lunedì 29 luglio 2019

White Russian's Bulletin



Settimana di ripresa per le visioni, qui al Saloon, complice l'avvicinarsi delle ferie estive, delle serate da ventilatore puntato e cocktail ghiacciato e della voglia di staccare tipica del periodo: grande o piccolo schermo, a questo giro ce n'è per tutti, anche se, come stagione impone, la leggerezza viene orgogliosamente prima di profondità e autorialità.


MrFord


BALLERS - STAGIONE 4 (HBO, USA, 2019)

Ballers Poster

Se qualcuno, ai tempi in cui approcciai Ballers la prima volta, mi avesse detto che il serial legato a doppio filo al mondo del football professionistico con Dwayne Johnson - The Rock per gli amici e appassionati di wrestling - come protagonista nel ruolo di una sorta di versione un pò più stronza di Jerry Maguire sarebbe arrivato alla quarta stagione, avrei riso forte.
E invece eccoci qui, di fronte ad un prodotto che, pur non toccando vertici altissimi, continua a consegnare al pubblico una base solida e ottimi spunti, dalle luci ed ombre del suo main charachter al ruolo ormai consolidato di nuovo Charlie Runkle della sua "spalla" Joe, dai capricci degli atleti alle riflessioni sempre attuali sulle differenze razziali e sulla lotta di classe.
Una quarta stagione partita in sordina che decolla con due episodi conclusivi degni dei momenti migliori di un titolo che, per quanto di nicchia, continua a testa alta e spalle larghe in barba agli ambienti più o meno altolocati in cui si trova a doversi districare: in pieno stile Spencer Strasmore.




LA CASA DI CARTA - STAGIONE 3 (Netflix, Spagna, 2019)

La casa di carta Poster

Alle spalle due stagioni che hanno segnato l'immaginario collettivo, tornano il Professore e i rapinatori de La casa di carta, come di consueto eccessivi, ribelli, contro il Sistema o, forse, al servizio di loro stessi: le regole non sono cambiate, si recupera Berlino per alimentare il fuoco sacro dei fan, si inseriscono nuovi charachters potenzialmente molto interessanti - si è scritto tanto di Palermo, ma Bogotà è il mio personale nuovo favorito -, si costruisce su basi apparentemente instabili per generare desiderio del prossimo episodio - o della prossima stagione - e finire per coinvolgere anche i più scettici, quasi tutto fosse un "bum bum ciao" che si trasforma nella cotta della vita grazie a due cliffhanger che in modo decisamente bastardo incollano già allo schermo per il quarto giro di giostra.
La perfezione sta da tutt'altra parte, ma senza dubbio il cuore e l'istinto, con un pò di furberia, ci sono tutti, e per uno come me è una partita già vinta: gli si potrebbe fare le pulci, ma non sarebbe il caso, e certo non è il luogo. Anche perchè non c'è dubbio che è sempre più facile, in questo gioco di ribaltamento, scegliere da che parte stare.




X-MEN: DARK PHOENIX (Simon Kinberg, USA, 2019, 113')

X-Men: Dark Phoenix Poster

Alle spalle la buona partenza de L'inizio e l'ottimo Giorni di un futuro passato, ma anche la mezza delusione di Apocalypse, i nuovi X-Men che in realtà dovrebbero precedere in linea temporale i vecchi giungono ad un probabile ultimo capitolo dedicato ad uno dei loro personaggi cardine, Jean Grey: le premesse potrebbero anche essere interessanti, peccato che vengano commessi errori a catena in grado di limitare la portata di quello che avrebbe potuto essere una buona alternativa ai più mainstream figli dell'MCU. Dal discostarsi netto e poco sensato dalla linea temporale che pareva portare ai suddetti titoli "vecchi" dedicati agli Uomini X all'esclusione troppo rapida dei due charachters più importanti e di spessore, la Raven di Jennifer Lawrence e il Quicksilver di Evan Peters, un gruppo di villains senza arte né parte, i soliti litigi da vecchia coppia di Xavier e Magneto, una confusione di fondo che pone interrogativi a proposito del perchè sia stato realizzato questo capitolo, budget a parte - missione fallita, considerati gli incassi -, questo Dark Phoenix funziona ed avvince davvero pochino, e rappresenta senza dubbio un'occasione sprecata.
Certo, si può guardare. Ma difficilmente se ne ricorderà qualcosa.




L'ANGELO DEL MALE - BRIGHTBURN (David Yarovesky, USA, 2019, 90')

L'angelo del male - Brightburn Poster

Scelto quasi a caso in una serata da relax estivo e neuroni zero, per quanto logicamente criticabile sotto molti punti di vista - ma abbiamo già visto con La casa di carta che non è questo il momento della logica - Brightburn è stato una sorpresa: prodotto dal James Gunn che sta facendo un gran bene all'MCU, questo horror supereroistico ha finito per ricordarmi i primi lavori di Shyamalan prima che si bevesse il cervello, con un piccolo Paul Dano alieno nel ruolo di Superman psicopatico che prima regala la felicità ai suoi genitori terrestri e dunque diviene il loro - ma non solo - incubo peggiore.
Gestione del tempo e della consequenzialità a parte - alcune situazioni sono veramente al limite -, ho trovato diverse buone idee all'interno del lavoro di Yarovesky, la giusta dose di violenza ed una sorta di rappresentazione estremizzata della spaccatura che, tra pubertà e adolescenza, si crea tra genitori e figli, condita da un finale inaspettato e davvero interessante, specie in prospettiva di un ipotetico aggancio per sequel o spin off.
Non saremo di fronte ad una pietra miliare - tutt'altro -, ma se le idee sono la benzina del Cinema e dell'Arte in generale, in Brightburn c'è materiale per fare ancora un pò di strada.


11 commenti:

  1. Dark Phoenix mi è piaciuto, mentre L'angelo del male dovrei vederlo a breve, x le serie tv, Ballers e La Casa di carta credo che le visionerò molto presto ^_^

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    1. Dark Phoenix invece a me non ha convinto per nulla. Peccato, perchè questi "nuovi" X-Men non mi dispiacevano affatto!

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  2. Brightburn, per me, grande delusione. Sul tema, a questo punto, ho preferito di gran lunga l'eleganza del sottovalutato The Prodigy. L'ho trovato davvero mal recitato dall'intero cast.

    Sulla Casa di carta, invece, già sai. ;)

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    1. So, so. :)

      Per Brightburn, sarà forse che io mi aspettavo una vera merda, quindi l'ho trovato meglio del previsto. ;)

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  3. Ballers mi aspetta, un prodotto a cui, nonostante la non eccellenza, non si può comunque rinunciare ;)

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  4. Ho solo La Casa di Carta come visione fordiana della settimana, e pur avendoci trovato gli identici fastidiosi difetti delle prime stagioni, l'ho sopportata meglio del previsto. Sanno le carte da giocare, e sanno come far divorare in velocità gli episodi.

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    1. Hanno capito come funziona il format e come sfruttarlo al meglio. Speriamo non sbraghino con la quarta. ;)

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  5. Per ora ho visto solo il primo episodio della nuova Casa Di Carta e... caspita!!! Action alla grande e simpatia per il ritorno della ghenga quasi al completo, come ritrovare dei vecchi amici. Proseguo sicuramente.

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    1. Sanno far funzionare bene la macchina e il giocattolone, verissimo. Speriamo che continuino così!

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