sabato 21 maggio 2016

Krampus

Regia: Michael Dougherty
Origine: USA, Nuova Zelanda
Anno:
2015
Durata:
98'








La trama (con parole mie): Max Engel è un ragazzino da sempre affascinato dallo spirito del Natale e dalla figura di Santa Claus, pronto a difendere la stessa da chiunque voglia sminuirne l'importanza. Quando le Festività portano a casa sua gli zii e le ingombranti presenze dei cugini, l'atmosfera pesante e gli sgradevoli ospiti uniti ai problemi attraversati di recente dai suoi genitori a causa del lavoro del padre che porta quest'ultimo spesso ad essere impegnato e fuori casa ed il rapporto sempre più distante tra lui e la sorella maggiore, inducono Max, per la prima volta nella sua vita, a rinnegare tutta la fiducia da sempre nutrita nel venticinque dicembre.
Quello che, però, Max non sa, è che la sua "ribellione" finirà per smuovere uno spirito malvagio da tempi immemori pronto a fare irruzione sulla Terra, per prendere, e non per dare, ogni volta che si manifesta la volontà di qualcuno di non voler vivere, e non voler credere in uno spirito animato da sacrificio, generosità e desiderio di calore e felicità: il Krampus.
La famiglia Engel dovrà quindi fare fronte comune per poter riportare, se possibile, le cose alla normalità.











Ricordo ancora come se fosse ieri la prima visione di Gremlins: correvano gli anni ottanta, ero ancora alle elementari ed uscito dalla meraviglia per Labyrinth, quando mio padre tornò dalla mitica videoteca di Paolo - che periodicamente torno a citare come uno dei luoghi più importanti e formativi della mia infanzia - proprio con la vhs del lavoro di Joe Dante, affermando che, a quanto detto dallo stesso, se il labirinto del Duca Bianco mi aveva conquistato, allora lo avrebbe fatto anche quello.
Il risultato fu una vera e propria rivelazione, passata dal desiderio di avere un Gizmo tutto mio alla tensione della lotta contro quegli spiritelli malvagi e spietati da parte di un'intera comunità proprio a cavallo delle festività natalizie, che da sempre rappresentano i momenti più felici o più tristi di chi li vive, spesso a seguito dei ricordi e delle esperienze che ci si è costruiti.
Michael Dougherty, fino ad ora più noto come sceneggiatore che come regista, classe settantaquattro, probabilmente deve aver avuto esperienze simili nel corso dell'adolescenza, e mescolando le stesse, il gusto del macabro e delle favole nere a quello irriverente ed ironico di popcorn movies dell'epoca come Mamma, ho perso l'aereo ha finito per regalare al pubblico questo Krampus, giunto al Saloon clamorosamente - purtroppo - fuori stagione grazie al tam tam di numerosi blog tenuti da vere e proprie autorità del settore horror che ha finito per essere una delle sorprese più liete che il genere abbia regalato al sottoscritto negli ultimi mesi.
Costruito grazie ad uno spirito che mescola il gusto della favola nera alla trasposizione della realtà, Il Canto di Natale al Tim Burton dei tempi migliori, Krampus pesca a piene mani dall'immaginario tipico del racconto accanto al fuoco costruito per terrorizzare i più piccoli senza dimenticare le lezioni del survival movie, delle suggestioni del suggerito prima che mostrato - le creature, tutte bellissime, vengono rivelate soltanto nel corso dell'ultimo terzo di pellicola - e dal rispetto per quello che, di fatto, è l'approccio dei grandi film per ragazzi del decennio che ha prodotto le cose migliori in questo senso di sempre, i già citati eighties: a partire dalla splendida sequenza d'apertura, parodia di quello che accade - e che mi è capitato di vivere sulla pelle, da una parte e dall'altra della barricata - nei giorni dell'isteria da regalo dell'ultimo minuto, fino alla lotta all'ultimo respiro di una famiglia che pare più disgregata che mai pronta ad unirsi a fronte delle difficoltà e di una battaglia per la sopravvivenza, passando attraverso le suggestioni dei vecchi racconti - e film, perchè no - dell'orrore ed un finale beffardo ed amarissimo, Dougherty regala agli appassionati una chicca fatta e finita, e pone il nome del regista e sceneggiatore tra i più quotati per l'immediato futuro di un genere che, nel passato recente, non ha certo vissuto le sue stagioni migliori.
Come se poi non bastassero una cornice azzeccatissima - immagino quella che deve essere l'atmosfera nel vedere un titolo di questo tipo proprio nei giorni delle Feste - ed una serie di antagonisti difficilmente dimenticabili, troviamo una galleria di protagonisti pressochè perfetti con un cast in gran forma - per quanto mi riguarda, vincono la certezza Toni Collette ed il caratterista David Koechner - e charachters mitici come la vecchia nonna e la zia che metteresti volentieri sotto con la macchina più e più volte nel vialetto di casa, assicurandoti che i passaggi possano essere lenti e decisi.
Personalmente, credo nella stagionalità del Cinema, e non amo concedermi visioni di questo tipo in periodi stimolanti e dal sottoscritto molto amati come la primavera, ma Dougherty ed il suo Krampus hanno saputo farmi dimenticare tutto, trasportandomi in un mondo che mescola amarcord ed evergreen, realtà e sogno, divertimento e terrore come se di colpo fossi ancora quel ragazzino quasi timoroso ad inserire nel videoregistratore la vhs di Gremlins, senza sapere cosa aspettarmi se non un'ora e mezza di nerissima evasione dalla realtà.
E di magia della settima arte.





