giovedì 30 giugno 2016

Thursday's child

La trama (con parole mie): alle spalle alcune schizofreniche settimane di uscite più o meno di mercoledì, torniamo al formato standard di questa rubrica, tornata al giorno che le compete e, purtroppo per voi e per me, al co-conduttore che ci compete, Cannibal Kid, che come di consueto mi affiancherà con le sue solite sparate assurde per commentare i titoli in uscita per questo fine settimana.
Non che ci aspetti granchè, tra leggerezze estive e recuperi fuori tempo massimo tipici della distribuzione nostrana, ma volete sapere una cosa? Ci sono state certo settimane migliori, ma anche molte, molte, molto peggiori.
  

"Quante volte ti ho detto di non addentare i Cannibali!? Sono velenosi!"

Cattivi vicini 2

Zac Efron e Seth Rogen rispettivamente impegnati nei ruoli di Ford e Cannibal.

Cannibal dice: Odio i sequel quasi quanto odio Ford, però questo me lo sparo più che volentieri. Il primo Cattivi vicini era una pellicola divertente molto apprezzata negli Usa e molto disprezzata in Italia, tranne che da due cattivi vicini come me e Ford. Il capitolo numero 2 impreziosito dalle presenze di Chloë Grace Moretz e Selena Gomez riuscirà a metterci d'accordo anche questa volta?
Ford dice: Cattivi vicini è stato uno dei pochi film - soprattutto tra quelli privi di alcuno spessore - a mettere d'accordo due nemici acerrimi come il sottoscritto e Cannibal Kid. Riuscirà questo sequel neppure troppo atteso a replicare l'impresa?




La grande bellezza – Versione integrale

"Toni, ma quelli laggiù sono Ford e Cannibal?" "Ma chi si è permesso di invitarli?"
Cannibal dice: Il 27, 28 e 29 giugno è possibile vedere La grande bellezza nella grande versione con mezz'ora in più. La versione originale non deluxe mi era piaciuta, però non so se mi vedrò quella allungata. Ho di meglio da fare. Ad esempio insultare Ford per i suoi gusti che stanno diventando sempre più agghiaccianti ogni giorno che passa.
Ford dice: non ho mai fatto mistero della mia passione per Sorrentino e del mio sostegno per l'ottimo La grande bellezza, ma al momento mi ritrovo davvero troppo preso dai recuperi per pensare di correre in sala soltanto per rivedermi questo film in una versione di mezzora più lunga.
Ad ogni modo, se qualcuno di voi dovesse sperimentarlo, sarò ben lieto di offrire un'ospitata con recensione al Saloon.




A Girl Walks Home Alone at Night

"Cannibal, ti ho già detto mille volte di lasciarmi in pace: se non te ne torni a Casale farò emettere un'ordinanza restrittiva."

Cannibal dice: In questo inizio d'estate, nel mezzo degli Europei, ecco che la distribuzione italiana a sorpresa decide per una volta di fare una mossa intelligente – a differenza di Ford – e distribuire una singolare pellicola sul tema dei vampiri. Non un capolavoro come qualcuno l'ha definito, però a livello visivo è davvero notevole e una visione se la merita. Se vi interessa – ma non credo – ecco la mia recensione: http://www.pensiericannibali.com/2015/03/a-girl-walks-home-alone-at-night-e-non.html.
Ford dice: film che conferma la vena di recuperi fuori tempo massimo della distribuzione italiana di recente rispolverata non si sa neppure bene per quale motivo.
Questo film, visivamente interessantissimo ma ben lontano dall'essere un cult come molti radical avrebbero voluto, rappresenta comunque un'occasione di gustarsi un Cinema autoriale e lontano come raramente ce ne sono.
Qui trovate anche la mia recensione, decisamente migliore di quella del mio rivale: http://whiterussiancinema.blogspot.it/2015/05/a-girl-walks-home-alone-at-night.html




American Ultra

"Hey, Walton, tu che conosci Ford, pensavi fosse così duro recitare in un action?" "Per niente! Mi sarò abituato troppo con le buona maniere di Peppa Kid!"

Cannibal dice: Commedia spionistica con Jesse Eisenberg e Kristen Stewart che vorrebbe essere brillante e originale, ma finisce per essere giusto una robetta dimenticabile. Così inutile che non ho manco avuto la forza di scriverne la recensione, manco fosse un film consigliato da Ford.
Ford dice: commedia sciapa che potrebbe venire buona solo per i finti palati fini come Cannibal.
Non la rimanderei neppure a settembre.




Il piano di Maggie – A cosa servono gli uomini

"Non ti consiglio di uscire con quel Marco Goi: mi hanno detto che è un vero stalker."

Cannibal dice: Commedia dal super cast che comprende Greta Gerwig, Ethan Hawke e Julianne Moore, potrebbe essere la visione indie della settimana. Anche perché non è che ci sia molta altra scelta...
Ford dice: altra commedia, questa volta dal sapore autoriale. Potrebbe rivelarsi una delusione tipica da cannibalismo o una lieta sorpresa fordiana. Allo spettatore l'ardua sentenza.




My Bakery in Brooklyn – Un pasticcio in cucina

"Hai deciso di followare Pensieri Cannibali: tu nel mio locale non metti piede!"

Cannibal dice: Di solito i film che parlano di cucina mi provocano conati di vomito, come la visione di un nuovo post scritto da Ford con le sue brutte manine. Considerando però che siamo in estate e questa sembra una pellicoletta leggera leggera perfetta per la stagione e che la protagonista è Aimee Teegarden, ex Julie Taylor della serie Friday Night Lights che cresceva molto bene, quasi quasi lo potrei anche inserire sul menù dei film da gustare.
Ford dice: nonostante la presenza dell'ex Julie Taylor della splendida Friday Night Lights, questa robetta da palati delicati come quello del mio rivale finisce dritta nel dimenticatoio delle uscite estive inutili.



