Ma il nostro eroe non ha voglia di sbronzarsi e guardare tipe a seno nudo, così convince uno dei suoi compagni di viaggio ad imbarcarsi in un tour organizzato da quello che pare proprio un povero idiota vestito a festa attraverso le paludi infestate dagli spiriti della Louisiana.
Ovviamente, vedrà ugualmente tipe a seno nudo, ma invece di sbronzarsi dovrà lottare per portare a casa la pelle quando il mostruoso Victor Crowley comincerà a far fuori i componenti della gita.
Un vero (finto) film anni ottanta. Ma anche un finto cult.
Nel corso di questi ultimi mesi, la blogosfera è stata una vera e propria fucina di fonti d'ispirazione per nuove visioni, e senza dubbio ha permesso al sottoscritto di scoprire - o riscoprire - perle sfuggite e dimenticate dalla sempre poco presente distribuzione italiana, contribuendo ad arricchire il mio bagaglio grazie a post, tam tam di vario genere, voci e critiche positive o negative che fossero.
Una delle pellicole più volte menzionata era stata proprio questo The hatchet, slasher a metà tra il gore e lo splatter di cui ignoravo completamente la trama, ma che, in cuor mio, si materializzava come una sorta di ancor più violento e crudele Centurion, un viaggio allucinante nel sangue in grado di far passare agli abitanti di casa Ford una sonora ora e mezza d'intrattenimento trucido e terrificante.
Invece, nel corso della visione, scopro che l'intera operazione compiuta dal regista e sceneggiatore Adam Green - peraltro visto da queste parti recentemente con Frozen - tratta principalmente una sorta di ironico omaggio allo slasher anni ottanta in pieno stile Venerdì 13 - una saga che mi riservo di rivisitare, prima o poi -, con la classica truppa di rincoglioniti massacrati dal mostro deforme di turno.
Risultato: a parte la delusione di non assistere davvero ad un eccidio in stile Marshall e di non poter provare almeno un pochino di culo stretto da colpo di scena improvviso, tolti un paio di omaggi, il cammeo di Robert Englund e un paio di idee magari non originali ma ben gestite - sopratutto il finale -, davvero pochino resta di questo tanto chiacchierato cult della rete.
Da assoluto critico della saga di Scream - sicuramente più interessante, divertente ed intelligente di questo lavoro di Green - non potevo affezionarmi certo ai protagonisti di questa pellicola, che ho trovato noiosa anche nella parte sulla carta più divertente, quella degli squartamenti e delle morti dei partecipanti alla gita: Victor Crowley, assolutamente lontano dagli standard fissati dai mostri sacri Michael Myers, Leatherface, Jason Voohries e Freddy Krueger, e clamorosamente troppo simile al wrestler dei tempi che furono Hillbilly Jim per poter essere credibile ai miei occhi, pare infatti nutrire una particolare passione per gli smembramenti a mano per mezzo della sua forza bruta, ma con una decina di vittime a disposizione, questa scarsa creatività nell'esecuzione fa rimpiangere addirittura l'inventiva del da me tanto detestato Enigmista.
La mancata soddisfazione per una serata bourbon coca e patatine è stata dunque tale da pregiudicare la curiosità di assistere il secondo capitolo, già pronto per un prossimo passaggio da queste parti ed ora probabilmente rimandato di qualche giorno, anche perchè pare proprio che l'atmosfera sia stata talmente priva di emozioni da portare anche la stessa Julez, solitamente appassionata del genere, ad abdicare in fretta per dedicarsi ad un senz'altro più soddisfacente sonno.
A tratti, io stesso mi sono ritrovato a provare nostalgia per filmacci di genere mai trovati neppure per caso interessanti come Jeepers Creepers - del quale mi sono ben guardato di visionare il sequel -, ma del resto, la rete non può sempre regalarci gli Enter the void o i Valhalla rising, no!?
Per chiudere, giusto per non smentire la mia natura di tamarro appassionato di wrestling, vi lascio con il confronto tra Victor Crowley e Hillbilly Jim, ditemi voi se non sono due gocce d'acqua!
"Lascia l'ascia di guerra
e accetta l'accetta dell'amicizia,
è solo un presente per te."
Elio e le storie tese - "Indiani (A caval donando)" -
Dunque... da dove comincio...
RispondiEliminaHatchet l'ho trovato anche io una ciofechina. Però non dirmi che non ti sei goduto Jeepers 1 e neanche visto il 2!? Secondo me due gran belle pellicole, ma è chiaro: de gustibus! Poi hai messo dentro anche sto Enter the void che non ho ancora visto... ok, leggo la tua recensione e recupero!
