Regia: Chris Miller
Origine: Usa
Anno: 2011
Durata: 90'
La trama (con parole mie): spinto dal successo come spalla di Shrek, il Gatto con gli stivali guadagna una sua personale pellicola che ne esplora infanzia ed origini collocandole in un mondo che pare a metà tra l'Andalusia ed il Messico, preoccupandosi, più che della fiaba d'origine, di confezionare un prodotto che sfrutti le gags nate dalla collaborazione tra lo stesso Gatto e Humpty Dumpty, senza farsi mancare l'introduzione di un nuovo felino femminile, Kitty Zampe di velluto.
L'insolito trio, cercando di mettere da parte vecchi rancori e rivalità, andrà alla conquista di un leggendario tesoro grazie ai fagioli magici sperando, al contempo, di risolvere tutti i sospesi con il passato.
E così, la Dreamworks ci è ricaduta.
Neanche il tempo di farmi ricredere dopo quel gioiellino di Dragon trainer, ed ecco che la casa madre di Shrek e soci torna sui suoi passi certo meno aggraziati e felini confezionando uno dei film d'animazione più inutili dai tempi del pessimo Megamind di fine 2010, di fatto gettando alle ortiche un - l'unico? - personaggio potenzialmente interessante dell'ormai commercialissimo franchise dell'orco più famoso del mondo dei cartoons.
Il gatto con gli stivali, infatti, mantiene la caratteristica peggiore dei peggiori prodotti del suo produttore, ovvero riuscire a condensare nel trailer gli unici momenti divertenti dell'intera pellicola che, a visione conclusa, risulta essere assolutamente meno convincente in un'ora e mezza rispetto piuttosto che in due rosicati minuti.
Le colpe principali vanno imputate, come di consueto, ad una cura praticamente nulla dello script, giocato tutto ed inesorabilmente sulle singole e pretestuosamente divertenti gag a scapito dalla logica dell'intera vicenda, così come allo spessore inesistente dei protagonisti, ridotti a macchiette senza alcun appeal, che il pubblico sia adulto oppure no: faranno pur vendere tonnellate di merchandising, eppure questo tipo di personaggi inesorabilmente monodimensionali ha ormai sul sottoscritto lo stesso effetto dei cinepanettoni, ovvero una voglia incontrovertibile di sfoderare le più violente bottigliate all'indirizzo dei responsabili della presenza di scempi cinematografici di questo tipo in sala.
Proprio rispetto ai nostri obbrobriosi film natalizi - nell'anno appena passato fortunatamente e per la prima volta castigati al botteghino - prodotti come Il gatto con gli stivali paiono rappresentare la controparte d'animazione della stessa inguardabile materia, forti di un'affluenza durante le Feste sempre piuttosto consistente di famiglie alla ricerca del titolo che possa soddisfare grandi e piccini: la speranza è che, prima o poi, anche per i buoni, vecchi cartoni animati giunga il momento di una sorta di selezione naturale operata da spettatori finalmente alla ricerca dei prodotti migliori, non soltanto delle peggio schifezze giusto per passare un'ora e mezza con i ragazzini seduti tranquilli ed anestetizzati da popcorn e caramelle.
Un 2011 che si chiude dunque malissimo per l'animazione, complici il deciso calo del prodotto Pixar e l'ennesima conferma negativa della Dreamworks, senza neppure considerare schifezze come Rio: rispetto alla grande distribuzione, pare sia rimasto soltanto lo Studio Ghibli a mantenere alte le speranze degli appassionati del genere - e non solo -.
Dunque il consiglio è quello di recuperare lo splendido Arrietty o l'ancora più incredibile Totoro, dimenticandoci di questo scialbo Gatto con gli stivali per lanciarci sul Gattobus della Fantasia.
Quella vera.
Lontana dalle battute di poco conto e dalle gag reiterate manco fossimo nel più banale dei cabaret televisivi.
MrFord
Le colpe principali vanno imputate, come di consueto, ad una cura praticamente nulla dello script, giocato tutto ed inesorabilmente sulle singole e pretestuosamente divertenti gag a scapito dalla logica dell'intera vicenda, così come allo spessore inesistente dei protagonisti, ridotti a macchiette senza alcun appeal, che il pubblico sia adulto oppure no: faranno pur vendere tonnellate di merchandising, eppure questo tipo di personaggi inesorabilmente monodimensionali ha ormai sul sottoscritto lo stesso effetto dei cinepanettoni, ovvero una voglia incontrovertibile di sfoderare le più violente bottigliate all'indirizzo dei responsabili della presenza di scempi cinematografici di questo tipo in sala.
