Hermione saputello di turno, però devo correggere il cinemaniaco Carlo un tempo noto come Nickoftime precisando che quella di Animali fantastici non sarà una trilogia. J. K. Rowling ha infatti annunciato che sono previsti 5 film di questa saga, che se no soltanto con 3 non riusciva a diventare più ricca di Paperon de' Paperoni. Dicendo questo sembra che io sia un fan del magico mondo di Harry Potter e affini, e invece non è proprio così. Anzi, sono delle bambinate che ho sempre visto, ma che non mi hanno mai entusiasmato, come invece hanno fatto con quell'eterno maghetto di James Ford.
Ford: la saga di Harry Potter, pur a corrente alterna, mi ha sempre ben intrattenuto, e a sorpresa anche il primo Animali fantastici, la storia delle origini di Ford e Cannibal, non mi aveva fatto crollare secco. Questo secondo capitolo con il sempre più bollito Depp ed il Silente di Jude Law non mi ispira particolarmente, ma del resto ormai ho lo stomaco forte dopo anni passati a collaborare con Cannibal.

Widows - Eredità criminale

"Quel Cannibal è troppo poco tamarro per farsi vedere in giro da Ford. E già che ci sono, anche Carlo."

Il cinemaniaco: Cosa ci azzecchi il regista di “Hunger” e “10 anni schiavo” con questo thriller al femminile nessuno lo sa, o almeno, noi non lo sappiamo. Lo andremo a vedere solo perché siamo come siamo…
Cannibal Kid: Nuovo film per il mio Steve McQueen preferito. Considerando che i suoi precedenti Shame e 12 anni schiavo (non 10, mi tocca correggere di nuovo il Cinemaniaco, e sto cominciando a prenderci gusto ahahah) mi erano piaciuti parecchio, anche se Hunger decisamente meno, l'attesa per il suo nuovo film dalle mie parti è molto alta. E il fatto che presenti una trama apparentemente distante dai suoi altri lavori non fa che aumentare la curiosità.
Ford: McQueen ci sa fare, i suoi film fino ad ora hanno sempre avuto qualcosa da dire, dunque le aspettative, malgrado la trama insolita per il regista, sono alte. Speriamo solo che non sia una roba troppo fastidiosa in pieno stile Cannibal.



Chesil Beach - Il segreto di una notte

"Cannibal sponsorizza il nostro film. Non resta che buttarci a mare."
 
Il cinemaniaco: Che ve lo dico a fare! Dalle nostre parti i film della Ronan si vedono e si consigliano a scatola chiusa…
Cannibal Kid: Questa volta non ho niente da ridire, anzi sottoscrivo ogni parola di Carlo. Non a caso questo film sono già corso a vederlo, senza che manco fosse ancora uscito nelle sale, e qui potete trovare la mia recensione (http://www.pensiericannibali.com/2018/08/on-chesil-beach-sposare-saoirse-ronan.html). C'è da aggiungere che non è uno dei film migliori nella splendida carriera della splendida Saoirse, però è comunque una visione imperdibile per tutti noi Ronan fans. Un po' come un film medio con Stallone per tutti gli Stallone fans... ovvero solo Ford. Scusate, mi correggo di nuovo: Stallone non ha mai girato film medi. Solo film pessimi o film atrocemente pessimi.
Ford: la Ronan mi sta simpatica, ma da qui a definirla splendida quando in giro ci sono le Jennifer Lawrence del caso mi pare decisamente troppo. Ad ogni modo, un'occhiata la si può comunque concedere.

Cosa fai a Capodanno?

"Non ho invitato io quel Carlo, mi dispiace." "Beh, la prossima volta vedi di stare più attento!"