Ratchet & Clank

"A tutto l'equipaggio, stiamo per atterrare sul pianeta popolato solo da Ford: mantenete lo stato d'allerta massimo!"

Cannibal dice: Pellicoletta d'animazione tratta da un videogame già floppone colossale al botteghino americano che proverà a fare ancora peggio qui da noi. Dove, presumibilmente, giusto Ford potrebbe essere tentato di andare a vederlo. O forse manco lui.
Ford dice: film d'animazione pronto a raschiare il fondo del barile neanche fosse Cannibal in un salotto di super radical finti intenditori di Cinema ispirato ad un brand videoludico che, a mio parere, finirà per fare flop ancora più del mio rivale. Ed ho detto tutto.




Tokyo Love Hotel

"Questo è un regalo di Ford: ha fatto amputare un dito a Cannibal."

Cannibal dice: Film giapponese ambientato nel distretto a luci rosse di Tokyo. Potrebbe rivelarsi una visione più istruttiva e utile di qualunque guida turistica ufficiale.
Ford dice: l'argomento potrebbe essere interessante, anche se in questo momento un viaggio in Giappone risulterebbe proibitivo per una serie di motivi piuttosto lunga, che non comprende l'idea di portare Cannibal come bagaglio a mano.




La battaglia degli imperi – Dragon Blade

"Per Ford questo non è un vero action." "John, onestamente non ha tutti i torti!"

Cannibal dice: Porcheria action made in China con Jackie Chan, John Cusack e Adrien Brody. Abbiamo trovato il film dell'estate (e forse dell'anno) di WhiteRussian!
Ford dice: questa è la tipica porcheria finto action con attori finto action - Jackie Chan a parte - che purtroppo porta i radical come Cannibal contro l'action.
Dunque, a suon di calci rotanti e per l'action tutta, sarà snobbata.


martedì 28 giugno 2016

Euro 2016: ottavi di finale - Parte III


Se dovessi parlare pensando da tifoso ed appassionato di calcio, quella di ieri potrebbe essere tranquillamente annoverata come una delle giornate migliori che potessi sperare di vivere.
Di fronte avevo gli ultimi due ottavi di finale dell'Europeo, Italia-Spagna ed Inghilterra-Islanda.
In entrambi i casi, le mie favorite partivano da outsiders.
L'Italia - che è giunta in Francia per questa competizione con una delle selezioni che ho meno amato nella vita ed un allenatore che non ho mai sopportato fin dai tempi in cui era solo un calciatore - e l'Islanda, vera e propria sorpresa del torneo, avrebbero dovuto realizzare due vere e proprie imprese, e le probabilità che entrambe riuscissero nell'intento erano davvero scarse.
Eppure, eccoci qui.
Personalmente, e nonostante i dubbi della vigilia, nutrivo diverse speranze per gli Azzurri opposti alla Roja, ormai incanalata nell'inevitabile parabola discendente di qualsiasi squadra di successo clamoroso come lo sono stati gli uomini di Del Bosque tra il duemilaotto ed il duemiladodici, che quattro anni fa ci annientò in una finale a senso unico.
Di fatto, la partita di ieri ha mostrato una verità anche cinematografica: l'Italia ed i suoi giocatori - allenatore compreso, e fatta eccezione solo per un elemento, lo scarpone insignito del numero dieci Thiago Motta, che ci ha graziati facendosi squalificare per il quarto di finale che ci aspetta sabato contro la Germania - avevano gli "occhi della tigre", gli spagnoli no.
Avrei voluto vedere, al gol di Pellè - molto simile a quello che chiuse la pratica con il Belgio un paio di settimane fa - i volti di tutti quei finti alternativi che quattro anni fa tifavano Spagna pur essendo italiani, giusto per il gusto di vederli sbugiardare le loro posizioni.
In casa Ford, in quel momento, si festeggiava con un abbraccio di famiglia ed esultanze scomposte del Fordino - poco conscio, a dire il vero, di quello che stava accadendo - a volume tale da svegliare la Fordina, che da parte sua ancora può contribuire soltanto con qualche "GU!" alla causa.
I ragazzi di Conte, per quanto tecnicamente di molto inferiori alle Furie Rosse, hanno condotto una gara strepitosa anche nei momenti di sofferenza, mostrando un carattere eccezionale, mangiandosi occasioni pazzesche - avrei pestato Eder più del Cannibale, in occasione del gol sbagliato in contropiede - e meritando l'accesso ai quarti di finale.
Da Buffon - bravissimo su Piquè - all'hobbit Giaccherini, tutti hanno dato il loro contributo pensando ed agendo da squadra: una cosa che rende onore al calcio e allo sport.








Allo stesso modo in serata ha rispettato la magia del campo e delle favole l'Islanda, una compagine che pare quasi Daniel LoRusso gettato nell'All Valley Championship in mezzo a tutti i membri del Kobra Kai e che ad oggi ha regalato il sogno più grande ad un popolo che si sta rivelando la mascotte di questo curioso Europeo.
L'Haka vichinga con la quale i giocatori islandesi hanno festeggiato la vittoria - meritata - sull'Inghilterra insieme ai loro tifosi è una delle fotografie più belle di un evento che era iniziato sotto il segno delle minacce dell'Isis e della violenza delle frange più estreme di alcune tifoserie.
Ed è sicuramente più bello così.
Quando, al rigore segnato da Rooney, Julez si è dichiarata dispiaciuta per un gol che avrebbe potuto tagliare le gambe agli islandesi Ragnar e soci hanno subito risposto da guerrieri: loro non mollano.
E mi sa tanto che, ormai, anche gran parte dell'Europa non molla con loro.
Non mi dispiacerebbe, antipatie personali a parte, che superassero la Francia per affrontarli a viso aperto e da combattenti leali in semifinale.
In quel caso, vincere o perdere sarebbe ugualmente un onore.




