Produzione: Netflix
Origine: USA
Anno: 2015
Episodi: 13
La trama (con parole mie): Matt Murdock è un avvocato di belle speranze fresco di apertura di un proprio studio in compagnia del compagno di studi, socio e migliore amico Foggy Nelson. Matt è figlio del problematico quartiere newyorkese di Hell's Kitchen e di Battlin' Jack Murdock - un pugile indomito ma perdente che chiuse nel dramma la sua carriera dopo aver rifiutato di vendere un incontro - divenuto cieco a seguito di un incidente che lo vide acquisire, a causa del contatto con agenti chimici, sensi ipersviluppati.
Forte di questo vantaggio e dell'addestramento fornito dal ninja Stick, Matt combatte il crimine di giorno in tribunale e di notte per le strade, cercando disperatamente di fermare l'ascesa di Wilson Fisk, che pare controllare in egual misura il quartiere, il crimine, la politica e la polizia.
Quando la vicenda di Karen Page apre una falla nel sistema perfetto di Fisk, Matt ed il suo alter ego si troveranno all'inizio non di una battaglia, ma di una guerra.
Forte di questo vantaggio e dell'addestramento fornito dal ninja Stick, Matt combatte il crimine di giorno in tribunale e di notte per le strade, cercando disperatamente di fermare l'ascesa di Wilson Fisk, che pare controllare in egual misura il quartiere, il crimine, la politica e la polizia.
Quando la vicenda di Karen Page apre una falla nel sistema perfetto di Fisk, Matt ed il suo alter ego si troveranno all'inizio non di una battaglia, ma di una guerra.
Da appassionato di fumetti, fin dai tempi dell'uscita del primo Spider Man firmato Sam Raimi non posso negare di essermi goduto l'ascesa della Marvel in termini di qualità nella resa cinematografica dei suoi prodotti, e nonostante la parziale delusione del secondo Avengers ed il progressivo inflazionarsi delle proposte legate ai supereroi sul grande schermo, continuo ad essere fiducioso rispetto ad un vero e proprio genere divenuto una certezza in termini di mezzi, guadagni ed impatto: non avrei mai pensato, però, che al primo colpo - soprattutto rispetto alla rivale DC Comics, che si contenta di prodotti di qualità decisamente bassa e da sabato sera su Italia Uno come Arrow e Flash - la grande M avrebbe potuto calare non propriamente un asso, ma certamente un calibro non da poco sul tavolo dei serial televisivi, puntando, come se non bastasse, su uno dei suoi personaggi "minori", quel Daredevil che è sempre stato considerato la risposta Marvel a Batman, nonostante, di fatto, Matt Murdock non abbia la fortuna sociale e "per destino" di Bruce Wayne.
E proprio a Batman - specialmente a quello nolaniano -, a mio parere, si ispira questa prima, sorprendente stagione dedicata alle gesta del vigilante ed avvocato, impreziosita dalla gigantesca presenza - in termini fisici e di carisma - di Vincent D'Onofrio nel ruolo della nemesi per eccellenza del Diavolo Rosso, Wilson Fisk alias Kingpin, protagonista dell'episodio migliore tra i tredici - quello dedicato alla sua infanzia - e perfetto esempio di villain quasi più affascinante del protagonista positivo, combattuto tra il desiderio di essere un vero e proprio salvatore per il suo quartiere e la sua città e, di fatto, la realtà di esserne una sorta di despota.
In un certo senso, così come nel fumetto - che in molti aspetti si discosta, per lo svolgimento delle vicende, dal prodotto di Drew Goddard, che qui al Saloon ricordiamo per l'ottimo Quella casa nel bosco - la duplice natura di Devil/Matt e Wilson/Kingpin è al centro di qualcosa in grado di andare oltre ogni maschera o identità, e che trova nella fragilità tutta umana del primo sia nella lotta per affermarsi nella professione sia in campo aperto, esposto alle ferite ed ai colpi dei nemici - bellissima la progressione che porta al costume definitivo -, sia nella placida, terrificante sicurezza del secondo alternata a scoppi d'ira praticamente incontrollabili fondamenta solide per costruire charachters credibili ed umani, in grado di mostrare il fianco affinchè ci si possa, in una certa misura, confrontare sempre con loro.
Dalla storia con Vanessa di Wilson Fisk al passato di Matt e Stick, passando per i complicati rapporti di entrambi con i loro padri, probabilmente responsabili delle scelte che, adulti, i due hanno finito per compiere, si assiste ad un'escalation notevole, resa ancora più efficace dalle spalle perfette che risultano essere Foggy, Karen, Ben Urich e Wesley.
