mercoledì 23 novembre 2016

Animali notturni (Tom Ford, USA, 2016, 116')





Ricordo bene quando, nella primavera del duemilasei, iniziai a scrivere quello che, ad oggi, è il mio unico romanzo - e che, prima o poi, non mi dispiacerebbe affatto pubblicare, ma questa è un'altra storia -: era un periodo particolare della mia vita, stavo da tanto tempo con una persona cui ho voluto tantissimo bene ma che, nonostante il lungo percorso fatto insieme, era arrivata a non conoscermi almeno quanto io non conoscevo lei.
Forse ci siamo incontrati quando eravamo troppo giovani, o forse, chissà, non siamo stati pronti, o semplicemente non era destino: fatto sta che in quella primavera, con alle spalle i ricordi dei nostri due viaggi più belli - curioso siano stati gli ultimi -, mi chiesi se volevo continuare a stare con lei e fingere di non essere presente o ricominciare da capo.
Scrissi quel romanzo per ricominciare da capo, perchè avevo bisogno come l'aria di tornare a sentire tutti i lati di me che avevo seppellito da troppo tempo, e diedi inizio alla mia stagione più selvaggia e senza controllo.
Nel corso dei primi paragrafi del romanzo, uno dei tre protagonisti - che poi sono sempre lati di me - uccide con un colpo di fucile la moglie malata da tempo per porre fine alle sue sofferenze e partire con un vecchio e forse odiato compagno d'armi.
Ricordo di averlo fatto non tanto per dare sfogo ad una vendetta nei suoi confronti, o perchè avesse colpe superiori alle mie - e ne avevo, credetemi, molte più io -, ma quel passaggio mi fece respirare così tanto da farmi capire che quella storia era finita.
Ricordo anche quanta sofferenza c'era in lei quando mi chiese perchè "l'avessi uccisa" quando ebbe occasione di leggere il lavoro finito.
In realtà avevo ucciso la nostra storia, ma risponderle non è stato facile.
Pochi anni dopo, quando ebbi l'occasione e la fortuna, grazie al lavoro, di passare un pomeriggio come accompagnatore di Joe Lansdale durante un firmacopie, chiacchierando di scrittura si parlò di quanto finisca per essere importante per chi sta dietro la tastiera il fatto di essere presente nel suo lavoro, di non inventare più del necessario, perchè una pagina scritta e "sentita" è in grado arrivare al cuore di un lettore molto più di una preparata a tavolino.
Prima di essere letteralmente rapito dalla visione di Animali notturni - che è stata quasi metacinematografica, considerato che nel corso della sequenza dell'inseguimento tra le due auto nel nulla delle provinciali del profondo Texas un ragazzino ha perso il controllo della sua vettura nei pressi di casa Ford finendo contro il grande albero di fronte all'ingresso della stessa abbattendo completamente una parte del muro di mattoni che conduce al portone d'ingresso - pensavo, sbagliando, che Tom Ford, tutto stile e grandi cornici, fosse uno da tavolino pieno, e che con il cuore e la pancia c'entrasse poco o nulla.
Anzi, a dirla tutta, mi aspettavo per Animali notturni un destino simile a quello che negli ultimi giorni è toccato a The neon demon o Knight of cups.
Devo invece togliermi il cappello di fronte ad un'opera che senza dubbio è autoriale, stilosa, girata e fotografata con eleganza sopraffina, scritta con il bisturi ed interpretata da tutti i protagonisti impeccabilmente - per una volta Gyllenhaal non riesce a rubare completamente la scena -, ma anche torbida, calda, ipnotica, un cocktail riuscito alla perfezione che unisce Lynch, Jeff Nichols ed un finale che farebbe invidia al Wong Kar Wai dei giorni migliori.
Non è facile scrivere d'amore parlando di violenza e vendetta, e non è facile riuscire a liberarsi di un amore in modo così dirompente come riconoscendo che è finito, mettendolo su carta, venendo a patti con la propria sofferenza, con se stessi e con chi abbiamo avuto accanto.
Animali notturni, opera autoriale, stilosa, girata e fotografata con eleganza sopraffina, scritta con il bisturi ed interpretata da tutti i protagonisti impeccabilmente, è zero tavolino e cento per cento animalesca.
E' tutta la passione che nei primi giorni si mette nel sesso, e negli ultimi nell'odio per tutto quello che una storia può aver significato o significare.
Animali notturni sono denti affondati nel collo e unghie nella schiena.
Ma soprattutto, quel qualcosa che ti entra dentro, cuore e cervello, e sai che non ti lascerà più.
E non è quel qualcosa che vorresti. O che avresti voluto.
E' qualcosa che mostra tutto quello che pensavi non potesse essere vero.
Qualcosa cui puoi rispondere solo diventando cattivo come lei.




