mercoledì 30 novembre 2016

Love (Gaspar Noè, Francia/Belgio, 2015, 135')




Il fatto che Gaspar Noè sia uno degli autori più interessanti del panorama "alto" europeo - malgrado sia nativo di Buenos Aires va considerato francese d'adozione da tempo immemore -, ed uno dei pochissimi, pur essendo clamorosamente elitario, a non avermi mai fatto pensare neppure per scherzo al radicalchicchismo, è indubbio da tempi non sospetti, prima ancora che sfornasse quello che, ad oggi, è senza dubbio il suo film di riferimento, quell'Enter the void che qualche anno fa percorse la blogosfera come una tempesta segnando probabilmente le vite da spettatori di molti di noi.
Eppure, non so neppure esattamente per quale motivo, ho avuto paura per mesi di approcciare questo Love: aspettative alte, commenti lusinghieri letti da più parti, il pensiero che il sesso potesse appiattire il lavoro del regista hanno fatto in modo che restasse "congelato" al Saloon per diversi mesi, prima che questo mio periodo lontano dal lavoro e dunque di freschezza mentale maggiore lo riportasse a galla come un reperto.
E cos'è accaduto, quando il diabolico Gaspar ed il vecchio cowboy hanno incrociato di nuovo i loro cammini? Love si è rivelato il primo scivolone del regista o l'ennesima conferma?
Senza dubbio parliamo di un prodotto - come gli altri firmati dal buon Noè, del resto - non per tutti - un limite che, purtroppo, non permetterà mai a questo autore strepitoso di raggiungere il grande pubblico ed il grande successo - certo non per i contenuti o per le immagini quanto per l'approccio, ma ad un tempo siamo di fronte ad un esperimento unico nel suo genere, il racconto di una storia d'amore - malata oppure no che sia - strutturato a partire da quella che è l'ossatura di ogni storia d'amore che si rispetti: il sesso.
Personalmente, infatti, con la crescita e l'esperienza - in fondo l'idealizzazione dei sentimenti ha la sua giusta casa nel periodo dell'adolescenza - sono giunto alla conclusione - e penso non soltanto io - che se una storia funziona - e parlo di anni, e di legami forti - lo fa perchè cementata alla base e tenuta in piedi anche e soprattutto dal sesso, a prescindere dall'amore che si possa provare per chi ci sta accanto: in fondo, passereste uno, dieci, cinquant'anni accanto a qualcuno con il quale - o la quale - non provate alcun piacere - o un piacere molto moderato - a scopare?
Non credo proprio.
In questo senso la vicenda di Murphy ed il suo rapporto perduto con Electra sono perfetti per raccontare gli squilibri, le ascese e le cadute legate a doppio filo proprio al sesso, che se non è il motore dell'amore ne è senz'altro la benzina: Noè, con il suo solito piglio a metà tra il geniale ed il volutamente provocatorio, conduce l'audience attraverso un viaggio nel Tempo - altro concetto centrale del lavoro del regista - e racconta una sua versione di 500 giorni insieme con un sacco di scopate in più, senza risparmiare nulla - o quasi - all'immaginazione, portando sullo schermo anche sequenze davvero credibili e potenti - anche se, per quanto mi riguarda, il sesso esplicito al Cinema trova le sue due massime espressioni in Shortbus e L'impero dei sensi - e stimolando non solo eccitazioni varie ma anche e soprattutto una riflessione rispetto a quanto istintivi, cattivi, stupidi ed inesorabilmente innamorati possiamo riuscire ad essere nel corso della nostra vita.
Riuscire in un'impresa del genere grazie ad un film certo non tambureggiante in termini di ritmo ed attraverso un protagonista che personalmente ho trovato detestabile è l'ennesima conferma del talento visivo e di rottura di Noè, che scivola soltanto in un paio di momenti fin troppo provocatori - non sconvolgenti, sia chiaro, quanto forse più di cattivo gusto - ma confeziona l'ennesimo lavoro che chi avrà la voglia di affrontare non potrà più dimenticare.
In fondo, quello del torbido Gaspar è un Cinema d'esperienza.
E da amante della vita, non posso non amarlo.




MrFord




 

17 commenti:

  1. "sesso, che se non è il motore dell'amore ne è senz'altro la benzina"
    Questa me la incornicio da qualche parte,non potrei essere più d'accordo!12 anni col Khal non li avrei mai passati,se qualcosa da quelle parti non fosse andato come deve.
    Ma neppure uno ;)
    Non sono una fan dei film sul sesso "d'autore",come non mi interessano tanto le scene di sesso spinto nelle serie tv *coff coff GOT*...come dico sempre:se voglio vedere gente che scopa,mi guardo un porno.
    E visto che la visione mi sembra ostica(per via della lentumia ed autorialità),e che il Khal è del mio stesso avviso sul discorso di sopra,mi sa che saltiamo senza rimpianti!

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    1. Non mi pare, in effetti, una visione in linea con i vostri gusti, però ti dico: la sequenza di sesso a tre tra il protagonista, la sua fidanzata e la giovane vicina è sicuramente molto interessante. ;)

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    2. Un buon modo per evitare la visione. ;)

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  2. Film che l'anno scorso, in questo stesso periodo, avevo molto amato. Peccato per qualche scena fine a sé stessa - tipo il famigerato schizzo -, perché non è perfetto. E tra l'incontro tra i due svelato sul finale e la scena di chiusura sala il magone.

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    1. *perché pareva francamente evitabile.

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    2. Evitabile anche per me la scena dello schizzo, più che altro provocatoria.
      Il film è senza dubbio profondo e coinvolgente, anche se rispetto a Enter the void o anche Irreversible l'ho amato meno.
      Ad ogni modo, Noè spacca.

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  3. Enter the Void è ancora lì che aspetta il suo momento, la sua aurea di capolavoro avvolge la visione in una certa paura.
    Con Love, invece e a sorpresa, è stato un colpo di fulmine, quanta verità sul quel sesso che a film finito, si dimentica, a restare è quella sofferenza e quella malinconia, insomma, l'amore.

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    1. Se non c'è sesso, non c'è amore, da molti punti di vista.
      Come scrivevo a Ink, un film profondo ed interessante, anche se io l'ho amato forse meno di voi.

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  4. Strano che a un bacchettone anti radical-chic come te sia piaciuto uno dei film indubbiamente più radical-chic di questo secolo...
    La cura cannibale sta finalmente facendo effetto? :)

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    1. Ahahaha secondo me ci sono in giro film incredibilmente più radical di questo! ;)

      Per il resto, mi sono goduto, come se non ricordo male avevamo espresso ai tempi del tuo post entrambi, il sesso prima dell'amore. ;)

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  5. Un film che ho visto nel momento giusto e che mi ha fatto pensare a diverse cose. Lo ho amato e odiato proprio per questo, ma non mi ha lasciato indifferente, proprio no.
    Bentornato Gaspar!

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    1. Difficile, in effetti, che Noè lasci indifferenti. ;)

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  6. Visto dopo segnalazione del Cannibale.
    E' davvero un film d'impatto... Pensavo fosse un semplice film erotico, invece va oltre.

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    1. Ti dirò di più: secondo me non è per nulla un film erotico. :)

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  7. lo temo, ora che lo hanno messo su Netflix dovrò vederlo anche io, Noe con enter the void è entrato nell'olimpo dei registi più provovatori e iteressanti... temo la caduta...

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    1. Sicuramente Enter the void è su un altro pianeta, ma una visione la merita senza dubbio anche questo.

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