Senza dubbio, il prodotto finale non è esente da difetti, e l'eccessivo entusiasmo che è sorto attorno a questo titolo pare più frutto della sorpresa che un prodotto legato ai fumetti ed ai supereroi possa assestarsi su livelli decisamente buoni che non il riconoscimento ad una bomba pronta a sconvolgere le fondamenta dell'universo delle serie tv, ma qui al Saloon siamo molto ottimisti: i margini di miglioramento ulteriore per la seconda stagione già annunciata ci sono tutti, ed è un bene, a mio parere, pensare che Matt Murdock, il suo alter ego ed i personaggi di questa serie siano soltanto all'inizio del loro percorso, e che abbiano ancora molto da dire, raccontare, trasmettere al pubblico.
In fondo, Devil è un outsider, un Goonie, uno che ha costruito la sua forza e la sua fortuna sulle ossa rotte e le ferite profonde.
E di nuovo torna in gioco Batman Begins: "Sai perchè cadiamo? Per imparare a rialzarci."
Per questo non servono sensi sviluppati, addestramenti ninja o corazze speciali.
Solo una grande anima, un grande cuore, la voglia di lottare.
E Daredevil è l'emblema di tutto questo.
E proprio a Batman - specialmente a quello nolaniano -, a mio parere, si ispira questa prima, sorprendente stagione dedicata alle gesta del vigilante ed avvocato, impreziosita dalla gigantesca presenza - in termini fisici e di carisma - di Vincent D'Onofrio nel ruolo della nemesi per eccellenza del Diavolo Rosso, Wilson Fisk alias Kingpin, protagonista dell'episodio migliore tra i tredici - quello dedicato alla sua infanzia - e perfetto esempio di villain quasi più affascinante del protagonista positivo, combattuto tra il desiderio di essere un vero e proprio salvatore per il suo quartiere e la sua città e, di fatto, la realtà di esserne una sorta di despota.
In un certo senso, così come nel fumetto - che in molti aspetti si discosta, per lo svolgimento delle vicende, dal prodotto di Drew Goddard, che qui al Saloon ricordiamo per l'ottimo Quella casa nel bosco - la duplice natura di Devil/Matt e Wilson/Kingpin è al centro di qualcosa in grado di andare oltre ogni maschera o identità, e che trova nella fragilità tutta umana del primo sia nella lotta per affermarsi nella professione sia in campo aperto, esposto alle ferite ed ai colpi dei nemici - bellissima la progressione che porta al costume definitivo -, sia nella placida, terrificante sicurezza del secondo alternata a scoppi d'ira praticamente incontrollabili fondamenta solide per costruire charachters credibili ed umani, in grado di mostrare il fianco affinchè ci si possa, in una certa misura, confrontare sempre con loro.
Dalla storia con Vanessa di Wilson Fisk al passato di Matt e Stick, passando per i complicati rapporti di entrambi con i loro padri, probabilmente responsabili delle scelte che, adulti, i due hanno finito per compiere, si assiste ad un'escalation notevole, resa ancora più efficace dalle spalle perfette che risultano essere Foggy, Karen, Ben Urich e Wesley.
Senza dubbio, il prodotto finale non è esente da difetti, e l'eccessivo entusiasmo che è sorto attorno a questo titolo pare più frutto della sorpresa che un prodotto legato ai fumetti ed ai supereroi possa assestarsi su livelli decisamente buoni che non il riconoscimento ad una bomba pronta a sconvolgere le fondamenta dell'universo delle serie tv, ma qui al Saloon siamo molto ottimisti: i margini di miglioramento ulteriore per la seconda stagione già annunciata ci sono tutti, ed è un bene, a mio parere, pensare che Matt Murdock, il suo alter ego ed i personaggi di questa serie siano soltanto all'inizio del loro percorso, e che abbiano ancora molto da dire, raccontare, trasmettere al pubblico.
In fondo, Devil è un outsider, un Goonie, uno che ha costruito la sua forza e la sua fortuna sulle ossa rotte e le ferite profonde.
E di nuovo torna in gioco Batman Begins: "Sai perchè cadiamo? Per imparare a rialzarci."
Per questo non servono sensi sviluppati, addestramenti ninja o corazze speciali.
Solo una grande anima, un grande cuore, la voglia di lottare.
E Daredevil è l'emblema di tutto questo.
MrFord
"And I know how it should be
there is nothing more for you and I
some are young and some are free
but I think I'm goin' blind."
there is nothing more for you and I
some are young and some are free
but I think I'm goin' blind."
Kiss - "Goin' blind" -
non sono molto di " serie" ultimamente ma credo che dovrei recuperarlo...
RispondiEliminaSecondo me una visione a questa va concessa.
EliminaRecupera!
