Per quanto a mia madre siano sempre piaciuti, per tutta una serie di motivi contingenti - complice una casa che non era propriamente un castello - la prima esperienza del sottoscritto con i gatti risale ai tempi della convivenza con Julez, quando la suocera Ford, nel pieno di una ristrutturazione casalinga, ci "prestò" le sue due gatte per quasi tre mesi: con Maggie - ancora oggi viva e vegeta -, una pacchia, tra fusa e paste e grandi puttaneggiamenti; con Tina, la più vecchia, una lotta all'ultimo sangue. Quest'ultima, dal pessimo carattere, ingaggiò una guerra fatta di pisciate per terra ed ore passate chiusa nel sottotetto dove veniva condotta con l'inganno dal qui presente, finita con una tregua armata che comunque regalò alla già citata suocera Ford il fatto che non si presentasse più a tavola chiedendo cibo ad ogni pasto come aveva sempre fatto.
Considerata l'esperienza intensa ed il fatto che ai tempi non avevamo figli, decidemmo di trovare un felino tutto nostro, e fu così che Diego - anche lui rosso, come Bob - entrò nelle nostre vite: da quel batuffolo dell'estate duemilaotto, una specie di dinamo inesauribile, è rimasto un gattone enorme e sovrappeso dalle tendenze chiaramente gay che oggi si aggira cercando di elemosinare sculaccioni - dev'essere un amante del sadomaso - o carezze partendo con le fusa come fosse un motore, che se non ci fosse Mia - la nostra "secondogenita" a quattro zampe - probabilmente avrebbe la stessa mobilità di un soprammobile.
Senza dubbio vivere praticamente in simbiosi con qualsiasi animale non solo rende quest'ultimo un membro attivo della famiglia, ma anche una personalità con la quale fare i conti, nel bene e nel male: certo, dai tempi in cui Julez mi chiamò al lavoro in lacrime per aver appena terminato la visione di Io e Marley immaginando la morte proprio di Diego ad oggi, quando inevitabilmente i figli portano via molta dell'attenzione e soprattutto dell'affetto destinato ai nostri amici pelosi le cose sono cambiate, e sono sicuro che, per quanto, come ogni genitore, giuriamo che, dopo Diego e Mia, non ci imbarcheremo più in questa fatica almeno fino a quando i Fordini saranno cresciuti e fuori casa - i miei adottarono la loro prima gatta proprio quanto io me ne andai -, qualcosa in noi resterà sempre legato al rapporto che costruiamo con loro come e forse anche meglio rispetto a quanto non capiti con alcune delle persone che popolano la nostra quotidianità.
A spasso con Bob, tratto dalla reale vicenda di James, ex tossico e senzatetto, e del suo compagno felino, è un'espressione dell'importanza che assumono gli animali che vivono al nostro fianco non solo in quanto "di compagnia", ma anche e soprattutto parte della nostra vita: un racconto non privo di momenti di smarrimento e dramma, di altri a rischio retorica, ma anche di tutta quella genuina voglia di raccontare una storia con la passione delle emozioni e dei sentimenti, che colpirà in special modo tutti coloro i quali hanno deciso di aprire la propria casa ed il proprio spazio vitale ad un quadrupede qualsiasi, che si tratti di cani, gatti, cavalli o chissà cos'altro.
Del resto, il rapporto che si crea con un animale è unico e complesso almeno quanto quello con una persona, e può essere diverso da individuo a individuo, da situazione a situazione: in questo senso, il lavoro di Roger Spottiswoode - l'equivalente di un caratterista in regia - è onesto e sincero, probabilmente in grado di far storcere il naso a qualche radical ma non per questo - anzi, lo giudicherei un punto a favore - meno incisivo, in grado di intrattenere ed appassionare e, come nel caso di Cannibal, aiutare chi ha perso un amico a quattro zampe a superare il trauma.
Non sarà una pietra miliare, ma potrebbe risultare una versione easy di Quasi amici in versione gattara, è impreziosita dalla presenza di Ruta Gedmintas - che per un feticista delle mani femminili come il sottoscritto è una manna dal cielo - e non può davvero suscitare antipatia.
