Anche in questo caso non mancheranno i consueti scambi di cortesie tra i due contendenti, che non risparmieranno nulla dei loro colpi più bassi per affossarsi a vicenda: la differenza rispetto alla prima parte di questo ennesimo capitolo della rivalità è che questa volta avrete dieci film dieci da urlo.
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| Notti magiche con l'Italia di Ford. | 
Tornare  a combattere con quel Cucciolo Eroico del Cannibale in una sana Blog  Guerra è un pò come gustarsi il sapore vero di un bel Montenegro dopo  aver soccorso un amico in difficoltà.
Peccato  che il Kid sia un acerrimo nemico e che, dunque, verrà abbandonato al  suo destino in qualche bosco isolato, pronto per essere depredato da  qualche branco di radical chic assetati di sangue.
 Come  abbiamo già avuto modo di constatare ieri con la come di consueto  altalenante decina cannibalesca, l'argomento è delicato e ci tocca molto  da vicino: il Cinema italiano prende infatti la parola nella disputa  tra i due più agguerriti antagonisti della blogosfera, sfoderando colpi  più o meno bassi e pellicole più - le mie, ovviamente - o meno - le sue,  ovviamente - interessanti.
 E'  dunque l'ora della solidissima ed importante decina fordiana, che tocca  le opere più importanti della nostrana produzione, in barba alle pippe  da sala d'essai del Coniglione Kid. Qui si lotta per le strade, non nei  salotti.
 E  visto che il mio tradizionalista avversario ha puntato su Fratelli  d'Italia, io sceglierò un inno più moderno e pane e salame, tiè!
  Il radical chic, il pane e salame, una lacrima sul blog,
Blog Guerra sì, Blog Guerra no, Blog Guerra bum, la rete è impazzita!
 Puoi dir di sì, puoi dir di no, ma questa è la vita!
Prepariamoci un bel post, impaginiamoci un bel post, Ford e Cannibal son pronti a battagliare un pò.
Battaglia sì, battaglia no, battaglia furiosa.
 Battaglia pam, battaglia papapapapapam, va in tilt ogni cosa.
Cucciolo sì? Eroico no? E' un vero marasma!
 Coniglio sì? Coniglio no? Coniglio fantasma!
Io coniglio non sarò, e ai tuoi film dico no,
 se dimentichi Von Trier bottigliando ti dirò:
fifififififififi ti devo un Von Trier!
 fififififfifififi l'ho già bottigliato!
Viva Schwarzy e Stallone! Viva le bottigliate!
 Gli piacciono le tamarrate... Ma è un Ford grande così!
Ford sì, Cannibale no! Se famo un pane e salame!
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| "Er Canibbale!? Ma io me lo magno, chevvoichessia!" | 
1) Ossessione (1943) di Luchino Visconti
Mr. James Ford Un pò come l'ossessione di Cannibale di riuscire, un giorno, ad essere all'altezza del vecchio Ford.
Il  primo film di Visconti rivelò al mondo della settima arte tutto il  talento del futuro autore di Rocco e i suoi fratelli e Il gattopardo,  grazie ad un dramma dalle atmosfere soffuse che pare una versione del  Bel Paese dei primi lavori di Hitchcock.
 Una  storia oscura di passione che i cuori aridi e abituati ai film senza  capo ne coda come quello del Cannibale non riusciranno a spiegarsi, ma  che, di fatto, è l'emblema della fuoco che avrebbe mosso, decenni dopo,  registi come Almodovar nella loro personale ricerca cinematografica,  nonchè un esempio perfetto di come e quanto, allora, i nostri registi  erano in grado di insegnare ai colleghi di tutto il mondo.
 Cannibal Kid Ma  allora sei davvero ossessionato dalle pellicole stranoiose,  strasorpassate e strainguardabili, questa così come il forse ancor più  soporifero Il gattopardo.
 Se  già il genere neorealista non lo reggo, per lo meno avresti potuto  optare per Ladri di biciclette, film che non mi entusiasma, ma almeno di  certo è più emozionante di questa soap-opera sentimentale di quelle che  possono mandare in brodo di giuggiole giusto il tuo cuore da vecchio  tenerone.