Valhalla rising? Santo cielo, che meraviglia...
Grazie.
anch'io non ho capito bene perché questo film sia considerato un cult. è guardabile, ma mi sembra nella media del genere. frozen mi sembra già più interessante.
RispondiEliminacomunque te credo che scream è più interessante, divertente e intelligente di questo, visto che scream è più interessante, divertente e intelligente di qualunque horror mai girato!!
che cazzata hatchet, un filmettino veramente insulso! anche scream reputo tale.
RispondiEliminajeepers 1 invece l'ho trovato molto più interessante e divertente!
Eddy, concordo appieno su Hatchet, mentre Jeepers non mi è sembrato questa gran cosa, forse sono troppo legato ai cult anni settanta/ottanta.
RispondiEliminaIl recupero di Enter the void è merito del Cannibale, ed è un'esperienza incredibile davvero. Stupendo.
Come Valhalla rising, magnifico.
Cannibale, siamo pienamente d'accordo su Hatchet, mentre rispetto a Scream, ovviamente, stiamo su due fronti opposti. Io l'ho sempre trovato davvero robetta.
Frank, Hatchet e Scream bottigliati alla grande, ma pure Jeepers! Perchè non fanno più i Nightmare, o i Non aprite quella porta come si deve!?
lo voglio vedere lo stesso, cult o meno...
RispondiEliminaNon hai visto Jeepers Creepers 2? Male per te visto che è nettamente migliore del primo e ricco di sottotesti legati alla (maledetta) figura dello stesso regista che è stato arrestato per pedofilia...Ciò lo rende un validissimo teen horror, per giunta sprovvisto di stereotipi ;) Il fatto che non ti sia piaciuto Hatchet secondo me è perchè ti sei accostato ad esso con un approccio totalmente sbagliato (ma chi è stato l'intelligentone che l'ha accostato ai film di Marshall? - un paragone che non sta nè in cielo nè in terra), comunque fai bene a tenerti lontano dal sequel visto che, a differenza del primo, non è piaciuto nemmeno al sottoscritto...
RispondiEliminail primo jeepers era caruccio... mi avete incuriosito per il secondo che non l'ho mai visto! scream invece per me rappresenta in toto l'horror degli anni '90, cioè inesistente. nightmare e non aprite quella porta non si possono più fare, sono troppo legati alla loro epoca.
RispondiEliminaVisto qualche giorno fa. Davvero niente di particolare anche se devo ammettere che un paio di squartamenti non sono maluccio.
RispondiEliminaChiaramente cult è parecchio esagerato.
Mah... Non mi attira molto.
RispondiEliminaPupottina, allora buona visione! E buoni squartamenti!
RispondiEliminaAlan, innanzitutto benvenuto da queste parti! Detto ciò, devo dire che mi hai incuriosito, rispetto a Jeepers 2, quindi lo recupererò.
Il paragone con Marshall era un mio viaggio mentale prima di scoprire di cosa parlasse Hatchet, quindi è tutta colpa mia! ;)
Pensa che, invece, il sequel l'ho preferito a questo primo capitolo, lo posterò stasera!
Frank, purtroppo temo che sia come dici. Non ne faranno più come una volta!
L'horror anni novanta è come molto dello stesso decennio: scarsino e sopravvalutato.
Dembo, come sempre sono con te. Allora questa settimana ci si vede?
Ottimista, se anche te lo risparmi, non perdi nulla!
Grazie per il benvenuto ;) Boh, il sequel di Hatchet oggettivamente (per quanto sia possibile) l'ho trovato molto più scarno di contenuti e decisamente meno ispirato: strano che ti sia piaciuto. Ti perdono per il paragone con Marshall XD Alla prossima!
RispondiEliminaAlan, io il seguito l'ho trovato molto più ironico, e mi pare che la produzione fosse decisamente migliore - e con più soldi -.
RispondiEliminaTranquillo per il paragone con Marshall, te l'ho detto, era solo una mia aspettativa: mi sarebbe piaciuto un sacco vedermi un altro Centurion, cazzo!
oddio grazie!!!!! finalmente qualcuno a cui non è piaciuto!! noi siamo state molto più critiche, cmq la sostanza è la stessa: una pellicolina decisamente dimenticabile, che non emoziona in nessun senso la si guardi.
RispondiEliminacontinuiamo a non capire il perchè del suo successo, mah!