MrFord







Bud Spencer (1929 - 2016)


Se penso a mio nonno, quello che mi ha cresciuto ed insegnato ad amare il Western, il ricordo corre subito a te, vecchio Bud.
Ricordo le serate nel suo salotto, pronto a fare molto più tardi di quanto non facessi quando dormivo a casa mia, solo due piani sopra, guardando un film dopo l'altro, appoggiato sulle sue gambe con un cuscino, pronto a tornare a chiamarlo una volta messo a letto proprio come fa il Fordino oggi con me e Julez.
Ricordo Trinità, le gag a ripetizione con Terence Hill, il ruolo del gigante invincibile e burbero, lo sceriffo poco extra e molto terrestre, e soprattutto Bomber: a quei tempi, per il piccolo Ford alle scuole elementari, Rocky era già diventato un mito, e quella versione all'italiana della favola dell'outsider e dell'allenatore saggio e spaccaculi fece breccia dalla prima visione.
Imparai solo anni più tardi, ben dopo la morte di mio nonno, delle esperienze con Olmi e della vita decisamente da film che hai vissuto, vecchio Bud.
Come Bud Spencer e come Carlo Pedersoli.
Hai vissuto, mi pare il modo migliore per descriverti.
Hai vissuto il Mondo, lo Sport, la Famiglia, il Cinema, la fama e la fame.
Hai vissuto e portato sullo schermo molti dei valori in cui credo, e molti dei modi in cui mi piacerebbe difenderli e rappresentarli.
Sei stato uno di quei personaggi che pensavo immuni al destino beffardo che accomuna tutti gli uomini.
Sei un pezzo della mia infanzia che se ne va.
Un pezzo di mio nonno che se ne va.
Un altro.
E mi pare di cominciare a vivere di ricordi, e di prendere coscienza del fatto che, per quanto anch'io ami la vita e voglia vivere fino a centrotre anni almeno, un giorno o l'altro dovrò deporre le armi.
E di quanta poca voglia abbia di farlo.
Voglio approfittare di questo momento per raccontarti un aneddoto che per tanti anni, nella mia famiglia, è rimasto sotto silenzio: il nonno Gianni cui ti associo, al quale devo una parte del mio nome, che ha avuto senza dubbio una vita cinematografica e che ancora oggi è tanto di quello che sono, non aveva legami di sangue con me.
Il padre di mia madre, infatti, morì in un incidente d'auto quando ancora lei era ancora più piccola del Fordino adesso: fu soltanto dopo qualche anno che mio nonno entrò nella vita di mia nonna, e di fatto nella mia.
Non aveva un carattere facile, lo ricordo agguerrito contro la gente per strada, quasi dispotico con mia madre - in alcuni casi -, pronto a far uscire dal seminato perfino mio padre, una delle persone più calme che conosca: soltanto un anno dopo la sua morte, quando finii il liceo, mia madre mi raccontò tutta la storia.
Ed è curioso come la reazione fu quella di farci quasi una risata: in fondo, per me non sarebbe cambiato - e non cambia ora - nulla.
Mio nonno è stato, è e resterà sempre lui. Il vecchio Gianni, come il vecchio Bud.
Anche lui era burbero, e anche lui era buono.
Almeno con me.
Io non sono un credente, quindi in questo momento mi sento più privato di qualcuno, che confortato dal fatto che possa essere da qualche altra parte.
Ma tutti quei ricordi, quelle emozioni, quella magia resteranno con me.
Fino a quando arriverà anche il mio ultimo round, Bomber.
E per allora, più che di una vita da film, spero di aver avuto la possibilità di lasciare quello che tu e il nonno Gianni avete lasciato dentro di me.
Grazie, Bud.
So long.




MrFord






lunedì 27 giugno 2016

Euro 2016: gli ottavi di finale - Parte II






La seconda giornata dedicata agli ottavi di finale di questo Europeo si è consumata nel segno di quanto le aspettative avevano stabilito: Francia, Germania e Belgio erano le favorite e Francia, Germania e Belgio sono uscite vittoriose staccando il biglietto per i quarti di finale.
Curioso che nella giornata di ieri, più sorprendente in termini di risultati, le emozioni siano risultate molte meno rispetto a quelle regalate dai tre match di oggi, decisamente più spettacolari - per quanto possa essere accostato questo termine all'attuale torneo continentale - ed avvincenti.
Siamo partiti nel pomeriggio con una Francia fischiatissima dal suo pubblico e sorprendentemente sotto di un gol dal secondo minuto contro un'Irlanda che da queste parti si è tifata fino alla fine, emblema di una delle tifoserie più rispettose e sportive d'Europa e di un popolo che sa uscire a testa alta grazie ad un mix davvero strepitoso di umiltà, guasconeria e fierezza.
Paradossalmente, credo che essere andati in vantaggio così presto abbia fatto più male che bene, ai ragazzi dell'Isola di smeraldo, che hanno dovuto pensare a difendersi per il resto dell'incontro cedendo, alla fine, in soli quattro minuti ad un uno/due fulminante di Griezmann, punta di diamante dell'Atletico Madrid che non riesco a detestare come alcuni dei giocatori della Francia Campione d'Europa e del Mondo tra il novantotto ed il duemila ma che, comunque, manda a casa una delle mie squadre favorite.







