Regia: Darren Aronofsky
Origine: USA
Anno: 2014
Durata: 138'
La trama (con parole mie): ai tempi dei tempi, il Creatore, dopo aver forgiato l'Universo in sette giorni e plasmato l'Uomo, non soddisfatto dell'operato di quest'ultimo, decise di porre rimedio alla piaga per il pianeta che aveva sguinzagliato attraverso un flagello di acque purificatrici noto come il Diluvio Universale. Noè, devoto e legato ad un'antica tradizione che riferiva ad autorevoli rappresentanti come Matusalemme, accompagnato dalla famiglia, è incaricato dunque dall'Altissimo di costruire un'Arca che possa trarre in salvo gli animali di tutto il globo a coppie, in modo da poter garantire una nuova vita una volta spazzata via la minaccia umana.
La stirpe di Caino, però, guidata dal tenace Tubal Cain, non intende arrendersi al volere dei cieli, e si dichiara pronta a combattere Noè per guadagnarsi la salvezza: ma per il prediletto del Signore la minaccia più grande per il compimento dell'impresa sarà costituita dal progressivo allontanarsi dalle sue radicali posizioni della moglie e dei figli, decisi a preservare i propri eredi e fiduciosi in un nuovo futuro.
Dovevo saperlo, caro Aronofsky, che il mio primo istinto era quello giusto.
Mi sono fatto abbagliare da quel Capolavoro di The wrestler, ed illudere dall'ottimo Il cigno nero.
Ma nonostante tutto, sotto sotto, buon Darren, resti sempre un pippone cosmico con manie di grandezza.
Da molto tempo prima di quell'abominevole schifezza che fu The fountain - L'albero della vita.
E Noah, enorme produzione biblico-new age che già dal trailer prometteva davvero male, finisce per starci giusta giusta a braccetto.
Come se non bastasse questa infausta diagnosi, entra nell'equazione l'errore più grave in un film incentrato sulla figura del nocchiero dell'Arca: non hai spiegato - e non ci hai neppure provato, a dirla tutta - dove diavolo possono essere finiti, in tutto quel trambusto mistico da deliranza religiosa, i fantomatici e leggendari leocorni, inseguiti dai bambini di almeno una generazione.
Non si fa, caro Darren.
Non si fa proprio.
E ringrazia che non menzioni il fatto che dopo dieci minuti di film la misura sia già colma, con il faccia a faccia al limite del ridicolo tra i buoni e cari discendenti di Matusalemme, vegan e politically correct, e gli infami figli di Caino, carnivori e violenti, schiavi del consumismo e delle armi.
Vogliamo prenderci davvero così per il culo?
Dove sono finiti i cari, splendidi kolossal biblici di un tempo come I dieci comandamenti o Ben Hur?
Scomparsi in un delirio di onnipotenza costruito con mezzi da fantascienza che mescola i wannabe di 2001 come il The tree of life di Malick alle dottrine da Nuovo Millennio sensibilizzato rispetto alla salute del pianeta, il Russell Crowe de Il gladiatore a quello di Master and commander - del resto, non ce l'avrebbe fatta a condurre l'Arca in salvo, se non fosse stato un navigatore esperto -, il blockbuster di grana grossa alle ambizioni di un Autore che, purtroppo, a questo punto occorre quasi doverosamente ammettere che Autore sia e resti soltanto nei suoi sogni più reconditi.
E non avrei neanche un compito troppo arduo nello stroncare uno dei più terribili mattonazzi dell'anno - e non solo -, perchè basterebbe citare le terribili imitazioni ibride di Mordiroccia ed Enth, le ridicole dinamiche da disfunzionale focolare domestico di casa Noè, il gigioneggiamento fastidioso di Anthony Hopkins, la colomba con il ramo d'ulivo al termine della lotta, il finale consolatorio per affossare completamente una delle operazioni più bieche e spietatamente commerciali della stagione, che fortunatamente - almeno per ora - pare non aver conseguito i risultati che, probabilmente, la produzione si auspicava - specie considerata l'uscita strategica, almeno in Italia, precedente alle vacanze pasquali -.
Dalle parti di casa Ford la religione non va certo per la maggiore, e le storie legate alla Bibbia restano un affascinante esperimento letterario, culturale ed artistico - come per l'epica, del resto, da sempre una delle passioni del sottoscritto -, ma i pregiudizi che al Saloon continueranno per sempre ad esistere in quest'ambito non contribuiscono più di tanto al risultato pessimo di questo terribile ed indigesto polpettone, privo di carattere così come della voglia di raccontare davvero una storia, buono appena per tenere buoni i timorati di Colui che non può essere nominato - e non sto parlando di Voldemort, cara Hermione - e gli spettatori molto, molto occasionali.
