lunedì 29 ottobre 2018

White Russian's Bulletin

 


Nuova settimana di dieta forte per le visioni in casa Ford e per il Bulletin, che torna a proporre due soli titoli, complice la scarsa voglia del vecchio cowboy di sfruttare ogni momento libero per le visioni da settima arte e l'inizio di tre nuove proposte da piccolo schermo che troveranno spazio non appena ultimate in una delle prossime puntate.
Nel frattempo, posso certo dire che questo duemiladiciotto non sarà ricordato come uno dei più memorabili del Cinema recente, voglia o no del sottoscritto di recuperare titoli e non crollare sul divano la sera a prescindere dalla visione.


MrFord



ASH VS EVIL DEAD - STAGIONE 3 (Starz, USA, 2018)
  
Ash vs. Evil Dead Poster


La terza e ultima stagione di Ash VS Evil Dead, nato da una costola del franchise de La Casa e poggiata sulle spalle del mitico Ash Williams di Bruce Campbell, fortunatamente, sarà l'ultima della produzione.
Mai mi sarei aspettato di poter affermare una cosa simile, specialmente di un titolo così clamorosamente tamarro e fordiano, eppure è così: questa terza annata appare come la versione spompa e priva di idee delle divertentissime precedenti, tirata per i capelli ed infarcita di morti e resurrezioni a caso e a profusione.
Un vero peccato, considerate le potenzialità espresse nelle due seasons passate, i charachters e l'amalgama tra Ash, Pablo e Kelly: ad ogni modo, meglio che si concluda così, e non finisca per trascinarsi nel ridicolo come altri titoli partiti alla grande e naufragati senza alcun ritegno - True Blood docet -. Nel frattempo il buon Ash non me ne voglia, ma a questo giro non risparmio neanche lui.


 


DISOBEDIENCE (Sebastian Lelio, UK/USA/Irlanda, 2017, 114')

 Disobedience Poster


E' curioso quanto, a volte, il potere dei bisogni di base alimenti la notorietà di titoli altrimenti destinati alla nicchia dei soli appassionati: Disobedience, firmato da Sebastian Lelio nel duemiladiciassette ed arrivato decisamente in ritardo in Italia, rientra nel novero. La sequenza di sesso lesbico tra Rachel McAdams e Rachel Weisz, infatti, seconda solo, tra quelle degli ultimi anni, a quelle de La vita di Adele, si poteva già ammirare da tempo perfino su piattaforme decisamente meno votate ad un certo tipo di settima arte come Pornhub, e per il pubblico maschile rappresenta e rappresenterà una calamita irresistibile.
In realtà Disobedience è un film che parla di ritorni a casa, Famiglia, storie d'amore, sentimenti destinati a fare del male fotografato molto bene che è riuscito a ricordarmi, a tratti, cose decisamente importanti come Two Lovers: è un film che parte dalla Fede come imposizione per giungere alla liberazione di se stessi non tanto attraverso la disobbedienza, ma la presa di coscienza della propria identità. Nel deserto che sono state le ultime settimane, una visione convincente e solida.


 

venerdì 26 ottobre 2018

Friday I'm in late






Nuova settimana di uscite e nuovo ritardo "lavorativo" per questa rubrica, che oltre al vecchio cowboy ed il suo socio nonchè nemesi Cannibal Kid vede come ospite Tiziana Lusardi, che non si sa per quale motivo pare essere fan dell'operato di Peppa Kid.
Cosa ci riserverà questo inedito terzetto rispetto alle uscite che ci attendono in sala?


"Ora sono pronta per affrontare il Cucciolo Eroico."


Disobedience

"Alla fine tutto il tempo passato accanto a Ford è stato troppo per Cannibal. Poveretto."