Passeggia invece la Germania Campione del Mondo uscente sulla Slovacchia, dominata senza neppure troppa fatica con un punteggio netto nonostante un rigore sbagliato: eppure la macchina perfetta tedesca, sempre tosta e presente, non mi pare così infallibile.
Dovessimo battere la Spagna, ai quarti avremmo buone possibilità di battere i teutonici, giocando bene, ed altrettante ne avrebbe la Francia in semifinale: questo perchè, con ogni probabilità, i panzer approcciano il campo con una filosofia che non prevede intoppi, e che permette loro di superarli come se niente fossero.
A meno che non si presentino davvero.
A quel punto potrebbero rimanere senza una soluzione di cuore da presentare al loro fantastico cervello da chirurghi del pallone.







La giornata si è chiusa con la sfida tra due delle Nazionali preferite del sottoscritto, il Belgio - che dopo la sconfitta inaspettata con l'Italia ha cominciato a ritrovare se stesso partita dopo partita - e l'Ungheria di tutone Kiraly: nonostante il passivo pesantissimo - quattro a zero e tutti a casa - i magiari non hanno affatto demeritato contro i Diavoli Rossi, finendo principalmente per patire la differenza di tasso tecnico e poco altro.
Un grande Courtois ed un grandissimo Hazard hanno trascinato i ragazzi di Wilmots alla vittoria ed al quarto di finale - che stuzzica e non poco la mia curiosità calcistica - contro il Galles di Bale, ma vedere gli ungheresi correre e lottare su ogni pallone anche ad una manciata di minuti dal fischio finale e sotto di quattro gol è stato meraviglioso per un amante di questo sport, una lezione di umiltà e passione non da poco.
Per il momento, questa è stata senza dubbio la partita più bella della fase ad eliminazione diretta, che vedrà la sua conclusione domani con le ultime due partite, Italia-Spagna e Inghilterra-Islanda.
A prescindere dalle mie personali preferenze e da come potrebbe finire anche rispetto a quella che è la già citata "dura legge del gol", spero di poter vedere in campo la stessa carica emotiva ed agonistica vista oggi.
Se non di più.




MrFord

domenica 26 giugno 2016

Euro 2016: ottavi di finale - Parte I


Prosegue il viaggio del Saloon attraverso questi anomali Europei di calcio, tornati dopo due giorni di pausa per iniziare la carrellata degli ottavi di finale che decreterà le ultime otto squadre a rimanere in lizza per il titolo fino a martedì.
Una prima giornata che non ha risparmiato emozioni: di Polonia-Svizzera rimarrà, più che del match o della vittoria ai rigori della prima - traguardo storico raggiunto da Lewandowski, ancora a secco di gol, e soci, mai giunti ai quarti di finale di questa competizione nella loro storia -, la strepitosa rovesciata di Shaquiri che ha portato al pareggio degli elvetici, uno di quei gol "cult" destinati ad entrare negli almanacchi di calcio di tutti i tempi.
Peccato che, bellezza a parte, il risultato finale non abbia arriso alla Svizzera, tra le due formazioni la favorita del sottoscritto.
Discorso differente, almeno per il risultato, per l'ottavo disputato da Galles ed Irlanda del Nord, già soprannominato da tutta la stampa "match del Brexit" cavalcando l'onda dell'attualità di questi giorni: Bale, uno degli strapagati fuoriclasse del Real Madrid nonchè volto simbolo dell'attuale generazione di superstar globali del pallone, sta guidando la sua Nazionale - anche propiziato da un percorso non proibitivo - verso traguardi alla vigilia neppure sognati.
Personalmente, non mi dispiacerebbe continuassero su questa strada, anche se la partita con l'Irlanda del Nord è stata tutto fuorchè bella, decisa da un autogol e lontana dalle sfide in grado di far battere davvero il cuore.
Ha chiuso la prima giornata di ottavi Portogallo-Croazia, una partita che, sulla carta, prometteva scintille: peccato che entrambe le formazioni abbiano giocato dal primo al centoquindicesimo minuto con il culo stretto dalla paura di essere eliminate, prima di svegliarsi appena prima che si potessero materializzare i rigori con una sequela quasi incredibile di occasioni da gol croate alle quali ha risposto nel modo più doloroso - un contropiede letale a due minuti dalla fine - il Portogallo, sfruttando anche un paio di clamorose sviste in termini di marcatura difensiva - puoi anche persare di lasciare libertà di movimento a Quaresma, in barba al gol partita, ma non a Cristiano Ronaldo, lasciato con un'autostrada diretta alla propria porta sulla fascia destra -.
Dispiace senza dubbio per la Croazia, una delle squadre più convincenti viste nel corso di questo Europeo, nonchè, considerato il tabellone, potenziale semifinalista, ma il calcio è crudele, e quando il destino lostiano non è dalla tua parte - si vedano il palo di Perisic o l'occasionissima di Vida proprio sul finale - finisce per esserci poco da recriminare, se non la mancanza di coraggio mostrata giocando una partita ad eliminazione diretta dimenticando completamente la sfrontatezza delle più "sicure" partite dei gironi eliminatori.
Ora si delineano un primo quarto che si giocheranno Polonia e Portogallo - leggermente favorita la prima, ma mai sottovalutare, come è stato per questa sera, il secondo - ed un secondo con il Galles ad attendere la vincente di Ungheria-Belgio di domani sera.
Nel frattempo, spero quantomeno che la paura non domini ogni partita di queste eliminatorie, considerato che delle tre che hanno inaugurato la serie una si è conclusa ai rigori, una si è decisa attraverso un autogol e l'ultima a due minuti dalla fine dei supplementari.
Per quanto mi riguarda, la titubanza porta solo guai.
Meglio, piuttosto, perdere attaccando a testa bassa.




