martedì 12 aprile 2011

Immaturi

La trama (con parole mie): Un gruppo di amici quasi quarantenni ex compagni di liceo si ritrovano, per caso, di nuovo sui banchi di scuola a causa di un incidente burocratico che vede cancellati i loro esami di maturità. L'incontro riserverà sorprese, bilanci, nuovi amori e confronti tra passato e futuro nel pieno stile della nuova commedia all'italiana, praticamente sempre politically correct e ben lontana da risate ed inventiva.
Insomma, ad anni luce di distanza dalla vecchia.


C'era una volta Compagni di scuola, non solo una delle cose migliori di Verdone regista, ma anche ottimo esempio di Cinema corale in equilibrio tra commedia e dramma in pieno rispetto di tempi, risate e lacrime che il nostrano approccio alla settima arte impone.
Erano gli anni ottanta, e ancora qualcosa era rimasto dell'imponente eredità lasciata dai grandi registi che, a partire dal dopoguerra, avevano trasformato l'Italia in uno dei centri nevralgici del Cinema mondiale, passando attraverso Rossellini, Visconti, De Sica, Pasolini, Monicelli e Fellini, giusto per citare qualche nome.
I cinepanettoni erano ancora un concetto quasi estraneo alla nostra cultura, i Boldi di turno erano confinati alla tv ed il trash, quello vero, riusciva sempre e comunque a strappare risate e perfino qualche lezione grazie a personaggi come Banfi o Villaggio, in grado di prendersi in giro ed analizzare lo spaccato della nostra società ad un tempo.
Certo, lo spaccato di oggi è quello delle vacanze in culo al mondo di turno, e siamo così ridicoli da meritarci tutte le schifezze che ci vengono proposte in sala, e questo è indubbio.
Ma occorrà porre un limite, prima o poi.
Certo, Immaturi non è una schifezza paranormale ai livelli di una qualsiasi delle porcate natalizie annuali che ci vengono propinate, o un'accozzaglia fintoautoriale abominevolmente brutta come Da zero a dieci, eppure riesce, in qualche modo, ad unire le caratteristiche peggiori di entrambe le categorie riuscendo a risultare perfino piuttosto anonimo.
Una sceneggiatura risibile di finto amarcord che sa di fuori tempo massimo sin dalle primissime battute fa da contorno ad un cast mai così svogliato e poco credibile, battute che solo di tanto in tanto strappano una risata forzata ed un film che, invece di un'ora e quaranta circa, pare durarne quattro.
A poco servono i balletti coreografati su Ufo robot ed il tentativo di suscitare nel pubblico adulto empatia con i personaggi - peraltro tutti tranquillamente forniti di casa ed impiego, per alcuni ottimo, cosa già di per sè molto poco realistica nell'Italia attuale - e a quello giovane di trarre una lezione - a poco serve il salvataggio della ragazzina colta da malore in discoteca dopo aver ingerito un cocktail di alcool ed ecstasy, per lavarsi la coscienza e rimanere nel pieno dello Studio Aperto style - di crescita e maturazione: il risultato risulta scialbo, noioso e pure leggermente irritante, ben lontano dall'amaro - ma non sempre - ritratto di una generazione partita dalle superiori con un bagaglio di sogni ed aspettative per ritrovarsi, vent'anni dopo, a fare i conti, prima che con chi la osserva dall'esterno, con se stessa.
Senza neppure lontanamente ripensare all'agghiacciante scena del "vi voglio bene", che ancora mi fa venire i brividi di rabbia.
A questo, si aggiungano marchettoni pubblicitari come se piovesse - a tratti, pare quasi di stare in uno spot - e quella serie di lezioni di vita che, sinceramente, in casi come questo appesantiscono un film che vorrebbe, al contrario, acquistare profondità divertendo, ed il risultato sarà qualcosa di assolutamente dimenticabile pur se non completamente ed inqualificabilmente inguardabile.
Un pò come i sessanta sessantesimi che diventano sessanta centesimi - forse l'unica trovata davvero interessante da la pellicola -: una specie di nè carne nè pesce che, sinceramente, entra ed esce dalla vita di uno spettatore come se neppure esistesse.
E, da un certo punto di vista, è meglio così.
Per una volta, tengo nel fodero le bottiglie e lascio che tutti i danni, questo nostro purtroppo rappresentativo Cinema se li faccia da sè.
Sperando che, passo dopo passo, la gente si possa svegliare e si possa tornare, davvero, in sala sapendo di essere, in qualche modo, ed in positivo, uno dei centri del mondo.
Certo, passando prima da una realtà politica e sociale completamente diversa.

MrFord

"Sopravvissuti per pagare la vita ad ore
tutti illusi che sia il male minore
figli psicopatici della famiglia cuore
che tagliavano le gomme al professore
ma uomini d'affari che sanno tagliare gole
e non diciamo che non funzionano le scuole."
Due di picche - "La ballata dei picche" -

10 commenti:

  1. Noooo come trattieni le bottigliate?? E io che mi aspettavo devastazione a livelli impressionanti :(

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  2. Ma noooo...più bottigliate,più bottigliate!!

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  3. Pesa, Eva, si vede che vi sto abituando troppo bene, con tutte quelle bottigliate! ;)

    Volete proprio farmi scatenare così, già dalla mattina!?

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  4. per una volta la pensiamo in maniera molto simile. il paragone con compagni di scuola è inevitabile e davvero impietoso per questo immaturi.
    eppure ci sarebbero stati molti spunti per fare un film piacevole e invece...
    visto il successo di questo comunque è già in lavorazione un seguito: evvai!
    vista la poca fantasia degli sceneggiatori, immagino che annulleranno pure questa maturità e gliela faranno rifare una terza volta..

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  5. Cannibale, su certe cose non si può che concordare!
    Mi ricordo che anche rispetto a Compagni di scuola eravamo in accordo.
    Del resto, c'era la possibilità di tirare fuori qualcosa di carino come è stato fatto per Benvenuti al Sud o Si può fare, e invece niente.

    Il seguito, sinceramente, mi pare già noioso all'idea. Speriamo non si faccia.

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  6. compagni di scuola è bello.
    benvenuti al sud è carino.
    si può fare mi è piaciuto tanto ma c'è battiston, son di parte. ummm. mannò, pure senza battiston sarebbe stato un film di tutto rispetto.
    su questo son puzzona, so che non lo guarderò.

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  7. Ciku, concordo su tutti i pareri.
    A posteriori, questo in particolare me lo sarei anche risparmiato, ma del resto, dopo aver visto la schifezza partorita da Zalone, Immaturi è risultato più che sopportabile.

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  8. Ok, si è fatto tardi. BOTTIGLIATE!!!!!

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  9. Sei terribile, Pesa!
    Oggi vuoi proprio scatenare le mie bottigliate! ;)

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  10. Mi sa che fa parte dei classici film che uno vede sapendo già benissimo cosa aspettarsi, e raramente si rimane sorpresi.
    Hai fatto bene a sottolineare il discorso dei marchettoni pubblicitari. Ultimamente nei film italiani commerciali se ne vedono sempre di più. Mah...
    Ma le "lezioni di vita" moraleggianti e perbeniste sono forse la cosa più fastidiosa.
    Comunque ancora non l'ho visto. :D

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