sabato 19 novembre 2016

Preacher - Stagione 1 (AMC, USA, 2016)




Attendevo la serie dedicata a Jesse Custer ed ispirata alla serie a fumetti Preacher almeno quanto quella legata alle gesta di Hap e Leonard, paladini dei romanzi di Joe Lansdale.
La attendevo ancora di più perchè ideata e fortemente voluta dalla scuderia di Seth Rogen ed Evan Goldberg, probabilmente fan della prima ora dell'opera di Garth Ennis e Steve Dillon.
La attendevo perchè Preacher è una delle cose più fottutamente grandi che il Fumetto mi abbia regalato come lettore.
La attendevo perchè adoro ogni singola vignetta di questo titolo, e quello che avrei voluto è una serie che potesse valere quantomeno la metà dello stesso.
Peccato che non sia neppure lontanamente così.
Ora, io non vorrei fare il fondamentalista sostenitore dell'opera originale e detrattore accanito della trasposizione per piccolo o grande schermo, ma devo ammetterlo: questa versione di Preacher, per chiunque conosca il fumetto, sta all'originale quanto l'orrido Io sono leggenda con Will Smith al Capolavoro letterario al quale si sono "ispirati" per portare la stessa immondizia in sala.
Nulla, di quello che è lo spirito del lavoro di Ennis e Dillon, è rimasto nell'adattamento qui presente, dalla figura di Jesse Custer - che più che un eroe tormentato pare uno stronzo fatto e finito - o di suo padre, della mescolanza di charachters presenti in tutta la serie a fumetti condensati in questa prima stagione - dal Santo degli assassini a Odin Quincannon, tanto per citarne due -, dallo snaturamento di Tulip e Facciadiculo ad un tentativo maldestro di riproporre Cassidy in modo che, almeno per lui, i fan hardcore non rimpiangessero il sarcastico, alcolizzato e scombinato vampiro del Tarantino dei Comics Ennis.
La storia stessa non ha praticamente nulla a che vedere - o quasi - con l'originale, senza contare che, almeno per ora, alcuni passaggi tra i più interessanti dell'epopea di Custer - Fino alla fine del mondo resta uno dei miei capitoli preferiti della saga - sono stati mantenuti ai margini in attesa di tempi migliori che, per il sottoscritto, non faranno in tempo ad arrivare, considerato che ho deciso senza troppi rimpianti di abbandonare un titolo che non mi pare abbia nulla che possa trattenermi.
Anche senza contare i miei appunti da groupie dell'opera originale, infatti, ho trovato Preacher poco incisiva, a tratti perfino lenta, priva di una direzione vera e propria da assegnare ai suoi protagonisti o antagonisti, con troppa carne al fuoco per essere sviluppata in soli dieci episodi, o abbastanza per ingolosire l'audience ad attendere una seconda stagione che promette di essere incasinata - e non in senso buono - almeno quanto la prima.
Un vero peccato, perchè se c'è una materia che merita di essere sviluppata a dovere e creata per essere destinata a diventare un cult è proprio quella offerta dalle avventure del revedendo Jesse Custer, ospite umano di Genesis e combattivo rivale di Dio e di qualsiasi stronzo figlio di puttana cerchi o solo tenti di pensare che il Male possa trionfare sul Bene, anche quando il secondo è pronto a mascherarsi dal primo.
E se qui ci fossero Custer in persona, John Wayne o Genesis, non ci sarebbe parola per definire questa robetta che pare acqua calda al confronto di una bella birra ghiacciata, o un bourbon da competizione.
Dunque fanculo, Preacher all'acqua di rose della tv.
Torno felice agli albi che hanno riempito la mia crescita di lettore.




