lunedì 17 ottobre 2016

Pets - Vita da animali (Yarrow Cheney&Chris Renaud, Giappone/USA, 2016, 87')





Di norma, quando affronto una pellicola targata Dreamworks - specie se, fin dai primi teaser, ha il sapore di quelle trovate di marketing buone per attrarre le famiglie in sala e tener buoni i piccoli e a condensare proprio nel trailer il suo meglio - sono sempre molto, molto più cauto rispetto a quanto non capiti con produzioni jappo, Disney o Pixar, e raramente negli anni mi sono trovato a ricredermi rispetto al risultato finale: certo, non si parla di nulla che sia nocivo, o di davvero terribile, ma è anche molto difficile chiudere la visione sorpresi - in positivo, ovviamente -.
Pets - Vita da animali, uscito a seguito di una di quelle campagne pubblicitarie che fanno sperare per il peggio più imponenti degli ultimi mesi, invece, si è rivelato uno dei rari casi in cui, effettivamente, tutto va come deve andare: a partire dall'idea di base - cosa combinano i nostri animali domestici quando noi non siamo in casa? -, che richiama quella dell'originale Toy Story senza che la cosa pesi poi troppo fino ai simpatici protagonisti, tutto funziona e scivola via in gran scioltezza riuscendo a conquistare grandi e piccini pur non inventando nulla o superando due esempi pronti a far scattare immediatamente il paragone - parlo del più che discreto Bolt di qualche anno fa o del recente e piacevolissimo Zootropolis -.
Le disavventure di Max e Duke, da forzati "coinquilini" ad amici pronti a salvarsi la pellaccia l'un l'altro, riescono a trascinare lo spettatore in un'ora e mezza scarsa di indiavolate scorribande animali - fantastico il barboncino metallaro, con il maiale tatuato il mio favorito - tutte giocate sullo sfondo di una New York realizzata in maniera davvero strabiliante, passando da Manhattan alle fogne - all'interno delle quali, a quanto pare, qualche coccodrillo si può davvero trovare, e non solo -, trascinate dal rapporto da bromcom dei due cani protagonisti e dall'energia inesauribile del coniglietto a capo degli animali ribelli, tutti abbandonati da padroni stanchi di stare dietro alle esigenze ed ai caratteri dei loro compagni a quattro zampe.
Un piacevole intrattenimento, dunque, che trova un punto d'incontro piuttosto equilibrato tra le esigenze dei piccoli e quelle degli adulti che li accompagnano, che senza dubbio farà venire voglia ai figli di chiedere ai genitori un animale domestico - e qui al Saloon siamo fortunati per il fatto di avere due gatti, che la Fordina sia ancora troppo piccola e che il Fordino, invece, più che un cane vorrebbe un gorilla, un coccodrillo o un ippopotamo, tutte soluzioni che lui stesso capisce non essere attuabili - e che può contare su personaggi di contorno azzeccati e divertenti, così come su uno spirito che pare affrontare le differenze tra i diversi animali - ho trovato esilarante la sequenza dei cani rapiti dalla palla presi in giro dalla gatta a sua volta ipnotizzata dal puntatore laser manovrato dall'uccellino - neanche parlassimo di una commedia non proprio corretta legata alle differenze razziali di noi umani.
Insomma, non saremo dalle parti delle pietre miliari Disney, il Fordino - occorre ammetterlo che vederlo in lingua e sottotitolato rende per lui le cose ancora un pochino difficili - forse non lo metterà mai alla pari dei suoi cult Kung fu panda, Monsters&Co o Madagascar, ma da queste parti ce lo siamo decisamente goduto, chiedendoci cosa riescono a combinare quei due sciroccati di Diego e Mia - i nostri quadrupedi - quando noi non siamo in giro per casa.
Considerate le premesse, direi che la bestia umana si può tranquillamente definire sazia.




MrFord




 

18 commenti:

  1. Mi sa che questa sarà la nostra prossima sortita in sala, Lauretta scalpita...

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    1. Immagino.
      Basta il trailer per conquistare soprattutto i più piccoli.

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  2. Da gattaro, la visione mi tocca.
    Però non ho ancora visto Zootropolis!

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    1. E' più "da cani", ma anche per noi gattari funziona.
      Zootropolis, però, è decisamente più bello.

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  3. Non vedo l'ora.
    Da gattara sfegatata immagino me lo godrò alla grande.

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    1. Sicuramente è piacevole e divertente, anche se non proprio memorabile.

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    2. Troppo carino.Adorabile.Noi che siamo matti per i Pets ce lo siamo guardato con gran gusto!Io ho riso come una matta!Ed anche il Khal ha sorriso,chè per lui è già un successone XD

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    3. Carino, sì. Non memorabile, ma sicuramente molto piacevole. :)

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  4. Mi spiace (anzi no) demolire lo spunto iniziale del tuo post, ma Pets non è una produzione Dreamworks bensì della Illumination Entertainment, la stessa dei Minions.

    Comunque scopro credo per la prima volta che anche la famiglia Ford fa parte dei gattari. Un'altra cosa che abbiamo in comune e che mi fa preoccupare sempre di più... :)

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    1. Ma i Minions non nascono comunque da Cattivissimo me, che era roba Dreamworks? Anche se potrei sempre sbagliarmi! ;)

      Per quanto riguarda i gatti, io purtroppo ricordavo questa similitudine tra noi: finirà che dovrò passare ai cani. ;)

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    2. Non per fare il leccacu..ore, ma devo dare ragione al cannibale sulla prima parte :I

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    3. Tranquillo. Dare ragione al Cannibale porta sempre sventura! ;)

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  5. ...pensa che io invece, dopo averlo visto, ho pensato che i cartoni animati ultimamente, sono sempre meno per bambini, e sempre più per grandi... perché non c'è molto materiale tenerello per gli occhi degli infanti, ma molti riferimenti decisamente funny per noi grandi.

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    1. Senza dubbio rispetto ai tempi dei Classici Disney le cose sono cambiate, ma credo siano cambiati anche i bambini. ;)

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  6. Inizialmente sono partito con pregiudizi, pensavo fosse una scemata...
    Mi sono ricreduto, è stato divertente :)

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    1. Concordo: niente di memorabile, ma comunque piacevole e divertente.

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  7. Film che pecca di originalità ma che è comunque molto divertente. Per me, promosso, soprattutto in lingua originale :)

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    1. Verissimo: anch'io l'ho visto in lingua e devo dire che il doppiaggio rende molto bene.

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