Regia: Rupert Wyatt
Origine: Usa
Anno: 2011
Durata: 105'
La trama (con parole mie): Will Rodman è un promettente scienziato alle prese con lo studio di una potenziale cura per l'alzheimer - di cui soffre il suo stesso padre - che parte dalle scimmie ed è basata sull'utilizzo di un virus molto aggressivo.
Quando Bright eyes, l'esemplare più ricettivo del laboratorio, attacca il personale e viene abbattuta, il progetto viene riportato alla fase di studio molecolare: ma Will scopre che il cucciolo avuto dalla scimpanzè prima di morire ha assorbito geneticamente il virus, e si presenta più intelligente di qualunque membro della sua specie.
Per quasi dieci anni Caesar vive dunque in segreto con la famiglia Rodman sviluppando la sua intelligenza in misura sempre maggiore, mentre Will sperimenta in segreto sul padre la potenziale cura, scoprendo che la stessa è in grado di vincere l'alzheimer.
Ma tutto è destinato a precipitare: a causa di un litigio legato al ripresentarsi della malattia, il vecchio Charles Rodman viene minacciato da un vicino e Caesar interviene in suo aiuto finendo rinchiuso in un centro di detenzione in attesa di un responso giudiziario.
Credendo di essere abbandonato da Will, Caesar comincia ad approntare un piano di rivolta dei suoi compagni di cella rispetto agli umani.
A volte esistono film destinati a finire male a partire dal titolo.
L'alba del pianeta delle scimmie, infatti, non è inserito nella continuity della serie di fantascienza classica, o nel contesto del più recente remake burtoniano: si tratta infatti di una sorta di reboot che colloca i protagonisti di una delle realtà più cult del genere in un contesto tutt'altro che spaziale - quanto più sociale, o addirittura catastrofico, pensando a quello che lascia presagire la pellicola stessa - per nulla legato al famoso brand, ma sfruttato, a quanto pare, soltanto per questioni di mero marketing.
Inoltre, a questa critica volendo perfino un pò spocchiosa, si aggiunge il risultato: una pellicola dalle discrete potenzialità clamorosamente rovinata dopo una prima parte tutto sommato promettente per essere immolata sul consueto altare della retorica e dell'azione all'ammeregana che, quando presenti in dosi massicce e fastidiose, tendono a scatenare l'impulso da bottigliata selvaggia quasi più di un pretenzioso film radical chic di quelli che tanto detesto.
La vicenda di Caesar ed il suo legame con Will e suo padre, infatti, partita come una progressiva presa di coscienza da parte del primo e di un sotterraneo sentimento sempre meno celato di non voler essere considerato alla stregua di un animale domestico qualsiasi diviene, a partire da quella che avrebbe potuto essere la svolta in positivo dell'intera pellicola - il momento della cattura di Caesar e l'inizio della sua detenzione -, la più classica sequela di situazioni da blockbusterone finto impegnato con tanto di rivoluzione scimmiesca come se fosse atta a sensibilizzare il pubblico senza però dimenticare che lo stesso fa sempre parte della più illuminata razza umana - nonostante le scelte, per quanto sentite, di Will risultino una più fallimentare dell'altra -.
La svolta catastrofica della pellicola di cui parlavo sopra, inoltre, rende clamorosamente concreta l'ipotesi di assistere ad un eventuale sequel e trasforma un potenziale dramma sci-fi tutto domestico in stile seventies in un banalissimo film da multisala che gioca con la politica - peccato che non si tratti di V per vendetta - e si perde nello scontro neanche ci trovassimo nel pieno dell'epoca degli Independence day.
