Regia: Matthias Hoene
Origine: UK
Anno: 2012
Durata: 88'
La trama (con parole mie): Andy e Terry sono due fratelli figli di rapinatori che non hanno combinato troppo nella vita, e che il nonno - reduce della Seconda Guerra Mondiale - non esita a bastonare a dovere per la loro poca concretezza. Un giorno, per salvare la casa di riposo dove il vecchio combattente vive, i ragazzi decidono di organizzare un colpo che possa mettere al sicuro la struttura dalle speculazioni edilizie di un'impresa che vorrebbe piazzare al suo posto - almeno sulla carta - una serie di palazzoni ultramoderni, senza sapere che nel frattempo proprio dai cantieri degli stessi è pronta a propagarsi un'epidemia destinata a trasformare Londra in un teatro di guerra tra superstiti umani e zombies.
I fratelli, una volta ottenuto il denaro grazie all'aiuto della cugina e di due strampalati compagni di banda, dovranno dunque fare fronte ad una minaccia ben peggiore della polizia e tornare a salvare il nonno ed i suoi arzilli compagni di "riposo".
Fino a qualche anno fa parlare di zombie significava, in ambito cinematografico, confrontarsi volenti o nolenti con l'eredità lasciata dalla saga realizzata da quel geniaccio cattivo di George A. Romero, che con la sua nerissima critica sociale ha, di fatto, segnato l'immaginario collettivo della settima arte - e non solo -.
D'improvviso, poi, come un fulmine a ciel sereno è giunto lo strepitoso Shaun of the dead firmato da Edgar Wright, che oltre a stupire il Maestro in persona - che omaggiò il giovane regista anglosassone ospitando lui ed il suo protagonista ed attore feticcio Simon Pegg in La terra dei morti viventi, proprio nel ruolo di zombies - ha di fatto settato un nuovo standard per i prodotti di questo genere, realizzando quella che, senza dubbio, è stata la prima vera e propria commedia horror autoriale portata sul grande schermo.
Cockneys vs zombies si inserisce nel filone generato proprio da quest'ultima pellicola, mescolando atmosfere e stile che ricordano quelli di Misfits - riuscitissimi i titoli di testa in stile comic book - allo sfruttamento di una delle figure cardine della mitologia horror di tutti i tempi, che nonostante la mancanza di mobilità o espressività particolari ha mietuto successi ad ogni latitudine: lo zombie, per l'appunto.
Il regista Matthias Hoene, cool abbastanza e furbo ad utilizzare gli anziani ospiti della casa di riposo come asso nella manica per colpire e divertire il pubblico, però, risulta decisamente più acerbo dietro la macchina da presa del già citato - e mitico - Wright, finendo per portare sullo schermo un film assolutamente divertente e fresco ma incapace di bissare il successo - ed eguagliare la qualità - di Shaun e dei suoi creatori.
Senza dubbio, comunque, il risultato finale risulta quantomeno piacevole e perfetto per una serata senza troppo impegno da passare schiantati sul divano con il cervello spento: e nonostante il cast sia per la maggior parte non all'altezza di una distribuzione internazionale la scrittura e le situazioni forniscono un ottimo contrappeso regalando momenti assolutamente esilaranti ed un setting - la casa di riposo - sfruttato in precedenza solo da Don Cosciarelli nel suo mitico Bubba Ho Teep.
Le gag sfornate dalla giovane banda di aspiranti rapinatori, infatti, non bastano per conferire loro il ruolo di veri protagonisti della vicenda, saldamente nelle mani degli anziani in lotta con gli zombies - la fuga con il deambulatore dai basculanti mostri liberi nel giardino è già un piccolo cult fordiano - guidati dal battagliero nonno dei protagonisti, reduce della Seconda Guerra Mondiale che non sfigurerebbe di certo accanto al Walt Kowalski di Gran Torino in quanto a palle d'acciaio e ruvidità di maniere.
Dunque, tra una sventagliata di mitra ed un colpo di katana, una risata ed una bella, sana esplosione di teste di morti viventi, con Cockneys vs zombies non si assiste di certo ad una rivoluzione del genere ma ad un comodo, godurioso, senza pretese divertissement, che nei tempi di magra o in caso di eccessiva stanchezza a seguito degli impegni quotidiani finisce senza dubbio alcuno per starci da dio.
O da qualunque cosa abbia deciso di scoperchiare le fosse e liberare qualche cadavere per le strade del nostro tempo: in ogni caso, le capicollanti minacce troveranno sempre qualche battagliero nonnetto pronto a fare loro un considerevole culo a strisce.
D'improvviso, poi, come un fulmine a ciel sereno è giunto lo strepitoso Shaun of the dead firmato da Edgar Wright, che oltre a stupire il Maestro in persona - che omaggiò il giovane regista anglosassone ospitando lui ed il suo protagonista ed attore feticcio Simon Pegg in La terra dei morti viventi, proprio nel ruolo di zombies - ha di fatto settato un nuovo standard per i prodotti di questo genere, realizzando quella che, senza dubbio, è stata la prima vera e propria commedia horror autoriale portata sul grande schermo.
Cockneys vs zombies si inserisce nel filone generato proprio da quest'ultima pellicola, mescolando atmosfere e stile che ricordano quelli di Misfits - riuscitissimi i titoli di testa in stile comic book - allo sfruttamento di una delle figure cardine della mitologia horror di tutti i tempi, che nonostante la mancanza di mobilità o espressività particolari ha mietuto successi ad ogni latitudine: lo zombie, per l'appunto.
