mercoledì 5 novembre 2014

Annabelle


 Regia: John R. Leonetti
Origine: USA
Anno: 2014
Durata: 99'




 
La trama (con parole mie): Mia e John, freschi sposini ed in attesa di una bambina nella California di fine anni sessanta stanno iniziando a costruire il proprio futuro. 
Quando la figlia scomparsa dei loro vicini fa ritorno rivelandosi adepta di una setta satanica uccidendo i genitori ed assalendo anche la giovane coppia, tutto cambia. 
L’anima dell’assassina, infatti, toltasi la vita prima dell’intervento dei poliziotti, trasmigra in una bambola regalata a Mia da John, infestando di fatto non solo la loro casa, ma anche le loro esistenze.
Trasferitisi a Pasadena e passato un periodo tranquillo dopo il parto, i coniugi tornano ad essere spaventati da fenomeni inspiegabili legati soprattutto a madre e figlia, che paiono essere diventate oggetto delle attenzioni non solo dello spirito di Annabelle, ma del demone che la guida, pronto a richiedere un’anima come tributo al suo passaggio.
Aiutati dall'anziana proprietaria di una libreria locale, i due genitori novelli dovranno sostenersi l’un l’altra per cercare non solo di salvare loro stessi, ma anche e soprattutto la figlia.







Negli ultimi anni pare essere diventata una rarità sempre maggiore trovare, appassionati o no, un horror in grado non solo di spaventare davvero, ma anche in grado di funzionare a livello cinematografico, di logica e capace di catturare come si deve l’attenzione dello spettatore dal primo all’ultimo minuto: uno degli esempi migliori fu The conjuring, che la scorsa stagione raccolse consensi un po’ ovunque nella blogosfera e non grazie ad atmosfere tese ed un plot ben congeniato, guadagnandosi lo status di esperimento riuscito – pur non perfetto, sia chiaro – e generando una sorta di spin off, questo Annabelle, che in qualche modo ne avrebbe dovuto raccogliere il testimone.
Peccato che, a seguito del cambio del regista e di una serie di scelte che sono parse più commerciali che altro, il risultato porti senza dubbio ad uno dei titoli più scontati, meno interessanti ed inequivocabilmente meno spaventosi - a meno che non si parli di qualità – dell’anno, una pellicola prevedibile che pesca a piene mani da un bacino ormai piuttosto ampio – su tutti, Rosemary’s baby – senza riuscire per questo a risultare quantomeno interessante o a proporre soluzioni alternative ad un pubblico che, con ogni probabilità, finirà per irritarsi quanto più navigato sia rispetto al genere.
In particolare, credo sia stata la prima volta – almeno che ricordi – in cui ho finito per assopirmi nel corso di un film d’orrore, vinto dalla stanchezza più che dalla tensione generata dalla pellicola, annoiato dal consueto ruolo del prete o della presunta esperta di turno destinata all’inevitabile sacrificio finale – e perdonatemi lo spoiler -, dalla caratterizzazione del charachter di una bambola che non ha minimamente lo spessore di mostri sacri come Chucky o la capacità di inquietare se non – e, in questo, è clamorosamente simile alla pellicola – rispetto alla sua bruttezza.
Poco interessanti e banali anche gli stessi protagonisti, così come la scelta di concentrare le attenzioni del demone di turno sulla bambina: onestamente, per una volta mi piacerebbe assistere ad una pellicola legata alle possessioni in cui il bersaglio possa essere un vecchio alla Clint, piuttosto che l’ormai inflazionato innocente. 
Ed effettivamente, fossi un esponente della squadra del Diavolo, cercherei di farmi largo in qualcuno già corrotto in modo da poterlo portare oltre ogni limite, piuttosto che sbattermi come un disperato per corrompere qualcuno che di corruzione non saprebbe neppure definire il significato.
Ad ogni modo, messe da parte le mie potenziali scelte da potenziale emissario luciferino, resta una visione più che evitabile e l’ennesimo fallimento dell’horror in toto, che fatta eccezione per qualche spunto di tanto in tanto, pare essere giunto pericolosamente vicino all’abisso, che si parli di resa qualitativa o di ispirazione: Annabelle è l’ennesimo film inutile sfruttato solo per le sue apparenti potenzialità commerciali – che, in fondo, non mi pare si siano tradotte in un successo da blockbuster globale – buono giusto per far saltare sulla sedia qualche ragazzino alla sua prima esperienza con questo tipo di pellicola, e poco altro.
Il terrore vero è ben altro, così come il Cinema.
Qui ci sono solo pupazzi. In tutti i sensi.
E non dico spaventosi, ma neppure divertenti.
E non è certo una buona cosa.
 


MrFord



"I wish I never had taken this dare
I wasn't quite prepared
doll me up in my bad luck
I'll meet you there." 
Foo Fighters - "Doll" - 



 

30 commenti:

  1. Io non riesco ad essere così cattiva con la bambolina, forse perché negli ultimi mesi ho visto vagonate di film con "diavolo" o "male" nel titolo cui non ha nulla da inviadiare... sono d'accordo sulla sceneggiatura e sullo spessore dei personaggi (spessore, se se), ma non posso dire di non aver apprezzato la regia: in un paio di scelte l'ho trovata superiore a quella del "male" o del "diavolo" nel titolo.