 Il fatto di aver ispirato Almodovar, ammesso sia vero, non mi sembra nemmeno tutto ‘sto motivo di vanto…
 Non  mi sorprende certo che Ford sia un fan del neorealismo, laddove io  prediligo di gran lunga invece la Nouvelle Vague francese: la differenza  può essere sintetizzata tutta in una scena, lo sguardo in camera  gettato da Jean Paul Belmondo in Fino all’ultimo respiro. Laddove il  cinema neopalloso, ehm neorealista si limita a documentare la realtà, il  cinema che preferisco io invece la interpreta, la fa diventare  racconto, ci gioca con ironia. È questo il cinema che amo e anche i  registi che preferisco (Tarantino, Lynch, Kubrick…) sono tutti quanto di  più lontano ci possa essere dal realismo.
 Il  mio cinema è gioco, finzione, divertimento. Il tuo Ford è noia,  realismo, e ancora noia. Oh, alla fine, de gustibus. E anche la noia è  un gusto da rispettare. Più o meno…
 JF La  cosa curiosa è che io apprezzo anche i tuoi registi, mentre tu fatichi a  scendere dal tuo piedistallo pseudoartistico e passeggiare un pò per la  strada. Quella vera. E anche quella di Fellini. Tiè.
 Comuque,  ti lascio volentieri quella roba da finta avanguardia di Fino  all'ultimo respiro e mi tengo tranquillamente le mie "ossessioni".
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| "Ti prego Ford non mi lasciare, ho paura che torni il Cannibale!" "Non preoccuparti, piccola. A quel Coniglione ci penso io!" | 
2) Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini
JF Inutile  che stia a spendere troppe parole su quello che è uno dei Capolavori  indiscussi del nostro Cinema, del neorealismo e della settima arte in  generale.
Una  pellicola così grande da far apparire sbiancata e sbiadita qualsiasi  eclisse cannibalesca, un ritratto di quello che fu il dramma della  Seconda Guerra Mondiale e del concetto di Resistenza come raramente se  ne sono visti.
 Sequenze da brividi, rabbia e commozione.
E mentre Roma si apre, che la bocca del Cannibale si chiuda e non osi proferire verbo contro quest'opera gigantesca.
CK Ancora neorealismo? Siamo solo al secondo film e io sono già in coma totale, senza se e senza ma.
Se c’è un filone cinematografico che non reggo e che mi annoia più della morte, è il neorealismo italiano.
“Il cinema è la vita con le parti noiose tagliate,” diceva un saggio.
 “Il cinema neorealista è la vita con solo le parti noiose,” dice l’ancor più saggio Cannibal Kid.
 Non metto in discussione il fatto che Roma città aperta sia un documento  importante, una pellicola dal forte valore storico, però sono 2 ore che  non passano più. Ottima l’interpretazione di Anna Magnani, peccato che  ATTENZIONE SPOILER a manco metà del film muore, nella celebre scena che è  anche l’unico momento memorabile di un film per il resto terribilmente  antiquato e superato.
 Non  è una questione di anni: ci sono film dello stesso periodo come Quarto  potere o Viale del tramonto che ancora oggi risultano attuali e moderni.  Non è questo il caso. Un film invecchiato male, proprio come te, Ford,  Re non di Roma bensì del cinema neopalloso! Ahahahahah
 JF Fossi  in te, Cannibale, andrei a fare un giro armato di bulldozer dalle parti  delle piramidi. In fondo ora risulterebbero scomode come abitazioni. E  già che ci sei, fai tabula rasa anche con quel mucchio di pietre di  Stonehenge.
 E metterei nel mucchio anche la Grande Muraglia.
Vorrei vederli, i tuoi genietti del futuro, senza l'eredità dei Classici!
 CK Come ho detto, ci sono tante cose del passato che vanno  tenute. Il cinema neorealista e quella mummia di Mr. Ford invece possono  essere abbattuti immediatamente. Nessuno sentirà la loro mancanza! :D
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| "Me viene er groppo in gola a sentì tutte le castronerie der Canibbale!" | 
3) La grande guerra (1959) di Mario Monicelli
JF Da  un Capolavoro all'altro, la decina fordiana pesca ora quello che è il  vertice dell'opera di uno dei grandi Maestri della commedia  all'italiana, che grazie all'accoppiata da fantascienza Gassman/Sordi -  no, non Ford/Cannibale - regala al pubblico un ritratto solo  apparentemente "leggero" della Prima Guerra Mondiale zeppo di  caratteristi che hanno fatto la storia del nostro Cinema e di sequenze  memorabili, culminate in un finale che sarebbe riduttivo definire  struggente.
Pellicole  come questa, normalmente snobbate dai finti avanguardisti come il mio  rivale, dovrebbero essere proiettate a ripetizione non solo nelle scuole  di Cinema, ma nelle scuole e basta, perchè sono la migliore eredità  della nostra cultura.
