mercoledì 15 luglio 2015

'71

Regia: Yann Demange
Origine: UK
Anno: 2014
Durata: 99'





La trama (con parole mie): Gary Hook, un giovane soldato britannico che con la sua unità è inviato a Belfast a causa dell'incremento degli scontri e della violenza nel pieno del settantuno, è accidentalmente abbandonato dai compagni nel corso dei tumulti seguiti ad una rivolta popolare per le strade della capitale nordirlandese, solo e alla mercè dei locali, che non aspettano altro che catturarlo per ucciderlo.
Lottando con le unghie e con i denti per la sopravvivenza, sfruttando l'aiuto di alcuni cittadini, i conflitti tra cattolici e protestanti e la speranza che i suoi superiori decidano di avviare una missione di recupero, Gary si trova ad esplorare il cuore nero e pulsante degli anni di sangue dell'Ulster.
Riuscirà il ragazzo a portare a casa la pelle?
E a quale prezzo?








Fin da ragazzino, sarà per il fascino dell'idea dell'Erasmus - poi mai sfruttata - o della musica, ho sempre adorato l'Irlanda. Prima ancora del viaggio nel duemilasei con Emiliano, del whisky e delle ragazze che conobbi in quel settembre clamorosamente clemente in termini di condizioni atmosferiche, di un'isola splendida abitata da gente splendida.
Eppure, per quanto strano anche a me possa sembrare, le strade dell'Irlanda ora così guascone e bagnate da birra e alcool di tutti i generi vissero - specialmente nel Nord - anni terribili e violenti in cui il sangue la faceva da padrone, dibattendosi tra cattolici, protestanti e soldati britannici inviati dal governo inglese a rendere la polveriera ancora più vicina all'esplosione.
'71, celebratissimo esordio dietro la macchina da presa - quantomeno per il grande schermo - del francese Yann Demange, proietta lo spettatore al centro dell'inferno che dovevano essere le strade di Belfast nei primi anni settanta, sfruttando il senso di smarrimento e di terrore del protagonista, il soldato Gary Hook, che quasi ci si trovasse al centro di un survival horror è costretto ad una notte di sofferenza e tensione altissima nella speranza di potersi ricongiungere con i propri commilitoni evitando di essere catturato ed ucciso dai giovani cattolici appartenenti alle più estreme frange delle nuove leve dell'IRA.
Sfruttando questo spunto, Demange segue non soltanto il percorso di Hook, ma riflette a proposito dei numerosi giochi di potere che, ad alti livelli - e non solo - si consumavano muovendo pedine come in partite di scacchi al pub senza preoccuparsi troppo di quale fine avrebbero incontrato i pedoni.
Senza dubbio il prodotto finito non è privo di sbavature così come di sequenze che difficilmente si dimenticheranno - dall'esecuzione sommaria del compagno di Hook al faccia a faccia finale con il giovane sicario dell'IRA, il charachter più sfaccettato ed interessante della pellicola -, si appoggia sulle spalle di un ottimo Jack O'Connell - che già aveva più che convinto in Starred Up - e tiene incollati alla poltrona dal primo all'ultimo minuto, di fatto non dando tregua neppure nei momenti di calma apparente - e torna subito davanti agli occhi l'esplosione al pub, impressionante per resa e realizzazione -, eppure ho trovato l'insieme comunque acerbo, incapace di emozionarmi e scuotermi come fece, ai tempi, Bloody Sunday.
Questo non significa, di fatto, sminuire il lavoro eccellente di Demange - peraltro fotografato alla grande -, quanto evitare di gridare al Capolavoro quando, in realtà, è giusto che il talento del regista cresca e si modifichi senza che lo stesso possa pensare di essere già arrivato al suo primo "colpo grosso": ben venga, dunque, un titolo come '71, potente e sanguigno nel bene e nel male, nella speranza che possa porre le basi per l'opera di un possibile futuro grande nome della settima arte europea - a tratti, mi è parso addirittura di vedere qualcosa dell'Audiard più sporco nelle immagini del viaggio allucinante di Hook attraverso le vie di Belfast -, così come di una vita per il giovane Gary lontana dall'orrore di una guerra fratricida che ha insanguinato per troppo tempo strappando troppe giovani vite le strade di un'isola meravigliosa che, a ben vedere, tutto il mondo ama.
E vuole vedere libera dalla lotta e dal sangue.



MrFord




"Woah, woah
she's the refugee
I see your face
I see you staring back at me."
U2 - "The refugee" -





29 commenti:

  1. Questo me lo segno e lo condivido nella mia pagina ^_^

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  2. a me è piaciuto molto, ne parlai da me tempo fa su consiglio della poison, anche io amo l'Irlanda , meta del mio viaggio di nozze però quando transitai per l'Irlanda del Nord percepimmo, era il 2001, che c'era qualcosa di diverso nell'aria, molti più militari, paesi piccoli con caserme di polizia enormi e cose di questo genere...

