Regia: J. J. Abrams
Origine: Usa
Anno: 2011
Durata: 112'
La trama (con parole mie): siamo nel pieno dell'estate del 1979, ed un gruppo di amici tra le scuole medie e le superiori decide di aiutare il convintissimo Charles a realizzare un film da iscrivere ad un festival locale. Tra loro spiccano Joe, che soltanto pochi mesi prima ha perso la madre a seguito di un incidente sul lavoro, ed Alice, tormentata figlia dell'alcolista Louis e miraggio sentimentale di tutto il gruppo.
Durante una ripresa in notturna, i ragazzi assistono ad uno spaventoso incidente ferroviario che pare essere legato ad alcuni misteriosi affari dell'esercito e ad un insegnante della loro scuola, cui fanno seguito episodi sempre più inquietanti, dalla fuga di tutti i cani della città alla sparizione di molti tra i suoi abitanti.
Gli improvvisati cineasti, dapprima decisi a non fare parola dell'accaduto, finiscono coinvolti in quella che è una vera e propria caccia all'alieno, rischiando le proprie vite per crescere insieme, portare tutti a casa la pelle e scoprire come arrivare a superare il dolore di una perdita.
Inutile fare troppi giri di parole: quel volpone di J. J. Abrams ce l'ha fatta un'altra volta.
L'autore di Alias, Lost e del prequel di Star trek - ottimo, peraltro -, stupisce senza se e senza ma grazie ad una delle pellicole più coinvolgenti dell'estate, nonchè tra le più interessanti di un'annata piuttosto altalenante - almeno fino ad ora - rispetto alle uscite in sala.
Pronti via e ci troviamo immersi in un'atmosfera da amarcord e malinconia selvaggia quando il regista e sceneggiatore ci porta nel pieno dell'estate del 1979 - anno cui non posso non essere legato - circondando lo spettatore con un'aura legata a doppio filo allo spirito di cult dell'epoca come I Goonies e Stand by me, azzeccando i protagonisti, i loro interpreti e l'approccio con l'intera operazione neanche lo schermo fosse una sorta di nuova DeLorean.
Giusto il tempo di godersi quello che pare a tutti gli effetti un viaggio coinvolgente e piacevolmente naif nei ricordi e nello spirito che permeava le pellicole del periodo, e l'incidente ferroviario che mette in moto la vicenda centrale dello script riporta l'audience alla tensione tipica del thriller di complotto, rispolverando alcune situazioni classiche del genere come il ruolo dell'esercito ed i suoi insabbiamenti - in pieno stile The Mist o 28 giorni dopo - ed il sacro terrore delle invasioni russe tipico degli anni della cortina di ferro.
A questo punto la piega d'azione della pellicola, spinta da quella che pare l'ispirazione dello Spielberg degli anni d'oro, assume i connotati del film catastrofico che muta Incontri ravvicinati del terzo tipo in una sorta di Cloverfield senza mai dimenticare l'epoca di narrazione, rispettando pienamente il contesto e dando ad un tempo profondità e libertà d'azione ai giovanissimi protagonisti, i cui personaggi scritti con affetto, partecipazione e profondità finiscono per conquistare come fossimo tornati anche noi indietro ai tempi "dei migliori amici mai avuti".
Ma la realtà dei fatti, per quanto si possa discutere a proposito della trama - e, perchè no, anche di alcune ingenuità di sceneggiatura, così ben calibrate da parere quasi poste ad arte -, della regia - Abrams e Spielberg insieme producono questi effetti? Ben venga un nuovo progetto! - e delle interpretazioni, del setting e dell'ambientazione clamorosamente azzeccati, la cosa che colpisce davvero resta il percorso compiuto da Joe, Alice ed i loro padri nell'affrontare il dolore legato a doppio filo all'incidente che provocò la morte della madre del ragazzo: il confronto con la creatura fuggita proprio grazie all'incidente ferroviario all'origine delle vicissitudini del gruppo di avventurieri in erba diviene, dunque, più che il tipico "toccata e fuga" o survival, una sorta di nuova versione di quello che fu il rapporto tra Elliott ed E. T., pur se differente in quanto significativo passaggio verso un'età più adulta e concentrato, come già sottolineato, sull'accettazione del dolore e della perdita.
