mercoledì 1 agosto 2012

Lo spettro

Autore: Jo Nesbo
Origine: Norvegia
Anno: 2011
Editore:
Einaudi




La trama (con parole mie):  sono passati tre anni dall'ultima volta in cui Harry Hole è stato a Oslo. Tre anni dalle vicende narrate tra le pagine de Il leopardo. L'ex poliziotto è fuggito, si è lasciato alle spalle l'alcolismo ed una vita a combattere e perdere chi ama per crogiolarsi nella solitudine ritagliata tra le moltitudini di vite di Hong Kong, addetto al recupero crediti.
Tre lunghi anni. Oslo è cambiata, Oslo è sempre uguale.
Harry Hole è tornato.
Perchè in città c'è un nuovo re della droga, un uomo misterioso che si dice vaghi per le strade come un fantasma, un reduce di troppe battaglie - proprio come Harry - forgiato dalla Siberia e dalle sue regole ferree, soprattutto nel mondo del crimine.
Perchè la polizia ha cambiato assetto, ed i suoi vecchi amici sono ormai ingranaggi di un sistema che pare senz'anima.
Perchè ci sono spettri da mettere a tacere, una volta per tutte.
Oppure niente di tutto questo.
Harry Hole è tornato in città perchè quello che considera un figlio ha bisogno di lui.
Oleg, il suo Oleg, ormai diciottenne, è accusato di omicidio.




Jo Nesbo.
Poco più di un anno fa questo nome mi sarebbe passato attraverso come un fantasma.
Lo spettro di una letteratura di stampo crime - quella scandinava - salita agli onori della cronaca negli ultimi anni, spinta dal successo mondiale della trilogia "interrotta" di Stieg Larsson eppure troppo algida, lontana, quasi consunta.
Quei titoli buoni per l'estate, da leggere in spiaggia sognando il refrigerio delle grandi capitali del paradiso apparente che è il Nord Europa e da dimenticarsi tra le onde, come un'avventura estiva senza troppi coinvolgimenti.
Poi, quasi per caso, decisi di affrontare Il leopardo.
E scoprii sulla pelle che quel fantasma sapeva graffiare ed affondare i denti in profondità, lasciando segni nel corpo e nell'anima dei suoi lettori quanto sulla pelle del suo incredibile, eccezionale protagonista: Harry Hole.
Poliziotto anticonvenzionale, investigatore alla ricerca di se stesso, alcolista senza speranza, un "solitary man" destinato al fallimento quanto alla presenza, quasi un contrappasso dantesco.
Esserci sempre, eppure non esserci mai.
Come un fantasma, per l'appunto.
E come se non bastasse, uno stile clamoroso: chirurgico, razionale, in perfetto stile da illusionista nolaniano - pensando al Cinema -, eppure sofferto, ribollente, gonfio, pronto ad esplodere come il peggiore degli hangover.
Negli ultimi dodici mesi ho recuperato, uno dopo l'altro, tutti i precedenti capitoli della saga dedicata al Commissario Hole, affondando nelle sue quasi radici - purtroppo in Italia ancora restano inediti i primi due romanzi della serie - e scoprendo la meraviglia di un crescendo da togliere il fiato, in attesa di ritrovarmi, per la prima volta, ad attendere una nuova uscita con la stessa trepidazione di un grande appuntamento sul grande schermo.
E dopo mesi in cui già sapevo della sua uscita in Norvegia e nei paesi anglosassoni, eccolo giungere finalmente anche nelle nostre librerie.
Lo spettro.
Bentornato, Harry Hole.
Bentornato nella Oslo dalla quale sei fuggito.
La Oslo delle cicatrici, del tutto cambia per non cambiare, del passato che non vorresti ritornasse.
E che desideri con tutta l'anima.
Tre anni senza un goccio.
Tre anni allontanandosi, passo dopo passo, da una vita da rappresentante della legge.
Ma tu non sei un fantasma, Harry. Non sei uno spettro.
Sei un cacciatore, un ghostbuster.
Quella tua stella di plastica da sceriffo, neanche fossimo lungo la frontiera, tornerà a chiamarti sempre e comunque, anche più forte del vecchio amico Jim Beam, sempre in agguato, sempre pronto ad attentare alla tua anima, alla mente, alla vita.
Questa volta, però, le regole sono cambiate.
Non sei qui per una caccia. Per fiutare la tua preda, e consegnarla al sistema.
Sei qui per un colpevole, e dimostrare la sua innocenza.
Sei qui per Oleg. Il tuo Oleg.
Il bambino delle sfide a Tetris sul Gameboy, il figlio del tuo grande amore, il giovane pattinatore, lo stesso che salvasti su, in cima al vertiginoso salto di Holmenkollen, nel faccia a faccia finale con L'uomo di neve.
Il bambino diventato un uomo. O quasi.
Il diciottenne che ora ha una dipendenza, proprio come te.
Il figlio dei quartieri alti di Oslo stregato da un giovane così bello da ipnotizzare e portare sulla via della perdizione: ma siamo davvero sicuri che le colpe siano tutte di Gusto?
Forse anche lui è una vittima. Del resto, è la vittima. Perchè è del suo omicidio che Oleg è accusato.
Alle loro spalle, giochi di potere tra polizia, governo ed elite criminali, maglie dell'Arsenal fieramente indossate per le strade della ricca Oslo dal record di consumo di eroina alle prese con una nuova, dirompente sostanza.
Alle loro spalle, un fantasma.
E non l'ataman, il boss di un gruppo ristretto e temibile, un "solitary man" come te, Harry.
Alle loro spalle Jo Nesbo.
Che non è un fantasma, e fa di tutto per dimostrarlo.
Tanto da ingannarci cucendoti addosso un completo di lino e tre anni di astinenza, un'apparente infallibilità neanche ci trovassimo nel pieno di un episodio di 24, in cui Jack Bauer arriverà sempre e comunque alla fine, e sbatterà i colpevoli con il culo per terra.
Ingannarci mostrando il lato di successo di Harry Hole, prima di giocare il suo jolly più sconvolgente.
Perchè Lo spettro è il libro più terribile e spietato dello scrittore norvegese.
La sfida più grande di Harry Hole.
E' un romanzo che parla di eredità, di padri e figli, di amore incondizionato ed egoismo profondo.
Di massimi sistemi, nel crimine e nel cuore. In amore e in guerra.
Ma soprattutto, è un affresco da restare senza fiato sulla dipendenza.
Il fantasma che si porta dietro il resto degli spettri.
La cacciatrice che ti illude, ghermisce, seduce, e solo quando sei convinto di essere arrivato in paradiso, sorride e ti affonda i denti nelle carni.
Altro che leopardo.
Questo è l'inferno, Harry Hole.
Quando la dipendenza più grande, l'amore, ti spinge al limite, per poi portarsi via tutto.
Lasciate ogni speranza, o voi che entrate.
Questo è l'inferno, Harry Hole.
Ed il silenzio che ti avvolge non è pace, ma il coro dei fantasmi che non riescono a tacere.


