giovedì 9 agosto 2012

Grey's anatomy Stagione 8

Produzione: Abc
Origine: Usa
Anno: 2012
Episodi: 24




La trama (con parole mie): proseguono le disavventure professionali e sentimentali degli specializzandi del Seattle Grace, giunti all'ultimo anno prima dell'esame che sancirà il loro passaggio effettivo da studenti a chirurghi strutturati.
Meredith e Derek, segnati dalla manomissione che ha messo fine alla sperimentazione del secondo nella ricerca di una cura per l'Alzheimer, si troveranno a dover fronteggiare la burocrazia per l'affidamento della piccola Zola, mentre Owen - divenuto primario - e Christina andranno incontro ad una crisi giocata tutta sul delicato equilibrio della volontà di avere o non avere figli.
Nel frattempo Mark Sloane appare sempre più concentrato nel suo ruolo di padre e mentore di Avery, e Karev cerca di trovare un equilibrio tra il suo status di stronzo e la volontà di specializzarsi come chirurgo pediatrico.
Tutto questo prima che una nuova tragedia si abbatta sui protagonisti della serie.





I frequentatori più "datati" del Saloon ben sapranno, ormai, della passione che in casa Ford si continua a rinnovare per una delle prime serie che il sottoscritto e Julez cominciarono a seguire agli inizi della convivenza, e che nonostante i tratti decisamente più adatti al pubblico femminile conquistò entrambi con la stessa forza scatenando la tipica sindrome da affezione che rende questo tipo di prodotti una sorta di versione da divano e schermo di una droga.
Grey's anatomy, con i suoi alti ed i suoi bassi, non ha fondamentalmente mai fatto in modo che si dubitasse della sua presenza stagionale nei nostri palinsesti casalinghi, e ancora oggi, nonostante le furiose polemiche scoppiate anche tra i fan più hardcore dopo il finale di questa ottava stagione, continua ad essere felicemente confermata da queste parti: certo, occorre ammettere che il gusto per il drammone della creatrice della serie Shonda Rhimes a volte risulta molto sopra le righe, e nonostante si tratti di una serie di stampo profondamente realistico alcuni dubbi sorgono, rispetto alla quantità e alla portata degli avvenimenti che continuano a travolgere i suoi protagonisti, eppure, a ben guardare, l'idea che muove l'intera serie è quanto di più azzeccato si possa concepire per un prodotto di questo genere.
In fondo, la serialità impone spesso e volentieri - affinchè il pubblico non finisca per annoiarsi di situazioni e personaggi, perdendo di fatto l'affezione di cui sopra, fondamentale perchè il titolo continui ad esistere ed essere programmato - rigide regole legate agli accadimenti in grado di mantenere alta la tensione e l'audience incollata allo schermo in attesa di sapere cosa accadrà nella puntata successiva, in barba a logica, razionalità e senso comune: da questo punto di vista, la scelta della Rhimes di chiudere la stagione con un botto improvviso e neppure così gradito può essere vista come una sorta di atto di coraggio, o una genialata che, una volta ancora, finirà per rendere certa non solo la nona e la decima stagione - già confermate - ma forse anche un'undicesima, o perfino dodicesima.
Si potrebbe discutere molto, rispetto al season finale, ma per evitare spoiler di qualsiasi genere muovo qualche passo indietro affermando che, senza dubbio, questa numero otto non è stata certamente l'annata migliore di Grey's anatomy: la freschezza delle prime tre è ormai lontana, così come la potenza della sesta - ad oggi senza dubbio la migliore -, eppure rispetto allo scorso anno si notano numerosi miglioramenti sia dal punto di vista dei personaggi che nell'equilibrio delle vicende legate al Seattle Grace Hospital.
Finalmente, infatti - e grazie all'apporto di un sempre più sorprendente Marc Sloane -, il personaggio di Avery - additato da molti come protagonista del futuro - esce dal guscio acquistando uno spessore maggiore di quello decisamente scarso che aveva caratterizzato i suoi esordi, Owen Hunt assume connotati più umani e meno "militari", Arizona Robbins e Teddy Altman trovano - come il già citato Sloane - la loro collocazione migliore come insegnanti rispettivamente di Karev - il mio preferito, sempre e comunque - e Christina, mentre i veterani del cast tengono botta portando tutto sommato a casa la pagnotta continuando a stringere il legame necessario con il pubblico.
Niente puntate musical, dunque - fortunatamente -, solo un divertente excursus giocato sul concetto del "e se" - personalmente sono contrario agli episodi fuori dalla continuity di una serie, eppure questo in particolare non mi è sembrato particolarmente nocivo -, temi importanti trattati soprattutto nel privato dei medici - l'adozione di Zola da parte di Derek e Meredith, il dilemma avere/non avere figli che mina la coppia Owen/Christina - ed una nuova versione dell'ex capo Webber che ho trovato tra le più interessanti rispetto al cast degli ultimi anni della serie.
Le voci rispetto a quello che sarà il prossimo anno, nel frattempo, hanno cominciato a rincorrersi, ed onestamente sono molto curioso di scoprire quale sarà il destino degli ormai ex specializzandi, ufficialmente chirurghi: le cose potranno funzionare oppure no, i fan potranno continuare ad essere infuriati o superare il trauma che ha chiuso questa stagione, ma di sicuro noi di casa Ford saremo ancora qui, il prossimo anno, pronti a rimontare in sella e goderci un altro giro di giostra al Seattle Grace.