Ed il gesto di lasciare andare qualcuno che non c'è più, benchè presente nei nostri ricordi, si fonde alla perfezione con un finale che ricorda District 9, e pone Super 8 come uno dei migliori film di genere degli ultimi anni, un vero e proprio ritorno allo spirito guidato dalla meraviglia che fece la fortuna di tante pellicole dei tempi in grado, ancora oggi, di stupire quelli che, allora, erano solo ragazzi, proprio come Joe, ed ora si ritrovano cresciuti neanche fossero il protagonista del già citato Stand by me, proiettati verso il futuro eppure per sempre legati ad un'estate, ad un gruppo di amici, al ricordo di momenti che non saranno mai, mai così incredibili.
Ed è un piacere, per noi che stiamo crescendo e per il Cinema che durerà senz'altro più di chi lo costruisce, lo porta sugli schermi, o lo ama profondamente da spettatore, che ogni generazione possa avere pellicole come questa cui appuntare i ricordi.
Un pò come accadrà a Joe rispetto ad Alice.
Il primo amore non si scorda proprio mai.
MrFord
cool kids never have the time
on a live wire right up off the street
you and I should meet
junebug skipping like a stone
with the headlights pointed at the dawn
we were sure we'd never see an end to it all."
Smashing Pumpkins - "1979" -
Tu, invece, vedi di scordartelo, ok?
RispondiEliminaNon preoccuparti, è già stato rimosso. Non vorrei mai incorrere in una serie infinita di bottigliate! :)
RispondiEliminaOh, che bella notizia che mi dai! Speravo proprio fosse un buon film! Olè!
RispondiEliminami è piaciuto un casino, tanto che scrissi pure io sull'argomento... Davvero mi sono sentito coinvolto come non capitava da tempo, quasi fossi tornato bambino. Poi quei riferimenti a I Goonies, Stand by me, E.T. e Incontri ravvicinati del terzo tipo lo rendono prezioso.
RispondiEliminaI primi 45 minuti di film sono una bomba, che effetti!! Pure il pretesto di realizzare un film amatoriale, oltre a trovarla personalmente un'ottima idea, ha permesso di mettere in risalto giovanissimi attori ottimamente scelti per interpretare la parte...
bella esperienza, e mi ripeto, tanta nostalgia!!
P.S.: il primo amore non si scorda mai, è proprio vero!!
Tommy, non è solo buono, è ottimo! Davvero un ritorno agli anni ottanta fatti bene!
RispondiEliminaVincent, concordo in toto. Un film scritto e diretto alla grande, con ottimi effetti e attori perfetti, fresco eppure pervaso da una nostalgia per quei tempi unica. Bellissimo, senza riserve.
mi trovo d'accordo con quanto dici, una cosa ancora più sorprendente visto che è un film che ha molto diviso e molto dividerà ancora i pareri...
RispondiEliminamiracoli di j.j. :)
a parte una certa nascita, il 1979 dev'essere stato proprio un buon anno...
Oh me l'aspettavo una bella recensione su questo film! Adesso mi hai convinto a vedermelo!
RispondiEliminaCannibale, è un miracolo di J. J. anche che tu sia d'accordo con quanto dico. :)
RispondiEliminaIo direi, invece, che SOPRATTUTTO per una certa nascita, il 1979 è stato un grande anno! ;)
Absinto, guardatelo e goditelo. E' una vera chicca.
ehilà abbracci vigorosi per te Ford! son tornato dalla pigrizia estiva! questo Super 8 me lo sparo al più presto e ti faccio sapere.. nel frattempo fai un salto qua e dimmi che ne pensi del mio nuovissimo progetto : http://onewordaboutcinema.blogspot.com/
RispondiEliminaLorant, bentornato da queste parti!
RispondiEliminaOvviamente ricambio gli abbracci vigorosi, vado a vedermi il tuo progetto e sai che ti dico!? Schiaffati questo Super 8, è una vera vera ficata.
Che voglia di vederlo che mi hai messo!
RispondiEliminaRecupero subito, sembra proprio una bomba, come pensavo/speravo fosse.
Fratello, è una bomba pazzesca! Mi sono emozionato come se fossi tornato ai tempi dei Goonies e Stand by me! Grande centro di J. J.!
RispondiEliminaStupendo. Nella scena che giustamente citi tu, la migliore dell'anno al momento secondo me, mi sono davvero commossa.
RispondiEliminaUno dei film migliori dell'anno senza dubbio.
Non vedo l'ora di rivederlo al cinema anche se dal trailer mi sembra che il doppiaggio italiano sia alquanto discutibile.
Bella recensione MrFord!
E bellisssima l'idea dei voti-cocktail!
