sabato 6 agosto 2011

West side story

Regia: Jerome Robbins, Robert Wise
Produzione: Usa
Anno: 1961
Durata: 152'

La trama (con parole mie): nel pieno del degradato West side della Grande Mela si contendono il territorio i bianchi Jets ed i portoricani Sharks, guidati da Riff e Bernardo. Nel pieno del loro conflitto e alle soglie di un duello che dovrebbe determinare chi sarà a comandare quelle strade, Riff chiede aiuto a Tony, vecchio compagno d'armi ravvedutosi ed ormai inserito nella società: il giovane dapprima accetterà, ma l'amore per Maria, sorella di Bernardo, lo convincerà che la scelta migliore sarà quella di fare di tutto perchè la pace tra le due bande sia la soluzione finale.
Ma, come per Romeo e Giulietta - fonte d'ispirazione dichiarata del musical -, il destino dei protagonisti sarà tragico e terribile.

Grazie al rinnovato interesse risvegliatosi in casa Ford rispetto ai musical - da sempre genere di riferimento di Julez - abbiamo approfittato delle ferie - purtroppo ormai alle spalle - per rispolverare alcuni Classici del genere che da troppo tempo giacevano in attesa di una visione nonostante facessero parte del nutrito catalogo di dvd fordiano: West side story, in particolare, è risultato un vero e proprio colpo di fulmine.
Girato con perizia straordinaria da Robert Wise - affiancato alla regia dal coreografo Jerome Robbins -, questo film rappresenta l'esempio perfetto di quanto il talento e la resa possano valicare i confini dei generi ed appassionare il pubblico anche a distanza di decenni, inchiodando alla poltrona dal primo all'ultimo minuto nonostante la durata decisamente impegnativa - sulla carta, almeno -.
Tutto, dalle coreografie alle interpretazioni, dalla sceneggiatura al montaggio, fino agli straordinari testi delle canzoni - i Jets di fronte al negozio di Doc che cantano il disagio giovanile sono l'esempio di un'opera di totale avanguardia e rara potenza - e alla fotografia praticamente perfetta contribuiscono alla resa di un film fondamentale, un Classico di razza come raramente se ne incontrano, che fa dell'ispirazione a Romeo e Giulietta un punto di partenza per analizzare tematiche scottanti - allora come ora - come le tensioni razziali, il razzismo, l'ingiustizia legata agli organi di controllo - la figura del viscido Krupke - e l'imprevedibilità delle passioni umane.
Ironia e dramma - si pensi al divertentissimo confronto tra Bernardo e Anita a proposito della vita degli immigrati portoricani negli States o allo scontro tra Jets e Sharks che da inizio alla drammatica escalation della parte conclusiva - si mescolano al servizio dello script e delle coreografie, perfettamente inserite nello svolgimento della storia e spesso realizzate, ai tempi delle riprese, in pieno giorno nel West side, in quartieri allora difficili scomparsi con le loro strade più note.
Una storia d'amore che porta alla ribalta una sempre ottima Natalie Wood, supportata dalle interpretazioni dei premiati con l'Oscar George Chakiris e Rita Moreno e che vede i futuri protagonisti di Twin Peaks Richard Beymer e Russ Tamblyn - rispettivamente Ben Horne e il dottor Jacobi - in grande spolvero nei ruoli di Tony e Riff, quest'ultimo in grado di arricchire le sue performances con acrobazie notevoli, a metà tra lo stuntman e l'artista circense.
Una pellicola di qualità incredibile, fuori dal tempo ed in grado di parlare a generazioni differenti di spettatori come solo il meglio del Cinema è in grado di fare: il consiglio è, che siate amanti del genere oppure no, di buttarvi alla prima occasione in questa visione ed assaporarla dal primo all'ultimo minuto, godendovi i colori saturi tipici dell'epoca dei grandi Studios e le scale cromatiche dei costumi dei protagonisti, le canzoni e le coreografie, le risate e lo struggimento, i momenti d'introspezione e le lotte per la supremazia nelle strade che, senza dubbio, hanno influenzato anche cult esplosi in ambiti completamente differenti, in particolare I guerrieri della notte, che pare dovere ben più di un'ispirazione alla rivalità tra Jets e Sharks.
Quando si dice, insomma, che un film pare avere proprio tutto.

MrFord

"ANITA
I'll get a terrace apartment
BERNARDO
Better get rid of your accent
ANITA
Life can be bright in America
BOYS
If you can fight in America
GIRLS
Life is all right in America
BOYS
If you're a white in America."
Stephen Sondheim & Leonard Bernstein - "In America" -

5 commenti:

  1. grande classico che mi manca... recupero al più presto!!!

    comunque i musical, che ho sempre bistrattato per errore, si rivelano essere delle visioni sbalorditive!!

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  2. non vedo l'ora di demolirlo uaahahah

    anche se la presenza di un paio di attori di twin peaks potrebbe giocare a suo favore....

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  3. Vincent, recuperalo al più presto, è una vera bomba!
    E sui musical concordo in pieno!

    Cannibale, ma sai che invece secondo me è un film cannibalesco per l'epoca in cui fu girato?
    Caos e innovazione contro il classicismo! Vedrai!

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  4. Qui siamo nell'olimpo. È una meraviglia, grazie per la riscoperta.

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  5. Gae, grazie a Robert Wise e Jerome Robbins! ;)
    Questa è davvero una meraviglia!

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