MrFord


"How can I try to explain, cause when I do it turns away again.
It's always been the same, same old story.
From the moment I could talk I was ordered to listen.
Now there's a way and I know that I have to go away.
I know I have to go."
Cat Stevens - "Father and son" -


24 commenti:

  1. ok. mi hai convinto. da quale comincio?

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    1. Purtroppo i primi due della serie in Italia non sono mai stati pubblicati: occorre iniziare dal terzo, Il pettirosso - i post ci sono tutti, recuperali! -.
      Seguono Nemesi, La stella del diavolo, La ragazza senza volto, L'uomo di neve, Il leopardo e, appunto, Lo spettro.

      Vedrai che Harry Hole ti conquisterà.

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  2. Ed io che lo cercavo in biblioteca.. quindi c'è prima Il leopardo.. ok, devo partire dall'inizio (sono ferma a Nemesi che magari sta proprio nel mezzo..)
    Questo Harry Hole crea dipendenza ;)

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    1. Elle, dici bene: Hole crea dipendenza. Totalmente imperfetto, eppure sempre presente.
      Nemesi è il secondo: nella risposta a V. c'è l'ordine cronologico di lettura! :)

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    2. Ah, benissimo, allora non ho ribaltato tutto! Il pettirosso è segnato, grazie :)

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    3. Tranquilla, niente ribaltamenti.
      Poi fammi sapere com'è andata!

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  3. Ma quindi dici che devo proprio iniziare a leggere Jo Nesbo!?

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    1. Pesa, senza alcun dubbio.
      E' stato il mio autore rivelazione dell'ultimo anno.
      Una specie di Nolan letterario.

