domenica 27 marzo 2016

Spring

Regia: Justin Benson, Aaron Moorehead
Origine: USA
Anno: 2014
Durata: 109'








La trama (con parole mie): il giovane Evan, californiano, perde nel giro di pochissimo tempo entrambi i genitori, ai quali era legatissimo, ed il lavoro sfogando la tristezza covata dentro nei lunghi mesi passati accanto alla madre malata. Finito nei guai anche con la Legge, decide di allontanarsi dagli States e prendersi un periodo per capire che direzione dare alla propria vita: giunto in Italia, e visitata Roma, si aggrega ad altri due ragazzi percorrendo la costa tirrenica: rimasto solo in una piccola località e trovato un impiego come contadino in cambio di vitto e alloggio, Evan conosce Louise, misteriosa sua coetanea con la quale inizia una storia travolgente fatta di sesso e complicità ma anche di tutti i presupposti per un innamoramento.
La ragazza, però, nasconde un segreto oltre ogni immaginazione: riuscirà Evan a convivere con lo stesso, e la storia a proseguire nonostante questo fardello?









E' davvero curioso, sentirsi dall'altra parte.
Un pò come quando, da studente, invidi i tuoi genitori che lavorano, ed in men che non si dica ti ritrovi con un lavoro e pensi a quanto era bello, al contrario, passare la giornata tra scuola, amici e libri - risultati ed applicazione a parte -.
Oppure quando, da adolescente, immagini di avere non solo il mondo in mano, ma anche un'intelligenza ed una sensibilità che tutti quegli altri stronzi, vecchi o giovani che siano, non avranno mai e poi mai.
E' una sensazione che mi ha accompagnato praticamente per mano nel corso di tutta la visione di Spring, pellicola anomala ed affascinante che ha serpeggiato nella blogosfera nel corso degli ultimi mesi ammaliando grazie ad un setting a noi familiare, una fotografia splendida ed una regia che resta ottimamente in equilibrio tra lo sfoggio di tecnica del giovane e lo sguardo esperto del vecchio.
Del resto, sempre per restare legati alle tematiche che il film affronta, mi sono sempre sentito in bilico tra i due protagonisti: io sono da sempre un grande fautore dell'esperienza e della vita vissuta, e vorrei godermi ogni giorno il più a fondo possibile aggrappandomi alla possibilità che abbiamo con le unghie e con i denti per quanto più tempo sarò in grado di restare aggrappato, ma se qualcuno mi desse l'occasione di poter avere un'eternità per vagare, esplorare, imparare, viaggiare e chi più ne ha, più ne metta, metterei subito la firma.
Per usare paragoni da nerd appassionato di giochi di ruolo, potrei quasi pensare di essere un vampiro con un temperamento da lupo mannaro, o un lupo mannaro che sogna di essere un vampiro.
Ma non voglio divagare troppo scrivendo di quanto mi piacerebbe potermela spassare da queste parti fino alla fine dei tempi.
Vorrei scrivere a proposito di Spring, film dalle due anime, senza dubbio interessante, enormemente affascinante, in grado di comprendere l'una e l'altra parte della mia natura, eppure ancora e clamorosamente acerbo, figlio tanto della grande sensibilità dei suoi autori quanto degli eccessi e della voglia di stupire degli stessi.
Non sapevo cosa aspettarmi, dalla visione, ed ammetto che le bottigliate hanno finito per tentarmi con un bicchiere in più a più riprese, ma in questo senso devo dare merito ai registi di aver confezionato una piccola perla, per quanto grezza, che riesce ad affascinare come la sua protagonista tanto quanto a spingere ed insistere come il suo main charachter: certo, non tutto fila liscio come l'olio, a tratti la sceneggiatura è troppo facile e con il finale, secondo me, ci si gioca molto del coraggio mostrato soprattutto nella parte centrale dell'opera e sul lavoro - ottimo - operato sui cambiamenti fisici contro i quali lotta l'eterna fanciulla - indimenticabili, in questo senso, la sequenza nella cripta prima dell'ultima iniezione o lo scambio di battute, in italiano nell'originale, dei due turisti attoniti all'interno della chiesa -, ma può andare anche bene così.
Spring è un film di formazione, tanto per lo spettatore quanto per chi l'ha progettato, sognato, vissuto: ed è proprio con questo spirito che va affrontato.
Cercate di viverlo sulla pelle, sentirlo scorrere sotto di essa, osservarlo dall'alto, e da lontano, e poi immergervi come se foste in cima ad una scogliera nell'attimo appena prima di tuffarvi ed in quello appena dopo l'impatto con l'acqua.
In ogni viaggio ci sono giorni buoni, e giorni cattivi.
Come nella vita.
L'importante è non fermarsi, e mantenere la mente aperta come se avessimo tutto il tempo del mondo.
E come se ogni giorno fosse l'ultimo.





MrFord





"Love bites, love bleeds 
it's bringin' me to my knees 
love lives, love dies 
it's no surprise 
love begs, love pleads 
it's what I need."

Def Leppard - "Love bites" - 







18 commenti:

  1. Piaciuto veramente moltissimo, questo.

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    1. A me è sembrato interessante, ma non riuscito al massimo. Comunque, da tenere d'occhio.

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  2. A me è piaciuto molto, il finale resta uno dei più intensi del 2015. Cheers!

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    1. A me invece il finale non ha convinto.
      Avrei preferito una soluzione più "cupa". ;)

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  3. Love bites!
    *applausi*
    Visto mesi fa,non male il plot,l'abbiamo visto col FFWD dopo una metà circa,davvero troppo artigianale per i nostri gusti O.o

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    1. A me non è parso affatto artigianale: mi sa che vi schiaffate troppe robe da ipereffettoni! :)

      Comunuque, Love bites spacca.

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    2. A noi è parso lento,noioso,con una recitazione abbastanza scrausa e fatto con tremila lire.Però l'idea ci era piaciuta molto,se non altro abbiamo voluto sapere come andava a finire,anzichè dropparlo e basta ;)

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    3. Ad ogni modo, siete davvero terribili: io non credo di aver mai interrotto un film neppure nel caso di merde abominevoli come A serbian film! ;)

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    4. Perchè non hai mai guardato Sharktopus ;)

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    5. Se non ho interrotto A serbian film, posso affrontare qualsiasi cosa! ;)

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  4. Anche secondo me bombetta, e poi la tizia trasformata in una sorta di incubo Lovecraftiano mi ha intrigato parecchio.
    Avercene di film così

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    1. Interessante, ma secondo me lontano dalla bomba che tanti descrivevano. ;)

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  5. L'ho apprezzato, una sorta di Linklater in salsa horror, con finale non troppo convincente purtroppo.
    Ottimi i Def Leppard! ;)

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    1. I Def Leppard spaccano, senza dubbio.
      Ottimo il paragone con Linklater, anche se in questo caso gli autori hanno ancora tanta strada da fare.

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  6. Ford, devi smetterla di esagerare col whisky prima di lanciarti in questi tuoi deliri mentali ahahah ;D

    Comunque, dopo che avevi postato la puntata di Natale di Black Mirror del tutto fuori tempo, questa volta se non altro hai azzeccato la stagione giusta per parlare di questo film caruccio. E' un piccolo miracolo.
    Non di Natale ma di Pasqua. :)

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    1. E' un miracolo che si sia più o meno d'accordo.
      Film caruccio, ma molto meno memorabile di quanto sia stato considerato. ;)

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  7. film che comunque è interessante da vedere, tenta una seconda a via per il genere...

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    1. Assolutamente d'accordo. Peccato solo non sia perfettamente riuscito. :)

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