MrFord





sabato 25 giugno 2016

Predator - Dark ages

Regia: James Bushe
Origine: UK
Anno: 2015
Durata:
25'







La trama (con parole mie): Thomas, un templare a comando di un manipolo di guerrieri d'elite, è richiamato dagli esponenti della Chiesa che lo costringono a collaborare con un saraceno affinchè la sua squadra si metta sulle tracce di una bestia che pare aver preso di mira i soldati.
Thomas, che vede decisamente male la collaborazione con lo straniero, apprende dallo stesso che, in realtà, la cosiddetta bestia che vanno cercando potrebbe essere un cacciatore venuto da chissà dove pronto a sterminare qualsiasi uomo per guadagnare nuovi trofei: i due uomini dovranno, nel corso della missione, mettere da parte le divergenze e lottare fino allo stremo delle forze per cercare di completare la loro missione.











E' sempre un piacere, per il sottoscritto, ospitare al Saloon cortometraggi e prodotti di nicchia di autori semisconosciuti pronti a cercare la loro strada ed il loro spazio nello sconfinato oceano delle produzioni cinematografiche.
Lo stesso piacere è ancora più grande se a sponsorizzare un'opera è il mio fratellino Dembo, e come protagonista della stessa ritroviamo un esponente della razza dei Predator, divenuta famosa nel Cinema come nei Fumetti e Videogiochi e dal sottoscritto amata nei secoli dei secoli grazie alla strepitosa pellicola firmata nel cuore degli anni ottanta da John McTiernan con protagonista l'inossidabile Arnold Schwarzenegger.
Il lavoro dell'anglosassone James Bushe è infatti, nonostante l'ambientazione medievaleggiante, un omaggio sentito e profondo alla pellicola originale dedicata alla razza di alieni cacciatori, un giocattolo di venticinque minuti che volano in un vero e proprio festival di effetti artigianali ma ottimamente studiati ed una trama che rispecchia abbastanza - per quello che i mezzi e la durata potevano concedere - quell'epico primo capitolo delle avventure del Predator.
La sensazione, osservando la squadra di guerrieri capeggiata da Thomas avventurarsi nelle foreste dei Secoli Bui alla ricerca di una belva assetata di sangue in compagnia del malvisto saraceno che è stato testimone delle imprese dell'alieno, è senza dubbio quella che, con i mezzi e la produzione adatti, Bushe potrebbe senza ombra di dubbio consegnare al pubblico un prodotto forse non all'altezza dell'originale ma superiore - e di gran lunga - allo spento numero due ed ai vari Alien VS Predator usciti più di recente: in questo senso, resta il rammarico legato a combattimenti risolti molto velocemente - del resto, i mezzi ed il minutaggio non potevano offrire niente più di quanto non sia stato portato sullo schermo - accanto alla speranza che, in qualche modo, possa essere affidato proprio a questo regista un eventuale nuovo titolo con protagonista uno dei mostri più affascinanti ed esteticamente efficaci della Storia del Cinema di genere.
Senza ombra di dubbio resta una visione adatta solo agli amanti di questo tipo di titoli ed ai cultori del già citato Predator, che esulteranno come hooligans memori dell'esaltazione che, fin da bambini, la visione di quel supercult provoca in tutti loro - e mi inserisco fieramente nel novero -, dalla quale schizzinosi, radical e presunti alternativi vari faranno bene a tenersi lontani per evitare i consueti, inutili e poco interessanti commenti negativi scritti con l'altezzosità dei critici di nicchia.
Dunque, se siete dei nostri, armatevi di birra e rutto libero e concedetevi una mezzora di puro, sanguinoso, predatorio divertimento.
Il successo, in quel caso, è garantito.




MrFord




"Dark Ages
shaking the dead
closed pages
better not read
cold rages
burn in your head."
Jethrotull - "Dark Ages" - 






venerdì 24 giugno 2016

Hawaii Five-O - Stagione 4

Produzione: CBS
Origine: USA
Anno: 2013/2014
Episodi:
22






La trama (con parole mie): proseguono le indagini e le avventure dei componenti dello speciale team della polizia hawaiana Five-O, momentaneamente orfani della loro compagna Kono, impegnata nella fuga con il fidanzato ed ex yakuza Adam, sostituita tra le loro fila da Catherine Rollins, fidanzata del leader McGarrett.
Ai casi di tutti i giorni si affiancano una rivalità pronta a diventare alleanza con il comandante della Swat Grover, la vicenda di Kono, i segreti che custodisce la madre di McGarrett, agente della CIA ancora operativa ed il destino di Wo Fat, nemesi della Five-O arrestata proprio dai componenti della stessa di recente evasa.
Riusciranno i membri di questa famiglia d'azione a mantenere saldo il legame tra loro ed affrontare al contempo la routine di polizia e le più complicate vicende che li riguardano da vicino?