 CK La grande noia, più che la grande guerra.
Ford  dev’essere una di quelle persone tutte serie che ritengono un film  importante solo se tratta temi pesanti, come la guerra. Sarà per questo  che ha riempito metà della sua lista con film più o meno bellici o più o  meno sul Fascismo. E qui torna indietro persino alla prima guerra  mondiale, ovvero la versione anti cinematografica della seconda guerra  mondiale, come abbiamo purtroppo potuto notare anche con War Horse.
Sarà  come non sarà, ma questo film del buon Monicelli tenta l’approccio da  commedia alla guerra, peccato che non faccia ridere, né tanto meno sia  emozionante o toccante.
 Coppia di attori da fantascienza??? Qua l’unica cosa da fantascienza sono le dichiarazioni del Ford.
 Vittorio Gassman se la cava, peccato che fosse genovese e il suo accento milanese non risulta molto credibile…
 Quanto  ad Alberto Sordi, bah. Per me era un personaggio, ma non un attore. Un  po’ come Benigni, uno che più che recitare, ogni volta interpreta solo  una variante di se stesso. Con la differenza che Benigni è più  divertente. Qui abbiamo Sordi in versione soldato, che è uguale a Sordi  in qualunque altra versione, come vedremo dopo, visto che Ford con i  suoi gusti monolitici ha voluto spararci altre sue 12 pellicole…
 L’unica scena interessante del soporifero film (e siamo finora a 3 su 3) è allora quella del finale.
 “Mi te disi proprio un bel gnènt!! Hai capito?!? Facia de Ford!”
JF Già il fatto che tu consideri Benigni più di Sordi la dice lunga sui tuoi gusti, antagonista dei miei stivali.
Poi,  che tu possa trovare fuori dal tuo tempo - ovvero gli ultimi dieci  anni, buahhahahahahahaha! - un film come questo ci può anche stare, ma  che la tua scarsa tenuta non ti permetta di vedere la serie praticamente  infinita di scene memorabili de La grande guerra è davvero incredibile:  tutti i duetti tra i protagonisti sono da antologia - oltre che  divertentissimi -, e il dramma della guerra è presentato senza essere  appesantito come sarebbe stato se ad averlo tra le mani fosse stato uno  dei tuoi amiconi pipponi, che considerano un dramma anche una merenda  con la fidanzatina.
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| "Mario, ma sai che il Cannibale dice che il tuo film è noioso?" "Ma che vuoi che ne capisca, quello!? Gli è piaciuto The tree of life!" | 
4) Una vita difficile (1961) di Dino Risi
JF Il  film che ha bruciato Il sorpasso al fotofinish entrando di prepotenza  nella selezione per la Blog Guerra, uno dei più grandi esempi del valore  come attore drammatico di Alberto Sordi nonchè un ritratto dei lati  oscuri della "dolce vita" dalla potenza incredibile.
Forse  non conosciuto come altri lavori di Risi, l'epopea del partigiano  divenuto aspirante borghese è una delle "favole nere" più riuscite del  nostro Cinema: e dopo una giornata passata a sorbirsi i pipponi del  Cannibale, basta la sequenza dell'Albertone ubriaco a Viareggio per  cancellare ogni dubbio su quale sia la parte migliore di questa Blog  Guerra.
 CK Una  vita difficile, quella di un blogger come me che si deve sorbire tanti  film tanto noiosi per poter partecipare a una Blog War come questa.
 La  commedia di Dino Risi presenta una buona regia e una discreta  sceneggiatura, peccato che come commedia non faccia ridere manco per  sbaglio. Figuriamoci se Ford ci proponeva 1 film 1 che facesse ridere,  sia mai. Ci si potrebbe divertire troppo!
 A  non funzionare, per quanto mi riguarda, è il protagonista: Alberto  Sordi era il medioman del cinema italiano. Come già detto sopra, si  limitava a fare se stesso in ogni film. La scena in cui fa l’ubriaco è  la chiara dimostrazione di quanto non fosse capace a recitare. Scommetto  che persino quell’astemio di Ford riuscirebbe a essere più credibile  come ubriaco. Se quella è la scena che dovrebbe farti aggiudicare la  vittoria, Ford, mi sa che sei più ottimista degli americani quando  invasero il Vietnam…
 Ve lo meritate Alberto Sordi, voi fordiani!
A forza di sentire castronerie pronunciate da Ford, quasi quasi però sarebbe meglio essere sordi. UAHAHAHAHA
JF Sarà un attorone il tuo amichetto corvaccio di Uccellacci e uccellini.
