mercoledì 16 settembre 2015

Inside out

Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen
Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 94'






La trama (con parole mie): Riley è una ragazzina di undici anni cresciuta in una famiglia felice del Minnesota, tra hockey, amicizie e due genitori amorevoli e presenti. Nella sua testa, come in quelle di tutti noi, le cinque emozioni primarie governano azioni e ricordi filtrandoli attraverso le vicende di ogni giorno.
Quando il lavoro del padre spinge Riley ad un forzato e non desiderato trasferimento a San Francisco, il cambiamento e gli sconvolgimenti che ne conseguiranno porteranno Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura a dover gestire un passaggio fondamentale per ogni essere umano: la fine dell'infanzia e l'inizio del percorso che porterà la loro amata Riley all'adolescenza.
Riusciranno a gestire questo delicato momento, o tutto il castello di certezze costruito fin dalla nascita della bambina crollerà lasciando ferite destinate a restare per sempre?








A volte ci si può soltanto arrendere.
Certo, resistere è lecito, tentare quasi doveroso, ma di fondo, il risultato sarà scontato, deciso, devastante.
Pete Docter, oltre ad essere uno dei cervelli dietro l'ascesa della Pixar, una delle realtà più importanti del Cinema - non solo d'animazione - della nostra epoca, e l'autore dietro i due film più importanti della stessa casa di produzione - Monsters&Co e Up! -, deve essere un profondo conoscitore della parte bambina dell'animo umano, essere lui stesso rimasto un "fanciullino" o riuscire ad empatizzare incredibilmente non solo con quello che portiamo dentro - indubbiamente viziato - noi adulti, ma anche e soprattutto con i più piccoli.
Se non fosse che si tratta di uno dei registi più importanti che l'animazione abbia in scuderia in questo momento, sarei felice se potesse essere l'insegnante del Fordino, perchè ho come l'impressione che ne avrebbe solo ricordi costruttivi ed importanti.
Ma a prescindere da lui, si parlava di resa.
Incondizionata, nello specifico.
Perchè Inside out porta a questo.
Con leggerezza e colore, semplicità e lampi di genio che fanno invidia perfino alle porte di Sully e Mike o all'apertura fulminante legata alla vita di Carl ed Ellie.
Inside out, oltre a mostrare uno spaccato della nostra testa e dei sentimenti che farebbe invidia ad artisti e psicologi, è come un bimbo.
Non voglio menarla troppo rispetto alla questione dell'essere genitori, o pensare che lo stesso fatto di diventarlo renda automaticamente chi lo è migliore degli altri, perchè non è così - c'è un sacco di gente in giro, purtroppo, che finisce per avere figli anche quando dovrebbe non averne per il bene dei figli stessi -, ma vorrei cercare di rendere al meglio la tempesta emotiva, oltre che visiva e "cinefila", che è questo gioiello: la notte in cui il Fordino è nato ho assistito al travaglio - che non è stato propriamente breve - ed al parto senza avere la minima idea di quello che stesse provando Julez, sono stato in prima fila all'evento più importante della mia vita, ho visto venire al mondo quel piccolo esserino capellone con la testa da Alien e ho veicolato il suo passaggio qui tagliando il suo cordone ombelicale, me lo sono ritrovato tra le braccia senza neppure avere la minima idea di quello che sarebbe stato, che sarei stato.
Ricordo che quella notte, a casa, scrivendo come scrivo ora, detti fondo ad una bottiglia di Southern Comfort piangendo senza controllo, liberando le emozioni primarie come poche volte nella mia vita.
Al termine della visione del film, Julez mi ha chiesto perchè avessi pianto, non accondentandosi della mia risposta, ovvero che Inside out è straordinariamente bello.
A distanza di qualche ora, scrivendo come in quella notte fondamentale per la mia esistenza, posso dire di aver pianto perchè in Inside out ho visto le emozioni che sento sulla pelle quando vedo, di giorno in giorno, crescere AleLeo, perchè "averlo avuto è stato come nascere un'altra volta" - per citare il sempre mitico Rocky -, perchè l'infanzia è uno dei periodi più incredibili della vita, ed è ad un tempo necessario, stupefacente e terribile che lo stesso finisca, sacrificandosi come un elefante di zucchero filato che si getta nel baratro affinchè si possa compiere un salto che è un'evoluzione naturale, ma anche una meraviglia differente.
Inside out racconta come un genitore quel momento, l'istante in cui la fanciullezza e l'innocenza finiscono, e si impara che non sono solo gioia ed istinto ad avere il timone della nostra nave, ma anche il dolore, la tristezza: e nonostante l'apparenza, questi ultimi sono necessari quanto i primi affinchè si possa amare incondizionatamente la vita, e viverla a fondo.
E lo racconta con gli occhi pieni d'amore di un genitore che si ricorda del proprio elefante guardando i figli crescere, ben sapendo che non ci sarà un momento più bello di quello, così innocente, così puro, così vero, colorato e magico.
Ma nell'ampliarsi delle isole e degli orizzonti, il sacrificio finisce per essere necessario.
Come la resa, in alcuni casi.
Come quando guardiamo i nostri figli crescere, e troviamo straordinario un gesto semplice, perchè viviamo una volta ancora quello stesso gesto che la nostra memoria ha perduto insieme all'innocenza.
Come quando assistiamo al miracolo che è vivere, ed alla meraviglia che è possibile tirare fuori dal cilindro senza confini che passa dal nostro cervello al cuore.
Inside out è uscito dritto da quel cilindro.
E ringrazio di essermi arreso alla grandezza di chi è riuscito a raccontare la vita come se non avesse mai perso l'innocenza.
O l'avesse ritrovata guardando crescere un figlio.




