Regia: Isaac Florentine
Origine: Usa
Anno: 2006
Durata: 98'
La trama (con parole mie): George "Iceman" Chambers, protagonista dell'epica sfida in un carcere americano contro il detenuto Monroe Hutchen, si trova in Russia per rimpinguare le sue magre finanze dopo il rilascio sfruttando la pubblicità.
Ma Gaga - non Lady, bensì un boss locale - lo vuole dietro le sbarre in modo da poter arrangiare un giro di scommesse attorno ad una sfida contro il leggendario campione Yuri Boyka, spauracchio ed idolo dei detenuti, ancora imbattuto: dunque viene ordito un inganno, e grazie ad una busta di cocaina e un pò di sana e vecchia corruzione Iceman finisce in cella, costretto a subire ogni tipo di angheria e ricatto almeno fino a quando non avrà accettato di battersi contro lo stesso Boyka.
Ma Gaga - non Lady, bensì un boss locale - lo vuole dietro le sbarre in modo da poter arrangiare un giro di scommesse attorno ad una sfida contro il leggendario campione Yuri Boyka, spauracchio ed idolo dei detenuti, ancora imbattuto: dunque viene ordito un inganno, e grazie ad una busta di cocaina e un pò di sana e vecchia corruzione Iceman finisce in cella, costretto a subire ogni tipo di angheria e ricatto almeno fino a quando non avrà accettato di battersi contro lo stesso Boyka.
Quando sulla bilancia viene messa la sua libertà, il pugile statunitense accetta la sfida, ma i suoi guai saranno appena all'inizio.
Fin da bambino, e dai gloriosi anni ottanta, i film "di botte" sono sempre stati uno dei piccoli cult da sfogo mentale più gettonati di casa Ford, dalle scazzottate omeriche di John Wayne ne "L'uomo tranquillo" o di Rock Hudson ne "Il gigante" fino ai rumori delle risse di Bud Spencer e Terence Hill, per giungere a Bruce Lee, Van Damme e, ovviamente, l'intera saga di Rocky.
Da tempo, però, non provavo così tanto gusto nella visione di una tamarrata tutta cazzotti e testosterone come questa: qualche anno fa, convinto dalla regia di Walter Hill e da alcune ottime recensioni, mi capitò di vedere il primo capitolo di questa trilogia, rimanendone parzialmente deluso, e rimandando dunque la visione dei successivi a tempi migliori.
Soltanto di recente, grazie al parere entusiastico di Frank Manila, mi sono deciso a chiudere il cerchio rispetto alla vicenda di "Iceman" Chambers ed aprire quello dedicato al vero, incredibile protagonista di questo film - e, onestamente, ancor più del successivo -: l'inossidabile Yuri Boyka, interpretato dal granitico e fenomenale Scott Adkins, una vera e propria roccia che pare uscita dai ring delle MMA ed invece risulta essere semplicemente un attore da sempre specializzato nelle arti marziali.
Perchè se la script non dice nulla che non siano petti in fuori, amicizia virile ed espressività pari a quella di enormi massi - una specie di "Schwarzy-style" -, e si mescolano abilmente e con una discreta dose di autoironia Sorvegliato speciale, Tango e Cash, Senza esclusione di colpi ed affini, i combattimenti sono dei veri e propri gioiellini di genere, e Adkins - che realizza i suoi stunt senza controfigure - è il primo essere umano cui vedo eseguire serie incredibili di calci rotanti anche migliori di quelli del grande Maestro JCVD.
L'ambientazione carceraria ed il tema della corruzione - che, a tratti, potrebbero addirittura suonare offensivi per un pubblico russo - costituiscono un'ottima cornice per coltivare i rapporti da duri che solo i veri uomini sanno coltivare, dalla rivalità tra Chambers e Boyka all'amicizia che progressivamente nasce tra Iceman e Crot, che permette alla pellicola addirittura un finale quasi strappalacrime legato a doppio filo - come nel mitico episodio delle giacche a vento - alla solidarietà tra detenuti.
Un film di basso, bassissimo profilo che riesce ad essere quello che il nuovo millennio non ha ancora perfettamente inquadrato rispetto al Cinema di genere tamarro e fracassone: un inno al machismo sfrenato con un sacco di botte - peraltro di gran classe -, signore coreografie degli incontri, sangue a fiumi e tutta l'ingenuità sguaiata che pareva permessa soltanto una ventina d'anni fa, ma che, fortunatamente, qualcuno continua a ricordare ad un pubblico ormai fin troppo abituato a blockbusteroni che insistono nel prendersi troppo sul serio.
