venerdì 24 settembre 2010

Rabbia

Buster "Rant" Casey è tante cose. 
Addirittura si dice in giro - in diretta tv, nientemeno - che sia morto. 
Se non a zonzo per il tempo a cercare di scoprire qualcosa in più su se stesso. 
O su tutti noi.
Ammetto senza riserve di aver sempre considerato Palahniuk un borioso radical chic della peggior specie, di quelli che, tendenzialmente, talento a parte molto poco cordialmente detesto.
Probabilmente c'è da ammettere che potrà anche essere così, ma occorre allo stesso modo dire che Rabbia è davvero un'ottima sorpresa: superato lo shock iniziale di un romanzo - una "biografia orale" - costruito su interviste fatte ad amici, nemici, semplici conoscenti del protagonista, quindi sostanzialmente privo di un ritmo vero e proprio di narrazione - nel senso classico del termine -, l'opera dell'irrequieto Chuck diviene un mosaico progressivamente più accattivante e ricco, spingendo al massimo, pur non dandone l'impressione, l'acceleratore sulla curiosità e la fascinazione che il percorso di "Rant" Casey suscita nel lettore.
Passo dopo passo, dalla fatina dei denti al famigerato party crashing, ogni pagina prende possesso della volontà di scoperta e sperimentazione, e scorre nelle vene della mente come il veleno della peggiore delle vedove nere, nella migliore tradizione del lascito di Casey al mondo. 
Ne sanno qualcosa Irene e Chat, gli amorevoli genitori, o Echo e Shot, inseparabili compagni di squadra al volante di innumerevoli macchine distrutte nelle finestre di gioco di party crashing. E non solo.
E' come se ne sapessimo qualcosa tutti, anche se non lo sappiamo.
Perchè Buster porta con se la rabbia, una delle malattie con il più alto potenziale infettivo che esistano.
Perchè la rabbia di Buster sconvolge gradualmente, ed esplode fino quasi a ribaltare la società.
Perchè la rabbia di Buster è alimentata da tanti piccoli morsi, ma non si consuma fino al momento del flashback.
Ora vi sembrerà di non capire nulla di tutto questo, ma fidatevi, è già così.
Non lo sapete, ma fra noi ci sono già gli storici, e tutti gli altri.
Quello che volete fare, come volete vivere, segnerà la differenza fra un posto e l'altro, fra notturni e diurni, fra chi torna indietro per eliminare i suoi genitori e vivere in eterno e chi sceglie di salvarsi e preservarsi, saltando da un tempo all'altro, nonno, padre e figlio ad un tempo.
La volontà come ricerca, e desiderio di confrontarsi con la propria condizione di Uomini.
E la rabbia, forse, di non poter davvero dettare le regole della finestra di gioco più grande di tutte: la vita.
Tutto questo, e molto altro, era - è, sarà? - Buster "Rant" Casey.
Cazzo, parlo come uno dei suoi compagni di squadra.
Può essere che abbia la rabbia anche io.
Di sicuro, voglio passare avanti e indietro, e giocarmi tutte le carte nella Grande Partita.


MrFord


"I'm a fist of rage
one foot in the grave
I'm a fist of rage
far from saved."
Kid rock - "Fist of rage"

6 commenti:

  1. Grande rabbia, o meglio grande Rabbia!
    Sono contenta che tu l'abbia letto... ha qualcosa di morbosamente affascinante quel libro qua! :D

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  2. propongo una petizione per farti smettere di usare il termine radical chic :D

    se mi dici che sofia coppola è una radical chic lo accetto (almeno nel senso buono del termine), ma rivolto a palahniulk (uno cresciuto in una roulotte e che poi ha fatto il meccanico, lavorato in ospizio ed era messo peggio dei suoi personaggi) non ha proprio senso

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  3. Julez: questo libro qua è proprio una ficata! E non vedo l'ora di avere Inception davanti agli occhi!
    Cannibale: bella la storia della petizione! Molto apprezzata! Chuck sarà anche cresciuto in una roulotte e avrà pulito il culo di una marea di vecchi e matti, ma il successo l'ha reso uno di quegli artisti da aperitivo con calice di vino e seguito di personaggi improponibili che si spacciano per custodi della cultura. Una specie di Devandra o Capossela, per intenderci. Diciamo che ce l'ho più con il loro pubblico che con loro, questo te lo concedo.

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  4. Non so perchè, ma il commento che ti dicevo aver postato ieri sera non è presente nei commenti di The gamer.
    Boh..

    Anche a me Palahniuk non dispiace.
    Ma ho letto solo Fight club e Ninna nanna.

    Hai finito di bullarti della tua imminente visione di Inception????
    Guarda che chiamo McLovin!!

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  5. Ho visto che non c'era, boh!?
    Forse ti hanno sabotato!
    Forse è stato McLovin!

    Era la mia prima lettura di Palahniuk, ma essendo rimasto soddisfatto potrebbe non essere l'ultima. Mi attrae Survivor.

    Non mi sto bullando: sono già nel labirinto della mente. Ahahahahahahahahahah.

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  6. Sì, Survivors non deve essere male.

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