Considerate bocciature clamorose rispetto a titoli di culto del piccolo schermo come Mr. Robot, risulterà più che curioso ai radical come Cannibal Kid che io perseveri ed insista nel seguire, al contrario, proposte di puro intrattenimento di grana grossa come Hawaii Five-O stagione dopo stagione, eppure continuo a pensare che prodotti di questo genere, a prescindere dalla resa finale - ed in questo caso, non parliamo certo della miglior stagione di McGarrett e soci, soprattutto in termini di scrittura -, siano una vera e propria manna dal cielo specie rispetto a chi, come gli occupanti di casa Ford, invece di dedicarsi alla tv durante i pasti si concede l'episodio di una serie per passare la serata.
In questo senso, le avventure della task force schiacciasassi targata Hawaii è una vera bomba a partire dalla sigla - ispirata all'originale anni settanta ed in grado di stimolare la tentazione del ballo anche nel sottoscritto - fino ai personaggi, che saranno anche stereotipati a mille ma che risultano di pancia, vivi ed onesti come si finisce per avere bisogno al ritorno dal lavoro o al termine di una giornata passata dietro le faccende quotidiane: e dai passaggi action da fare invidia alle migliori produzioni a stelle e strisce in termini di retorica e contenuti - nel corso di questa stagione, lo spaccaculi per eccellenza McGarrett ha almeno un paio di occasioni per esaltare i valori statunitensi senza ritegno - all'amicizia virile non solo tra il già citato McGarrett ed il mitico Danny Williams, ma anche tra i due e la new entry della squadra Grover, tutto contribuisce a rendere la visione scorrevole, spensierata e senza troppi pensieri, condita da una cornice meravigliosa - ad ogni stagione, con Julez, ci ripromettiamo non tanto un viaggio, quanto un trasferimento alle Hawaii - ed una serie di soluzioni in grado di fare contenti sia i maschietti del pubblico - dalle comparsate di Lili Simmons alle bellezze locali - che le femminucce - sempre McGarrett -, senza contare le numerose reminiscenze del cult Lost, rappresentato non più da Terry O'Quinn - a questo giro di giostra non pervenuto - ma dalla presenza fissa Daniel Dae Kim e da Jorge Garcia, che pare essere entrato in pianta quasi stabile nel cast.
La ricetta ideale, insomma, per una visione scacciapensieri orchestrata con sapienza dai creatori di uno dei capisaldi dell'action su piccolo schermo come Alias, che pur non raggiungendo i livelli delle vicissitudini di Sidney Bristow porta a casa la pagnotta, intrattenendo quanto basta unendo episodi autoconclusivi e sottotrame a lungo raggio - un pò come nei fumetti Bonelli, giusto per citare un esempio vicino a noi - e presentando una galleria di main charachters pronti a soddisfare qualsiasi esigenza, sempre che, a monte, sia presente la voglia di divertirsi senza pensare troppo alla costruzione o alla profondità del prodotto finale.
Tutto questo, nonostante pensi, più passa il tempo, che prodotti pur modesti come Hawaii Five-O siano comunque in grado di trasmettere sensazioni forti nel momento in cui decidono, senza troppi peli sulla lingua o sullo stomaco, di toccare tematiche come quelle della fratellanza, dell'amicizia e della famiglia: in fondo, a prescindere da quanto cinefili o esperti si possa essere, siamo tutti esseri umani.
E certe cose, nel bene o nel male, finiscono davvero per toccare tutti.
Un pò come quando si guarda un'onda perfetta scendere verso una spiaggia da sogno.
Difficile credere che esista qualcuno pronto a non desiderare di trovarsi lì, con una ragazza da sballo in bikini sulla sdraio accanto ed un cocktail saldamente in mano.





MrFord





"I'm slowly drifting away (drifting away)
wave after wave, wave after wave
I'm slowly drifting (drifting away)
and it feels like I'm drowning
pulling against the stream
pulling against the stream."
Mr. Probz - "Waves" - 






giovedì 23 giugno 2016

Euro 2016: terzo round


E così la fase a gironi di quest'ultimo Europeo di calcio si è conclusa.
Come si diceva in Senza esclusione di colpi, "adesso cominciano gli incontri seri".
Ma prima di analizzare i match che, a partire da sabato, costituiranno gli ottavi di finale ad eliminazione diretta, faccio un passio indietro per ricostruire un pezzo alla volta la situazione che ha chiuso gli otto gironi: si parte dalla Francia, che come era ampiamente prevedibile ha chiuso prima classificata pur non entusiasmando per nulla contro la Svizzera, onestamente seconda.
Tornano a casa l'Albania - che comunque per la prima volta nella sua storia ottiene un successo nel corso della fase finale di una competizione internazionale - e la Romania, una delle presenze più inconsistenti dell'Europeo.
Sorprende invece il Galles, che non solo passa il turno ma lo fa da primo della classe, mettendo dietro le sue spalle la più blasonata Inghilterra e la ripescata come migliore terza Slovacchia: Gareth Bale, per il momento, si rivela l'unica delle grandi stelle del calcio europeo a saper brillare in questa competizione insieme ad Alvaro Morata, che speriamo non rechi un dispiacere ai suoi sostenitori da ormai ex giocatore della Juventus tra qualche giorno.
Nel terzo girone, a parte il prevedibile passaggio del turno di Germania e Polonia, sorprende l'Irlanda del Nord, una delle grandi outsiders della vigilia, come la già citata Slovacchia passata al ripescaggio: i tedeschi, forse i candidati più autorevoli alla vittoria finale, non mi hanno comunque ancora davvero stupito, e resto convinto che, in caso di passo falso o eccessiva confidenza, possano essere battuti.
Con il girone D abbiamo invece avuto una almeno sulla carta amara sorpresa: la Croazia, in forma fisica strepitosa, supera i Campioni d'Europa uscenti della Roja e si piazza prima, spingendo gli spagnoli agli ottavi proprio contro l'Italia, in una rivincita anticipata della finale di quattro anni fa.
Alle loro spalle la Turchia ha tentato l'impresa di agguantare il ripescaggio battendo un'inutile Repubblica Ceca, non riuscendo nel miracolo. Ma non avrebbe fatto strada comunque.
L'Italia, invece, dopo la sorprendente prova contro il Belgio e la meno convincente ma solida opposta alla Svezia, infarcita di seconde linee - non me ne voglia Conte, che ha più volte dichiarato che la squadra è composta da ventitre elementi -, poco motivata e simile alla peggiore Nazionale possibile - quella che, del resto, mi aspettavo per questi Europei - ha ceduto all'Irlanda, pronta così ad agguantare l'ultimo treno per gli ottavi di finale mentre il Belgio rialzava la testa superando la Svezia.
Europeo da dimenticare per Ibrahimovic, e molti dubbi tornati a galla per gli Azzurri.
Le sorprese più grandi, però, giungono dal girone F: non solo il Portogallo di Cristiano Ronaldo agguanta alla disperata una qualificazione come ripescata, ma le prime due classificate sono risultate Ungheria e Islanda, probabilmente tra le meno quotate squadre della vigilia.
Felicissimo per entrambe, che finiranno per essere le mascotte del sottoscritto nei prossimi giorni.