O quell'altro squinternato del coniglione di Donnie Darko.
 Effettivamente, il tuo è un Cinema buono giusto per le bestialità! Buahahahahahahah!
 Una vita difficile è un Capolavoro. E basta.
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| "Dev'essere stato il Cannibale: sarà fuggito in Sud America con Von Trier e Megan Fox!" | 
5) 8 e 1/2 (1963) e Amarcord (1973) di Federico Fellini
JF Uno dei pochi registi della Storia in grado di mettere  d'accordo anche due acerrimi nemici come il sottoscritto e il Cucciolo  Eroico, l'enorme Fellini, non andrebbe discusso a priori, tale e tanta è  la sua importanza.
8  e 1/2 rappresenta, a mio parere, l'equivalente di 2001: odissea nello  spazio per il Cinema italiano, ed è senza ombra di dubbio il viaggio più  importante che possa offrire una pellicola made in Terra dei cachi al  pubblico.
 Amarcord,  dall'altra parte, è tutto il cuore del Maestro riminese, una carrellata  di personaggi che, considerate le origini di mio padre, sento più  vicine di quanto non sembri.
 Due Capolavori indiscutibili, buoni giusto per prendere un pò di fiato tra un round e l'altro della lotta.
 CK Ed  ecco l’unico Artista (vabbè, mettiamoci dentro pure Sergio Leone) di  una lista fordiana composta per il resto da artigiani del cinema. Alcuni  magari mestieranti decenti, altri nemmeno quello. 8 e ½ è quindi un  oggetto alieno in questa lista e figurava molto meglio ieri tra le  pellicole cannibali.
 Quanto  ad Amarcord, è una pellicola valida e interessante, però troppo  frammentaria e discontinua e presenta anche vari momenti kitsch, come  quelli con Alvaro Vitali, che non mi hanno entusiasmato molto. Per me  siamo diversi gradini sotto rispetto alla classe assoluta di 8 e ½ e La  dolce vita. Sarà che io preferisco il dolce all’amaro… Del tutto  strepitoso invece il tema musicale di Nino Rota, una delle musiche da  cinema (e non solo) più belle della storia.
 Questa è qundi la parte migliore di una lista per il resto non da amarcord, bensì da dimentare, caro il mio AmarFord.
 JF Da  dimenticare c'è solo l'ennesima dimostrazione della tua mancanza di  gusto cinematografico! E se vieni un pò più vicino, mentre sono in cima  al tuo Tree of life dei poveri, ti prendo volentieri a sassate gridando  "VOGLIO UN RIVALE CHE SI INTENDA DI CINEMAAAA!"
6) Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone
JF Nella  lista fordiana non poteva mancare uno dei film più rappresentativi  della nostra cinematografia, un cult imprescindibile del western ed un  saggio di tecnica impareggiabile.
Cast stellare, sequenze e battute indimenticabili, un finale da paura.
"Cannibale, al mondo ci sono due tipi di persone: quelli con il fucile e quelli che scavano. Tu scavi."
Bang bang, Cucciolo Eroico: lungo la Frontiera c'è spazio per uno solo di noi.
E non sei tu.
 CK Io ho un problema con il genere western, così come ce l’ho con Ford: proprio non mi piacciono. A pelle.
 Non mi piace l’atmosfera da vecchio West, non mi piacciono i personaggi  stereotipati, le solite sparatorie e situazioni da saloon. Non è proprio  il mio mondo, il mio ambiente.
Questo  film è di certo un capolavoro nel genere spaghetti western, peccato che  a me piacciano tutti i tipi di pasta, ma gli spaghetti western proprio  mi stanno sullo stomaco. Della pellicola ho comunque apprezzato le  ottime inquadrature di Sergio Leone e le musiche memorabili di Ennio  Morricone. Per quanto riguarda vicenda e personaggi, invece, sbadigli.
Un  film fordiano fino al midollo, ma che rivela un finale  sorprendentemente e ironicamente cannibale, con l’urlo: “Ford sei un  figlio di una grandissima putt aah aah aaah!” :D
 JF Sarebbe  proprio divertente vedere il Cannibale strapazzato lungo la Frontiera  da un bruto Clint fordiano, lasciandolo appeso qualche oretta in più  alla corda.
 Forse il western è il tuo genere, caro antagonista.
Specie se ci sono io a darti del filo da torcere.