Tiziana: Conturbante come lo sguardo di Rachel Weisz e dolce come il sorriso di Rachel McAdams, mia beniamina dai tempi di Mean girls, questo film è un connubio di repressione, ribellione e sensualità. La comunità ebraica ortodossa di Londra altro non è che un’allegoria, l’allegoria dell’ipocrisia e del puritanesimo che ancora oggi possiamo trovare nel nostro vicino di casa, quando prendiamo un treno o quando facciamo la spesa. Un capolavoro assicurato.
Cannibal Kid: Un film in cui Rachel Weisz e Rachel McAdams si fanno?
Ovviamente l'ho già visto e ovviamente l'ho già adorato. Qui c'è la mia recensione. http://www.pensiericannibali.com/2018/08/disobedience-rachel-doppia-rachel.html
Correte a leggerla, ma soprattutto correte a vedere il film. E non osate disobbedirmi. Altrimenti fate la fine di Mr. Ford. Ovvero una brutta fine.
Ford: questo film ha già fatto il giro del web per una scena in particolare che potrebbe essere una delle sequenze dell'anno. Non l'ho ancora visto, ma per quella vale tutto.

Halloween

Ford attende Cannibal nascosto nella cameretta di quest'ultimo.

Tiziana: Da vera fanatica del genere horror ho già acquistato i biglietti per una maratona che trasmetteranno in un cinemino vicino casa, dove proietteranno all’inizio il primo film della saga, ovvero “Halloween-La notte delle streghe” (1978) e successivamente questo (brutta mossa). La realtà è che quasi quasi ci andrò più per riguardare il capolavoro di John Carpenter che per la curiosità di vedere l’opera di David Gordon Green e anzi, con molta probabilità uscirò dalla sala pensando: “ne avevamo davvero bisogno?”
Cannibal Kid: Dell'Halloween originale ho un ricordo piuttosto lontano e vago. Se non ricordo male, cosa possibile visto che la mia memoria funziona bene tanto quanto i gusti cinematografici del mio blogger rivale di cui in questo momento non ricordo il nome, mi era piaciuto decisamente, anche se non lo considero tra i miei horror preferiti in assoluto. Dopo i vari sequel, remake e anche i reboot a opera di Rob Zombie, che non ricordo con troppo piacere, questo nuovo capitolo del franchise, che dovrebbe essere un sequel diretto del primo, non mi ispira un granché, ma un'occhiata è probabile che gliela butti comunque.
Ford: il primo Halloween è un capostipite dell'horror, una chicca dello slasher movie che ancora oggi impartisce lezioni a raffica al genere. Non penso ci fosse bisogno di questo sequel, ma la curiosità c'è, e la possibilità di una possibilità anche. Nonostante il periodo da poco avvezzo alla sala.


Euforia

"Ammazza ma quanto fanno ridere quei due bloggers con le loro stronzate!?"

Tiziana: Per carità, lungi da me il voler essere cinica, ma in tutta onestà mi sembra una storia un attimo trita e ritrita, con quel velo di politicamente corretto e perbenismo che ultimamente dilaga nelle produzioni italiane. Però c’è Riccardo Scamarcio, quindi a posto così.



Cannibal Kid: Poco fa ho visto un film intitolato Euphoria e, nonostante la presenza di Eva Green e Alicia Vikander, non è che mi avesse fatto diventare proprio euforico. Figuriamoci questo dove non ci sono manco Eva Green e Alicia Vikander, ma Scamarcio e la Golino (qui in versione regista). Va beh, se non altro c'è pure il sempre valido Mastandrea. Che però non è la Green né tantomeno la Vikander.
Ford: in questo periodo fatico a vedere qualsiasi film tenendo la visione senza penniche. Figuriamoci una roba italiana di questo genere. Neanche fosse un titolo pseudo indie autoriale consigliato dal mio rivale.

Uno di famiglia

"E così siamo riusciti ad incarcerare quei due finti nemici. Ora la blogosfera è finalmente libera."

Tiziana: Non mi ritengo certamente una fan delle commedie italiane, ma questa non promette affatto male. Dopo i primi sei secondi di trailer avevo già accennato un sorriso, che si è trasformato in un sorriso vero e proprio man mano che continuavo la visione. La trama mi sembra più originale e “intelligente” del solito (stiamo pur sempre parlando di una commediola italiana) e Lucia Ocone appare davvero perfetta nel ruolo.
Cannibal Kid: Non ero un grande fan delle commedie italiane e, per carità, non lo sono nemmeno tutt'ora. Eppure negli ultimi tempi diversi titoli appartenenti a questo filone hanno saputo intrattenermi con piacere. Chissà se ce la farà pure questo Uno di famiglia? Probabile che pure Ford se lo recuperi visto che negli ultimi tempi è diventato il più insospettabile promotore delle commedie italiane.
Ford: negli ultimi tempi, più che delle commedie italiane, sono diventato promotore del sonno da divano. Quindi la domanda è: riuscirà questo film a tenermi sveglio? Più di Cannibal è sicuro.