Un pò come quando, un giorno dopo l'altro, un gatto che vedevate sempre in giro comincia a frequentare sempre più il vostro cortile, o addirittura - se l'avrete tentato come si deve - casa vostra.
Sarà l'inizio di un'avventura unica, che con ogni probabilità vi cambierà la vita.
MrFord
Oh, questi post un po' gattari li gradisco. In realtà io ho sempre odiato i gatti e i gatti hanno sempre odiato me, ma poi è successo Ciro e anch'io, come Julez, complici quei film sugli animali pieni di sciagure, faccio spesso quel pensiero lì. Per il resto, ho trovato il film veramente carinissimo, lui è bravo e canta anche belle canzoni, per non parlare di Bob... Non resterà negli annales, no, ma è una di quelle commedie che potrei rivedere in momenti critici. Mi aveva dato una bella sensazione di pace, alla fine.
RispondiEliminaIl film è molto carino, di quelli senza pretese e con tanto cuore.
EliminaPoi, se si è mai avuto un gatto, lo si ama ancora di più.
😠
RispondiEliminaEddai, per un paio di mani! ;)
EliminaSai che sei sempre tu la mia compagna di tenda! ;)
A noi supergattari è piaciuto da morire,ben fatto,non eccessivamente lacrimevole,bravi gli attori(sopratutto Bob che interpreta se stesso lol),belle le canzoni.Promossissimo!
RispondiEliminaNoi di gatti ne abbiamo tre,il pigro House,il tenero Frankie,l'incontenibile Kawasaki,e non ne abbiamo altri 15(recuperati ovviamente dal gattile locale-#adoptdontshop)solo per mancanza di spazio e soldi XD Riguardo ai film con gli animali,Io e Marley mi ha messo in modalità vedova inconsolabile :*( , e addirittura ho evitato ed eviterò di guardare Hachiko,perchè l'ha visto il Khal con sua madre e mi ha detto solo "Mela,fidati.Tu NON PUOI".A fine visione piangevano tutti e due a dirotto(ed il Khal non piange MAI).
Io di Ruta non ho mai notato le mani.Ero distratta da tutto il resto <3
Per chi ha esperienza con animali, film come Io e Marley o Hachiko sono una mazzata.
EliminaQuesto, invece, quantomeno porta buonumore e speranza. Bene così. ;)
Eh sì almeno qui Bob è vivo XD che storia incredibile!Piccolo adorabile angioletto peloso <3 <3 <3
EliminaVerissimo, una storia davvero cinematografica! :)
EliminaDa gattara, il film l'ho amato, sa non scadere nel buonismo, sa regalare emozioni e lacrime, e soprattutto, speranza. Insomma, proprio come un gatto, e io che ho perso da poco il mio micio rosso, non potevo che lasciarmi andare a una valle di lacrime di fronte a Bob.
RispondiEliminaAllora hai avuto un destino simile a quello del Cannibale: questo film ha già "guarito" due amici dei gatti. :)
Elimina...io preferisco i cani...
RispondiEliminail film è carino, un film che può essere "solo" carino dai...
A me piacciono entrambi, e hai ragione sul film: ma quando ci sono il cuore e la voglia di raccontare una bella storia, carino va benissimo. ;)
EliminaGrazie per la citazione, quasi toccante! ;)
RispondiEliminaQuanto alle mani di Ruta, non ci ho fatto caso.
Io comunque continuo a preferire quelle di Megan Fox ahahahah XD
Figurati, questa volta te la sei meritata! ;)
EliminaPer il resto, non dubitavo che in fatto di mani e di donne avessi gusti perfino peggiori di quelli cinematografici! ;)
Sembra tutto molto bello, ma non mi sembra uno di quei film che deve essere visto al cinema. Me lo aspetto in tv...
RispondiEliminaPuoi tranquillamente aspettare. Comunque sì, è proprio carino.
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