giovedì 1 luglio 2010

Quarti di finale

Spinto dal lasso clima estivo, dal caldo e da giorni fitti fitti che precludono ogni velleità cinematografica, mi rilasso tornando felicemente sull'argomento mondiali, considerato il viscerale sentimento di goduria che mi assale quando assisto a eventi sportivi di questo genere, Italia presente o no.
Domani inizieranno i quarti di finale, vero e proprio biglietto d'ingresso per il sogno della finalissima: delle trentadue squadre partite per il Sudafrica, soltanto otto sono rimaste a giocarsi la coppa, distribuite in quattro partite dai curiosi accoppiamenti - due sono praticamente delle finali - che vado ad assaporare una per una come se stessero per iniziare, con un occhio al Cinema, giusto per non dimenticarsi di lui.

Uruguay - Ghana: La rivincita dei nerds

Se mi avessero detto che questa partita avrebbe determinato una delle quattro aspiranti finaliste anche solo un mesetto fa mi sarei fatto una risata bella grassa, considerate le probabilità che avevano alla vigilia.
Eppure entrambe hanno mostrato un sacco di belle cose, durante questo mondiale, e di sicuro meritano di essere arrivate dove sono arrivate molto più delle abuliche "grandi" nazionali europee che ci hanno fatto compagnia nei torpedoni di ritorno al vecchio continente.
L'Uruguay ha dalla sua una storia favorevole - anni e anni e anni fa era sempre tra le prime - e una tecnica davvero niente male per una squadra che avrebbe dovuto lottare con i denti per strappare il secondo posto nel girone dietro la Francia (ahahah), mentre il Ghana se la gioca con una struttura che pare più europea - ma di quelle buone - che non africana e con una marcia in più a livello atletico.
Può anche essere che sia la partita più equilibrata dei quarti.
Personalmente, e usando solo lo stomaco, me la gioco tutta sul Ghana, perchè mi è simpatico - del resto non si dice sempre così con le squadre africane? -, perchè parte sfavorito e perchè sarebbe la prima delle suddette squadre africane nella storia ad arrivare alla semifinale di un mondiale. Forza ragazzi!

Olanda - Brasile: Guerre stellari

Come si diceva in "Senza esclusione di colpi" - super cult con l'inossidabile JCVD -, adesso cominciano gli incontri seri.
In questa partita si fronteggeranno quelle che sono, probabilmente, le due squadre con il tasso tecnico più elevato dei rispettivi continenti, che proporranno - forse per la prima volta in questo mondiale - un duello fra due numeri dieci di quelli con la d maiuscola, Snejider e Kakà.
Da un lato avremo, dunque, il Luke Skywalker del Real Madrid, faccia da bravo ragazzo tutto casa e chiesa, e dall'altra lo spiritato interista degno rappresentante del lato oscuro, che cercherà di prendersi un'altra soddisfazione dopo il pieno fatto con l'appena citata Inter quest'anno.
Inutile dire che questa partita vale una finale, e che se tutti giocheranno come sanno accadranno cose che noi umani non possiamo neanche immaginare.
Specie se rapportate allo spettacolo che la compagine di Lippi ci ha propinato in quelle misere tre partitelle.
Per una questione di fiducia agli sfavoriti e per un pò di antipatia che ultimamente mi suscitano i verdeoro - che sembrano essersi un pò infighettati, dai tempi in cui erano i funamboli della strada per antonomasia -, vado per gli orange, che spero sinceramente di poter ritrovare in finale.
E poi al lato oscuro non si comanda!

Argentina - Germania: Scontro di titani

Se non si scherzava con Olanda - Brasile, figuriamoci con Argentina - Germania.
Personalmente, ricordo ben due finalissime - 1986, vinta dall'Argentina, e 1990, vinta dalla Germania - e il quarto di finale del 2006, che vide di nuovo prevalere i nostri crucchi preferiti, che poi castigammo in semifinale quando ancora eravamo una squadra di calcio vera.
Insomma, roba veramente grossa.
L'Argentina ha Maradona in panchina - un vero spettacolo - e un attacco da fantascienza, mentre la Germania vive una seconda giovinezza grazie ad una serie di facce nuove poco più che ventenni e un allenatore che, di sicuro, continuerà per molti anni a far parlare di sè - e non solo per le dita nel naso -: se dovessi pensare alla mitologia di questo match e all'associazione cinematografica ellenica che mi ha suggerito, penserei che i biancazzurri sono i troiani e i tedeschi i greci.
Ci saranno Priamo/Maradona con Ettore/Tevez ed Enea/Messi a fronteggiare Agamennone/Loew con Achille/Klose e Ulisse/Schweinsteiger.
Durissima dire chi ha più possibilità, meno scegliere quali parti prendere: ovviamente sto sempre dalla parte dei "perdenti" troiani, senza contare che ho sempre avuto un debole per la maglia dell'Argentina e che Maradona - da me mai e poi mai sopportato - resta comunque un personaggio unico ed uno dei simboli del calcio di tutti i tempi. Quindi forza Dieguito!

Spagna - Paraguay: Sangue e arena

Ecco un altro quarto di finale inaspettato, anche se solo a metà.
Perchè se la Spagna era data fin dall'inizio come una tra le favorite del mondiale, il Paraguay avrebbe dovuto lottare con i denti per strappare un secondo posto nel girone dietro l'Italia (ahahah), e invece si trova per la prima volta nella sua storia a giocarsi un ancora più storico ingresso nelle "best four" del mondo.
E' la partita potenzialmente più noiosa, anche perchè il Paraguay dovrà giocarsi tutto sulla difesa - finora una delle migliori del mondiale, con una sola rete subita - sperando di colpire in contropiede, mentre la Spagna vanta di uno dei più eleganti e soporiferi fraseggi del mondo. Come in un arena, i sudamericani cercheranno di ripararsi dalle incornate delle furie rosse per cercare di colpire quando il toro che hanno di fronte abbasserà la testa quel tanto di troppo.
Certo, la tecnica è tutta dalla parte degli spagnoli, ma nel calcio le sorprese sono sempre dietro l'angolo.
Divertente ricordare, pensando a questa partita, i titoli dei giornali sportivi nazionali quando la Spagna perse la prima partita contro la Svizzera: tutti dissero che la sconfitta delle furie rosse avrebbe facilitato il nostro tabellone per i quarti. Per i quarti, neanche per gli ottavi.
Da allora la Spagna ha solo vinto, giocando sempre meglio e sfoderando quello che diventerà il capocannoniere del mondiale, David Villa.
L'Italia ha rosicato un pareggio con la Nuova Zelanda - uscita, al contrario nostro, da imbattuta -, prima di rimediare le tre sonore pere slovacche che ci hanno rispedito a casa.
Preveggenza o ridicolaggine? Chi può dirlo? In fondo siamo la terra dei cachi, no!?
E da abitante della suddetta, non posso non tifare per i nostri cugini iberici, che sono così simili a noi da fare quasi paura. Tranne quando la loro squadra scende in campo.

Eccoci qui, dunque.
Vedremo fra un paio di giorni se avrò avuto ragione, o se potrò cominciare seriamente a pensare di andare a scrivere i titoli per "la rosea".
Ad ogni modo, spero che siano grandi partite, con gol, tensione e spettacolo, e alla fine, chi vincerà vincerà.
In fondo le serate con bevuta le ho già organizzate comunque.

"Il calcio è un grande rito
che devi rispettar."
MrFord




1 commento:

  1. Il mondiale dell'Italia:

    The Twilight Saga: Eclipse

    Ma come sei bravo Mr Ford! Il post più bello che hai scritto!

    RispondiElimina

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