sabato 5 novembre 2016

Shameless - Stagione 6





Se fossi un tipo tecnologico, di quelli sempre aggiornati sui trend e i social e cazzi vari, penso che qui al Saloon campeggerebbe perennemente l'hashtag "Io sono un Gallagher": fin dai tempi della prima stagione i membri di questa scombinata, caotica famiglia dei sobborghi di Chicago sono entrati nel cuore dei Ford tutti - anche il Fordino, ormai, vuole "vedere Frank" - e, come pochi altri protagonisti di serial televisivi, hanno saputo mantenere alta la qualità delle loro disavventure senza per questo perdere in fascino.
Ed anche questa volta, pur se con qualche peripezia in più ed una seconda metà della stagione decisamente superiore alla prima, non si sono smentiti.
Dal sempre detestabile, apparentemente invulnerabile ed assurdo capofamiglia Frank - che riesce a rendersi il meno sopportabile dei charachters ed un guru spirituale quasi paterno, pur se assolutamente distorto e cattivo - fino alla sempre più fragile Fiona - che stagione dopo stagione mostra il fianco ad una sorta di stanchezza di fondo legata al fatto di essere stata il fulcro della famiglia per anni -, passando per il rilancio per Ian - che, da gregario, aveva passato le ultime annate in ombra - e la caduta der il mio favorito Lip - che come genio della famiglia finisce per cominciare a patire le aspettative che, volontariamente o no, tutti, compreso se stesso, hanno rispetto al suo futuro -, dal tentativo di emancipazione di Debbie alla fantastica caratterizzazione di Carl, forse il vero e proprio mattatore di questa sesta annata dei Gallagher.
Certo, in fase di scrittura per la prima volta non tutto funziona al cento per cento - si veda il personaggio di Shawn e la sua fine -, eppure la carica emotiva e di pancia che hanno i Gallagher resta senza rivali per chiunque abbia o abbia avuto una famiglia numerosa e caotica, o anche soltanto caotica pronta a specchiarsi nei casini, nei tracolli e nell'incrollabile voglia di non mollare e continuare a rialzarsi dei nostri eroici esponenti della Chicago proletaria e povera.
Perchè il bello dei Gallagher - e di tutto quello che rappresentano - risiede proprio nel carattere, nel desiderio di riscatto, di lotta, di continuare a vivere da uomini e donne della strada e del popolo nonostante le bastonate che giorno dopo giorno sono - e siamo - destinati a prendere: il bello dei Gallagher è vedere Carl passare dal riformatorio e lo smercio di armi alla volontà di diventare un poliziotto, Ian combattere affinchè il suo bipolarismo non venga preso come una scusa per compatirlo o compatirsi, Lip dibattersi affinchè gli venga riconosciuta una fragilità di fondo che, per una persona intelligente come lui, pare non essere concepita.
E lo stesso Frank, nella sua "invincibilità", calza a pennello con questo spirito.
Dunque, come ogni anno, come ogni giorno, come ogni stagione ed episodio finisco a soffrire e farmi il culo con ognuno dei Gallagher, da quelli che sento più affini a quelli che, al contrario, prenderei a pugni in faccia: perchè in fondo con la Famiglia è sempre così, e anche quando c'è qualcuno che con te c'entra poco e niente, o proprio non digerisci, o vorresti prendere a calci nei denti, quando c'è bisogno, nella buona o nella cattiva sorte, finirai per trovarti sempre lì.
Al sangue non si può mentire.
Buono o cattivo che sia.




MrFord




 

10 commenti:

  1. Al momento è senza dubbio la mia serie preferita, tanto che sto seguendo la settima stagione in lingua madre.
    Se posso dirlo però, la sesta mi è parsa la stagione più debole in assoluto, ed anche i primi episodi della settima per certi versi continuano con questo trend.
    Serie fantastica, ma che ultimamente sta andando troppo sopra le righe.
    Riguardo i personaggi, Debbie a parte, adoro proprio tutti, perfino Liam.
    Ma è indubbio che Frank, Fiona e Lip siano il vero fulcro della serie ed i più talentuosi in assoluto.
    Ci aggiungerei anche Ian, ma negli ultimi episodi sta diventando una vera e propria macchietta, purtroppo.

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    1. Verissimo, è stata la prima volta in cui ho notato un calo, soprattutto nella prima metà della stagione.
      Speriamo che con la settima si torni ai livelli giusti per una delle serie migliori degli ultimi anni.

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  2. Bella stagione e grandissimo Carl, personaggio che dallo scorso ciclo di episodi ne esce decisamente meglio. Ho detestato la storia tra Ian e Caleb

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    1. Carl è stato senza dubbio l'mvp della stagione. Spero continui a crescere come personaggio.

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  3. A me, al contrario di Alfonso, questo Ian più tranquillo piace. Anche se, come un po' tutti, aspetto il ritorno di Mickey, che pare essere nell'aria... Chissà.
    Insieme a Ian, più tranquilli anche gli altri. Nella sesta, c'è una specie di normalità.
    Sto seguendo la settima. Con due stagioni di Shameless in un anno solo, è senz'altro un anno migliore. ;)

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    1. Senza dubbio. ;)

      Anche qui in casa Ford si ama moltissimo Mickey, tra l'altro. ;)

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  4. Stagione decisamente in calo.
    I livelli restano decenti, però ormai sarebbe ora di pensare di terminarla.
    Ma d'altra parte tu sei un abitudinario che vuole che le serie durino almeno 11 stagioni, quindi non puoi capire...

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    1. A dire il vero io adoro le serie che finiscono al top, ma c'è da dire che anche se in calo, questa stagione di Shameless si mangia il tuo tanto idolatrato Mr. Robot. ;)

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  5. Potrebbe essere un'ottima serie da spentolamento,anche se ora che sto per finire BB,ho tanta di quella roba da recuperare,che non so da dove partire XD questa,Lost o SOA?Mica facile XD

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    1. Cazzo, tutta roba tosta: questa è una serie "in famiglia" perfetta, SOA una corsa indimenticabile, Lost un'esperienza unica.
      Io, forse, partirei con l'ultimo.

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