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| "Cannibale, è inutile che continui ad insistere: io sarò sempre il Buono, e tu sempre il Brutto!" | 
7) Cani arrabbiati (1974) di Mario Bava
JF Titolo  purtroppo quasi sconosciuto ai più, questo gioiellino violentissimo e  perverso di uno dei registi più importanti del nostro panorama - Burton,  Carpenter e Tarantino gli devono un'infinità di trovate, e non perdono  occasione di sottolineare la sua importanza - è a mio parere la versione  italiana proprio de Le iene.
Un  viaggio senza alcuna speranza di redenzione che è un'escalation di  crudeltà da spavento, considerati i tempi in cui fu girato: e nonostante  la povertà dei mezzi, Bava dimostra di essere uno dei grandi innovatori  del concetto di grindhouse, in barba a tutti i registucoli finti  alternativi sbucati come funghi dopo Pulp fiction e tanto ammirati da  Cannibal e soci.
 CK I  Cannibali arrabbiati si prendono una pausa, a sorpresa, e la smettono  di abbaiare contro il povero Ford ormai già bell’e che sbranato.
 Tra  i diversi film di nicchia scelti dal Ford che non avevo ancora visto e  mi sono dovuto sorbire, pardon vedere in occasione di questa Blog  Guerra, questo è l’unico che ho apprezzato. Non al 100%, visto che le  interpretazioni degli attori più che da Cani arrabbiati sono da cani e  basta, però mi è piaciuto il tocco registico del Mario Bava. Amatoriale,  ma molto pulp. Un on the road movie criminale dotato di una buona  sceneggiatura che tiene dall’inizio alla fine con pochi cedimenti per  strada.
 Un film, quasi l’unico della lista fordiana, che non fa scendere la bava mentre li si guarda addormentati sul divano.
 JF Immaginavo che non ti sarebbe dispiaciuto, in fondo.
Del resto, sei più prevedibile di un medioman fordiano! Ahahahahah!
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| "Se non la smetti di difendere il Cannibale, passerai un brutto quarto d'ora." | 
8) Anche libero va bene (2005) di Kim Rossi Stuart
JF Quello  che potrebbe apparire come una sorta di "intruso" in una sequenza così  esagerata di filmoni, esordio dietro la macchina da presa di Kim Rossi  Stuart, è stata una delle scoperte migliori che feci nel mio periodo  "allo stato brado", e che alimentò allora la voglia di scrollarmi di  dosso la ruggine e tornare ad alzare la testa e guardare avanti.
Un  dramma sobrio e potente che tratteggia le delicate geometrie del  rapporto tra padri e figli, e sfodera un coraggio davvero niente male  del regista/attore che, nel pieno della berlusconiana Italia sempre  troppo cattolica, in una delle scene più cariche della pellicola caccia  un bestemmione liberatorio e sentitissimo.
 Ma pensare solo a quello sarebbe riduttivo per uno dei ritratti di crescita più intensi del Cinema italiano recente.
 La stessa crescita che il mio antagonista continua a rifiutarsi di affrontare. Ahahahahahaha!
 CK Un film caruccio quanto dimenticabile.
Kim  Rossi Stuart esordisce in maniera dignitosa dietro la macchina da presa  con una pellicola neo-neorealista (ANCORAAAAA???) che racconta con  semplicità la vita di una famiglia dei sobborghi di Roma. Niente di che,  a parte la scena della bestemmia dello stesso Kim Rossi Stuart, un  momento davvero coraggioso per il cinema italiano. Per il resto è una  pellicola troppo urlata, manco fossimo in un film di Muccino, e  parecchio prevedibile, che si chiude con un finale davvero campato lì  giusto per mettere la parola fine. Se non altro, rispetto ad altre  atroci visioni fordiane, si lascia guardare.
Il  motivo per cui a Ford piace tanto questo esordio registico decente, ma  certo non da top 10 del cinema italiano (e forse nemmeno da top 1000),  secondo me va ricercato nel passato da Ragazzo dal kimono d’oro di Kim  Rossi Stuart…
 Niente di che come film ma, comunque, anche libero va bene. A questo punto: tutto fuorché Ford va bene!
 JF Non  sarà da top ten assoluta, come del resto non lo è il tuo Sapore di  mare, eppure è una pellicola coraggiosa - come giustamente sottolinei  anche tu - e piena di cuore, ed entrambi noi sappiamo quanto ci sia  bisogno di film così in una realtà povera come quella italiota.
 Tra l'altro, fosse stato firmato da un Cannibàl Garcon francese, ora saresti qui a gridare al miracolo.