7 sconosciuti al El Royale

"Quei tre che tengono la rubrica sono più strambi di noi."

Tiziana: Premettendo che fatico a trovare un senso alla carriera da attrice della Johnson dato che credo non abbia mai cambiato espressione dal suo primo provino, l’impressione che mi ha dato questo film è stata che alla base c’è del potenziale: quel tocco di Agatha Christie, una location interessante, citazioni tarantiniane, una buona colonna sonora e, non meno importante, Chris Hemsworth. Resta solo da sperare che il regista Drew Goddard sia riuscito a giocarsi bene questi elementi, perché è risaputo che per gli americani il confine tra filmone e trashata è molto molto labile.
Cannibal Kid: Drew Goddard dopo l'ottimo esordio con il sorprendente Quella casa nel bosco potrebbe sorprendere di nuovo?
Spero proprio che questo suo nuovo lavoro non sia il solito thriller-noir che cerca di copiare Tarantino e i Coen, ma qualcosa di originale e personale. Se c'è riuscito ribaltando i cliché degli horror, non vedo perché non ci possa riuscire pure ora. E in più realizzare una missione da brividi: riuscire a convincere per la seconda volta di fila sia me che Ford. Brrr.
Ford: Goddard, ai tempi di Quella casa nel bosco, era riuscito nell'impresa certo non semplice di portare dallo stesso lato della barricata i due rivali più ex rivali della blogosfera. Che questo film possa significare doppietta? Nonostante mi lasci molto perplesso l'idea, non mi dispiacerebbe. Segno di tempi che cambiano?


Up & Down - Un film normale

"Festeggiamo! Ford e Cannibal mi vogliono soltanto evitare!"

Tiziana: Sicuramente una bellissima iniziativa, andrebbe certamente guardato per avvicinarsi ad un mondo che troppo spesso ignoriamo. Anche se Paolo Ruffini, mamma mia che fastidioso...
Cannibal Kid: Tiziana è stata troppo buona nel definire Paolo Ruffini soltanto come fastidioso. Per persone come lui, o come Ford, giusto per fare un esempio a caso, ci sarebbe da usare ben altri termini. Ma non lo farò, se no Google mette il mio sito nella lista nera e lo fa sparire dal motore di ricerca.
Ford: un film normale? Più che altro, un film da evitare. Tiziana, forse è il caso di rivalutare questo buonismo da Cucciolo Eroico!



Angel Face

"Ford non mi risponde. Katniss Kid è una rivale più tosta di quanto non potessi pensare."

Tiziana: Qui so già che piangerò copiosamente. I rapporti madre-figlia, il momento in cui ci si rende conto per la prima volta che i genitori non sempre sono eroi, la disillusione di un figlio che per natura ha sempre idealizzato la famiglia, sono argomenti ancora troppo poco trattati, ma sempre di grande impatto psicologico. Basti pensare a “Mommy” di Xavier Dolan, un capolavoro assoluto difficile da eguagliare. Nonostante ciò, il trailer ha suscitato in me altissime aspettative. Vedremo.
P.S. Marion ti amo follemente.
Cannibal Kid: Pure io amo follemente Marion, pure io ho altissime aspettative e pure io so già piangerò copiosamente... ok, quest'ultima cosa forse era meglio se non la dicevo per non sminuire la mia mascolinità. Dite che ormai è troppo tardi?
P.S. Sono quasi sicuro che pure Ford saprà apprezzarlo, visto che lui nel rapporto tra madre-figlia ci sguazza anche nella vita privata... ehm, volevo dire nel rapporto padre-figli. :)
Ford: Marion e rapporti genitoriali, le premesse ci sono tutte. Il fatto che sia atteso da Tiziana e Cannibal, però, gioca contro. Chi vincerà? Spero il Cinema, perchè in questo periodo ne ho davvero bisogno.

lunedì 22 ottobre 2018

White Russian's Bulletin

 


Seconda settimana di Bulletin e clamorosa battuta d'arresto nelle visioni, che registra il drastico cambio di registodi questa fase della mia vita, in cui complici la desolazione della blogosfera, le uscite non troppo stimolanti, la mole di lavoro, gli impegni con i Fordini e la Famiglia e quelli con la palestra penso abbiano contribuito ad uno dei periodi con meno film all'attivo della mia vita.
Come tutte le cose, anche il Cinema ha i suoi momenti, dunque accetto e prendo come viene, per dirla in stile Drugo - che, comunque, è stato protagonista dell'ennesima visione de Il grande Lebowski in compagnia di un collega che ha già superato lo status di collega e che ha avuto il suo "battesimo del fuoco" da White Russian proprio questa settimana -: e finchè è così, la vivrò così.

