Produzione: Sundance
Origine: USA
Anno: 2016
Anno: 2016
Episodi: 6
La trama (con parole mie): Hap Collins, obiettore di coscienza dalla mira infallibile ma contrario alle armi, e Leonard Pine, veterano del Vietnam nero, gay e repubblicano fino al midollo, sono amici fraterni fin dall'infanzia, e condividono tutto il possibile, dalla quotidianità ai lavori precari.
Quando Trudy, ex moglie di Hap nonchè responsabile delle scelte di quest'ultimo ai tempi del rifiuto alla leva, si fa viva per reclutare il buon Collins affinchè recuperi un'auto abbandonata nelle profondità del fiume Sabine contenente il bottino di una rapina andata male decenni prima, i guai per la coppia di amici si moltiplicano: i compagni d'impresa di Trudy, infatti, una banda di ex hippies indecisi se darsi al crimine o alla rivoluzione pacifista, paiono non riuscire a combinarne una giusta, e quando i nodi verranno al pettine e si scopriranno i reali scopi di tutti i partecipanti al gioco, Hap e Leonard scopriranno sulla pelle che attrarre guai non è proprio la miglior qualità che si possa avere.
Non so neppure da quanto tempo attendevo una trasposizione - soprattutto legata al piccolo schermo - delle avventure di Hap e Leonard, antieroi protagonisti di una serie di romanzi cult per il sottoscritto firmati dal mitico Joe Lansdale: ricordo quando, grazie al lavoro, ebbi l'occasione di passare una giornata con lui come suo accompagnatore nell'autunno del duemiladieci, in occasione dell'uscita di Devil Red, e parlammo proprio di quali attori avremmo visto bene nei ruoli dei due amici fraterni e detectives improvvisati che tanta fortuna hanno portato a lui e gioia al sottoscritto.
Personalmente, la scelta degli attori protagonisti è stata uno dei pochi punti dolenti della prima stagione di Hap and Leonard: ho sempre detestato, infatti, James Purefoy, ed ignorato bellamente Michael Kenneth Williams, entrambi non solo troppo vecchi per interpretare i due cercaguai almeno ai tempi di Una stagione selvaggia - primo romanzo della serie, che ha ispirato, giustamente, questa prima stagione -, ma anche meno tosti ed in forma di come vengono descritti i main charachters della saga sulla pagina.
Ma tant'è.
Jim Mickle, già autore della più che discreta trasposizione del lansdeliano Cold in July, riesce nell'impresa non facile di adattare lo spirito di questi due azzeccatissimi personaggi e portarlo sullo schermo seminando, nel corso dei sei episodi, anche più di un indizio rispetto a quello che accadrà - o dovrebbe accadere - alla coppia nel corso delle prossime stagioni, a partire dal finale che conduce dritti a Mucho Mojo, romanzo numero due della serie nonchè mio personale favorito.
Certo, non tutto calza - specialmente per chi, come il sottoscritto, ha fatto una vera e propria malattia della saga letteraria -, l'approccio dei protagonisti appare più malinconico che gigionesco - un tratto che si è cominciato a sentire solo con gli ultimi romanzi, considerato anche l'avanzare dell'età di Hap e Leonard, partiti proprio con Una stagione selvaggia intorno ai trentacinque ed ormai giunti ai cinquanta suonati -, i protagonisti non spaccano neppure lontanamente i culi quanto le loro versioni cartacee, il tono è decisamente più morbido e meno pulp, eppure i sei episodi scorrono che è un piacere, mantengono una certa ironia e tensione, regalano diverse chicche ed un'atmosfera molto southern al pubblico senza per questo escludere dall'equazione i pusillanimi come Cannibal Kid, che forse riusciranno ad immedesimarsi bene nei tormenti di Hap, nella complicata e caotica Trudy o nello psicotico Soldier, lasciando ai fordiani di turno il cazzuto Leonard e la quasi inarrestabile Angel - interpretata alla grande da una sempre convincente Pollyanna McIntosh -.
Il risultato è una (mini)serie disimpegnata, easy, torbida, ritmata e bagnata di sangue quanto basta per affascinare ed incuriosire anche tutti quelli non abituati alla materia o legati alla mitica saga firmata da Joe Lansdale, che può contare fan hardcore - sottoscritto compreso - in tutto il mondo, una raccolta di racconti e nove romanzi con protagonisti Hap e Leonard.
Sinceramente, spero proprio che il piccolo schermo possa regalare ai miei due non detectives preferiti la stessa fortuna: i quel caso, sarò pronto a sostenerli dal primo all'ultimo episodio.
Anche se dovessi specchiarmi nei visi stanchi, sporchi e malinconici di attori che neppure per sbaglio riescono a ricordare l'immagine di due tra gli action heroes che ho più amato nel corso della vita di lettore e non solo.
MrFord
"I'm a rollin stone all alone and lost
for a life of sin I have paid the cost
when I pass by all the people say
just another guy on the lost highway."
Hank Williams - "Lost highway" -
MrFord
"I'm a rollin stone all alone and lost
for a life of sin I have paid the cost
when I pass by all the people say
just another guy on the lost highway."
Hank Williams - "Lost highway" -