La situazione per gli imminenti ottavi di finale - che inizieranno questo sabato -, dunque, è la seguente: da un lato del tabellone si sfideranno Svizzera e Polonia - partita incerta ed interessante, simpatizzerò per la prima ma non disdegnerei il passaggio della seconda -, Croazia e Portogallo - sfida potenzialmente spettacolare, con i croati secondo me non solo favoriti, ma potenziali finalisti da questo lato della griglia dell'Europeo -, Galles e Irlanda del Nord - sfida tutta anglosassone, io sarò con Bale e soci anche per solidarietà con il mio compare Steve, che vanta origini proprio gallesi - e tra Ungheria e Belgio - nonostante i Diavoli rossi mi siano sempre piaciuti, il sostegno fordiano andrà tutto per tutone Kiraly e compagni -; dall'altro, invece, troveremo tutte le squadre più blasonate del continente: Germania e Slovacchia - i primi sono favoritissimi, ma non devono sottovalutare troppo la brigata di Hamsik -, Italia e Spagna - che oltre a mettere in scena la rivincita dell'ultima finale dell'Europeo, porteranno sul campo probabilmente la partita più dura tra quelle degli ottavi, nella speranza che gli Azzurri ritrovino la grinta della partita con il Belgio e tengano duro, perchè lo spirito della sfida con l'Irlanda di questa sera non fa presagire nulla di buono -, Francia e Irlanda - inutile dire che starò dalla parte dei figli dell'Isola di smeraldo contro gli odiati cugini d'Oltralpe - e per chiudere Inghilterra e Islanda - ed anche in questo caso, il tifo di casa Ford sarà senza ritegno indirizzato agli uomini del Nord, davvero troppo "Goonies" per non suscitare le mie simpatie -.
"Adesso cominciano gli incontri seri", citavo poco sopra.
Speriamo che, oltre ad esserlo effettivamente, siano anche il più possibile emozionanti.





MrFord

mercoledì 22 giugno 2016

Wednesday's child

La trama (con parole mie): è finalmente iniziata l'estate, è arrivato il caldo e purtroppo Cannibal Kid è ancora il co-conduttore di questa rubrica. Eppure, e nonostante le sempre presenti potenziali schifezze, qualche novità interessante potrebbe allietare i primi giorni da vacanza dell'anno.
Riuscirà dunque la settima arte a stupire in positivo bilanciando così i commenti folli preparati per l'occasione dal sottoscritto e dal suo antagonista?
La risposta, come sempre, al grande schermo.


"Noi vi avevamo avvisato: evocare Ford e Cannibal è sempre una iattura."

The Conjuring – Il caso Enfield

"Merda, la casa di quella bestia di Ford è anche più inquietante di quanto immaginassi!"
Cannibal dice: Proseguono le indagini dei due esperti del paranormale interpretati da Vera Farmiga e Patrick Wilson. Il primo episodio non era male però, soprattutto dopo il pessimo spinoff Annabelle, avrei anche fatto a meno di un sequel. Comunque lo vedrò, in attesa del terzo capitolo: The Conjuring – Il caso Ford, in cui cercheranno di capire quale diavolo di demone abbia fatto l'errore di impossessarsi di una mente di suo già malata come quella del mio blogger rivale.
Ford dice: il primo capitolo di questa nuova saga horror non era davvero niente male, mentre lo spin off Annabelle era qualcosa di veramente vomitevole. Un po' come White Russian e Pensieri Cannibali, rispettivamente.
Questo secondo capitolo sarà all'altezza del primo o si rivelerà un buco nell'acqua?
Spero vivamente nella prima ipotesi, e nel fatto che James Wan non si sia fatto possedere dal demone dei radical-teen.


Jem e le Holograms

"E adesso posto un bel selfie per far crepare d'invidia quella sgualdrina di Katniss Kid!"
Cannibal dice: Attesa (?) versione live-action del (più o meno) celebre cartone degli anni '80 che io guardavo da bambino e un già anziano Ford seguiva insieme ai suoi nipotini. Devo ammettere che l'ho già visto e presto ve ne parlerò...
Ford dice: versione live action del più o meno famoso cartone che potrei seguire giusto per amarcord, memore dei tempi in cui Cannibal sognava di essere la front-woman delle Holograms e che ora spaccia per il periodo in cui era bambino.


Mother's Day

"Ho portato i bambini qui a Casale per dimostrare loro che Cannibal Kid è solo una facciata, e lui non ha per nulla la loro età."

