mercoledì 28 settembre 2016

Trafficanti (Todd Phillips, USA, 2016, 114')



Nel corso degli anni novanta, era di gran moda rinverdire i fasti - se così si possono definire - dell'epoca d'oro degli eighties almeno per quanto riguarda il crimine, considerati gli anni "da bere" - per usare un termine da milanese - di Pablo Escobar e soci: ricordo benissimo il periodo in cui mi specchiai nel passaggio di mio fratello nella carrellata dei vari Padrino, Quei bravi ragazzi, Scarface, Blow e via discorrendo.
Anzi, più volte ho pensato che il cultissimo di Brian DePalma aveva, di fatto, rovinato una generazione finendo per mandare in pappa il cervello di chi non era riuscito a cogliere il ritratto profondamente drammatico del buon Tony Montana, alimentando i sogni di gloria di tamarri in delirio d'onnipotenza in stile Fabrizio Corona - giusto per dirne uno che di danni pare averne fatti più che altro a se stesso -.
Todd Phillips, regista della divertentissima - eccetto l'ultimo capitolo - trilogia di Una notte da leoni, torna sugli schermi con un prodotto che pare rispecchiare proprio lo spirito di quell'epoca, aggiungendo al cocktail una spruzzata di Lord of war che non fa mai male, titolo firmato da Andrew Niccol bersagliato dai critici alternativi e benpensanti da sempre una piccola chicca qui al Saloon, e lo fa con un certo piglio ed un discreto risultato, per quanto tutto, in qualche modo, suoni comunque fuori tempo massimo e già sentito: Miles Teller e Jonah Hill ripropongono una formula più che valida vista in tutti i titoli appena citati - Julez, nel corso della visione, ha avuto reminiscenze addirittura del fantastico Wolf of Wall Street, uno dei film più grandiosi degli ultimi anni, mentre io sono stato più incline a rimembrare Pain&Gain - che coinvolge e funziona perchè basata su avvenimenti realmente accaduti, anche se senza dubbio risulterà più affascinante ai giovani ancora privi di un background come quello di chi è cresciuto a cavallo tra gli ottanta e i novanta.
Certo, il trailer italiano è come al solito fuorviante ed ingiustificato, considerato che quello che è, a tutti gli effetti, un film in qualche modo profondamente drammatico viene mascherato da commedia cazzara proprio in stile Una notte da leoni, e questo non aiuterà nella visione il pubblico occasionale o chiunque approcci questo Trafficanti - adattamento pessimo, una volta ancora - con un certo spirito, eppure a mio parere una visione, nonostante la sensazione di deja-vu, risulta quasi d'obbligo, e finisce addirittura per stimolare riflessioni non da poco sul ruolo della società, dell'economia, della guerra e di tutte quelle cose che pare stiano dietro alle regole del mondo.
Una "falsa stronzata", dunque, che pur non essendo certo memorabile o destinata alla Storia del Cinema finisce per risultare godibile ed interessante, pronta a raccontare una vicenda figlia delle influenze di una generazione o due di pellicole che, anche solo erroneamente, caldeggiavano una carriera nel mondo del crimine - o ai suoi margini - come alternativa al riscatto sociale: una seduzione cui è stato, è e sempre sarà facile cedere ma che, a conti fatti, non porta nulla di buono a chi la vive come un sogno americano che si rivela, più che altro, un'illusione.




MrFord




7 commenti:

  1. Peccato, io speravo in una commedia cazzara, e non in una "falsa stronzata".
    E, soprattutto, speravo ne parlassi male, così mi sarebbe venuta più voglia di guardarlo. ;)

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    1. Ormai spero di parlare bene di qualsiasi film tu abbia almeno la minima curiosità di vedere. ;)

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  2. Ho voglia sul serio di guardarlo e penso che prima della fine della settimana lo farò. E spero anche sia qualcosa in più della tipica commedia cazzara, un po' come dici tu!

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    1. Allora troverai quello che cerchi: con lo spirito del trailer non c'entra quasi nulla.

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  3. Penso che andrò a vederlo al cinema, ho voglia di farmi una ristata in questo periodo duro...

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    1. Non so quante risate ti farai.
      E' più serio di quanto non sembri.

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  4. Anch'io me lo sono visto di gusto, e spero che Phillips possa fare del suo meglio anche con film più "seri". Senza dubbio, come esordio, non è stato male.

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