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    1. Sinceramente, a parte per un paio di spunti interessanti, non ho visto chissà quale regia: ma forse ha vinto su tutto la noia, e anche il buono è stato nettamente sovrastato.

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  2. nooooo Ford mi stupisci, il verdetto comunque me l'aspettavo a me ha fatto una paura da pelle d'oca, forse perchè avevo visto precedentemente amityville horror e possession? Bah, fatto sta che quella paura fottuta ancora me la ricordo come fosse ieri hehehe

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    1. Pensa, a me invece ha fatto venire un sonno fottuto! ;)

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  3. Ho rilevato anch'io praticamente quasi ogni singolo difetto che hai fatto notare... Eppure, per qualche misterioso motivo, ammetto che il film non mi è poi dispiaciuto così tanto! XD
    Forse, come suggeriva qualcuno in un commento qui sopra, il merito è della regia, meno scontata di quanto ci si poteva aspettare; o magari è il fatto che, sin da piccolissima, ho sempre nutrito un sacro terrore nei confronti delle bambole di porcellana... E Annabelle è decisamente la bambola più brutta ed esteticamente inquietante che io abbia mai visto! XD

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    1. Comprendo il terrore per le bambole, ma la noia è stata talmente tanta da oscurare davvero qualsiasi lato positivo questo film potesse avere.
      Davvero una roba brutta! ;)

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  4. secondo me il problema grosso di Annabelle è che è nato con propositi alimentari da una costola di The Conjuring...ecco senza quello , film che fa veramente paura, credo che avremmo accolto un po' meglio anche questo che ricicla l'altro senza un minimo di vergogna...

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    1. Il problema, oltre ai fini "alimentari" che giustamente citi, è che si tratta di un film che non spaventa e manca sia di carattere che di originalità.

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  5. anche per me un film spaventosamente... noioso.
    strano che non sia piaciuto proprio a te, visto che questo è un po' l'equivalente horror dei tuoi amati mattonazzi russi ;)

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    1. Evidentemente quando i film sono troppo brutti o troppo belli, alla fine andiamo più d'accordo di quanto vorremmo! ;)

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  6. Stavolta la recensione del Cannibale ti batte... mi sono scompisciata a leggerla! Comunque, anche a me le bambole di porcellana e affini mi inquietano. Una mia amica una volta era ospite dalla cognata, e le ha detto che se non le toglieva una bambola coi boccoli dalla stanza, lei se ne sarebbe tornata a casa!!

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    1. Le bambole, come i clown, sono lo spauracchio di parecchia gente.
      Per il resto, le recensioni "a fumetti" di Peppa sono effettivamente molto divertenti.

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  7. Che razza di cessume... ma adesso rifilano solo sta roba. Mah!

    (Anche se non commento più spesso ti leggo sempre, eh! Come va col fordino?)

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    1. Ormai l'horror pare proprio alla frutta, in effetti.

      Il Fordino è nel periodo di adattamento al nido, a volte ce la fa scontare ma in linea di massima è bravissimo ed è superfigo! A te come va con il piccolo?

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  8. Non l'ho ancora visto, ma leggere il tuo commento mi sa che mi ha fatto passare ogni voglia residua di recuperarlo xD

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  9. Ogni difetto si è cancellato dai miei occhi vista la paura che m'ha messo addosso Annabelle. Ma credo che sulla qualità tu abbia ragione visto che fortunatamente non lo ricordo già più! :D

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    1. Mi ricordavo che ti aveva spaventata, anche se non capisco davvero come sia stato possibile, per una veterana dell'horror come te! ;)

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  10. un bicchiere mi sembra un voto un po larghino....

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    1. Ahahahah effettivamente a volte servirebbe anche il bicchiere vuoto! ;)

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  11. bah, lo guarderò come riempitivo una di queste sere ma non è che mi aspetto granché. ...

    Ford ho visto Borgman, segnatelo che son curioso di sapere che ne pensi

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    1. Non conosco Borgman, vado a documentarmi.

      Per il resto, aspettati più zero che non un granchè! ;)

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  12. Immaginavo non ti sarebbe piaciuto. In effetti un film alquanto evitabile nella sua mediocrità.

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    1. Evitabile è quasi una gentilezza, rispetto a questa robetta! :)

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  13. Mi sono piaciuto, ma tanto, alcune scene che sfruttavano alla perfezione la profondità di campo. Visivamente, mi è piaciuto. I colori pastello, l'ambientazione retrò... Non racconta nulla di nuovo, non diverte neanche, però è fatto abbastanza bene. Al giorno d'oggi, per me, è già chiedere troppo.

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    1. Considerato quello che era l'horror, una robaccia di questo tipo per me non sarà mai chiedere troppo, ma più che altro avere il meno possibile, purtroppo.

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