sabato 8 settembre 2012

Wasabi

Regia: Gerard Krawczyk
Origine: Francia
Anno: 2001
Durata: 94'




La trama (con parole mie): Hubert Fiorentini, un poliziotto dai metodi piuttosto bruschi, a causa di un incidente nel corso di un'indagine è costretto a prendersi una vacanza forzata di due mesi. 
Vista la situazione, l'uomo approfitta per tornare a Tokyo, dove lavorò ormai vent'anni prima, per venire a capo del mistero che portò all'improvvisa fine del rapporto con la sua compagna di allora.
Giunto in Giappone Hubert scoprirà che da quella relazione è nata una figlia che non sa di essere tale e della quale si troverà a fare da tutore per i due giorni che la separano dalla maggiore età: l'occasione, ovviamente, si tramuterà in una rocambolesca vicenda che farà luce sul passato della madre di Yumi - questo il nome della ragazza -, sul presente di Hubert e sul futuro che potrebbero avere insieme.
Sempre che sopravvivano.



E' curioso quanto con il passare del tempo la mia necessità di visioni assolutamente trascurabili ed incredibilmente tamarre sia cresciuta esponenzialmente: soltanto cinque o sei anni fa, estate o inverno che fosse, ferie o lavoro, periodi pesanti o di cazzeggio, il Cinema d'autore la faceva sempre e comunque da padrone, senza possibilità alcuna per un pò di sano relax del cervello.
Poi il tempo, gli impegni del quotidiano, la presenza di Julez a stemperare ed equilibrare le scelte televisive per le serate, la riscoperta di quanto in realtà io sia sempre stato troppo pane e salame per ridurmi a sole visioni d'essai hanno riportato ad una dimensione più umana il mio approccio alla settima arte, permettendomi di recuperare cult totali della mia infanzia o alcuni piccoli miracoli del trash che mi ero perso negli anni da radical chic mascherato.
Wasabi è sicuramente parte di quest'ultimo gruppo: accuratamente evitato per stagioni e stagioni - complici le presenze di Luc Besson e Jean Reno, due dei più sopravvalutati prodotti esportati dai nostri sempre detestati cugini transalpini - e spesso e volentieri sponsorizzato invece dalla signora Ford come una baracconata divertente, il lavoro di Krawczyk ha in effetti reso il suo servizio come film da piena estate e zero neuroni, intrattenendo il sottoscritto senza alcuna pretesa per un'oretta e mezza tutto sommato goduriosa ed in grado di riportarmi alla memoria tamarrate come Transporter.
Certo, stilisticamente è pessimo, la logica dello script è inesistente, tutto succede con una sequenzialità da fare invidia ai più faciloni dei cartoni animati, gli attori recitano quasi peggio del parrucchino di Nicholas Cage e si ha l'impressione che soltanto chi, di fatto, non ha mai davvero conosciuto il Cinema possa pensare di trovarsi di fronte ad una vera ficata: eppure tutto scorre con disarmante semplicità, l'approccio è assolutamente innocuo ed ironico, il personaggio di Hubert è spassoso e spolvera uno stile da scazzottatore che non vedevo dai tempi di Bud Spencer e Terence Hill ed il rapporto con la figlia che scopre di avere è in grado di regalare il brio necessario affinchè non ci si ritrovi a chiedersi perchè si sia scelto di guardare proprio questo film.
Non mancano passaggi già mitici come lo scontro sul green - l'utilizzo delle mazze da golf di Reno fa invidia alle perle migliori dei vari Statham e Van Damme - e la scorpacciata di wasabi, ispirazione per il personaggio di Fiorentini e per il titolo della pellicola: chi, come gli occupanti di casa Ford, ama il sushi, ben sa che neppure con tutta la buona volontà - ed un palato rivestito d'amianto, probabilmente - si riuscirebbe ad ingurgitare il temibile e piccantissimo accompagnamento neanche fosse Nutella alla maniera del protagonista di questo film.
Per un momento, ho ripensato alla gag di Steve-O che, all'apice del successo di Jackass, tentò di sniffarlo: non gli fece un gran bene.
Quello che invece ho scoperto essere un toccasana è una selezione di titoli come questo in questo periodo dell'anno, quando il caldo ci soffoca, le ferie - almeno per il sottoscritto - paiono ancora un miraggio, si vorrebbe essere al mare e ci si chiede come sia possibile che c'è molta più gente di quanta non si sospetterebbe che invece di stare con il culo a mollo preferisce passeggiare felicemente per le strade di città: sarebbe il caso di chiedere l'aiuto del buon Hubert, che tra un boccone di wasabi e l'altro potrebbe dispensare qualche decisa raffica di cazzotti per rimettere le cose a posto.


MrFord


"Starshine, never gonna find me
starshine, when you gonna find me
starshine, never gonna find me, eh eh
starshine, never gonna find me."
Gorillaz - "Starshine" -


14 commenti:

  1. Ahnah, Fratello. Sara' per Jason (no,no SOLO pet Jason) ma Transporter lo conosco a memoria...e ho visto anche i sequel!!!!
    Su Wasabi concordo in toto. Un fimino caruccio, con spunti divertenti. Credo invece che Jean Reno, piu' che sopravvalutato, sia stato perso per strada. In generale (non per questo film) un peccato, se avesse avuto le giuste parti e sceneggiature buone sarebbe stata tutta un'altra cosa...per noi. Credo che lui e il suo portafogli siano ben contenti cosi' ;-)

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    1. Sorella, effettivamente il portafogli di Jean Reno dev'essere piuttosto felice!
      Comunque, film così servono sempre per distendere il cervello!

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  2. Io ogni tanto ho il bisogno fisico di vedere un film neuroni-free, e wasabi, ad esempio, funziona benissimo.
    Ricordo che quando lo vidi per la prima volta (che a ogni passaggio in tv una sbirciata continuo a dargliela) trovai il personaggio della ragazzina eccessivo. Poi sono stata a Tokyo. E mi sono resa conto che non lo era affatto.

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    1. I film neuroni free dovrebbero essere un obbligo morale per tutti gli appassionati di Cinema.
      Sono assolutamente necessari! :)

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  3. io vado letteralmente fuori di testa per "Starshine"!!!!!!!!!!!!!

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  4. "E' curioso quanto con il passare del tempo la mia necessità di visioni assolutamente trascurabili ed incredibilmente tamarre sia cresciuta esponenzialmente"

    più che curioso, è preoccupante.
    ho già fissato un incontro per te con un medico. se poi deciderà di internarti in qualche luogo di massima sicurezza, io non c'entro, sarà una sua decisione... :D

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    1. Io non mi preoccupo affatto, anzi!
      Direi che sono più preoccupato per te, che insisti con tutte le tue robette modaiole da fashion victim! ;)

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  5. Io adoro le scazzottate. E gli eccessi supertamarri. Perciò lo ammetto. Adoro Wasabi. E pure i Transporter :D

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    1. Ade, sono completamente d'accordo.
      E ci aggiungerei anche tutti gli action anni ottanta! :)

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  6. filmettino molto divertente. non lo vedo dai tempi della sua venuta, ma la scena di lui che ingurgita wasabi è ben impressa.

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    1. Frank, la scena del wasabi è pazzesca, mi ha fatto venire in mente quando in Jackass Steve-O se lo spara nel naso! ;)

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