Regia: Martyn Burke
Origine: USA, Francia, Svizzera
Anno: 2002
Durata: 97'
Durata: 97'
La trama (con parole mie): Frankie Delano ha passato l'intera vita come guardaspalle del boss Angelo Alleghieri, che per proteggere la figlia avuta dall'amata moglie defunta ha deciso di darla in adozione ad una coppia di ricchi amici compiacenti in modo da garantirle sicurezza e futuro.
Quando, alla morte di quest'ultimo - ucciso proprio in un momento di distrazione della sua "ombra" -, Frankie si ritrova senza un punto di riferimento, decide di continuare nella sua missione di protezione e di rendere nota a Jennifer - questo il nome della donna - la verità.
Una volta presa coscienza delle sue radici, la stessa finirà per instaurare con Frankie un rapporto di amore e odio nonchè continuo confronto legato al passato del braccio destro del padre ed al futuro che potrebbe costruirsi per lei e suo figlio, ora che, venute a galla le sue origini, sicari inviati dai boss potrebbero perfino farle la pelle.
Riuscirà Frankie a convincere Jennifer a fidarsi di lui, e difenderla dall'esterno?
Quando, poco prima dell'ultima Notte degli Oscar, ho iniziato il percorso a ritroso che mi ha permesso di recuperare tutti i film con Stallone che ancora non avevo - colpevolmente - visto o recensito, ho pensato che avrei incontrato tendenzialmente cose non particolarmente meritevoli neppure per un fan accanito dello Stallone Italiano come il sottoscritto, e che questa carrellata si sarebbe trasformata in una difesa neppure troppo convinta delle "perle nascoste" targate Sly.
Fortunatamente - ma avrei dovuto saperlo, dato il livello di miticità, per parlare come Po, del personaggio in questione - sono stato clamorosamente smentito nella maggior parte dei casi, ed in alcuni di essi, come D-Tox o questo Avenging Angelo, sono rimasto addirittura colpito e sconvolto per il fatto di non aver rimediato prima con una reiterata visione degli stessi: se, però, un lavoro come l'appena citato D-Tox si avvicina più a quello che è sempre stato lo standard stalloniano - quindi action, botte e morti ammazzati -, Avenging Angelo ricorda più l'ottimo Oscar - Un fidanzato per due figlie, inserendosi nel filone Mafia-comedy che ha regalato al Cinema anche ottime pellicole - su tutte, ricordo L'onore dei Prizzi - ed in quello ancora più classico della romcom.
Ultima pellicola a vantare il leggendario Anthony Quinn nel cast - ricordato anche in chiusura con la dedica alla memoria -, Avenging Angelo è, forse, la più femminile tra quelle della filmografia del buon Stallone, piacevole divertissement senza troppe pretese basato principalmente sulle schermaglie ed i duetti tra lo stesso Sly e Madeleine Stowe, pronti a culminare nella sequenza della lezione di camminata che, probabilmente, manifesta di fatto una doppia personalità divenendo un vero e proprio gioiello per i cultori del Silvestrone di noi tutti ed un motivo di incredibile imbarazzo per i suoi radical detrattori.
Personalmente, mi sono goduto la visione sorprendendomi in positivo nonostante gli evidenti limiti del prodotto - a tratti molto televisivo, con un Raoul Bova imbarazzante ad essere generosi -, ricordando l'affetto che ho provato per commedie leggere simili come Two much ed il ruolo di Stallone di guardaspalle sia del suo vecchio boss Angelo che della figlia di quest'ultimo nel corso della sua vita - spassosi i ricordi di lei filtrati attraverso le interferenze che il Frankie di Sly ha operato rispetto agli "ostacoli" nella vita soprattutto scolastica della Jennifer della Stowe -: se, a questo, si aggiungono il classico intreccio da commedia romantica ed alcuni passaggi pronti a far sorridere i vecchi fan dell'action - la "resa dei conti" tra Jennifer ed il boss responsabile dei suoi guai -, il risultato è un piacevole ritorno ai tempi in cui si guardava con tutta la famiglia il più facile dei film da sabato sera buono per mamma, papà e figli, anche quando non si coglievano tutte le sfumature - mi ricordo quando, ai tempi, con mio fratello finivamo per commentare i passaggi che ci erano sfuggiti rispetto alle cose "da grandi" regalando le personali interpretazioni delle quali ridiamo ancora oggi -.
Nel viaggio che sto compiendo alla scoperta degli Sly che mancavano alla mia collezione, devo ammettere che Avenging Angelo è stata una delle scoperte più interessanti: fresco, senza troppe pretese, in grado di non limitare il range di pubblico ai soli aspiranti machos da action pura, ma anzi, aprire le porte all'audience in rosa ed in grado di mostrare uno Stallone un pò diverso - per quanto sia possibile al Nostro - da quanto si sia abituati a vedere sul grande schermo.
Per tutto questo, sono anche più che disposto a concedere al pubblico internazionale una visione dell'Italia - e della Sicilia - buona giusto per i turisti a stelle e strisce.