MrFord




 

15 commenti:

  1. Da profano, l'ho trovata molto divertente.
    Pare che la seconda, comunque, si allaccerà propriamente alla serie a fumetti.
    Nel mentre, ti segnalo Hell or High Water: ti piace. E a me è piaciuto, sì, ma non l'ho trovato proprio all'altezza delle sue medie sperticate. :)

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    1. Mi segno Hell or High Water, mentre per Preacher, non so se il problema sia stato aver adorato il fumetto, ma proprio non mi è andata giù. ;)

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  2. Alcune trovate non mi sono dispiaciute, ho apprezzato moltissimo l'attore scelto per Cassidy, per esempio.
    In generale però non ho trovato quelle sensazioni che il fumetto è sempre stato in grado di regalarmi, tanto che l'ho mollata intorno all'ottavo episodio.

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    1. Gilgun, in effetti, è stata la scelta migliore del cast.
      Ma è troppo poco, considerato il materiale che avevano.

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  3. La lentezza è il marchio di AMC, tu sai che il fumetto mi piace molto, e "Preacher" non può essere adattato per un formato diverso, la censura lo ammazzerebbe. Quindi ho apprezzato le modifiche (un paio sostanziali) alla storia. Lo spirito dei personaggi e rispettato, certo non è un adattamento pagina per pagina, ma per quello ho sempre i fumetti che sono un capolavoro ;-) Cheers

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    1. E con "la lentezza è il marchio AMC",accantono definitivamente ogni blanda idea di cominciare a vederla.Resto dell'idea di recuperare i fumetti,prima o poi.

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    2. Bara, posso capire fare qualche modifica per evitare troppe censure, ma cambiare radicalmente figure come Facciadiculo o quella del padre di Custer è sacrilegio, per me. :)

      Lazy, recupera i fumetti: molto, molto meglio.

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  4. Non ho mai capito nemmeno io perché farne tutt'altro prodotto, quando il fumetto è una vera e propria fottuta forza.
    Potevano farlo in modo diverso, guardando maggiormente al fumetto. Infatti, mi sono fermato dopo pochi episodi.

    Moz-

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    1. Io in realtà speravo che ottimizzassero il materiale e ne tirassero fuori una serie cult: peccato che il risultato sia decisamente lontano dalla definizione stessa.

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    2. Allora un brindisi all'essere d'accordo contro questa serie! :)

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  5. Questo è un miracolo!

    Per una volta (credo la prima o quasi) condivido le tue bottigliate. Il fumetto non l'ho letto, però la serie l'ho trovata davvero poca roba. Lenta, noiosa, incasinata in una maniera senza senso, come la maggior parte dei film dei Coen. Strano quindi non ti sia piaciuta...

    Salvo giusto i personaggi di Tulip e Cassidy, mentre Jesse è davvero insopportabile. Sempre più strano che non ti sia piaciuto nemmeno lui... ;)

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    1. Questo è un miracolo!
      Non solo mi dai ragione, ma a questo punto potrei addirittura pensare che il fumetto potrebbe piacerti, eccome.
      Quel Jesse sì, che funziona.

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  6. Fermo restando che col fumetto c'entra davvero poco o nulla (i personaggi di Jesse e soprattutto Tulip non li hanno azzeccati neppure per sbaglio, spero che con la prossima stagione aggiustino il tiro) l'ho adorata. Forse perché il fumetto di Preacher è lì e nessuno me lo tocca, posso rileggerlo tutte le volte che voglio vivendomi l'epopea di Ennis come Dio comanda o forse perché mi sono impallata con Joseph Guilgun (sono pur sempre una donna!) o forse perché guardando la serie mi sono davvero divertita (Quincannon non c'entra nulla col fumetto ma quanto mi è piaciuta la versione di Jackie Earl Haley e la demenza imperante nella Annville fittizia)... insomma, ho mille motivi per aspettare impaziente la seconda stagione :P

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    1. A prescindere dal sacrilegio compiuto sull'originale, invece, io l'ho trovata davvero una serie noiosa, spenta e fintamente provocatoria.
      Purtroppo, neanche un Cassidy vagamente somigliante all'originale è riuscito a salvarla in qualche modo.
      Bocciatissima.

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