Manco da un po' eh? Me l'ero persa ma è stupenda!
Il massimo quant'è?
:)
Val, muchas gracias!
RispondiEliminaHai ragione, quella scena è una bomba.
Super 8 sarà di certo tra i miei preferiti del 2011!
Sono contento che ti piaccia l'idea dei voti/cocktail: da buon mereghettiano, vado da uno a quattro, più lo special delle bottigliate per le delusioni.
Comunque, trovi la legenda dei voti in basso!
Chi infama JJ Abrams, peste lo colga !
RispondiEliminaHarmonica, concordo in pieno! ;)
RispondiEliminaDetto fatto! ho appena recuperato questo capolavoro.. devo esser sincero, mi aspettavo qualcosa di figo, c'è pur sempre JJ dietro ma nonostante questo è riuscito nuovamente a sorprendermi. Bellissimo, non c'è che dire, poi per chi fa parte della generazione Goonies E.T. Incontri ravvicinati del Terzo tipo è una masturbazione visiva! Capolavoro confezionato in ogni piccola cosa,dagli effettoni alle scene militari dove ho tanto rivisto The Mist. E' come se fossi tornato indietro di 10 anni, gran bella la colonna di Giacchino (Lost ti dice niente?) sopratutto nella scena quando ci son i ragazzi che si preparan a girare la scena del treno e cantan insieme "My Sharona" ho sentito qualcosa dentro, roba da nostalgici!! gran recensione Boss!
RispondiEliminaLorant, muchas gracias!
RispondiEliminaConcordo in pieno con tutto quello che hai scritto: io e Julez eravamo sul divano e pensavamo di essere tornati ai tempi dei Goonies: una roba fortissima, confezionata da dio sotto tutti gli aspetti ed emozionante come poche.
Sicuramente sarà uno dei miei film dell'anno.
Visto ieri sera. Bello, bello. bello e bello, non ho nient'altro da dire! (ah, titoli di coda strepitosi!)
RispondiEliminaAlessandro, Super 8 è una meraviglia.
RispondiEliminaSicuramente sarà tra i protagonisti del classificone del meglio in sala 2011.
Mi spiace, ma mi ha fatto cacare. E lo dico così bruscamente prima di tutto per rispetto verso il turpiloquio kinghiano di Stand by me - da cui Super 8 è lontano anni luce. Ma anche perché non basta mettere insieme un gruppo di ragazzini per poter parlare dei Goonies, che è tutt'altra cosa. E appunto in comune con i Goonies ha solo il gruppetto di ragazzini.
RispondiEliminaE.T. - altro paragone fatto in giro - non lo nominerei nemmeno, se non per il fatto che una volta cresciuto si è fatto incazzoso.
C'è tanto - forse troppo - Lost, Cloverfield, addirittura Jeepers Creepers e il fresco Battle: Los Angeles. Persino Giacchino è deludente con le musiche. La retorica l'ho trovata asfissiante. Quando tutto è finito sono rimasto allibito: ma fanno sul serio questi?
Fortuna che nei titoli c'è The case, vero capolavoro - dove rivivono Fulci e il Jackson di Bad Taste.
Marco, peccato che non ti sia piaciuto.
RispondiEliminaPersonalmente, l'ho trovata una delle cose migliori degli ultimi anni nel suo genere, nonchè l'ennesima conferma della grande intelligenza di Abrams, che potrà mancare dell'estro da numero dieci ma riesce sempre e comunque ad arrivare al cuore dell'audience anche sfruttando soltanto l'ispirazione data da altri.
Detto questo, ci sta: in fondo non esiste un film che metta d'accordo tutti sempre e comunque!
So di essere in tremendo ritardo, ma grazie. Lo vedrò sicuramente a breve. :D
RispondiEliminaMMS, sappimi dire quando l'avrai visto.
EliminaE non c'è mai ritardo per una buona visione! :)
Mettere JJ Abrahms e Spielberg assieme in una produzione per me è già una mezza garanzia,ricordo che il film ci piacque molto ma qua da noi resta un titolo(stranamente) di nicchia,spessissimo in negozio lo consiglio e la gente mi fa la faccia da "che è sta roba?mai sentito".Sarà forse per la mancanza di nomi noti nel cast?Però il film funziona talmente bene che non se ne sente affatto la mancanza!
RispondiEliminaIn effetti, il film funziona alla grande così com'è.
EliminaE per chi è cresciuto negli anni ottanta, è assolutamente perfetto.