MrFord





"I'm dreaming of a white Christmas
with every Christmas card I write
"May your days be merry and bright
and may all your Christmases be white.""
Bing Crosby - "White Christmas" - 






18 commenti:

  1. Davvero un gran bel film.Noi l'abbiamo visto un pò di mesi fa,un pò più d'atmosfera c'era ;)
    A proposito di film horror natalizi,ti consiglio,se non li hai già visti, A Christmas horror story e Rare exports ,hanno un mood diverso da questo,ma sono entrambe davvero validi,secondo me.

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    1. Yeah, rare exports fighissimo, un bel babbo natale pedofilo e cannibale è quello di cui abbiamo tutti bisogno

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    2. Il film si basa su leggende nordiche,mi ricordo punizioni per i bimbi cattivi stile Krampus,ma nulla di grafico o disturbante.....li rapiscono ma non mi ricordo si veda nulla su pedofilia o cannibalismo.Nelle 78 keywords di imdb sul film,non vedo neppure child abuse,è vero che l'ho visto parecchio tempo fa e magari mi sfugge,ma non mi sembra fosse come dici tu :(

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    3. No ma infatti è una cosa super velata e che magari ho visto solo io.. ci sono due o tre scene in cui babbo natale guarda i bambini con occhi languidi e affamati...magari poi è tutto solo nella mia mente, cosa possibilissima.

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    4. Pure il lupo di Johnny Depp in Into the woods suda pedofilia da ogni sguardo e sussurro,però non è che si estrinsechi in maniera esplicita,la cosa.

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    5. Come ben sapete l'argomento finisce per farmi incazzare non poco, quindi preferirei non fosse presente, neppure se suggerito.

      Detto questo, atmosfera o no, Krampus è gran bella roba.

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  2. La prima parte mi è piaciuta molto, meno il trionfo di computer grafica della seconda. A tratti, gli ho preferito il trashissimo A Christmas Horror Story, nonostane la totale mancanza di autoironia :)

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    1. A me ha convinto in generale: l'ho trovato molto eighties nello spirito e convincente nella realizzazione. Mentre per A Christmas horror story attenderò natale! ;)

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  3. Secondo me il regista è uno a cui piace far morire malissimo la gente nei suoi film, con un pelo più di libertà poteva uscire davvero una bombetta perché le creature son tutte bellissime, il grottesco c'è e c'è anche una sorta di bella cattiveria di fondo. Peccato che non spinga fino in fondo.
    Hai recuperato Hush? Anche se è dello stesso regista di Oculus (bomba) e quindi non so quanta voglia tu abbia di vederlo... ;)

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    1. Effettivamente si poteva fare di più, ma nel complesso l'ho trovato davvero efficace.

      Hush segnato: spero non mi deluda come Oculus. ;)

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  4. Ho molto apprezzato l'idea. Ho un debole per il Krampus!

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  5. mi è piaciuto e sono rimasto piacevolemente colpito dagli effetti speciali

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    1. Promosso anche qui.
      Segnali di ripresa nell'horror, finalmente.

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  6. Lo guarderò, aspettando però rigorosamente le prossime feste di Natale, visto che mi rifiuto di disonorare la sacra stagionalità del cinema. Come hai fatto tu Ford che sei sempre più fuori stagione, fuori dal tempo e pure fuori dal mondo. :)

    E comunque, Fords are the new Gremlins!! ahahah

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    1. Sono fierissimo di essere fuori da tutte quelle cose, e anche di essere un Gremlin! ;)

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  7. Ho adorato questo film e più ci penso più mi piace, ma per rivederlo attenderò comunque la fine dell'anno, che con l'approssimarsi dell'estate mi inizio a sentire fuori luogo

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    1. Anche a me è piaciuto davvero molto: recupererò il dvd - che stranamente è già uscito anche qui in Italia -, ma anch'io attenderò la stagione giusta per rivederlo. :)

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