Se devo essere sincero tra tutte le serie "supereroistiche" è l'unica che mi ispira.
RispondiEliminaForse perchè è la meno supereroistica di tutte! ;)
EliminaIo evito accuratamente il cinecomic, ma questo Daredevil l'ho quasi adorato.
RispondiEliminaInsieme a Sense8 - capace di alternare, quest'ultimo, momenti trash a scene che il cinema di quest'anno si è davvero sognato - è una delle mie serie del 2015.
Davvero un ottimo prodotto, anche se secondo me non perfetto, e proprio per questo con margini di miglioramento altissimi.
EliminaVedremo con la seconda stagione.
Un'autentica sorpresa. Tutto è calibrato alla perfezione, non c'è un solo dialogo buttato lì, pure la sigla è d'impatto. E poi Vincent D'Onofrio è qualcosa di meraviglioso, il villain per eccellenza.
RispondiEliminaHo paura però che nella seconda stagione inseriscano troppo cose e vada tutto a ramengo. Speriamo di no, sarebbe un peccato mortale.
Davvero ben curato, anche se, come scrivevo sopra, non perfetto e con margini di miglioramento elevati.
EliminaVincent D'Onofrio spacca.
Strano che questo Daredevil alla fine sia piaciuto più a me che a te...
RispondiEliminaMa d'altra parte te ti esalti di più con quella merdina di Grey's Anatomy ahahah ;)
Ahahah mi mantengo equilibrato perchè io non grido al miracolo ad ogni piè sospinto come fai tu! ;)
EliminaDa fan di Daredevil della prima ora ( che ho comunque fumettisticamente abbandonato nel 2001 ), ho adorato questa serie.
RispondiEliminaFisk da solo valeva la visione.
Anche io ho da tempo abbandonato il fumetto, ma questa serie gli ha davvero reso onore.
EliminaQuesto Kingpin è davvero indimenticabile, il personaggio cardine della serie anche più dello stesso Devil: e muchas gracias per i "colpi di genio". ;)
RispondiEliminaE' stata una bella sorpresa...
RispondiEliminaUna gran bella sorpresa! :)
EliminaDovrò vederlo, prima o poi...
RispondiEliminaSenza dubbio. La visione ci sta, e se la merita.
EliminaDecisamente di un altro livello rispetto al resto della serialità tv ispirata ai comics (che comunque a mio avviso assolve spesso allo scopo di piacevole intrattenimento). Proprio ieri ho visto la puntata dedicata all'infanzia di Fisk, un'ottima regia, attenzione ai dettagli notevolissima e in più un'interessante metafora che sembra parlarci di Fisk e dei malviventi della sua risma ma ci parla di corporazioni, governi, politica, unioni europeee, etc, etc...
RispondiEliminaDavvero una bella serie
Assolutamente d'accordo. E oltre ad aver regalato episodi ottimi - come quello incentrato su Fisk - secondo me ha anche ampi margini di miglioramento.
EliminaNon volevo guardarlo perchè DD non mi è mai piaciuto molto,ma contentissima di averlo fatto perchè la serie è favolosa e molto,molto umana.Senza contare che i combattimenti e le scene d'azione sono coreografati benissimo <3
RispondiEliminaBeh, DD è uno dei supereroi più umani della Marvel, e spero onestamente che con la prossima - o le prossime - stagioni venga approfondito questo tema.
EliminaIl personaggio, del resto, se lo merita.
E poi gli attori sono bravissimi!Soprattutto d'Onofrio \m/ \m/
EliminaD'Onofrio in questa serie spacca davvero. Bravissimo.
Eliminadopo il deludentissimo film mi aspettavo molto poco dalla serie ma adesso sono molto molto curioso!
RispondiEliminaFortunatamente la serie non ha niente a che spartire con il pessimo film! :)
EliminaIncredibile, l'ho adorato... E poi come non si fa ad amare un D'Onofrio in condizione super!?
RispondiEliminaD'Onofrio così è pazzesco.
EliminaAttendiamo tutti la seconda stagione.
Al momento vince a man bassa come miglior serie della stagione, non ci sono cazzi. Aspetto solo di vedere Ash vs The Evil Dead e Scream Queens per pronunciarmi definitivamente :P
RispondiEliminaMiglior serie della stagione non so, di sicuro tra le migliori dieci!
EliminaHo un grande problema con i supereroi: li detesto. Di Daredevil ho visto solo le prime 5 puntate e devo ammettere di esserne rimasto molto colpito. Forse qualcuno la esalta troppo, però è una serie (almeno per quanto visto) con tutti i crismi.
RispondiEliminaConcordo: l'esaltazione è eccessiva, ma la serie funziona alla grande ed ha notevoli margini di miglioramento.
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