Cannibal dice: La distribuzione italiana non ne azzecca una. Il giorno della mamma c'è stato da un pezzo, come la neo mamma Ford sa bene, però 'sta pellicola corale arriva soltanto ora. E, nonostante il cast notevole, pare davvero una schifezza.
Ford dice: in questo periodo di parziale lontananza dai film - ma spero di tornare a regime entro la fine degli Europei di calcio - Mother's Day, uscito clamorosamente in ritardo rispetto alle tempistiche della festività in questione, non è certo tra i titoli che attendo con più ansia di vedere. Vorrei però fare un applauso alla mamma di Peppa, che per convivere per trent'anni con questo soggetto poco raccomandabile deve aver avuto una pazienza da santa.


Un mercoledì di maggio

"Quante volte ti ho detto che guardare i film esaltati da Cannibal ti riduce a una schifezza!?"
Cannibal dice: Altro errore delle distribuzione italiana. Perché far uscire un film che si intitola Un mercoledì di maggio un giovedì di giugno?
Ford dice: sono confuso da questo titolo almeno quanto dalla nuova tendenza di Cannibal di suggerire di pubblicare il post dedicato alle uscite in sala di mercoledì. Ad ogni modo, altro film che non sarà in cima alla mia lista.


Kiki & i segreti del sesso

"Mi dispiace, non me la sento a mandarti sola ad un appuntamento con Ford: ci andiamo tutte e due."
Cannibal dice: Finalmente una pellicola spagnola che mi ispira! Sarà per caso per via della tematica sessuale? O sarà perché il puritano Ford potrebbe rimanerne scandalizzato come con Nymphomaniac?
Ford dice: pellicola spagnola che, dato l'argomento trattato, potrebbe essere perfino interessante.
Nella speranza che non si riveli un delirio pseudo autoriale come quello del pazzoide Von Trier.


Segreti di famiglia

"Caro Jesse, hai una faccia da scemo più di Marco Goi!" "Pensa alla tua, che ha più rughe di quella di Ford!"
Cannibal dice: Il segreto della famiglia Ford è la capacità di riprodursi più di un virus mortale. Quello della famiglia Goi invece è...
E che ve lo dico a voi?
Quanto al film Segreti di famiglia, sembra un drammone di livello medio evitabile però, complice il buon cast capitanato da Jesse Eisenberg, potrei anche decidere di vederlo.
Ford dice: siamo in estate, penso già alle ferie e al mare. Dunque il numero di drammoni sarà ridotto ai minimi termini. Un po' come il Cannibale quando finalmente riuscirò a trascinarlo su un ring per un incontro di wrestling. E questo non è certo un segreto.





I miei giorni più belli

"I nostri giorni più belli saranno quelli in cui Cannibal chiuderà quel suo bloggaccio da finto giovane."
Cannibal dice: Film francese che puzza di radical-chicchismo e che quindi puzza di cannibalata. Non sarà Chanel n°5 o Scianel di Gomorra – La serie, ma sempre meglio del fetore fordiano!
Ford dice: Francia e potenziale radicalchicchismo? Me ne tengo bene alla larga, se voglio che i miei giorni belli proseguano!


Passo falso

"Cannibal si ritira? Questa sì che è una notizia da festeggiare!"
Cannibal dice: Pellicola francese che parla di un tizio che rimane in mezzo al deserto con un piede su una mina e non sa cosa fare. All'incirca la stessa situazione in cui mi trovo io quando leggo un post di WhiteRussian.
Ford dice: ancora Francia, meno radical. Non so se sarà abbastanza per guardarlo, a meno di scoprire che il protagonista di chiama Marco Goi ed il finale sia ovviamente tragico.



La canzone del mare

"Ma Ford ha davvero quattro anni?" "Quattrocento, cara. Quattrocento."
Cannibal dice: Solita pellicola d'animazione per bambinetti che lascio a Ford e ai suoi tentativi di convincere il Fordino a guardarlo, quando lui preferirebbe già godersi qualche bel film adolescenziale consigliato da Pensieri Cannibali.
Ford dice: film d'animazione per i piccoli dal quale cercherò di tenere lontano anche il Fordino, magari ripescando dall'immenso bacino della videoteca di famiglia costruita pazientemente negli anni dal suo vecchio.


Cinque tequila

"Ma dov'è finito Ford? Lo aspettavamo per la festa del suo quattrocentounesimo compleanno!"
Cannibal dice: Un film su un gruppo di vecchietti che si ritrovano tutti i giorni in un bar per giocare a domino?
Se lo intitolavano Cinque WhiteRussian sarebbe stata la fordianata del secolo!
Ford dice: alcool, vecchi e bar. Mi pare proprio materia giusta per White Russian!


Güeros

"Ecco, così siamo perfetti come finti adolescenti cannibali."
Cannibal dice: Non solo Cinque tequila. L'altro film messicano in uscita è Güeros, che pare decisamente più adolescenziale e radical-chic e quindi lo vedo bene come mio film rivelazione della settimana.
Ford dice: Gueros pare la versione made in Cannibaland di Cinque tequila. Lo vedrò sperando di poterlo massacrare.


Lo scambio

"Scambiare il mio ostaggio con Ford e Cannibal? Neanche morto!"
Cannibal dice: Film italiano a tematica mafiosa. Lo cedo a Ford, scambiandolo volentieri con un film teen.
Ford dice: il Cinema italiano, come molti sanno, è ancora "rivedibile" dalle mie parti. Quindi scambio volentieri Lo scambio con un bell'action a neuroni zero, così come Cannibal con Jennifer Lawrence co-conduttrice di questa rubrica.

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