 CK Io  ho solo detto che c’è 1 scena 1 coraggiosa. Il resto è  trascurabilissimo. Quello che ha bisogno il cinema italiano sono i  talenti veri come Sorrentino, non queste esili storielline  neo-neorealiste!
 E Sapore di mare è un cult per generazioni e generazioni. Questo è un cult giusto nella terra dei cachi fordiani.
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| "La lista di Cannibale!? Ci saranno giusto due film guardabili!" | 
9) Vincere (2009) di Marco Bellocchio
JF Quando  si è deciso, insieme a quel tordo del Cannibale, di mettere in piedi  una Blog Guerra a base di film italiani, una delle prime certezze che ho  avuto rispetto alla mia decina, era che Bellocchio sarebbe stato della  partita.
Avevo  l'imbarazzo della scelta, considerate pellicole come Buongiorno, notte e  L'ora di religione, ma ho deciso di puntare su Vincere, il ritratto  anomalo che il regista tracciò di Mussolini: un film incredibile,  visionario, dalla tecnica impareggiabile e dal carico emotivo quasi  schiacciante, interpretato da un Filippo Timi mai così bravo.
 Senza alcun dubbio, uno dei due più grandi film italiani degli ultimi dieci anni.
 CK Pellicola  decente eppure non del tutto riuscita sul Duce, ma soprattutto sulla  sua amante e sul suo figlio segreto. No, non sto parlando di Berlusconi.  E no, non sto parlando nemmeno di Mr. Ford. Per una semplice questione  anagrafica: Ford è nato prima!
 Qui c’è la mia vecchia recensione del film
riassumendo  il mio pensiero: una pellicola tecnicamente interessante, quanto  emotivamente fredda. Come al solito, con i film fordiani.
 Vincere?
 Ford, per battere la tua lista mi sarebbe bastato anche solo mettere una rassegna di film con Lino Banfi ahahah!
 JF Magari avessi messo in lista qualche bel film con Banfi! Almeno mi sarei risparmiato certe schifezzone come L'eclisse!
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| "Filippo, per favore, vacci tu a spiegare al Cannibale cos'è il Cinema!" | 
10) L'uomo che verrà (2010) di Giorgio Diritti
JF La sparo subito grossa: Giorgio Diritti è il Terrence Malick italiano.
Già  con Il vento fa il suo giro questo sorprendente autore mi aveva colpito  e affondato grazie ad un'escalation devastante sul finale, ma con  L'uomo che verrà viene compiuto un passo oltre nel raccontare la strage  di Marzabotto, episodio terribile degli anni dell'occupazione nazista  nel cuore dell'Emilia Romagna della Resistenza.
Una  pellicola che è una poesia, nonchè la rappresentazione migliore per il  Cinema di quello che un certo De Andrè fece con la musica.
 Un miracolo compiuto sottovoce in grado di far scomparire come per magia tutte le folli aspirazioni del mio scomodo antagonista.
 CK L’uomo che verrà a darti una bella mano di botte, Ford, prima o poi lo troverai.
 Nel frattempo, questo film è tra i pochi decenti della tua lista, che si chiude quindi a sorpresa con dignità.
 Ai tempi l’avevo recensito in maniera molto positiva http://
 Terrence Malick sta davvero troppo più in alto, in cima al The Tree of Life.
Così  come Cannibal non può far altro che guardare dall’alto il piccolo Ford  allontanarsi sconfitto e in lacrime. Aspettando la vittoria che non  verrà…
JF Cannibale, tira pure un sospiro di sollievo: tu l'uomo che verrà a darti una bella mano di botta l'hai già trovato.
 














Straquoto Leone, Fellini, Monicelli. "anche libero va bene" è carino ma nella topo ten non so. Sai già che mi manca la meglio gioventù ;)
RispondiEliminaGli altri li recupero dal pozzo della mia profondissima ignoranza.
L'importante è che straquoti, alla facciazza del Cannibale che detesta i Classici! :)
Eliminama che hai combinato con l'impaginazione??
RispondiEliminanon sei capace manco a schiacciare CTRL + C e CTRL + V e vuoi fare l'espertone di cinema? buah ah ah :D
Immagino sia un tuo sabotaggio, perchè non c'è stato verso di cambiare carattere o spaziatura, neppure copiaincollando!
EliminaEnnesimo bieco tentativo del Cannibale di mettere i bastoni tra le ruote della troppo grande lista del sottoscritto! :)
non ne ho bisogno. basti te a boicottarti da solo uahahah :D
EliminaEppure questi episodi continuano ad essere sospetti.
