martedì 29 novembre 2016

Kubo e la spada magica (Travis Knight, USA, 2016, 101')




E' curioso come e quanto, a volte, il Cinema d'animazione di qualità - fatta eccezione per realtà ormai consolidate come Pixar o Ghibli - viaggi in direzione diametralmente opposta a quella della distribuzione: di recente, ho felicemente massacrato quell'obbrobrio ipercommerciale di Trolls, merdina gommosa targata Dreamworks che ha letteralmente invaso la Penisola, mentre più o meno negli stessi giorni passava praticamente sotto silenzio Kubo e la spada magica, produzione ben più valida e profonda ma con un appeal commerciale decisamente più scarso - almeno agli occhi di chi decide questo tipo di cose -.
Il lavoro di Travis Knight, infatti, pescando a piene mani dalle fiabe orientali - ma non solo, si noti l'ispirazione al magnifico La fortezza nascosta di Kurosawa - e dall'approccio visivo della stop motion, riesce a presentarsi come un mix perfetto di classicità vecchio stampo ed ironia moderna, tenuto vivo da personaggi che funzionano dal primo all'ultimo, un importante sottotesto legato al valore dei ricordi e della vita vissuta con chi amiamo e ci ama - leggasi principalmente Famiglia - ed un ritmo piacevole che permette al prodotto di risultare non banale ad una prima occhiata prettamente estetica: personalmente, malgrado il Fordino non ne sia stato particolarmente conquistato se non nelle fasi in cui entravano in gioco gli animali antropomorfizzati della storia di Kubo, ho trovato il tutto emozionante e ben costruito, in grado di ricordare in qualche modo il primo Kung Fu Panda e tutta la filosofia dell'outsider guidato dall'amore che ha fatto la fortuna dei film d'avventura figli degli anni ottanta da Karate Kid ai Goonies, senza per questo, per l'appunto, risultare un'operazione di mero amarcord o troppo "vecchia" - gli scambi tra Scimmia e Scarabeo sono uno spasso, ed in particolare la primate vince a mani basse nella categoria "personaggio dell'anno" per quanto riguarda i cari, vecchi "cartoni animati" -.
L'utilizzo, inoltre, di due strumenti narrativi come il viaggio ed il sogno rendono il film solido quanto piacevole da vedere a prescindere dalla vostra età anagrafica, segno che il bersaglio è stato centrato e che, in fase di sviluppo, non si è pensato solo ed esclusivamente a merchandise e doppi giochi da multisala nel weekend per famiglie senza la minima idea di come intrattenere i propri figli: e dall'utilizzo delle zie di Kubo come nemiche giurate di sua madre - una cosa quasi shakespeariana anche come rappresentazione delle due "streghe" una volta tre, e di nuovo un rimando ad un altro gioiello di Kurosawa, Il trono di sangue - a quello del nonno pronto a fagocitare il nipote e tutta la sua eredità fino ad un finale che richiama, ed è un altro richiamo alla saga di Po, quello splendido di Kung Fu Panda 3, viene da chiedersi come sia possibile che un prodotto di questo tipo resti una chicca da appassionati quasi tutti entusiasti e non un prodotto sul quale investire guardando per una volta alla qualità e non alla quantità.
Purtroppo per noi tutti, ho l'impressione che quest'ultimo quesito resterà un mistero anche per chi riesce a vedere oltre come Kubo, che porta comunque fiero lo stendardo degli outsiders regalando anche ai bimbi di questa generazione un personaggio in cui identificarsi imparando che farsi il culo aiuta sempre, e avere qualcuno che ci copre le spalle mentre ce lo facciamo aiuta ancora di più.




MrFord




 

16 commenti:

  1. Sembra carinissimo!Lo metto in lista per i recuperi,ne avevo sentito parlare a malapena....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero molto carino. Segna, perchè il recupero lo merita!

      Elimina
  2. In rampa di lancio anche dalle mie parti, i ragazzi della Laika portano fieramente avanti la tradizione della stop-motion, avercene di film d'animazione come questo ;-) Cheers

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avercene davvero! Altro che le solite schifezze mangiasoldi Dreamworks e soci! ;)

      Elimina
  3. Come sai, l'ho adorato, come cartone animato vince a man bassa su qualsiasi altro film d'animazione quest'anno. Immaginavo che il Fordino non si sarebbe entusiasmato, è un po' troppo cupo e complesso per i piccoli... ma tra qualche anno, di sicuro, lo amerà!! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono sicuro anch'io che tra qualche anno verrà rivalutato dal Fordino.
      Intanto, me lo sono goduto io! :)

      Elimina
  4. Assaporato una settimana fa e adorato.
    Non ho seguito molti film d'animazione in uscita quest anno ma Kubo, un po' per le riprese a classici orientali un po' per la tecnica sfruttata per realizzarlo, ha colpito la mia attenzione.
    La piccola me si è incantata con gli origami, divertita ad immaginare la reale identità di scimmia e scarabeo e commossa, felicemente, sul finale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti è un film che offre un sacco di spunti, sia divertenti che profondi, a qualsiasi età. :)

      Elimina
  5. Non sei riuscito a convincermi del fatto che non sia la solita bambinata...
    Anzi, dopo i paragoni con quella boiata di Kung Fu Panda mi hai convinto a girare al largo. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Finchè tu resti al largo dal buon Cinema, di qualsiasi genere sia, non posso che essere contento. ;)

      Elimina
  6. Non so come mai ma sulla carta mi ispirava gran poco pur essendo appassionata di animazione. Dopo tutti questi commenti entusiastici e i tuoi bicchieri, cedo volentieri alla visione :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lisa, sono più che sicuro che ti conquisterà.
      Tienimi aggiornato!

      Elimina
  7. La Laika è amore puro dai tempi di "Coraline". Questo, tanto per cambiare, da me non è passato... T.T

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cerca di recuperarlo: a me è piaciuto molto più di Coraline.

      Elimina
  8. Mi dispiace davvero che non l'ho beccato da me. Lo hanno trasmesso ad orari ignobili :(

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...