MrFord


A STAR IS BORN (Bradley Cooper, USA, 2018, 136')

  A Star Is Born Poster

I remake sono sempre roba tosta da gestire, ma a prescindere da questo e dalla prima esperienza dietro la macchina da presa di Bradley Cooper, dovevo cominciare a sentire puzza di bruciato da quando Eastwood pare abbia deciso di passare la palla all'attore che aveva diretto in American Sniper accantonando il progetto.
A star is born, scritto, diretto, interpretato e confezionato apposta per rendersi appetibile agli Oscar, è uno dei film più inutili dell'anno, straripante di luoghi comuni e passaggi da wtf da record: la tanto chiacchierata Lady Gaga - che comunque apprezzo come interprete - non mi ha convinto neanche per sbaglio, ed il pur simpatico Cooper anche meno.
Perfino il lebowskiano Sam Elliot, da sempre fordiano ad honorem, mi è parso poco convinto.
Una robetta buona giusto per chi vuole farsi fregare, o pensare di andare in sala giusto quella volta l'anno in cui passa il "film da statuetta".


 


ULTIMATE BEASTMASTER - STAGIONE 2 (Netflix, USA, 2017)

 

Una delle certezze di questo periodo così lontano dall'impegno cinefilo: Ultimate Beastmaster, che sta coinvolgendo oltremisura anche i Fordini - AleLeo che si infortuna a scuola cercando di saltare tra banchi e sedie è già un piccolo cult - è stato divorato anche nella sua seconda stagione, spinti da un pò di campanilismo - l'Italia è tra i partecipanti, nonostante la conduzione nostrana di Facchinetti e Bianca Balti non convinca granchè - e dalla curiosità nata rispetto ad alcune delle storie degli atleti protagonisti - bellissima quella dei due fratelli francesi dominatori della prima puntata -.
Un guilty pleasure da far storcere il naso a qualsiasi radical chic che rilassa le menti fordiane così sballottate da orari scombinati ed impegni moltiplicati dell'ultimo periodo.


sabato 20 ottobre 2018

Saturday I'm in late child



Per il piacere del Cannibale e a causa degli impegni lavorativi, arrivo all'appuntamento con la rubrica delle uscite in clamoroso ritardo: accanto a questo vecchio cowboy ed al suo istituzionale rivale a questo giro una vecchia conoscenza del sottoscritto - e sottolineo vecchia, così impara -, Giorgia Stargirl, che si è rivelata radical quasi quanto Peppa Kid.


"E questi chi sarebbero?" "Sono quei pupazzi dei tre bloggers che hanno tentato di parlare del nostro film."

Soldado

"Cannibal, indossa un giubbotto antiproiettile. Pare sia in giro Ford."

Stargirl: Il debutto americano di Stefano Sollima in un film duro, violento, maschio e pure un po’ coatto, che racconta la lotta tra la CIA e il narcotraffico sul confine fra Messico e Stati Uniti, battaglia inaspritasi ora che i cartelli hanno iniziato a infiltrare terroristi oltre la frontiera americana.
Benicione del Toro e Josh Brolin (sempre più pacioccone), la fanno da padroni, trasudando testosterone a ogni inquadratura. Avete presente Cannibal e Ford? Ecco, l’opposto.
Ford: il debutto americano di Sollima è stato, a mio parere, buono. Il nostrano Stefano non avrà rinverdito fino in fondo i fasti dello stupendo Sicario di Villeneuve dal quale ha ereditato i main charachters ma ha tirato fuori un solidissimo prodotto di genere. L'ho visto da poco e posso garantire. Per Cannibal, invece, non garantisco neanche per sbaglio.
Cannibal Kid: Sicario è di gran lunga il film di Denis Villeneuve che mi è piaciuto di meno e questo sequel, che di Villeneuve manco vede l'ombra, soprattutto dopo la promozione di Ford mi attira quanto la politica di Trump. In questo caso però potrei seguirla e costruire un muro tra me e la pellicola. Quello tra me e James Ford invece l'ho costruito già da un pezzo.