MrFord




"And some of us have to grow up sometimes
and so, if I have to I'm gonna leave you behind
some of us have to grow up sometimes
and so, if I have to I'm gonna leave you behind."
Paramore - "Grow up" - 




44 commenti:

  1. Le tue parole trasudano emozioni intense e mi hanno colpita sinceramente. Io non ho mai amato i film di animazione ma mi hai fatto venire voglia di andare a vedere Inside Out, credo che possa stupirmi piacevolmente. :)

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    1. Inside out è un grande film.
      Animazione o no.
      E da adulti si finisce per apprezzarlo sicuramente più che da bambini.

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  2. Per me che sono tutta cervello limbico, più che un film mi sa che sarà un terremoto emotivo.
    Ma credo anche che ne varrà la pena ;)
    Non vedevo già l'ora di vederlo, adesso ancora di più! !!
    Applausi a Julez per lo strepitoso banner :D

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    1. Passo gli applausi, e te lo garantisco: ha massacrato - anche se in modo positivo - anche me, quindi figurati!

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    2. Credo che il fatto di essere genitori cambi decisamente la prospettiva in cui si vede questo film.A me è piaciuto abbastanza,da appassionata di psicologia ho apprezzato determinate simbologie,ma non sono stata trasportata come pensavo.Al di là del fatto che praticamente se la giocano tutta Gioia(che ho adorato)e Tristezza(che avrei buttato nel fosso dopo due scene),relegando le altre 3 emozioni a poco più che comparse,ci sono dei momenti che lo fanno sembrare più un documentario che un prodotto d'intrattenimento.E il design di quello che succede dentro la testa di Riley è talmente spartano che fa venire in mente dei cartoni animati da 4 soldi(mentre l'esterno è realizzato da paura come mi aspetto dalla Pixar).Ovviamente ho pianto(quando l'amico immaginario si sacrifica e quando i ricordi d'infanzia diventano tristi),ma probabilmente la mia condizione di ramo secco non mi ha permesso di apprezzarlo quanto te.Per quanto mi riguarda,Up e Monsters & co. tremendamente superiori.

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    3. Secondo me è giusto che a giocarsi il ruolo di protagoniste siano Gioia e Tristezza, in fondo sono loro che regolano le reazioni principali di ognuno di noi, fin da bambini.
      Tecnicamente, invece, io l'ho trovato assolutamente ineccepibile, e se posso concordare rispetto al fatto che possono esserci cose che toccano di più qualcuno e non qualcun'altro, trovo che titoli come questo - leggasi film indimenticabili, come sono anche Up e Monsters&Co, del resto - siano in grado di parlare a tutte le età e condizioni. Poi, certo, la sensibilità personale fa il resto. ;)

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    4. Io pure ad Ira avrei dato più spazio! E sulla pezzenteria dei pupazzi rappresentanti le emozioni non mi sembra si possa dissertare, se fai il paragone col mondo reale di Riley....è una scelta estetica che non capisco :/

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    5. Non mi sembrano raffigurate male, più che altro a me paiono naif, ma ci sta: in fondo, la realtà è la realtà, il sogno è il sogno. ;)

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    6. Only the best for the Khaleesi ;)

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    7. Il Khal cmq è stato molto più drastico di me,secondo lui era una merda noiosa come i minions XD

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    8. Il Khal cmq è stato molto più drastico di me,secondo lui era una merda noiosa come i minions XD

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    9. Evidentemente c'è un'epidemia di cannibalite in giro. ;)

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  3. splendido post e curiosità a mille per un film che già mi ispirava molto

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    1. Anche a me ispirava, e si è rivelato anche migliore delle aspettative: con Monsters&Co e Up, il migliore della Pixar di sempre.

