Per una volta, tutto sommato, potrei quasi dire di non essere deluso.
E così, tra una gaffe della Giuria ed un'altra, a portarsi a casa il Leone d'oro, quest'anno, è stato Kim Ki-Duk, che pare abbia avuto la sorte - ed il regolamento delle premiazioni - dalla sua imponendosi sul favoritissimo Paul Thomas Anderson, che ha dovuto accontentarsi del secondo posto.
Il The master di quest'ultimo, uno dei titoli più attesi di quest'ultima parte di stagione, si porta a casa un ottimo successo di pubblico e critica ed il premio ex aequo ai due straordinari protagonisti, che non vedo l'ora di poter vedere all'opera sugli schermi del Saloon.
Resto comunque molto soddisfatto della vittoria dell'autore di Ferro 3 e La samaritana, uno dei cineasti più importanti che l'Oriente abbia consegnato al pubblico mondiale negli ultimi vent'anni, che pare essere tornato alla durezza dei suoi primi lavori - ricordo ancora l'incredibile e potentissimo Bad guy -.
Per il resto, attendo con curiosità sia il lavoro di Assayas - qui da noi fin troppo poco conosciuto - che gli italiani E' stato il figlio e Bella addormentata - come al solito difesi per i mancati premi con un campanilismo imbarazzante da tutta o quasi la stampa, come se fosse dovuto almeno un premio ad una produzione nostrana giusto perchè si tratta del Festival di Venezia -, che promettono di essere decisamente interessanti.
Soddisfazione enorme anche per i fischi rifilati a To the wonder di Terrence Malick, che pare inesorabilmente sempre più perso nei suoi pipponi da pseudo santone: sento già il rollare delle bottigliate.
MrFord
LEONE D'ORO
Pietà di Kim Ki-Duk
LEONE D'ARGENTO
The Master di Paul Thomas Anderson
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Paradise: Faith di Ulrich Seidl
COPPA VOLPI MASCHILE
Ex aequo, Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman, The Master
COPPA VOLPI FEMMINILE
Hadas Yaron per Fill the Void
PREMIO MASTROIANNI ATTORE EMERGENTE
Fabrizio Falco, E' stato il figlio e Bella addormentata
OSELLA PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA
Olivier Assayas, Apres mai
OSELLA PER IL MIGLIOR CONTRIBUTO TECNICO
Daniele Ciprì per la fotografia di E' stato il figlio
PREMIO ORIZZONTI YOUTUBE PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Cho-de (Invitation) di Min-young Yoo
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI
Tango Libre di Frédéric Fonteyne
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM
San zimei (Three Sisters) di Wang Bing
PREMIO OPERA PRIMA LUIGI DE LAURENTIIS
Kuf di Ali Aydin
Sono andata a vederlo recentemente, Pietà.
RispondiEliminaAvevo letto delle critiche che allarmavano: un film per il quale prepararsi, di una violenza inaudita, quasi sockante...
Entrata in sala sono rimasta di sasso.
Oltre al fatto che non è il primo film orientale che proprio non riesce a scorrermi dentro. E' come se ci fosse sempre un muro fra la pellicola e me, tanto che nemmeno nelle scene più cruente o scandalosa sono riuscita a sentire qualcosa.
Uscita, dalla sala, invece sono rimasta perplessa. Ma vuoi vedere che io questo film non l'ho capito? Insomma, questo film è stato anche premiato...
E allora cerco su internet delle interviste di Kim Ki-Dul sul film e...
Un film contro il capitalismo...Dice, lui. Bah.
La mattina dopo, ho digerito, mi sono svegliata, e mi sono resa conto.
Non c'è niente. Assolutamente niente.
Arianna, i film orientale hanno una sensibilità ed un approccio a volte molto diversi dai nostri, mentre altre non sono altro che esercizi di stile.
EliminaIo non l'ho ancora visto, ma Kim Ki-Duk l'ho sempre ammirato.
Ti farò sapere!
Io non l'avevo mai visto... Sono andata con gente che lo conosceva e l'ammirava molto... Ma anche loro sono rimasti molto delusi. Chissà. Comunque sono incuriosita e credo che vedrò i suoi migliori,tanto per farmi un'idea,perchè da come mi raccontano lui è (o è stato) altro.
RispondiEliminaTi farò sapere anche io appena lo vedrò!
EliminaComunque, dei suoi ti consiglio Bad guy, L'isola, Ferro 3 e La samaritana.