Pupazzi senza gloria

"E così quello è il Cucciolo Eroico? Ford l'ha ridotto proprio male, poverino."

Stargirl: Pupazzi e umani indagano su una serie di efferati omicidi in quel di Los Angeles.
Detto così sembra serio, ma no, non lo è. A essere sterminati sono infatti i pupazzi della Happytime Gang, show anni Ottanta amatissimo dai bambini. A indagare sul misterioso caso, Sookie St. James di Gilmore Girls (all’anagrafe Melissa McCarthy) e un pupazzo di nome Phil, doppiato in Italia da quel genio di Maccio Capatonda.
Un film irriverente, a tratti demenziale, volgare e senza filtri.
Il mix perfetto che potrebbe o renderlo un capolavoro o ridurlo a un flop pazzesco.
Comunque andrà, io sto con Maccio.
Ford: mai piaciuto Maccio Capatonda, e questo Pupazzi senza gloria mi puzza di potenziale sòla di quelle che piacciono tanto a Cannibal che per fare il figo anti-disneyano dirà che è una figata imperdibile. Lieto di essere smentito, meno di scoprire che anche Giorgia va in visibilio per certi personaggi.
Cannibal Kid: Io sto Maccio e sto con Stargirl. E naturalmente sto contro Ford. Detto ciò, i film con i pupazzi non li sopporto e sono delle bambinate buone giusto per il mio rivale. Per una volta mi attira di più la versione doppiata in italiano piuttosto che quella originale, giusto per Capatonda, ma dubito che darò gloria a 'sta robaccia.

Searching

"Mettere d'accordo Ford e Cannibal è talmente sconvolgente che penso di ritirarmi dalle scene."

Stargirl: Quando sua figlia scompare misteriosamente, David Kim decide di cercare indizi per ritrovarla nel laptop della ragazza, dando inizio a una storia ricca di colpi di scena inaspettati, in un thriller già definito dalla critica americana “mozzafiato”.
Ho grandi aspettative per questo film, sia perché adoro John Cho dai tempi di Flash Forward, sia perché trovo molto originale e interessante l’idea di raccontare un film dal punto di vista di un computer e di uno smartphone.
Certo la domanda sorge spontanea: se scomparissero Ford o Cannibal, quanti di voi sarebbe disposti a guardare nei loro laptop? Io no! Ho troppa paura di cosa potrei trovarci dentro…
Ford: cos'è un laptop!? Ahahahahahah! Scherzi a parte, Cho non mi dispiace affatto e un buon thriller è sempre ben accetto da queste parti. Peccato che il sospetto che questo non rientri nel novero è piuttosto concreto. Ma anche in questo caso, sarei ben lieto di essere smentito dalla pellicola.
Cannibal Kid: FlashForward ben presto si rivelava una discreta porcata, nonché la brutta copia di Lost. Che i suggerimenti telefilmici di Stargirl non siano poi così affidabili?
John Cho comunque si è riscattato recentemente con lo splendido indie movie Columbus (recuperatelo, gente, recuperatelo!) e questo promettente thriller spero si riveli davvero mozzafiato. Se così non fosse, potrei mozzare delle dita a qualcuno tipo il mio blogger nemico. Quelle dita che sono sempre impegnate a digitare sul suo laptop...
Ford con un laptop???
Cos'è? Un nuovo inquietante episodio di Black Mirror?



The children act - Il verdetto

"Solo guardando l'immagine di questa scena, ho rischiato di addormentarmi."