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  4. Bellissimo post, e film da vedere. O meglio, rivedere.
    L'ho iniziato in lingua mesi fa, ma tra la qualità scarsa del video e il sonno, ho interrotto e non ho più ripreso. Non perché non mi piacesse, anche se sono più fan dell'animazione vecchio stile che delle magie della Pixar; semplicemente, non è "capitato". Spero di recuperare nel weekend. ;)

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    1. Ink, recuperalo assolutamente: questo è un film che entra dentro e lascia il segno. Si può tranquillamente affermare che sia tornata la Pixar dei tempi migliori.

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  5. Bellissimo post per un film bellissimo, l'ho visto qualche settimana fa (lo trovi commentato dalle mie parti) e non ho esitato a definirlo un capolavoro.... Il cambio di Header mi fa capire che la pensiamo uguale ;-) Cheers!

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    1. Assolutamente allo stesso modo.
      Questo è un grande film, uno dei migliori non solo di quest'anno, ma degli ultimi e della Pixar in genere.
      Stupendo.

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  6. Rimango esterreffattone.

    Ho visto 2 volte il trailer al cinema ed in entrambi i casi ho provato un profondo fastidio per le caratterizzazioni delle emozioni e dinamiche dei tre personaggi.

    Però il tuo sincero entusiasmo (e il riferimento a quel pezzo di notte a casa, quando feci compagnia alla tua boccia con la mia di vodka in diretta) mi rimette in discussione il tutto...

    Davvero il film è così meno idiota della sua presentazione?

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    1. Fai pure che è un filmone, con o senza la vodka va visto, doppiato non so, ho sentito cose apocalittiche sui doppiatori scelti... Cheers!

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    2. Giocher, a prescindere dal fatto che a me il trailer avesse divertito molto, il film è un vero gioiello.
      Emotivamente, artisticamente, tecnicamente.
      Da qualunque punto di vista, insomma.

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  7. tu che scrivi piangendo con una bozza di southern affianco è un immagine pazzesca.
    Comunque ci vanno pepe e una fetta d'arancia col southern.
    Comunque me lo guardo, quattro stelle sono tante e amo la pixar. Wall-e e Up su tutti.

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    1. Bill, se ti sono piaciuti Wall-E e Up, andrai a nozze anche con questo.
      Proverò con pepe e fetta d'arancia, anche se ammetto di non bere un bel Southern da un pezzo. ;)

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  8. Mi sa che questo film volerà alto anche nelle tue classifiche di fine anno.
    Hai confermato le mie alte aspettative.

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  9. I 4 bicchieri qui al Saloon sono sempre sconfortanti... :)

    Che il film sia così bello è ancora tutto da vedere però, in qualunque caso, a guardare il nuovo header sembra di essere finiti in un blog per bimbetti, non certo nel saloon di un vecchio cowboy. XD

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    1. Non mi sembravano così sconfortanti con Wolf of Wall Street o un qualsiasi Kubrick, però, vero!? ;)

      Io spero davvero che ti faccia cagare. Altrimenti se ne andrebbe una delle occasioni più ghiotte di farci la guerra dai tempi di American Sniper. ;)

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  10. Rece meravigliosa sulla quale è difficile aggiungere altro.

    Complimenti james

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  11. Visto e mi sono commossa tantissimo nel vederlo. Oltre a ridere come una matta, I sogni sono una genialata come anche la sequenza dell'astrattismo.
    Visivamente ed emotivamente è una delle cose più belle che io abbia mai visto e credo che questo film sia più per adulti. Ho visto molti bambini piccoli.
    Spero che si ricordino di questo film o che lo rivedano magari crescendo.

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  12. Ne avete tratto in molti bellissime riflessioni! A me il film è piaciuto altrettanto, direi che la differenza è che non mi ha toccato così tanto nel profondo. :)

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    1. L'essere toccati da un film è assolutamente personale ed indiscutibile.
      Per il resto, il fatto che Inside out sia uno dei titoli migliori dell'anno mi pare ormai assodato.

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  13. concordo perfettamente....hai espresso con parole migliori quello che ho vissuto anche io (anche se questo, per me, è un gradino sotto i capolavori pixar)

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    1. Per me questo è assolutamente all'altezza dei Capolavori Pixar, intenso e commovente come Bing Bong.
      Per il resto, muchas gracias. :)

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  14. Risposte
    1. Muchas gracias, Alessia. Io, intanto, ringrazio ancora il film. :)

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