Proprio rispetto ai nostri obbrobriosi film natalizi - nell'anno appena passato fortunatamente e per la prima volta castigati al botteghino - prodotti come Il gatto con gli stivali paiono rappresentare la controparte d'animazione della stessa inguardabile materia, forti di un'affluenza durante le Feste sempre piuttosto consistente di famiglie alla ricerca del titolo che possa soddisfare grandi e piccini: la speranza è che, prima o poi, anche per i buoni, vecchi cartoni animati giunga il momento di una sorta di selezione naturale operata da spettatori finalmente alla ricerca dei prodotti migliori, non soltanto delle peggio schifezze giusto per passare un'ora e mezza con i ragazzini seduti tranquilli ed anestetizzati da popcorn e caramelle.
Un 2011 che si chiude dunque malissimo per l'animazione, complici il deciso calo del prodotto Pixar e l'ennesima conferma negativa della Dreamworks, senza neppure considerare schifezze come Rio: rispetto alla grande distribuzione, pare sia rimasto soltanto lo Studio Ghibli a mantenere alte le speranze degli appassionati del genere - e non solo -.
Dunque il consiglio è quello di recuperare lo splendido Arrietty o l'ancora più incredibile Totoro, dimenticandoci di questo scialbo Gatto con gli stivali per lanciarci sul Gattobus della Fantasia.
Quella vera.
Lontana dalle battute di poco conto e dalle gag reiterate manco fossimo nel più banale dei cabaret televisivi.
MrFord
"Ooh you're a cool cat
coming on strong with all the chit chat
ooh you're alright
hanging out and stealing all the limelight
ooh messing with the beat of my heart yeah!"
coming on strong with all the chit chat
ooh you're alright
hanging out and stealing all the limelight
ooh messing with the beat of my heart yeah!"
The Queen - "Cool cat" -
Non ho ancora visto Il gatto con gli stivali e onestamente non mi attira... ma Megamind è una fffaigata.
RispondiEliminaLeggivendola, sento il richiamo delle bottigliate ad accostare le due parole Megamind e faigata! ;)
RispondiEliminaEddai, se devo stare in casa Dreamworks, Dragon trainer e nient'altro!
Arrietty Volevo andarlo a vedere al cinema con la mia bimba, peccato che sia rimasto nelle sale circa dieci minuti. Lo recupererò in DVD.
RispondiEliminaPS: Megamind forse non sarà un faigata ma non era male dai, Dragon Trainer decisamente il migliore prodotto Dreamworks.
RispondiEliminaComunque negli ultimi tempi io voto per Rango.
Firma, Arrietty è una vera meraviglia, appena puoi recuperalo, vale davvero la pena, come tutta la produzione dello Studio Ghibli.
RispondiEliminaPer il resto, che dire!?
A me Megamind era sembrato davvero bruttino, mentre Dragon Trainer è ottimo, così come Rango, divertentissimo!
Sono arrivata a questa conclusione: se voglio guardare un cartone animato simpatico sui felini, guardo Gli Aristogatti! :)
RispondiEliminaGreta, assolutamente sì.
RispondiEliminaGli aristogatti spacca ancora oggi, Il gatto con gli stivali già durante la visione è una noia. :)
Buon anno a tutti!!
RispondiEliminaDel film salvo pochissimo, qualche battuta, il duello di danza e pochissime altre scene... per il resto male male male. Cosa manca alla Dreamworks per raggiungere la Pixar? John Lasseter.
Pixar tutta la vita!
Adesso che è conclusa vado a vedermi la tua top 2011!!
vedo che ormai tutti i filmetti e i filmacci te li stai schiaffando tu. che fai, vuoi rubarmi il mestiere di stroncatore di porcate, anzi in questo caso di gattate? :)
RispondiEliminamegamind comunque era meglio di varie schifezze pixar come gli incredibili (incredibili ma dove?) e aveva un grande protagonista!
Vincent, buon anno anche a te!
RispondiEliminaConcordo in pieno, sia sul film che a proposito della Pixar.
Aspetto il tuo parere sulla mia top!
Cannibale, ti ruberò tutto, tanto che ti resteranno solo le mie briciole! Ahahahahahahahahah! ;)
Detto questo, Megamind faceva cagare, ed è una vera bestemmia confrontarlo a Gli incredibili. :)
Buon anno nuovo, Maestro! :)
RispondiEliminaIl gatto con gli stivali stavo per andarlo a vedere; poi, alla fine, ho optato per Pieraccioni, e devo dire che mi è piaciuto: carino, divertente, leggero.