Ma non basta questo, per me, caro Darren.
Il tuo diluvio è uno sputo.
Ed il mio, almeno su questo virtuale foglio bianco, un fiume in piena pronto a berselo.
MrFord
"Ci son due coccodrilli
ed un orango tango,
due piccoli serpenti
e un'aquila reale,
il gatto, il topo, l'elefante:
non manca più nessuno;
solo non si vedono i due leocorni."
ed un orango tango,
due piccoli serpenti
e un'aquila reale,
il gatto, il topo, l'elefante:
non manca più nessuno;
solo non si vedono i due leocorni."
"L'arca di Noè" - Filastrocca -
sono sicuro che sia un pippone come Il cigno nero, solo di tipo diverso :D
RispondiEliminaMolto, molto peggiore. Fidati. :)
Eliminahanno già detto tutto quello che penso sia Tiziano sia Dantes.
RispondiEliminaIl "capolavoro" di Aronofsky rimane Requiem for a dream, e il cigno nero era una palla di proprorzioni cosmiche. Per arrivare alle proporzioni bibliche ci voleva Noah, ma, come già scrissi un po' di tempo fa, io passo.
Per me The wrestler si mangia a colazione Requiem, ma resta il fatto che questo è davvero una roba brutta. Quasi più di The fountain. ;)
EliminaEcco. Definitiva pietra sopra sul buon Aronofsky allora...dobbiamo considerare "Requiem for a Dream" e "The Wretler" fortunati incidenti di percorso?
RispondiEliminaMi sa proprio di sì, purtroppo.
Eliminaoh, questa stroncatura mi fa proprio ben sperare.
RispondiEliminagrande darren che sei riuscito a infastidire ford! :)
Se riesci a farti piacere questa roba significa che la Watson te l'ha promessa e non vuoi deluderla! ;)
Eliminal'unica cosa positiva di Noè (quello della Bibbia) è che, inventando il vino, è il patrono dei bevitori come me
RispondiEliminainfatti dopo il quartesimo bicchiere di Recioto io propongo sempre un brindisi alla sua benedetta memoria
naturalmente questo aspetto (il patriarca viticultore) è trascurato da Aronocomesichiama (ma vaffandiluvio!!!!)
Ovviamente trascurato, se non nel finale, quando distrutto dalle vicende e dai guai in famiglia Noè si isola nella grotta. Peccato.
EliminaL'ubriachezza sarebbe stata molto più divertente! :)
In realtà la mia babysitter (baluardo della stretta osservanza cattolica a casa mia) lo ha visto e non ne è stata entusiasta perché, dice, è piuttosto lacunoso ed un po' troppo spettacolarizzato per essere credibile come film di contenuti religiosamente validi. Significa che il buon Darren è riuscito a scontentare tutti, ma proprio tutti. Io credo che lo guarderò per dovere di cronaca ma, a questo punto, senza troppe aspettative.
RispondiEliminaTienile molto basse, perchè è davvero un film inutile. Per tutti e tutti i gusti.
EliminaA quanto pare The Wrestler è stato una scintilla destinata a non ripetersi... Il Cigno Nero per me è una boiata pazzesca, per dirla alla Fantozzi, quindi mi terrò ben alla larga da sta roba. E se in tv danno Ben Hur, ben felice di rivedermelo (notare che anche io non vado proprio a braccetto con la religione).
RispondiEliminaTeniamoci stretto The wrestler.
EliminaE anche Ben Hur. Perchè questa, al confronto, è robetta inutile.
Tiziano, a volte è anche la performance di un attore a rendere un Capolavoro tale: penso a De Niro in Toro scatenato, o Brando in Un tram che si chiama desiderio. Comunque, Aronofsky si è confermato un fuoco di paglia, almeno per quanto riguarda le grandi produzioni.
RispondiEliminaVisto e... pentita di averlo fatto.
RispondiEliminaHai notato la vaga somiglianza tra Adamo ed Eva agli alieni di Coccon?
:D
Ho notato, anche se mi ha colpito di più il Mordiroccia! ;)
EliminaJames, possiamo almeno salvare Hermione?
RispondiEliminaDàiii.... almeno un 10 punti a Griffondoro.
il resto è veramente un disastro.
