martedì 2 novembre 2010

Twin peaks Stagione 2

I giorni appena successivi al mio compleanno sono stati una sorta di oasi di goduriosa tranquillità capaci di ricaricare qualsiasi batteria, degni di un racconto di Julez più che di qualsiasi mia "recensione".
Ad ogni modo, siamo riusciti finalmente a portare a termine la visione - prima per lei, terza per me - della famigerata serie di Twin Peaks, capostipite della nuova generazione di serie tv che, nel corso degli anni novanta, aprì la strada agli odierni Lost e compari.
Devo ammettere che, nonostante i miei clamorosi vuoti di memoria e conseguenti sorprese rispetto all'evoluzione della trama, continuo a pensare che la prima parte della serie - diciamo dal pilota fino alla morte di Leland Palmer - sia nettamente superiore alla seconda, persa, se vogliamo, nei boschi attorno a Twin Peaks e nella vicenda legata al pazzoide ex-collega di Dale Cooper, quel Windom Earle che provocherà il confronto finale fra l'agente Fbi e l'agghiacciante Bob, rappresentante della Loggia nera, sorta di luogo ultraterreno e perfetto habitat di tutte le peggiori sensazioni ed istinti umani, dalla paura, all'odio, alla violenza.
La stessa serie, in qualche modo, riesce ad essere "vittima" di Laura Palmer almeno quanto la cittadina che la ospita - figurativamente parlando -, così come lo furono tutti i serial da quel momento in avanti: l'innocenza degli anni ottanta, dei suoi sceneggiati e dell'apparente "infinità" di quelle puntate che continuavano a susseguirsi, sparì con il ritrovamento di Laura Palmer, e all'interno dello stesso Twin Peaks, si perse proprio nel momento in cui la stessa Laura - o la cugina Maddie, poco cambia - uscì di scena, lasciando spazio a digressioni che, a volte, danno l'impressione di essere quasi di riempitivo per coprire  il numero di puntate previste da contratto.
Senza dubbio, anche vista ora, la creatura di Lynch ha qualcosa di unico e visionario, che si allontana terribilmente dalla nostra quotidianità eppure riesce a calzarci senza forzature, ma con inquietante attualità - vero, Cannibale? Leggere per credere -: quello che Twin Peaks ha perso con Laura è, a ben guardare, molto più che l'innocenza, e solo i più forti, i più decisi a vivere e a ricostruire potranno resistere alle continue prove che quella porta aperta porterà a tutti loro, come ospiti indesiderati.
Twin Peaks ha perduto l'illusione.
L'illusione di una vita perfetta, di ragazze perfette, di società perfette.
Invece è tutto qui: morte, bugie, terrore, male.
La sfida è saper vedere anche il resto.
Sono Andy e Lucy, Ed e Norma, Bobby e Shelley.
E' il futuro che si può guardare oltre le fiamme.
Il fuoco camminerà sempre con noi.
Il segreto - di Twin Peaks - è saperlo domare.
C'è chi ce la fa, e chi no. Come sempre, da sempre.
Sicuramente, quello di questa serie ha "bruciato" la Storia.
E' il Nevermind del piccolo schermo.


MrFord


"With the lights out, it's less dangerous,
here we are now, entertain us,
I feel stupid, and contagious,
here we are now, entertain us."
Nirvana - "Smells like teen spirit" -

5 commenti:

  1. Io voglio il continuo! Si può?
    O è una richiesta tamarrissima?

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  2. Sarebbe fantastico!
    Ma come si fa, senza Bob!?

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  3. ti ringrazio per link e citazione ;)

    la grandezza e il fascino di twin peaks stavano proprio nel saper rendere straordinario l'ordinario. un fatto di cronaca come tanti, eppure reso unico attraverso sogni, visioni e fatti al limite del paranormale. forse perché un omicidio non è mai qualcosa di davvero normale, qualcosa di spiegabile razionalmente.

    comunque la seconda stagione di twin peaks perdeva molto, pur rimanendo comunque di gran lunga meglio di quasi la totalità della tv dei 20 anni successivi.
    quanto al continuo auspicato da julez boh: sarei il primo felice per una nuova generazione di twin peaks, però potrebbe essere una delusione troppo cocente..

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  4. Cannibale: concordo sul fascino indiscutibile e la capacità di raccordare il grottesco, il fantastico e il misterioso con la realtà della cronaca quotidiana della creatura di Lynch, e ti dirò che l'unico dubbio che avrei su una possibile nuova versione sarebbe dato dall'assenza di Bob, che trovo davvero insostituibile.
    Ad ogni modo, nell'ultimo episodio, all'interno della Loggia Nera, Laura dice a Cooper "Ci vediamo tra venticinque anni."
    Non dovrebbe mancare poi molto, no?

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  5. questo particolare inquietante mi era sfuggito.
    e allora per il 2015 ci potrebbe essere una bella rimpatriata!

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