Potrei dire molto, a proposito dei titoli arrivati fino a qui, ma la cosa migliore, in questi casi, è che siano loro stessi, con le loro storie, a parlare: in fondo, il bello del Cinema è anche questo.
Specchiarsi in lavori di autori che non ci conoscono neppure da lontano, ma che attraverso un ponte invisibile riescono a creare un legame con quello che ci portiamo dentro, dall'esperienza ai sogni, fino alla materia di cui sono fatti.
Largo ai magnifici cinque, dunque!
N° 5 - Il grinta
di Joel e Ethan Coen
di Joel e Ethan Coen
I due fratelli più tosti del Cinema d'autore made in Usa sfornano una delle loro pellicole migliori, mescolando le ottime interpretazioni dei due protagonisti - un granitico Jeff Bridges ed una bravissima Hailee Steinfeld - alle atmosfere eastwoodiane da Western moderno, senza dimenticare l'omaggio al titolo che diede la gioia dell'Oscar a John Wayne.
Una splendida riflessione sulla Frontiera e sul Tempo, con un crescendo finale da pelle d'oca, impreziosito dal ripescaggio della canzone simbolo dell'indimenticabile La morte corre sul fiume.
Una splendida riflessione sulla Frontiera e sul Tempo, con un crescendo finale da pelle d'oca, impreziosito dal ripescaggio della canzone simbolo dell'indimenticabile La morte corre sul fiume.
Ripescato dalla normalmente scellerata distribuzione italiana soltanto a fine anno e con un ritardo abissale, Enter the void rappresenta senza dubbio una delle esperienze cinematografiche e visive più intense che la settima arte abbia mai offerto al suo pubblico, portando sul grande schermo un trip che passa attraverso vita, morte, passato e futuro girato con una tecnica sopraffina.
Un viaggio come non riuscireste ad immaginarlo, a meno che non vi ci tuffiate: a partire dai titoli di testa.
Un viaggio come non riuscireste ad immaginarlo, a meno che non vi ci tuffiate: a partire dai titoli di testa.
N° 3 - Winter's bone - Un gelido inverno
di Debra Granik
di Debra Granik
Il mio personale Miglior film degli ultimi Academy Awards rappresenta al meglio quello che la Frontiera moderna si è portata dietro dai tempi del selvaggio West, in cui le speranze erano poche ed i sogni un lusso che non ci si poteva permettere neanche nel sonno.
Stupefacente la giovane protagonista Jennifer Lawrence, che presta voce, corpo e cuore ad uno dei personaggi più intensi che il Cinema abbia offerto nelle ultime stagioni: imperdibili il viaggio nella palude ed il confronto tra la giovane e l'enigmatico Teardrop.
Un colpo al cuore.
Stupefacente la giovane protagonista Jennifer Lawrence, che presta voce, corpo e cuore ad uno dei personaggi più intensi che il Cinema abbia offerto nelle ultime stagioni: imperdibili il viaggio nella palude ed il confronto tra la giovane e l'enigmatico Teardrop.
Un colpo al cuore.
N° 2 - Hereafter
di Clint Eastwood
di Clint Eastwood
Lo scorso dicembre, quando vidi Hereafter in anteprima al Torino Film Festival, dichiarai che, Malick permettendo, quello di Eastwood sarebbe stato il film dell'anno.
Malick ha toppato - e alla grande - eppure ho preferito - e sono sicuro che lo stesso regista "dalle due espressioni" sarebbe d'accordo con me - portare sul gradino più alto del podio il titolo firmato da un autore che, più dell'ormai consolidato Dirty Harry, ha bisogno di essere lanciato il più in alto possibile.
Del resto, i Maestri esistono per essere superati.
E l'inossidabile Clint - non vedo già l'ora del suo J. Edgar - è il Maestro dei Maestri.
Malick ha toppato - e alla grande - eppure ho preferito - e sono sicuro che lo stesso regista "dalle due espressioni" sarebbe d'accordo con me - portare sul gradino più alto del podio il titolo firmato da un autore che, più dell'ormai consolidato Dirty Harry, ha bisogno di essere lanciato il più in alto possibile.
Del resto, i Maestri esistono per essere superati.
E l'inossidabile Clint - non vedo già l'ora del suo J. Edgar - è il Maestro dei Maestri.
N° 1 - Drive
di Nicolas Winding Refn
di Nicolas Winding Refn
Cosa posso dire, di un'opera come Drive?
Dovreste vederlo, per provare sulla pelle la sua potenza.
Per rendere l'idea, sappiate che, al termine della visione, ho avuto l'impressione di aver assistito ad una di quelle visioni capaci di fare epoca: una sensazione simile l'avevo avuta anni fa, quando per la prima volta mi trovai a confrontarmi con Pulp fiction.
Titoli completamente diversi, eppure entrambi in grado di fare storia: colonna sonora da urlo, oggetti di culto, regia chirurgica, momenti indimenticabili.
E la sequenza dell'ascensore è pura magia.
Dovreste vederlo, per provare sulla pelle la sua potenza.
Per rendere l'idea, sappiate che, al termine della visione, ho avuto l'impressione di aver assistito ad una di quelle visioni capaci di fare epoca: una sensazione simile l'avevo avuta anni fa, quando per la prima volta mi trovai a confrontarmi con Pulp fiction.
Titoli completamente diversi, eppure entrambi in grado di fare storia: colonna sonora da urlo, oggetti di culto, regia chirurgica, momenti indimenticabili.
E la sequenza dell'ascensore è pura magia.
I PREMI
Miglior regia: Nicolas Winding Refn per Drive
Miglior attore: Christian Bale per The fighter
Miglior attrice: Natalie Portman per Il cigno nero
Scena cult: l'ascensore, Drive
Miglior colonna sonora: This is England e Drive
Premio "leggenda fordiana": Clint Eastwood per Hereafter
Oggetto di culto: il giubbotto con lo scorpione, Drive
Premio metamorfosi: da cigno a cigno nero, Il cigno nero
Premio "start the party": i titoli di testa, Enter the void
Premio "be there": il West della Frontiera, Il grinta
MrFord
"I'm giving you a night call to tell you how I feel
I want to drive you through the night, down the hills
I'm gonna tell you something you don't want to hear
I'm gonna show you where it's dark, but have no fear."
I want to drive you through the night, down the hills
I'm gonna tell you something you don't want to hear
I'm gonna show you where it's dark, but have no fear."
Kavinsky&Lovefoxxx - "Nightcall" -