martedì 27 luglio 2010

Highlander: l'ultimo immortale

Chi non ha mai non dico pronunciato, ma sentito almeno una volta nella vita la frase "ne resterà soltanto uno"?
Continuando l'estivissimo percorso legato alle pellicole che hanno caratterizzato la mia prima formazione cinematografica, quando ancora mangiavo due tazze di latte, cacao e biscotti plasmon al mattino accompagnati da un film prima di andare a scuola, non posso mancare dal dedicare un post a questa perla figlia in toto degli anni '80 e del loro spirito, divenuta un cult anche grazie alla colonna sonora dei Queen, allora sulla cresta dell'onda per la malattia (prima) e la morte (poi) di Freddy Mercury, icona globale del rock nonchè simbolo di uno dei flagelli del periodo, che proprio con il cantante dei Queen ricordava al mondo che nessuno era al sicuro.
Ma non sono qui per fare il Bono della situazione, così torno al piacere del film e della meraviglia che suscitò la sua prima visione, e che continua a suscitarmi ora, a vent'anni se non più di distanza.
Molti sono gli elementi che da subito fecero breccia nel mio cuore: l'intro tiratissima con Princes of the universe a fare da sottofondo ad un incontro di wrestling - tra l'altro, se non sbaglio, su quel ring ci sono membri dei leggendari Freebirds fra i quali figura Michael Hayes, ora head writer di Smackdown! -, il duello nel parcheggio del Madison Square Garden, la spada giapponese di MacLeod, il passaggio improvviso ed inaspettato del primo flashback.
Ma era soltanto l'inizio: le highlands e l'incontro del protagonista con la morte fisica e il Kurgan - uno dei "villains" più interessanti degli anni '80, crudele, sanguinario e selvaggio, impressionante alla sua prima apparizione vestito di un'armatura d'ossa -, l'esilio dal villaggio ed il tradimento della sua prima donna, il nuovo amore di Heather, il sodalizio con Ramirez sono ancora oggi momenti di grande godimento ad ogni (re)visione di questo film che non perde fascino nonostante l'età, come tutte le cose fatte veramente come si conviene.
L'entrata in scena di Ramirez, poi, interpretato da uno dei migliori Sean Connery della storia, cambia marcia alla trama, che trova di colpo i suoi motivi d'interesse maggiori nei ricordi dell'highlander e del suo addestramento con l'immortale spagnolo, uomo dall'inesauribile spirito, fede e voglia di vivere, capace ad un tempo di avvertire McLeod della sofferenza che un legame terreno può comportare per quelli come loro, così come della sua missione, del "premio" che spetta all'ultimo rimasto e dell'adunanza e di ridere a tutta pancia delle sue sbavature di stile da barbaro della Scozia selvaggia del tempo.
Il duello fra Ramirez e il Kurgan, giunto a cercare l'highlander sfuggitogli anni prima, è una delle pagine più intense e magiche del fantasy del tempo, nonchè innesto per la sequenza emotivamente più forte del film, con il progressivo invecchiamento di Heather a fronte dell'eterna giovinezza di Christopher Lambert/MacLeod sulle note di Who wants to live forever.
Se mi ci soffermo anche ora, sento la pelle d'oca salire inesorabilmente.
Il climax della tensione nel presente della narrazione prosegue quasi in sordina, rispetto ai "fantasmi" di Heather e Ramirez, eppure coinvolge e mantiene alta la tensione, soprattutto nelle sequenze che vedono il Kurgan protagonista di siparietti al limite dello humour nero - la vecchia sul cofano della macchina e la prostituta Candy - e con il duello finale sul tetto di un edificio, con i neon delle lettere di un cartellone pubblicitario ad infrangersi abbattute dalle spade "elettriche" degli immortali.
Il tutto per giungere alla conclusione che le stagioni nascono e muoiono, e che non ci sono immortalità o poteri che contino, di fronte al compito di imparare a vivere la vita giorno dopo giorno.
E poco importa se Lambert/Macleod e Brown/Kurgan, allora meno che trentenni, sembrassero ben poco immortali e già nonni, o che quest'ottimo intrattenimento fornito da Mulcahy abbia dato origine a spin off assolutamente vergognosi - serie o film che fossero -: a noi Highlander piace così com'è. Unico ed insostituibile. Senza sequel vari.
E malinconico, rock, eighties, capello sciolto nel vento sulle cime delle montagne scozzesi.
Con qualche fulmine e "un poco di magia".

MrFord

"Who wants to live forever?
Who wants to live forever?
Forever is our today,
who waits forever anyway?"
The Queen

12 commenti:

  1. Resterà soltanto un Zack! (Così Zack&Miri lo citiamo anche oggi)
    Guarda qui per gli alberelli

    http://www.saveourblogs.blogspot.com/

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  2. grande! ovviamente concordo hehe XD
    ..cmq volevo ringraziarti per essere passato tra le nostre pagine! e visto gli argomenti affini che ne dici di uno scambio di link :)? ci farebbe assai piacere!!!

    *Asgaroth

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  3. Grazie a voi!
    Scambio accordato!
    Vado a sostenervi!

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  4. Wow! bellissimo anche il tuo blog :-) grazie dei complimenti! devo dire che è una grande idea anche quella di mettere pezzi di canzoni ala fine di una recensione! in questo caso, AMO i Queen perciò non potrei essere più d'accordo!! ripassa quando vuoi, ho in programma di aggiungere la recensione di Baarìa! un saluto!
    Roberta

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  5. Aaargh! Baaria mi è risultato indigesto e più fin dai primi fotogrammi!
    Cinema italiano della peggior specie!
    Propongo un sostegno reciproco dei blog, che dici?

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  6. Un signor film, niente da dire. Aggiungerò un altro promettente recensore tra i preferiti del manuale del machete. Grazie per essere passato:)

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  7. Grazie a te Vitone!
    Vedrò di postare qualche horror in più, giusto per rendere più tosto il "sodalizio artistico".
    Tu continua a passare!

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  8. grazie mille a te ^^
    ricambiato con molto piacere,
    speriamo di rivederti spesso fra le nostre pagnie :)

    *Asgaroth

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  9. caro mrjamesford, ho conosciuto virtualmente tua moglie, e volevo solo dirti che sei un uomo assai fortunato! passo di qui per lasciarti un saluto, e per dirti che leggerò molto il tuo blog, dato che sono una cinefila con i fiocchi e mi piace molto esplorare il pensiero di chi i film li guarda veramente..quando vuoi sono di là!;-) ciao Jule!!!!!!

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  10. Grazie sononera,
    è un piacere ospitare nuovi lettori, specie se sono fra i fedelissimi della mia metà!
    Ripassa quando vuoi, film da queste parti ne troverai sempre, e sempre guardati veramente!

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  11. no dai non puoi dire così di Baarìa! Io non sono assolutamente una sostenitrice dell'attuale cinema italiano, ma quando ci sono delle eccezioni devo dirlo! :-) comunque sostegno del blog accettato!

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  12. Di Baaria dico eccome! Una specie di superspot Barilla costosissimo di due ore e mezza! Micidiale!
    L'ho recensito in maniera "seria" su www.effettonotteonline.com
    Dacci un'occhiata!

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