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    1. Niente male davvero, tosto al punto giusto, ma secondo me si vede che è ancora un'opera prima.
      L'Irlanda del Nord l'ho solo sfiorata, ed era il duemilasei, quindi potrebbe essere che nel frattempo il clima fosse più disteso: quando ci sono stato io, il massimo della "tensione" era per le sbronze del weekend. ;)

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  3. Jack O'Connell sa facendo tutte le scelte giuste (teniamo le dita incrociate per il prossimo Gilliam) questo film è fighissimo, a tratti Carpenteriano, se poi sei legato a quell'isoletta Verde non può che tirarti dentro questo film, ottimo commento, ottima distribuzione di White Russian ;-) Cheers!

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    1. Scelte giuste mica tanto...
      ha fatto quella porcheria di film della Jolie. ;)

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    2. Bara, concordo sul fatto che a tratti sia carpenteriano, ci sta.
      O'Connell, per quello che ho visto finora, ha davvero talento.
      Ma mi manca ancora Unbroken, quindi su quello non mi pronuncio. ;)

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  4. ne parlerò domani, a me è piaciuto davvero parecchio. non un capolavoro ma un gran bel film

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    1. Buon film davvero, ma rispetto a certe recensioni che lo definivano un Capolavoro, secondo me è da ridimensionare un pò.

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  5. Non piango troppo per essermelo perso,non sono tematiche che mi attirano.
    In Irlanda però mi piacerebbe andarci!

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    1. L'Irlanda è fantastica. Davvero.
      E il film non male. Se capita, buttaci l'occhio.

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  6. E insomma ne parlano tutti benino, dovrò recuperarlo...

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  7. ce l'ho lì da un po', O'Connell mi piace molto e ho giusto visto Starred Up un paio di giorni fa :)

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    1. Starred Up spacca.
      Questo non è agli stessi livelli, ma è senza dubbio un'ottima visione.

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  8. Secondo me ci potevano stare anche 3 bicchieri -anche se effettivamente Starred up è meglio- in fondo è davvero un ottimo film, bello crudo e senza finale consolatorio.
    Bombetta

    Ps: la scena dell'esecuzione e della bomba al pub sono davvero notevoli

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    1. Fratello, concordo in pieno sulle qualità del film e le scene, ma avendo dato tre bicchieri a Starred Up, i due e mezzo a questo ci stanno tutti. ;)

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  9. Visto ieri, non un capolavoro, ma un film che lascia comunque il segno, e che dal piccolo, dalla sopravvivenza, parla di una guerra così vicina nel tempo e nello spazio.

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    1. Assolutamente vero: riesce a raccontare i risvolti di una guerra sanguinosissima in maniera lucida e potente.
      Eppure, non parliamo comunque di un Capolavoro.

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  10. Sull'Irlanda sono d'accordo con te.
    Almeno sul film spero invece di non esserlo e mi auguro o di gridare al capolavoro, oppure che mi faccia pena. Basta solo non sia un giudizio medio-buono come il tuo. ;)

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    1. Secondo me, invece, potrebbe essere una di quelle volte in cui purtroppo ci ritroviamo d'accordo. ;)

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  11. Mi interessa parecchio questo film e cercherò di recuperarlo il prima possibile, anche se i toni delle recensioni a riguardo sono poco entusiasti. Comunque, signor Ford, esiste un posto nel quale non è stato?

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    1. Il film va recuperato senza dubbio, Vincenzo.
      Per il resto, fortunatamente ci sono ancora un sacco - ma proprio un sacco - di posti che ho voglia e intenzione di visitare. ;)

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  12. Che cosa dannosa le religioni, gli estremismi in particolare.
    L'Irlanda non l'ho mai visitata, sicuramente la cornice pacifica attuale è più benevola per quanto riguarda il turismo. :D
    Il film è lì in rampa di lancio, sono lieto che un nuovo regista sia entrato nella lista di quelli da tenere d'occhio.

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    1. Il regista è da tenere d'occhio come il protagonista, senza se e senza ma: il film è buono e l'Irlanda va visitata, almeno una volta nella vita.
      E' stato uno dei posti in cui mi sono sentito in assoluto meno "straniero".

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  13. Scusa se vado off topic:
    leggevo sul blog di Marco che non hai preso in considerazione un recupero di My Mad Fat Diary, volevo solo dirti che potrebbe piacerti parecchio.
    Se c'è un teen drama che può incontrare il gusto fordiano è proprio quello.

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    1. Di Peppa, si sa, non mi fido, ma se me lo sponsorizzi tu tento il recupero. ;)

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  14. Storia e ambientazione che affascina. Metto in nota per l'inverno.

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