Stargirl: Che noia che ansia, che ansia che noia. Adoro Stanley Tucci alla follia (indimenticabile ne Il Diavolo veste Prada) ritengo che Emma Thompson sia un’attrice stratosferica, ma decisamente questo film non fa per me. Ha tutte le carte in regola per farmi addormentare o annoiare, quindi grazie, ma no grazie. Però se lo vedete, fatemi sapere com’è!
Ford: ho accumulato talmente tanti titoli in lista in queste ultime settimane di semi-inattività cinematografica da essere arrivato ad operare una selezione dei titoli in uscita. Questo, inesorabilmente, finirà in fondo e forse verrà recuperato con molta, molta calma. La stessa che manifesta Peppa Kid quando si tratta di rispolverare un action anni ottanta.
Cannibal Kid: che noia... e basta. Stanley Tucci ed Emma Thompson mi fanno sbadigliare al solo vederli, la trama pure, Ford anche. Il mio verdetto: lo recupererò insieme a tutti gli action anni '80. Ovvero negli anni '80. Del prossimo secolo.

In viaggio con Adele

"Non sono la nuova fidanzata di Cannibal. Ma il nuovo Cucciolo Eroico."

Stargirl: Partiamo dal presupposto che appena sento “True Colors” io piango, qualsiasi versione sia, in qualunque contesto venga inserita. In questo film la canzone è presente, per cui già so che piangerò.
Sara Serraiocco (Non è un paese per giovani) è Adele, ragazza problematica, che indossa una tuta rosa da coniglio, gira con una gabbietta (rosa) per gatti con all’interno un gatto immaginario, attacca in giro post-it (il più delle volte rosa) con scritti sopra i suoi pensieri.
Alessandro Haber, che interpreta un attore sull’orlo del fallimento, scopre di essere suo padre e parte con lei per un viaggio on the road nel sud Italia. Conoscendomi, saranno lacrime assicurate.
Per ridere, penserò a Ford o Cannibal con la tuta rosa da coniglio. Per forza.
Ford: la tuta rosa da coniglio potrebbe essere un costume perfetto per Cannibal nel caso in cui dovesse decidere di intraprendere una carriera nel wrestling. Per il resto, questo mi pare il classico film italiano finto indie che potrebbe irritarmi come fece ai tempi Basilicata coast to coast. Fondalmentalmente, ho più riserve di approcciarlo rispetto al tentare la visione di un teen movie suggerito dal finto giovane.
Cannibal Kid: Una ragazza problematica che indossa una tuta da coniglio, gira con una gabbietta per gatti e scrive i suoi pensieri cannibali su dei post-it?
Non so se è la protagonista del mio film ideale, considerata la presenza di Alessandro Haber di recente pessimo in Youtopia, ma di sicuro è la mia ragazza ideale.


Nessuno come noi

"Non sei felice? Siamo finti giovani anni ottanta come Cannibal!"

Stargirl: La dilagante nostalgia canaglia per gli anni Ottanta torna prepotente nel nuovo film di Volfango De Biasi, tratto dal romanzo di Luca Bianchini.
Un Alessandro Preziosi sempre più impostato e una Sarah Felberbaum sempre più bella, vivono una storia d’amore sdolcinata e prevedibile (un po’ come quella tra Ford e Cannibal) che si incrocia con quella di due adolescenti, in un mix tra commedia romantica e teen drama da fiction Rai.
Colonna sonora e font dei titoli di testa tipicamente anni Ottanta.
Ford: film italiano che tenta di scimmiottare il ritorno alla ribalta degli eighties nelle produzioni oltreoceano? Grazie, ma no grazie.
Cannibal Kid: Commedia romantica, teen drama da fiction Rai, revival degli anni '80?
Guilty pleasure della settimana e forse dell'anno!

Piccoli brividi 2 – I fantasmi di Halloween

"Ammazza, questi sono più mummie di Ford, Cannibale e Stargirl!"

Stargirl: I capelli bianchi incombono, l’età avanza e per quanto io sembri decisamente più giovane di Cannibal e Ford, direi che sono parecchio fuori target per questo film. Beh, lo ero anche per Piccoli Brividi, il primo capitolo della saga (se così si può cambiare).
Lascerò quindi ai più giovani lo spazio per i commenti in merito. Io mi ritiro a fare la maglia, che è meglio.
Ford: cara Giorgia, che tu possa sembrare più giovane di me anche se non ci vediamo da un pò è tutto da vedere, mentre su Cannibal scommetto che non ci sono dubbi. Sarà ormai ridotto come l'Unabomber di Manhunt. Per quanto riguarda il film, invece, penso lo guarderò volentieri, dato che il primo mi aveva a sorpresa garbato molto.
Cannibal Kid: Sequel non richiesto da nessuno di un filmetto che già non è che fosse stato tutto 'sto successone. In sala ci saranno solo James Ford e bambini di non più di... 8 anni. A essere ancora larghi. E poi il finto ggiovane bimbominkia sarei io...