Ben vengano dunque i Chambers - e soprattutto i Boyka - a rallegrare le serate tra amici da sbronza selvaggia e "siamo tutti cazzutissimi": almeno, non si ha la sensazione di assistere a baracconate dal dubbio retrogusto politico come 300.
Meglio "Boy-ka! Boy-ka!" che "Questa-è-Sparta!"
Poco ma sicuro.
Anche perchè, con tutto il bene che posso volere a Gerard Butler, ho proprio paura che Scott Adkins sia un cliente un pò troppo duro anche per il signor Leonida.
MrFord
step right up, he's the real thing
the last chance of a lifetime
come and see, hear, feel, the real thing."
Bon Jovi - "Last man standing" -
Questi sono a tutti gli effetti gli eredi dei filmetti con Don "The Dragon" Wilson, Loren Avedon, Keith Vitali... tutta quella rob(acci)a che passavano su Italia 1 (mi ricordo il ciclo "Italia 1 Action", che tempi!) e che a volte riservava delle ottime sorprese dal punto di vista delle coreografie dei combattimenti...
RispondiEliminaCol tempo ci siamo un po' dimenticati di questo sottogenere di film, però nel frattempo si sono evoluti pure loro, e oggi Adkins e compagnia (vedi Michael Jai White) fanno robe che all'epoca ci si sognava... ci vorrebbe un Italia 1 (re)Action! :D
BO-Y-KA, BO-Y-KA, BO-Y-KA, BO-Y-KA!!!
RispondiEliminadavvero ci vorrebbe l'Italia 1 di una volta. Se mai dovessero fare un canale che si chiama "Italia 1 di una volta" giuro che rimetto la tv!
le scazzottate nei film sono un toccasana!! e questo sembra fighissimo!!
RispondiEliminama bisogna partire dal primo o si può evitare tranquillamente e passare a questo?
dico solo:
RispondiEliminawhaaaaaaat??? °___°
La mia parte ancora radical chic fa ostruzionismo con questi titoli. Ma una forma di difesa, perchè quando li vedo, poi, mi diverto.
RispondiEliminaSembra veramente tosto, al limite me lo passi su chiavetta!
RispondiEliminaDai, provaci anche con Ong bak 1&2, il secondo potresti amarlo alla follia.
Hei non scherziamo, Leonida è er meglio e 300 spacca di brutto!
;)
per prima cosa faccio un update dalle mie dichiarazione dell'altra volta. Adkins sarà non in 2 film con Van Damme, ma in 3 (Assassination Games, Universal Soldier e The Expendables 2).
RispondiElimina@Vincente: certo che te lo puoi sparare direttamente dal secondo, non c'è alcuna consequenzialità... anzi è più una specie di remake.
@marco: vabbè lascia stare.
@dembo: è una figata pazzesca e fidati che boyka fa il culo a leonida, e lo accoglierebbe con un bel "Fucking Spartans, they talk too much!!!"
@james: innanzitutto grazie per la citazione.
NON HAI VISTO ONG BAK? quindi non sai cosa sia Tony Jaa? Recupera assolutamente e prendi pure Chocolat (con Jeeja), vedrai che robe sti tailandesi!
Bravo Frank, diglielo tu di guardare ong bak!
RispondiEliminaFrank, neanche a te è piaciuto 300?
Bruno, mi hai ricordato il mitico Don "The dragon" Wilson, e per questo meriti almeno una pacca sulla spalla, se non addirittura un free drink! ;)
RispondiEliminaFrank, ci vorrebbe l'Italia Uno di una volta come l'ossigeno, cazzo!
Inoltre, felicissimo che i film siano tre e non due, e concordo in pieno sul confronto tra Leonida e Boyka, così come su quello che direbbe il nostro amico russo.
Vincent, come ha sottolineato Frank, puoi partire tranquillamente da questo. In fondo, è Boyka che conta, e lui nel primo non c'era.
Cannibale, sai chi diceva "What!?" come frase ricorrente!? Stone Cold Steve Austin! Direi che stai facendo progressi! :)
Gae, prendi a cazzotti la tua parte radical chic e guardatelo. Vedrai che ti diverti come un pupo!
Fratellino, appena ci vediamo ti passo questo e il terzo in scioltezza. E visto che mi hai lavorato ai fianchi con Frank, guarderò anche Ong bak!