Solo perchè sei tu. ;)
EliminaMi sono fermata a "pippone cosmico". XD
RispondiEliminaE ti è andata bene! ;)
EliminaCome non spiega che fine hanno fatto i leocorni?
RispondiEliminaA questo punto, non vale proprio la pena. Grazie Ford, ti devo un favore (e una noia risparmiata) ;)
Vale A
Non lo spiega affatto.
EliminaDavvero uno scandalo. ;)
Minchia, era da un po' che non ti leggevo così incazzato... io non sono così drastico, però l'ho trovato un film davvero confuso. Mi ha dato più fastidio il suo non essere né carne né pesce che tutto il resto...
RispondiEliminaPiù che incazzato, davvero strabiliato dalla pochezza di questa roba.
EliminaChe effettivamente mi ha dato più fastidio di Von Trier! ;)
Ellallà, allora l'hai trovato davvero brutto XD
EliminaDecisamente brutto. ;)
EliminaIo concordo con la Poison lassù in alto, il vero capolavoro di Aronofsky è Requiem for a dream, e rimangono i bei ricordi del Teorema del delirio e di alcuni momenti di The Fountain, il resto per me solo pipponi elementari e snob che non potevano non concludersi con questa roba indecente sin dal trailer che spero davvero di non vedere mai. :)
RispondiEliminaEddai Simone, non vorrai mica dirmi che The Wrestler è snob o un pippone! ;)
EliminaPer il resto, concordo su Aronofsky.
Per me sì, molta noia e molta, troppa retorica. :)
EliminaQuindi dovrò colpirti con un paio di mosse di wrestling, sappilo. ;)
EliminaNon so perché ma mi rimane lo strippo di guardarlo...e la deriva fantasy non mi dispiace particolarmente dato che dell'argomento non è che mi interessi molto in generale.
RispondiEliminaPs the wrestler capolavoro totale con uno dei finali più belli di sempre
Ps2 Mordiroccia <3
Su The Wrestler accordo totale.
EliminaQuesto, invece, te lo puoi risparmiare, Fratello. Davvero.
Concordo sul film, per nulla su un regista che secondo me ha sbagliato il suo primo film. Sì, per me The Fountain è un bellissimo film (anche se capisco perché non possa piacere). Ah, non riesco ancora a capire dove sia la componente new age.
RispondiEliminaThe Fountain bellissimo!? Ti meriti una settimana di film suggeriti dal Cannibale! ;)
EliminaBeh dai non stroncare così il buon Darren, secondo me è bravo, The Wrestler è strepitoso, il cigno nero è bello e anche requiem for a dream, con i suoi difetti non era da buttare, gli altri suoi lavori, ivi compreso questo Noha non li ho visti, ma Noha si vedeva da un miglio che era una vaccata, sarà che poi a me i film religiosi, tranne rarissime eccezioni, mi stan sulle balle da matti XDXDXD
RispondiEliminaTh wrestler è un Capolavoro, e Requiem e il Cigno buonissimi film, ma con The fountain e quest'altra porcata ha davvero toccato il fondo! :)
Eliminabeh dai 3 a 2 ancora è in vantaggio ;-) io per ora non ho visto ne noa ne fountain, quindi x adesso ho una buona opinione di Darren, vediamo che altro farà in futuro, non molto tempo fa si vociferava che dovesse dirigere un beast movie di avventura/horror su una tigre quindi un film sulla scia de Lo squalo o meglio di Spiriti nelle tenebre, il filone beast movie lo amo, chissà.....
EliminaSpiriti nelle tenebre, però, era pessimo! ;)
EliminaSperiamo non tiri fuori una roba del genere!
si infatti non è piaciuto pure a me...decisamente al di sotto di altre pellicole :)
RispondiEliminaPiù che decisamente, direi! :)
EliminaMe ne sono tenuta alla larga,visto che TUTTE le recensioni che ho letto,inclusa quella su Pensieri cannibali,ne parlavano come un vero antidoto all'insonnia....A me Wrestler era piaciuto,ma il Cigno nero aveva il "colpo di scena"(per chi come me non conosce la storia del balletto)telefonatissimo,peccato perchè sennò poteva essere molto più carino.
RispondiEliminaCon The Fountain, il peggio assoluto di Aronofski.
EliminaUn vero peccato, perchè Il cigno nero è un buonissimo film - e lo dico da persona che con la danza non c'entra assolutamente nulla - e The wrestler un capolavorone.