EliminaHai assunto Moggi come amministratore del tuo blog!? ;)
come ho detto di là dal Cannibale per par condicio direi che la partita è salomonicamente pari: due liste che contengono cose che amo follemente e alcune che amo un po'di meno.Ma sono allergico nel fare liste, non sono capace perchè mi succede sempre che appena l'ho scritta mi viene in mente qualcosa che potevo inserire.Per quanto riguarda il neorealismo il cuore è stato rapito da Umberto D....
RispondiEliminaBradipo, capisco cosa intendi rispetto alle liste, ma ormai la voglia di scambiarsi un pò di colpi proibiti con il Cannibale va oltre un titolo che può essere messo o non messo.
EliminaUmberto D grandissimo, solo che gli ho preferito titoli cui sono più affezionato.
Roma città aperta è sicuramente il mio film italiano preferito di tutti i tempi, anche se non riesco più a guardarlo (un po' come Edward mani di forbice...) perché piango da star male.
RispondiEliminaImprescindibile anche Il buono, il brutto e il cattivo, sebbene anch'io non ami troppo i western.. questo però è la quintessenza del cool!
Per il resto, ammetto l'ignoranza, non ho mai visto più della metà dei film che hai citato :P
Babol, direi che a questo punto basterebbe Roma città aperta per decretare la mia schiacciante vittoria, allora! :)
EliminaEeeh non lo so, perché come gusti sono più vicina al Cannibale :P
EliminaInsomma, mi sa che a 'sto giro dovrò fare l'ignava XD
ford, smettila di elemosinare voti in giro.
Eliminababol dalle mie parti ha chiaramente espresso la preferenza per la mia lista ;)
Ho visto, ma come tu professi, caro Coniglione, meglio un lampo di classe - Roma città aperta - che un undici di "mediani", no!? ;)
EliminaSul cinema italiano ho enormi lacune, però La grande guerra, Il buono, il brutto, il cattivo e L'uomo che verrà probabilmente li avrei citati anche io in un'eventuale top 10.
RispondiEliminaJoy, a questo punto direi che raccolgo un altro voto anche dalle tue parti! :)
EliminaE' partito l'inabissamento del Cannibale! Ahahahahah!
Direi che l'assenza di un Fantozzi si sente.
RispondiEliminaAntonio, Fantozzi figurava già nella lista delle migliori commedie, soltanto per questo non c'è.
EliminaAltrimenti l'avresti sicuramente trovato insieme ad Amici miei - anche quello presente nella stessa lista -.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina8 1/2 mio film preferito di tutti i tempi, italiani e non, passato presente e futuro, in secula seculorum!
RispondiEliminami fa venire i brividi, e' una cosa pazzesca, dalla dolcissima trovata di "asa nisi masa" al discorso di Guido con Claudia-musa, al suo pensiero/monologo in auto "Ecco, tutto ritorna come prima, tutto è di nuovo confuso, ma questa confusione sono io, io come sono non come vorrei essere, e non mi fa più paura. Dire la verità, quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato", semplicemente spendido- all'epifania della sfilata finale.
Adoro!
Elle, 8 e 1/2 è il più grande film italiano di sempre.
EliminaIl nostro 2001, insomma.
Non poteva mancare. Stupendo.
A questo giro noto maggiori affinità con il Cannibale, decisamente!
RispondiEliminate lo dico in stereo su tutti e due i blog:
Eliminarosica, ford, rosica! :)
Newmoon, evidentemente i tuoi gusti stanno peggiorando, allora! ;)
EliminaCannibale, inutile tentare di stuzzicarmi: dopo aver sopportato la tua lista, ho quasi raggiunto la pace dei sensi! ;)
Ciao, Maestro!!! Ci sono io, il tuo fido giovane Padawan, a darti man forte qui! :)
RispondiEliminaLista di tutto rispetto... permettimi di avere, come Gae, qualche riserva su Libero. Non la prendere come un tradimento, però! :P
Abbraccione!
Tranquillo, giovane Padawan!
EliminaSe hai perplessità su Libero, confrontalo con il Sapore di mare del Cannibale! :)
E poi lo so che sei sempre dalla mia parte! :)
Da amante del neorealismo italiano non posso che appprezzare la prima parte della tua lista. Altri film me li sono persi.
RispondiEliminaMagari prendo spunto e mi decido a guardarli.
Il tuo inno però m'è piaciuto tantissimo :D
EliminaMelinda, recuperali, così avrai chiara la netta superiorità della mia lista. :)
EliminaL'inno è decisamente migliore, come lo erano i miei rap ai tempi delle Blog Wars musicali! Ahahahahahah!