Il cinemaniaco: Uh questa settimana il cinema italiano rischia di scomparire! in compenso, raccontando di tre coppie che si incontrano per scambiarsi i partner quelli di “Cosa fai a Capodanno?” hanno deciso di buttarla in caciara, promuovendo il film su pornohub! Tenendo conto che a interpretarli sono tra gli altri Scamarcio, la Puccini e Alessandro Haber penso si tratti di uno specchietto per le allodole. Chi si aspetta di vederli nudi e avvinghiati rimarrà con un palmo di naso. A quel punto è meglio stare a casa a cliccare su Pornohub!!
Cannibal Kid: Visto che non c'è due senza tre (un po' come non c'è Ford senza Cannibal), mi tocca a malincuore correggere di nuovo il cinemaniaco Carcarlo. Non per fare l'esperto di porno, ma un po' sì, però il celebre sito si chiama Pornhub e non Pornohub. Evidentemente questo cinemaniaco guarda un po' troppi film d'autore e un po' troppo pochi porno. Come Abdellatif Kechiche insegna, una cosa però non esclude per forza l'altra. Quanto al film, è un autorevole candidato all'Oscar... di titolo più odioso dell'anno. E forse di sempre.
Ford: questo mi pare proprio il tipico film italiano che non andrebbe neanche distribuito. Noto, invece, che finalmente Cannibal ha smesso di guardare solo film teen e si è buttato anche sull'intrattenimento per adulti.

Red Zone - 22 miglia di fuoco

"Non ci sono mai abbastanza Cuccioli Eroici da sistemare in queste esercitazioni!"

Il cinemaniaco: Berg e Wahlberg hanno in comune persino una parte del cognome, figuriamoci se possono smettere di fare film insieme. In questo caso bisognerà verificare il grado di rambizzazione di Wahlberg e capire in che modo è stato metabolizzato il fatto di puntare al mercato orientale oltreché americano. Il rischio è quello di rimanere a metà del guado.
Cannibal Kid: Ai tempi di Friday Night Lights, Peter Berg prometteva bene. Poi ha conosciuto Mark Wahlberg e da lì in poi la sua carriera ha subito una progressiva rambizzazione, o se vogliamo una fordizzazione, che per me fa rima con repulsione. Quasi inutile dire che da questo film girerò a distanza di 22 miglia, e forse più.
Ford: inutile dire che questo potrebbe risultare il film fordiano della settimana e forse del mese. Berg e Wahlberg hanno già lavorato insieme nel discreto Deep Water, nel buon Lone Survivor e nell'ottimo Boston, quindi non posso che ben sperare per questa loro ennesima collaborazione, che spero sia la più fordiana e meno cannibalesca possibile.

Summer

"Facciamo una bella serenata a quei tre bloggers smielati!"

Il cinemaniaco: Qui invece non si scherza. Kirill Serebrennikov, il regista del film, è appena uscito dagli arresti domiciliari o forse lo è ancora. Comunque la storia di una band rock degli anni 80 mi ispira non poco..
Cannibal Kid: Oh, ecco un film che attendo con spasmodica attesa. Come un Ford aspetta un nuovo WrestleMania, o come diavolo si chiama l'evento più importante dell'anno per tutti gli appassionati di wrestling... ovvero solo Ford. Spero che questa pellicola possa avere su di me lo stesso effetto che aveva avuto una manciata di anni fa Searching for Sugar Man: farmi scoprire un grande film e allo stesso tempo pure della grande musica che ancora non conoscevo.
Ford: questo film tra il rock ed i margini della società pare davvero essere una di quelle rare cose in grado di mettere d'accordo perfino me e Cannibal. E a questo punto mi pare anche il nostro Cinemaniaco. Speriamo bene.

In guerra

"Brutta faccia, quella. Ah, è Cannibal Kid. Allora è tutto nella norma."

Il cinemaniaco: Idem come sopra. Stéphane Brizé è regista di film militanti sempre pronti a occuparsi di precarietà lavorative e di diritti dei lavoratori. Lavorando con lui Vincent Lindon si è guadagnato la fama di attore impegnato. Qui la coppia si riforma e, insomma, le premesse di vedere un buon film ci sono tutte.
Cannibal Kid: Oddio, sento l'odore di pellicola militante perfetta per Ford e a quanto pare anche per il cinemaniaco. Considerando che ancora sto sbadigliando al ricordo del precedente film realizzato dalla coppia Brizé + Lindon, ovvero La legge del mercato, piuttosto che vedermi questa loro nuova collaborazione vado... in guerra.
Ford: La legge del mercato mi aveva colpito molto, ho sempre adorato i film d'autore poco radical e molto militanti, quindi direi che questa battaglia tocca proprio combatterla. Per vincere la guerra contro il Cucciolo Eroico.

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