Devo proprio rimangiarmi il post su Cop out.
Tornando a vedere un VERO film di Kevin Smith salta proprio all'occhio la pochezza dell'ultimo suo lavoro. E quanto manca al suddetto una sceneggiatura come solo il Nostro sa fare, ribollente di dialoghi e serratissima, un bombardamento di parole spesso troppo veloce anche per i sottotitoli.
Ma concentriamoci su Zack&Miri make a porno, che non solo non è stato distribuito in Italia - siamo sempre geniali, esssì! - ma è anche uno dei film indipendenti made in Usa più interessanti che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni: sboccato, divertentissimo, scritto e montato alla grande, recitato di pancia, ma con enorme partecipazione, romantico, non universale ma sicuramente in grado di parlare a tutta una generazione di spettatori - diciamo i trentenni di cultura occidentale - quasi si stesse fotografando la loro storia, o come questa generazione la vorrebbe.
Del resto, un porno è fantasia: si vuole vedere tutto quello che non si ha il coraggio di fare, che non ci si è mai trovati a fare, che si vorrebbe ma non si può o non si vuole fare.
E chi non ha mai sognato, provato, tentato o anche solo pensato nel pieno del godimento di girare - o stare girando - un porno con la propria metà?
Certo, sempre che la metà in questione non sia totalmente, inesorabilmente di legno.
Ma a quel punto il problema non sta tanto nel non poter realizzare la fantasia, quanto nell'urgenza di cambiare partner.
Ad ogni modo, Zack&Miri rappresenta uno degli esperimenti più riusciti del buon Kevin Smith, che porta la sua mitologia fatta di volgarissima semplicità e buoni sentimenti al servizio della nascita di una storia d'amore, ma anche di amicizia, presenza, calore, divertimento, e dell'idea che nell'essere "persone normali" non ci sia nulla di male, e che, al contrario, in quella normalità si possano nascondere possibilità e doti uniche - si veda il talento "idraulico" di Lester -.
E ritrovare la consueta "famiglia" di attori - che ormai suonano più come degli amici - nel pieno del turbinio di perle che solo un film di Smith può essere è un piacere quasi fisico, e dai dialoghi fra Bobby Long e il suo amante, passando dalle bolle di sapone capaci di far impallidire Priscilla la regina del deserto per concludere con l'estrazione "al volo" di Lester e la cascata di merda in faccia a Deacon - impagabile incontrare di nuovo, anche se in un ruolo minore, il vecchio Randal Graves - non c'è limite a quanto possa non essere volgare la volgarità più totale.
Ma tutto quello che potrei scrivere a proposito di questo film, anche tecnicamente parlando, dal montaggio, alla colonna sonora, alle riflessioni sulla filosofia smithiana, al fatto che questa sia in assoluto la pellicola più autoriale del regista del New Jersey non può minimamente dare l'idea delle emozioni che Zack&Miri make a porno è in grado di suscitare.
Gli Zack troveranno irresistibilmente divertenti tutte le stronzate "maschiliste" sparate a ripetizione nel corso dello svolgimento della storia, le citazioni cinematografiche, le battutacce e i riferimenti al sesso senza doversi vergognare di provare dei sentimenti e riuscendo probabilmente, se in compagnia di una fanciulla, a portarsi a casa il premio maggiore come conclusione della serata.
Le Miri, invece, dissemineranno qualche risata qui e là non lesinando le critiche alla stupidità maschile - tutte meritate, del resto - pensando a quanto potrebbe essere carino avere uno Zack con la prestanza di Lester, e si godranno l'escalation sentimentale senza paura di nascondere le proprie emozioni vivendo un fine serata che sarà certo segno di un rapporto consolidato che si rafforza o di un promettente inizio di quella che, di certo, sarà una magnifica storia d'amore.
Insomma, tutti pienamente soddisfatti, da entrambi i lati del cielo.
Ma ancora non penso di essere riuscito a rendere davvero l'idea, rispetto a tutto il potenziale di Zack&Miri.
Coscientemente, perchè temo quello che sto per scrivere.
Lo temo da fan di Kevin Smith, da uomo, da stupido cazzone casinista e da appassionato di Cinema.
Ma fanculo, a volte bisogna pure rischiare un pò.
Anche se, vi avverto, suonerà un pò pesante.
Zack&Miri make a porno è, forse, il miglior film di Kevin Smith.
Avete letto bene.
Il migliore. Forse.
E sì, anche più dei due Clerks.
L'ho detto.
Cercate di non raccontarlo troppo in giro.
MrFord
"And then there she was,
like double cherry pie,
yeah there she was,
like a disco superfly."
- Marcy Playground - "Sex and candy" -
Best film dell'estate.
RispondiEliminaA chi è piaciuto consiglio anche Mary and Max.
A breve ne scrivo sul blog.
Amore, troppo bello guardare 'sto filmaccio scurrile con te... Notti magiche... Sotto il sole di un'estate italiana...
Sono estremamente affezionata a clerks, tantissimo. Perche' voglio bene a quei due minchioni, e rivederli a colori in clerks due quasi mi ha strappato una lacrimuccia.
RispondiEliminaPero' Zack e Miri, alla fine, racchiude tutto quello che Kevin Smith ha seminato nelle sue opere in questi anni: l'amicizia, il sogno, l'amore, star wars (e le citazioni che non capiro' forse mai), le pezze al culo, lo sconforto, l'inaspettato, e un mucchio di persone bizzarre.
Forse Z&M e' il film piu' completo del buon Kevin, quindi alla fine potrei anche darti ragione - per una volta. Forse.
saluti.
vele.
gran bel film, piacevolissimo vederlo, pollice in alto!
RispondiEliminaDoppio pollice, direi! Grazie del "following", come vedrai ho ricambiato.
RispondiEliminaQuando ti capita passa a vedere anche Aghora, così faccio la parte del poliziotto cattivo con Amenabar!
Timone olandese.
RispondiEliminaDoppio timone olandese.
Ho detto tutto.
Divertente e tenero,sboccato e romantico,sono d'accordo sul fatto che accontenta tutte e due le metà del cielo.E ADORO Elizabeth Banks,bravissima anche nel più recente "walk of shame"("Una notte in giallo" se non sbaglio).
RispondiEliminaFilm splendido, che dovrò rivedere, perchè sento la mancanza di ogni singola battuta.
EliminaNe avrei una gran voglia pure io,se non fosse per la lista infinita di roba da vedere per la prima volta XD
EliminaVerissimo. Ma chissà, magari con la primavera uno spazio si potrebbe trovare!
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