Che vergogna, dei primi quattro ne ho visto solo uno, e mi mancano pure Stuart e Bellocchio.
RispondiEliminaVa be', Fellini e Leone non potevi non metterli. Cani arrabbiati e L'uomo che verrà bellissimi!
Antonioni proprio non ti piace, eh? :D
Insomma, bella lista anche questa, però nessuno dei due ha messo Petri, quindi non c'è un vincitore. :P
Petri ci poteva stare, ma ho puntato tutto sul cuore.
EliminaRecupera quelli che ti mancano, sono sicuro che tu - che a differenza del Cannibale di Cinema te ne intendi - saprai apprezzare! :)
pure a me ne mancano parecchi.
Eliminaossessione: np
roma città aperta: 8,5
la grande guerra: 8,5
una vita difficile: np
8 e 1/2 + amarcord: 7
il buono ecc: 6,5
cani arrabbiati: np
anche libero va bene: np
vincere: np
l'uomo che verrà: 9,5
Ciku, mi pare comunque che siamo più in alto a voti rispetto alla lista del Cannibale, quindi va bene! :)
Eliminahai vinto solo per aver inserito Cani Arrabbiati :D
RispondiEliminaanche se quel Vincere mi fa un certo brividino dietro la schiena... un film che non ho sopportato!
Cani arrabbiati è una bomba, sapevo che avresti apprezzato! :)
EliminaIl buono, il brutto, il cattivo è un colpo al cuore, mi inchino. Il mio film preferito, lo vedo almeno almeno una volta l'anno. Io sono Clint Eastwood! :)
RispondiEliminaOttima la presenza del maestro Monicelli e quella di Luchino Visconti, film formidabili. E anche appoggio la scelta di Amarcord rispetto a La dolce vita (presente nella lista di ieri).
Però siete in forte parità. Mi piace molto il cinema italiano, confesso.
Vincent, Il buono il brutto il cattivo è una bomba senza dubbio. Anche se qui al saloon sono io a fare le veci del vecchio Clint! :)
EliminaAzz.... Voto 10+ per il buono il brutto e il cattivo, sapevo che non l'avresti lasciato fuori, per il resto ottimi film tranne forse l'ossessione che proprio non mi è piaciuto, però quoto pa e qualche commento cannibale, troppo neorealismo mi risulta abbastanza pesante, non indigesto però pesante sì....
RispondiEliminaCannibale, segnati questo giorno perchè non capita spesso, stavolta per me la sfida la vinci tu! Ford, nessun rancore, però la prossima meno neorealismo!! ^_^
Tranquillo, Loz. Sai che, a parte qualche bottigliata che può partire, non porto rancore! :)
EliminaEventualmente ti farò pagare doppio qualche drink qui al saloon! Ahahahahah!
Leggendo la tua lista di film mi accorgo della mia ignoranza in tema cinema italiano e mi "auto"boccio.
RispondiEliminaMi è piaciuto molto L'uomo che verrà, estremamente commovente.
Antonella, L'uomo che verrà è un Capolavoro. Davvero fantastico. Gli altri li consiglio: se ti va, recuperali.
EliminaIo ti do la palma d'oro a mani basse per l'inno (mi spiace Young Cannibal ma qui non c'è storia).
RispondiEliminaDopodichè apro un altro capitolo.Come ho scritto dalle parti di Cannibal, non mi aspettavo grosse sorprese da te, Mr Ford.
Invece, coup de théatre: a parte Amarcord sono stata travolta da un eccesso di neorealismo. Orpa, Ford, è troppo anche per me...
A parte la promessa di andare a recuperarmi "Cani Arrabbiati" di Bava che non ho mai visto ma che mi ha incuriosito di brutto
stavolta il mio voto (incredibile) va a Cannibal.
Sempre con stima e simpatia, eh ;-)
Irriverent, ovviamente. :)
EliminaIn fondo io, da buon vecchio, devo fare da solida base per quello scellerato del Cannibale, che senza di me non saprebbe indirizzare tutte le sue energie da "young"! ;)
Il Buono, il Brutto e il Cattivo.
RispondiEliminaPenso non debba aggiungere altro, no? ;)
Pesa, direi proprio di no! :)
EliminaBeh che dirti...hai vinto per ko tecnico alla terza ripresa!
RispondiEliminaMuchas gracias, Harmonica!
EliminaVedo che ci siamo intesi alla grande! :)