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  4. Irriverent Escapade1 agosto 2012 alle ore 08:24

    Peccato non aver piazzato sotto Cash un video del Nanobelga. Avresti fatto un cocktail di passioni....che non riesco proprio a condividere, fratello.
    E ci ho provato, eccome. Dopo averti visto trattare Harry Hole come io tratterei Pepe Carvalho o Fabio Montale, ho tentato la lettura di Nesbo. Niente. Non mi appassiona, non mi coinvolge. E mi spiace. Ancora adesso, scorrendo questo post mi rendo conto di quanto ti prenda questo autore e da "vedova" di Montalban e Izzo, non sai quanto io ti possa invidiare. Io che non posso far altro che rileggere il gia' letto, di questi autori.
    Ottima Father and son....pero' Cash, madddaiiiiii.
    Beh, d'altra parte siamo nel tuo saloon. Allora io, dopo questo cocktail, lascio e vado a sentirmi Cat Stevens ;-)

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    1. Per Cash e Van Damme vedrò che fare in futuro! ;)

      Intanto, sorella, che dire!? La sintonia con i personaggi cambia a seconda del lettore: ricordo quando propinai esaltatissimo i miei adorati Hap e Leonard lansdaliani a Julez e lei mollò a metà del primo libro. A volte, semplicemente, certe cose non si sentono a pelle.
      Invece Hole mi entra dentro e mi ribalta, ogni volta.
      E, tra l'altro, trovo che Nesbo scriva da dio.

      Per quanto riguarda il pezzo: grande Cat Stevens, ma la versione di Cash è una bomba. ;)

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  5. Non ho letto la recensione, mi sono fermato solo al giudizio, perché ho iniziato a scaric... a recuperare cioè tutta la serie di Nesbo, quindi non mi voglio spoilerare nulla!
    Però se ne parli bene, sono felice, quindi evviva!
    (Hai ricevuto la mia mail aumm aumm?)

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    1. Tommy boy, Harry Hole è un mito. Ti dico che era dai tempi di Hap e Leonard e del Winslow migliore che non mi prendevo così tanto per un personaggio ed un autore.
      Scaric... recupera pure tutta la serie, garantisco io! ;)

      La tua mail non mi è arrivata, a che indirizzo l'hai mandata, razza di mollusco!?!?
      Scrivimi a misterjamesford@gmail.com

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    2. Sottospecie di orango glabro, ti ho scritto alla tua solita mail... Uff, ho capito, ti riscrivo s questa! Che pazienza che ci vuole con voi primati... Ma un giorno prima o poi riuscirò a fart capire che le banane possono anche essere mangiate!

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    3. Vecchio scarpone, lo so che ormai sei preda dell'Alzheimer, ma dovresti saperlo da almeno un paio d'anni che l'indirizzo che hai usato ormai è in disuso dalla notte dei tempi!
      Ora dico al tuo badante prestante di aumentare le dosi della sua medicina! ;)

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    4. Se stai parlando della vitamina C, credo che tu ne abbia bisogno più di me, tra l'altro, ti piace pure un sacco! ;)
      Mail mandata, se non ti arriva nulla, fammi un fischio!

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    5. Mail arrivata. Aspetto di arrivare a casa per approfittarne.
      Muchas gracias!

      E dirò al tuo badante di darci dentro con la vitamina C, allora! ;)

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  6. Io sono sul Pettirosso ed ho già in libreria Nemesi (siamo in cordata con mio fratello a prenderceli uno a testa, così risparmiamo anche). Le prime 100 pagine non hanno deluso le aspettative, caro il mio untore di manie letterarie ;)

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    1. Gae, ottima tattica quella che usi con tuo fratello, anche se io di fronte ad una serie così vorrei avere tutto per me! ;)
      Vedrai, tra l'altro, che con il passare dei titoli migliorerà sempre di più!

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  7. Sono arrivato a La stella del diavolo, manca ancora un pò per Lo spettro, che sembra molto interessante:)

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    1. Affari, secondo me proprio con La stella del diavolo Nesbo ha cominciato il vero salto di qualità che l'ha portato ai livelli de Lo spettro.
      E Tom Waaler è uno spettacolo di antagonista.
      Aspetto di sapere che ne pensi!

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  8. Segnato in lista proprio qualche giorno fa :D
    Sempre più curiosa a questo punto ;)

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    1. Vedrai che sarà una scoperta: Hole è uno dei personaggi più incredibili che abbia incrociato nella mia "carriera" di lettore!

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  9. Grande Nesbo e grande Hole!
    Ora sto leggendo Il pettirosso, promette davvero bene ti farò sapere.
    ;)

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    1. Fratello, Il pettirosso è l'inizio di una grande saga, vedrai! E Lo spettro è davvero una cosa incredibile, anche meglio de Il leopardo!

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