Vista la tua recensione dai toni non proprio entusiastici, mi sa che non mi sono perso granché. ;)
P.S. Aspetto con ansia l'altro (sai a cosa mi riferisco... Ssshhhh! :D)
Giovane Padawan, Pieraccioni - uno dei miei nemici cinematografici per eccellenza - varrebbe qualche bottigliata, ma diciamo che sorvolo perchè sei tu! ;)
RispondiEliminaComunque hai fatto bene a non vedere questo.
Appena abbiamo per le mani l'altro, ci mettiamo al lavoro!
Da abituè di film d'animazione devo ammettere che il Gatto con gli stivali mi ha provocato qualche sbadiglio di troppo!
RispondiEliminaBetty, ti capisco alla grande. Una vera schifezzina.
RispondiEliminaAh! Eheheh... ok, cercherò di nominarlo più! :P
RispondiEliminaLui, personalmente, non mi ha mai detto granché come attore; come regista non lo trovo malaccio.
Più che altro, nel film specifico, mi hanno divertito attori come quel pazzo di Rocco Papaleo. :D
Presto, quel'altro sarà nelle nostre mani, non temere! ;)
Che dire, non posso fare altro che quotare ogni singola parola.
RispondiEliminaEro partita con le migliori aspettative, e invece del buon Gatto rimane solo l'appellativo Amante Piccante a farmi ridere ancora adesso.
Un po' poco, dato che la battuta era all'inizio e il film dura un'ora e mezza -.-
Concordo: meglio recuperare Totoro!!!
Vince, però lo fai apposta! ;)
RispondiEliminaIo non sopporto neanche Papaleo, specie dopo Basilicata coast to coast!
Babol, quello della battuta carina all'inizio e il resto nulla è un problema frequente, con la Dreamworks.
Totoro tutta la vita! :)
Oddìo, già non mi attirava prima, ma da ora lo eviterò con cura.
RispondiEliminaOttimista, non ti perdi nulla.
RispondiEliminaMeglio passare oltre ed evitare.
... Ahahahah... perdono!!! :PPP
RispondiEliminaSe ti può rincuorare, Basilicata coast to coast non l'ho visto ancora e non mi alletta tanto l'idea.
Salvato in calcio d'angolo?! Sono ancora il tuo Giovane Padawan preferito?! Eheheh... ;)
Ma non dovevi vedere J.Edgar?
RispondiEliminaVince, tranquillo, in quanto giovane Padawan è giusto che tu commetta degli errori! ;)
RispondiEliminaRicordati solo che quando sarò vecchio e rincoglionito dovrai essere tu a rimettermi sulla retta via! :)
Alma, l'ho visto ieri sera, ma con la programmazione dei post finirò per pubblicarlo mercoledì. Porta pazienza!
avevo letto giorni fa questa rece, il personaggio mi sta simpatico, il film bah non saprei, io l'ho trovato accattivante, di certo ho preferito di moltissimo Arrietty, questo sa di commedia stiracchiata, un tentativo semifallito di riprendere un personaggio di shreck per farne uno spin off...ma che non aggiunge nulla di nuovo :)
RispondiEliminaEheheh... sarò il bastone della tua vecchiaia! :D
RispondiEliminaArwen, il paragone con Arrietty non è neppure da fare. Questo film è bollito dal primo all'ultimo minuto. Concordo in pieno con la tua opinione.
RispondiEliminaVince, perfetto. Almeno so che posso contare sul mio giovane Padawan! :)
Indomito massacratore di cartoni animati per bambini, ma uno ne salvi?Vabbè, questa volta mi fido e lo salto. Ho visto Alvin e mi è bastato.
RispondiEliminaNewmoon, non è colpa mia se producono cartoni animati pessimi! :)
RispondiEliminaE comunque, dovresti vederlo per punizione: in fondo sei andata a vedere Alvin!!!
Non tutti sono pessimi. Alvin è poca cosa ma alla piccoletta è piaciuto e soprattutto si è innamorata del cinema, il che, considerato la madre che le è toccata in sorte, è decisamente positivo!
RispondiEliminaNewmoon, che la piccola si sia innamorata del Cinema è solo che un bene, ma continuo a pensare che sia meglio un qualsiasi Miyazaki che un Alvin a caso! ;)
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