Un vero e proprio tracollo minuto per minuto, talmente evidente da far sorgere il dubbio che a realizzare il prodotto finale siano stati più registi, o che ai tentativi dell'uomo dietro la macchina da presa di renderlo più interessante si siano opposti con fermezza i capoccioni della produzione, convinti di ottenere un risultato migliore in termini di pubblico e denaro - e, purtroppo, i dati che arrivano dagli States paiono perfino dare loro ragione -: un vero spreco, insomma, perchè materiale potenzialmente ottimo si intravede fin dall'arrivo di Caesar in casa Rodman, ed un eventuale triangolo che coinvolgesse Will, la sua donna e lo stesso Caesar sarebbe stato degno del miglior Romero - ricordate Monkey Shines!? -, ma evidentemente chi mette i fondi ed ancor più il grande pubblico paiono non essere pronti per un salto di qualità di questo genere.
Un plauso va, ad ogni modo, alla consueta ottima performance come "mimo" di Andy Serkis - che, continuo a sostenerlo, avrebbe meritato l'Oscar con il suo Gollum, qualche anno fa -, un vero pioniere di una nuova forma di interpretazione - aiutato dagli effetti speciali, questo è indubbio, ma di sicuro primo grande interprete di questa inedita prospettiva attoriale -, unico a spiccare clamorosamente in un cast crogiolatosi troppo facilmente nell'idea di lavorare all'interno di un blockbuster - James Franco, discretamente anonimo, e John Lithgow, adagiato nelle meraviglie cui ci aveva abituati nel ruolo di Trinity nel corso della quarta stagione di Dexter e, pertanto, nel pieno di una sorta di "gioco di rimessa" interpretativo -.
Ma, chissà, così come per la rivalità crescente tra Uomo e Scimmia - ma è davvero così presente, date le similitudini evidenti? -, forse la questione è tutta legata ai punti di vista: chi si aspetterà una schifezza atomica probabilmente resterà sorpreso, e chi si fiderà delle prime valutazioni dei critici oltreoceano si troverà di fronte ad una cocente delusione.
O forse il contrario.
Resta il fatto che la sequenza iniziale di 2001 resta ancora il meglio che la Scimmia abbia potuto dare alla settima arte.
E, riflettendoci bene, anche l'Uomo.
MrFord
"Hey monkey, where you been?
This lonely spiral I've been in.
Hey monkey, when can we begin?
Hey monkey, where you been?"
Counting crows - "Monkey" -
Ha deluso molto anche me, anche se gli concedo la sufficienza! La penso alla stessa maniera: prima parte sentimentale e coinvolgente, seconda troppo retorica e secondo manuale. Altro difetto è lo sviluppo della sceneggiatura: non c'è stato un momento che mi ha permesso di deviare dai miei programmi mentali. Insomma poi verso la conclusione ha fatto la fine di Avatar, anche se l'alba è un pochettino meglio :D
RispondiEliminaAlan, concordo in pieno rispetto a questo L'alba del pianeta delle scimmie: sono partito senza alcuna aspettativa, mi ha sorpreso positivamente la prima parte e con la seconda tutto è crollato come un castello di carte.
RispondiEliminaDiversamente da te, però, ritengo che Avatar sia una vera ficata. ;)
non mi attira nemmeno un po' e a giudicare dalle bottiglie ;) è meglio così!
RispondiEliminaL'ho ignorato senza neanche accorgermi, e insomma, credo non lo guarderei neanche sotto tortura.
RispondiEliminaQuesta volta ci avevo quasi sperato, invece... Peccato, perché poteva essere veramente un'ottima occasione.
RispondiEliminaEd ecco le fatidiche bottigliate! Lo sapevo che questo film avrebbe deluso tantissimo, me lo sentivo.
RispondiEliminaQueen, anche io sono partito con aspettative basse: la prima parte mi stava facendo ricredere, poi l'inevitabile crollo. ;)
RispondiEliminaSimone, sicuramente c'è di peggio, ma altrettanto sicuramente c'è di molto meglio.
Bert, l'impressione è proprio quella che si siano bruciati una potenzialmente interessante occasione.