Il regista Matthias Hoene, cool abbastanza e furbo ad utilizzare gli anziani ospiti della casa di riposo come asso nella manica per colpire e divertire il pubblico, però, risulta decisamente più acerbo dietro la macchina da presa del già citato - e mitico - Wright, finendo per portare sullo schermo un film assolutamente divertente e fresco ma incapace di bissare il successo - ed eguagliare la qualità - di Shaun e dei suoi creatori.
Senza dubbio, comunque, il risultato finale risulta quantomeno piacevole e perfetto per una serata senza troppo impegno da passare schiantati sul divano con il cervello spento: e nonostante il cast sia per la maggior parte non all'altezza di una distribuzione internazionale la scrittura e le situazioni forniscono un ottimo contrappeso regalando momenti assolutamente esilaranti ed un setting - la casa di riposo - sfruttato in precedenza solo da Don Cosciarelli nel suo mitico Bubba Ho Teep.
Le gag sfornate dalla giovane banda di aspiranti rapinatori, infatti, non bastano per conferire loro il ruolo di veri protagonisti della vicenda, saldamente nelle mani degli anziani in lotta con gli zombies - la fuga con il deambulatore dai basculanti mostri liberi nel giardino è già un piccolo cult fordiano - guidati dal battagliero nonno dei protagonisti, reduce della Seconda Guerra Mondiale che non sfigurerebbe di certo accanto al Walt Kowalski di Gran Torino in quanto a palle d'acciaio e ruvidità di maniere.
Dunque, tra una sventagliata di mitra ed un colpo di katana, una risata ed una bella, sana esplosione di teste di morti viventi, con Cockneys vs zombies non si assiste di certo ad una rivoluzione del genere ma ad un comodo, godurioso, senza pretese divertissement, che nei tempi di magra o in caso di eccessiva stanchezza a seguito degli impegni quotidiani finisce senza dubbio alcuno per starci da dio.
O da qualunque cosa abbia deciso di scoperchiare le fosse e liberare qualche cadavere per le strade del nostro tempo: in ogni caso, le capicollanti minacce troveranno sempre qualche battagliero nonnetto pronto a fare loro un considerevole culo a strisce.
MrFord
"Watching the people get lairy
it's not very pretty I tell thee
walking through town is quite scary
it's not very sensible either
it's not very pretty I tell thee
walking through town is quite scary
it's not very sensible either
a friend of a friend he got beaten
he looked the wrong way at a policeman
would never of happened to Smeaton
an old leodensian."
he looked the wrong way at a policeman
would never of happened to Smeaton
an old leodensian."
Kaiser Chiefs - "I predict a riot" -
Sì, dài, è simpatico e fatto bene, ma in fin dei conti del tutto inutile. :-)
RispondiEliminaViene buono giusto per una di quelle serate di stacco senza problemi! ;)
Eliminaevitabile quindi...via comunque me lo cerco lo stesso, così per una visione a neuroni spenti...
RispondiEliminaBradipo, secondo me a neuroni spenti sta benissimo!
Eliminafaccio outing: mi mancano le basi. Non ho MAI visto
RispondiEliminaShaun of the Dead.
ehm.
Cazzo, Shaun of the dead va visto. Obbligatoriamente.
EliminaCazzo, non posso esimermi, dopo un obbligatoriamente dettomi in maniera così perentoria! :)
EliminaPerfetto. Allora corri a comprare il dvd e guarda quel supercult entro il weekend! ;)
Eliminaah ah ah ah!
EliminaL'ho già comprato, lo (s)vendevano in coppia con Hott Fuzz! :)
svendevano anche le T.
EliminaAllora ti consiglio una serata con doppietta, dato che anche Hot fuzz è una ficata pazzesca!
Eliminacasa di riposo?
RispondiEliminama allora è il tuo film ideale!
come mai un voto così basso?
:D
Effettivamente dovrei alzarlo solo per quello! ;)
EliminaTra l'altro il vecchio che spara come un forsennato agli zombies effettivamente è molto fordiano! ;)
la trama è abbastanza originale, ma il risultato finale lascia un pò a desiderare, e per queste ragioni non lo promuovo... peccato
RispondiEliminaIn realtà si lascia guardare senza impegno, solo non aggiunge nulla al genere, soprattutto dopo Shaun of the dead.
Eliminasi, vero!
EliminaAlmeno su questo siamo d'accordo! ;)
EliminaDai è abbastanza carino e qualche scena con i vecchietti è davvero spassosa. Poi il nonno dei ragazzi è davvero oltre, un vecchio con le palle d'acciaio!
RispondiEliminaI vecchietti sono mitici, soprattutto il cazzutissimo nonno: peccato che alla fine resti, appunto, un fratello minore di Shaun! ;)
EliminaInsomma, quelle belle trashate che ci piacciono tanto, no?
RispondiEliminaDici proprio bene!
EliminaChe pacco inutile.L'abbiamo mollato dopo credo 20 minuti XD
RispondiEliminaIo non mollo mai i film, neanche quanno fanno proprio cagare.
EliminaSarà la deformazione del critico. ;)
Indubbiamente!Noi non abbiamo nessun motivo per ingoiare a forza qualcosa che non ci piace ;)
EliminaTendenzialmente libri e film non li mollo neppure io,ma quando il Khal va in modalità caffettiera,mi dà più fastidio lui del film brutto che stiamo guardando XD
Ahahahah beh, meglio arginare chi ci sta accanto che non un film che non ci piace, effettivamente! ;)
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