MrFord


"I'm falling down
and 15 thousand people scream
they were all begging for your dream
I'm falling down
five thousand houses burning down, yeah
no one is gonna save this town."
Muse - "Falling down" -


8 commenti:

  1. io sono tra quelli che hanno mal digerito il finale di stagione, ma grey's resta grey's, quindi altro giro anche per me.

    e poi ho capito che se Miranda Bailey può farsi quei due tobleroni da sballo dell'infermiere e dell'anestesista, allora tutto è davvero possibile!

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    1. Jay, bella quella sulla Bailey, effettivamente anche io ci ho pensato! ;)
      Detto questo, Grey's è sempre Grey's, dici bene, e l'affezione - e la presenza di Karev - continueranno a farmela seguire a prescindere dalle stagioni più o meno riuscite.

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  2. due bicchieri e mezzo a sta trashata che avrebbe dovuto chiudere almeno 4 o 5 anni fa????????? °___°
    ora capisco perché ti stai entusiasmando all'ultima sempre più ridicola stagione di true blood...

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    1. A dire il vero due anni fa ha avuto la sua stagione migliore, quindi sei fuori strada come al solito! ;)

      E ti dirò, nonostante non mi stia dispiacendo, sto trovando la stagione di True blood la meno interessante fino ad ora.

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  3. Olà :D
    ho guardato le prime stagioni di Grey, poi ne ho persa una o due e dopo ho ricominciato a vederlo (anche su spinta di mia sorella).
    il finale di stagione è stato un pò così: bello per carità però mi sono detta: "ma sti disgraziati sempre una ne hanno!" :D
    però ormai si continua a vederlo... solo solo per Owen :)

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    1. Benvenuta da queste parti, Cristina!
      Di solito non vedo le serie tv "a spizzichi e bocconi", sono più il tipo da tagliarle se non mi convincono più: effettivamente Grey's ha avuto alcune annate così così, eppure affettivamente gli sono sempre rimasto legato.
      Poi, certo, più che Owen, Karev! :)

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    2. neanche'io guardo le serie a spizzichi anzi sono il tipo che le mie serie preferite le vedo anche 3, 4, 5 volte... :D
      di cinema invece sono carente. del tipo che ho lacune mostruose ma cosi mostruose che a dirle mi vergogno! :D

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    3. Beh, il bello del Cinema è che puoi sempre recuperare: in fondo, avendo delle lacune avrai anche una scelta enorme di titoli, no!? ;)

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