MrFord




18 commenti:

  1. Anche A single man,il precedente di Tom Ford,era molto emozionante pur essendo molto elegante,stiloso ed anche lento...questo Animali notturni lo devo vedere assolutamente,anche se mi toccherà aspettare una mattina in solitaria(al Khal,dopo il consiglio della Bolla,non mi arrischio a propinarlo XD)

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    1. Considerata la parte "romanzata" centrale, molto tesa e violenta, secondo me potresti provare anche con lui. Secondo me non è per niente un film indigesto.

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  2. A Single Man mi aveva colpito moltissimo e questo, ad occhio e croce, è uno dei film che più attendevo quest'anno. Spero di vederlo presto. E pure di leggere questo romanzo, eh!

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    1. Il romanzo mi incuriosisce, ma ho già una pila di arretrati, e da quando sono a casa il mio tempo di lettura si è ridotto un sacco, quindi per il momento attendo!

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  3. Cercavo giusto una recensione attendibile su questo film che mi ispirava molto... credo d'averla trovata ;)

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    1. Muchas gracias, Spirito!
      Mi fa piacere poter essere considerato così attendibile! :)

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  4. Mi fai venire voglia di rivederlo (anzi, comprarmi il DVD), e perché non pubblichi il tuo romanzo a puntate sul tuo blog? Se per te non è troppo personale esporti così, perché hai suscitato tanta curiosità! Anche io vorrei essere in grado di scrivere un romanzo, ma purtroppo il mio stile non è letterario e già faccio fatica a tirare fuori i pensieri per il mio blog, figuriamoci per una una novella! :-/

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    1. Se entro qualche mese non trovo altre soluzioni, penso lo pubblicherò su Amazon, ed ovviamente sarà pubblicizzato qui.
      Staremo a vedere. ;)

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  5. Ho letto di paragoni (assurdi) con Kubrick che non hanno cittadinanza, ma anche io sono rimasto stupito da un film ben fatto, e a sorpresa più “di genere” di quello che mi sarei aspettato, mi è piaciuto e non necessariamente poco ;-) Cheers

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    1. I paragoni con Kubrick sono folli, ma resta davvero un ottimo film, tra i migliori di quest'ultima parte dell'anno.

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  6. Oh no!
    Speravo che ne parlassi male. Adesso che l'hai promosso invece le mie aspettative nei confronti di questo film sono scese.
    Drasticamente.

    Quanto al tuo romanzo, spero prima o poi di leggerlo, in modo da stroncarlo come si deve. ;D

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    1. Ovviamente, spero che il film non ti piaccia e che tu possa stroncare il mio romanzo: altrimenti che figura ci faresti!? ;)

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  7. io penso proprio che lo vedrò stasera... sono indecisa tra questo e Genious, ma ho letto meglio della nuova fatica cinematografica di Tom Ford

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    1. Non ho ancora visto Genius, ma questo per me è assolutamente da non perdere.

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  8. ... adesso però con 'sto romanzo ci hai fatto incuriosire! Non puoi buttare il sasso e ritirare la mano! :) :)
    Scherzo, ovviamente. Comunque, se mai un giorno ti andasse di renderlo pubblico io lo leggerei volentieri

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    1. Come scrivevo ad Alessandra, sto solo aspettando di capire se riuscirò a sistemarmi con un qualche editore: altrimenti pubblico su Amazon e via. :)

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  9. Chapeau. Per tutto quello che hai scritto, è stato come rivivere il film in modo diverso, io che mi sono soffermata sull'eleganza e sulla sofferenza trattenuta, ma quando i denti affondano, affondano.

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    1. Muchas gracias, Lisa.
      Il bello dei bei film è dato dal fatto che riescono a stimolare i diversi punti di vista di chi li guarda. :)

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