Pesa, le bottigliate ci stavano proprio da dio: in fondo, quando hai un'occasione e la sprechi per la classica escalation action all'ammmeregana te le meriti! ;)
strano che uno scimmione come te non abbia apprezzato! uahahah
RispondiEliminaio già non sono un fan dell'originale e non mi è piaciuto nemmeno la versione burtoniana, quindi questo mi sa che me lo riservo anch'io per le bottigliate
sull'oscar a andy serkis sono incredibilmente d'accordo con te! °__°
minchia questo era un altro dei film che attendevo. due massacri in due giorni :(
RispondiEliminaEcco mi aspettavo un filmone e mi ritrovo anche io a dare bottigliate. D'accordissimo con te: una buona prima parte e una seconda veramente prevedibile! Mi ha deluso fortemente. James Franco poi non riesce proprio a piacermi. Bravissimo Andy Serkis!!!
RispondiEliminaCannibale, ed io sono incredibilmente d'accordo con te a proposito dell'originale e soprattutto del remake burtoniano! Sono così stupefatto che quasi quasi per riprendermi vado a farmi un giro di ramo in ramo! ;)
RispondiEliminaFrank, mi spiace, ma che vuoi farci!? Da buon clintiano, non posso che essere "spietato"!
Rossana, concordo su tutto: prima parte buona, seconda pessima, James Franco al suo peggio e un grandissimo Serkis!
epporcamiseria, stroncato cosi??:( Più che bottigliate queste son randellate... Ti confesso che avevo grossissime aspettative. Era nei miei programmi per una serata con la mia "amica di cinema"...mi sa che devo cambiare film.
RispondiEliminaMa nella saga originale (composta mi sembra di 4 film, a parte il primo tutti deludenti) non c'era già una trama del genere? Io ho il ricordo di un film simile collegato direttamente al secondo episodio, al termine del quale una scimmia saliva sull'astronave incinta e atterrava sulla terra (che poi in realtà trattavasi di salto temporale). Mah! Reminiscenze. In ogni caso faceva cagare anche quello.
RispondiEliminaNewmoon, purtroppo inizia con buone prospettive, e poi finisce per andare a rotoli. Peccato, perchè le potenzialità le aveva!
RispondiEliminaE proprio per questo, le bottigliate se le merita, eccome! :)
Gae, non ricordo bene neanche io. Ma il fatto è che, in ogni caso, qui si è toppato.
E cosa ancora più grave, si è toppato dopo essere partiti con buone premesse!
Fino a qualche tempo fa non lo avrei visto per nulla al mondo, già dal trailer si capiva che piega prendesse la trama. Poi leggo che in america la gente ha apprezzato, poi tu lo bottigli.
RispondiEliminaUn po' di curiosità mi è rimasta cmq.
Come dicono nel marketing, -o forse anche in politica- bene o male, l'importante è che se ne parli.
Ok lo ammetto, Boyka gli avrebbe fatto il culo a Leonida.
Ma Tony Jaa NON è Leonida.
;)
mi pare sia questo:
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/1999_-_Conquista_della_Terra
Dembo, effettivamente hai ragione, ed io credo, bottigliate a parte, che un tentativo di visione ci stia tutto.
RispondiEliminaVisto Undisputed!? Grandissimo Boyka!
Chissà, magari si può organizzare un match con Jaa!
Gae, sei troppo preciso! Quasi quasi ti affido la parte bibliografica del blog! ;)
Magari, darei le gambe per vederli combattere assieme.
RispondiEliminaNon so a voi, ma a me personalmente non è mai piaciuto il pianeta delle scimmie, nè il primo nè tantomeno i 4 o 5 sequel/remake che hanno fatto, così mi sono tenuto ben lontano da questo nuovo capitolo.... A quanto pare ho fatto bene.... Ford, mi associo alle bottigliate, a prescindere!.... ^_^
RispondiEliminaDembo, potremmo scrivere una bella sceneggiatura per un film con protagonisti i due! ;)
RispondiEliminaLoz, un compare di bottigliate fa sempre piacere! Però prima ci sta almeno un brindisi! :)
@Ford: Bè, mi pare ovvio.... ^_-
RispondiEliminaLoz, assolutamente ovvio. :)
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