lunedì 15 ottobre 2018

White Russian's Bullettin

 



Il ritorno al Bullettin è stato segnato da una settimana piuttosto smorta, in termini di visioni, che ha significato come spesso nell'ultimo periodo recupero di serie televisive perfette per minutaggi ad incastrarsi con gli impegni lavorativi, quelli della palestra e le quotidianità di ogni genere: spero, con i prossimi giorni, di rimediare almeno in parte alla mia latitanza dalla settima arte, mentre scorre quello che è passato dal Saloon negli ultimi giorni.

MrFord


SEVEN SECONDS (Netflix, USA, 2018)


Nata dalla creatrice di cose qui molto apprezzate come The Killing, Veena Sud, Seven Seconds è giunto in casa Ford trainato da recensioni positive e dall'ottimo Manhunt: Unabomber, rispolverando il noir di prodotti amatissimi da queste parti come The night of. 
A partire da un incidente del tutto casuale si sviluppa una vicenda a tinte fosche e nerissima, all'interno della quale le sfumature di grigio sono proprie di tutti i personaggi, e nessuno finisce per uscire davvero salvo, o pulito: in grande spolvero il charachter del detective Fish, diventato in brevissimo tempo uno dei preferiti fordiani dell'anno, e di grande impatto la riflessione sulla Giustizia che aleggia su tutta la storia e soprattutto sulla sua conclusione come una pesante coltre di nebbia.
Forse non è graziato da un ritmo serrato da thriller, ma Seven Seconds resta senza dubbio uno dei prodotti più interessanti degli ultimi mesi per quanto riguarda il piccolo schermo e non solo: in vista delle consuete classifiche di fine anno, occorrerà tenerne conto.


 


SOLDADO (Stefano Sollima, USA/Messico, 2018)




Curioso incrocio, quello di Soldado: da una parte uno dei registi più "internazionali" del panorama italiano,  Stefano Sollima, e dall'altro i charachters - interpretati da Josh Brolin e Benicio Del Toro - che erano stati tra i protagonisti dello splendido Sicario di Denis Villeneuve.
Se, da un lato, la parte lirica ed emotivamente potente del lavoro del canadese si affievolisce di molto, il nostrano Sollima compie un ottimo lavoro sulla componente action, tirando fuori dal cilindro un prodotto solido e convincente, che regala passaggi notevoli - l'attentato nel supermarket è incredibilmente spaventoso e realistico - e due ore di intrattenimento di genere di alto livello.
Certo, il divario con il Cinema d'autore prestato all'action è ancora piuttosto importante, ma non si cade in tranelli da retorica facile o grande distribuzione: un primo passo nel grande mondo hollywoodiano decisamente interessante.


 


ULTIMATE BEASTMASTER - STAGIONE 1 (Netflix, USA, 2017)


 
Partita come un guilty pleasure tamarro da seguire in solitaria e divenuta una chicca per tutta la famiglia, Ultimate Beastmaster rappresenta il prodotto perfetto per questo periodo così pieno di impegni e poca voglia e tempo da dedicare alle visioni impegnate: prodotto da Stallone - già una garanzia - la gara ad ostacoli che vede protagonisti atleti e atlete di tutto il mondo provenienti dalle più disparate discipline - arrampicata, parkour, crossfit, sollevamento pesi, arti marziali e via dicendo - ha conquistato tutti in casa Ford, da noi vecchi ai più piccoli, che ora dichiarano entrambi di volersi allenare per diventare, da grandi, degli Ultimate Beastmaster.
La prima stagione, che ha visto i vincitori delle nove puntate contendersi il titolo - oltre agli USA padroni di casa, partecipavano alla competizione Brasile, Messico, Giappone, Germania e Corea del Sud - ha talmente divertito tutti gli abitanti del Saloon da dare immediatamente il via alla seconda - che vedrà protagonista anche l'Italia - in barba alla sfilza di serie tv che abbiamo ancora in lista d'attesa. Una delle sorprese più goduriose dell'anno.


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