Fortunatamente - ma avrei dovuto saperlo, dato il livello di miticità, per parlare come Po, del personaggio in questione - sono stato clamorosamente smentito nella maggior parte dei casi, ed in alcuni di essi, come D-Tox o questo Avenging Angelo, sono rimasto addirittura colpito e sconvolto per il fatto di non aver rimediato prima con una reiterata visione degli stessi: se, però, un lavoro come l'appena citato D-Tox si avvicina più a quello che è sempre stato lo standard stalloniano - quindi action, botte e morti ammazzati -, Avenging Angelo ricorda più l'ottimo Oscar - Un fidanzato per due figlie, inserendosi nel filone Mafia-comedy che ha regalato al Cinema anche ottime pellicole - su tutte, ricordo L'onore dei Prizzi - ed in quello ancora più classico della romcom.
Ultima pellicola a vantare il leggendario Anthony Quinn nel cast - ricordato anche in chiusura con la dedica alla memoria -, Avenging Angelo è, forse, la più femminile tra quelle della filmografia del buon Stallone, piacevole divertissement senza troppe pretese basato principalmente sulle schermaglie ed i duetti tra lo stesso Sly e Madeleine Stowe, pronti a culminare nella sequenza della lezione di camminata che, probabilmente, manifesta di fatto una doppia personalità divenendo un vero e proprio gioiello per i cultori del Silvestrone di noi tutti ed un motivo di incredibile imbarazzo per i suoi radical detrattori.
Personalmente, mi sono goduto la visione sorprendendomi in positivo nonostante gli evidenti limiti del prodotto - a tratti molto televisivo, con un Raoul Bova imbarazzante ad essere generosi -, ricordando l'affetto che ho provato per commedie leggere simili come Two much ed il ruolo di Stallone di guardaspalle sia del suo vecchio boss Angelo che della figlia di quest'ultimo nel corso della sua vita - spassosi i ricordi di lei filtrati attraverso le interferenze che il Frankie di Sly ha operato rispetto agli "ostacoli" nella vita soprattutto scolastica della Jennifer della Stowe -: se, a questo, si aggiungono il classico intreccio da commedia romantica ed alcuni passaggi pronti a far sorridere i vecchi fan dell'action - la "resa dei conti" tra Jennifer ed il boss responsabile dei suoi guai -, il risultato è un piacevole ritorno ai tempi in cui si guardava con tutta la famiglia il più facile dei film da sabato sera buono per mamma, papà e figli, anche quando non si coglievano tutte le sfumature - mi ricordo quando, ai tempi, con mio fratello finivamo per commentare i passaggi che ci erano sfuggiti rispetto alle cose "da grandi" regalando le personali interpretazioni delle quali ridiamo ancora oggi -.
Nel viaggio che sto compiendo alla scoperta degli Sly che mancavano alla mia collezione, devo ammettere che Avenging Angelo è stata una delle scoperte più interessanti: fresco, senza troppe pretese, in grado di non limitare il range di pubblico ai soli aspiranti machos da action pura, ma anzi, aprire le porte all'audience in rosa ed in grado di mostrare uno Stallone un pò diverso - per quanto sia possibile al Nostro - da quanto si sia abituati a vedere sul grande schermo.
Per tutto questo, sono anche più che disposto a concedere al pubblico internazionale una visione dell'Italia - e della Sicilia - buona giusto per i turisti a stelle e strisce.
MrFord
"Cattivo come adesso non lo sono stato
e quando mezzanotte viene
se davvero mi vuoi bene
pensami mezz'ora almeno
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà."
e quando mezzanotte viene
se davvero mi vuoi bene
pensami mezz'ora almeno
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà."
Adriano Celentano - "Una carezza in un pugno" -
Dal flano,così cupo,mai avrei detto fosse una cosa leggera.
RispondiEliminaProvo a proporlo al Khal,ai tempi non eravamo manco assieme e non so se l'abbia visto o meno.
Ma Celentano?Yeeuch!
Beh, ho pensato che ci stesse la citazione musicale italiana classica! ;)
EliminaPer il resto, commedia leggerissima!
Ford, sei proprio una groupie di Stallone a livelli terminali. Parlerai mai davvero male di un suo film?
RispondiEliminaConsiderando che io odio il genere Mafia-comedy e pure Sly, questo va dritto in cima alla lista delle pellicole da non vedere manco per sbaglio. :)
Pensa che uno dei prossimi film con Sly protagonista che ho recuperato e recensito sarà il primo di cui parlerò davvero male. O quasi. ;)
EliminaMi fai sempre scoprire cose di Stallone che non sapevo
RispondiEliminaBeh, quando si parla di Stallone, il Saloon è il posto giusto! ;)
EliminaMai visto. Ma ricordo che da piccolo vedevo il trailer in tv
RispondiEliminaAnch'io non l'avevo mai visto, ma il recupero non è stato affatto un peso! :)
EliminaMAI.SENTITO.NOMINARE. sono esterrefatto, da dove è uscito?!?! Quasi quasi lo recupero...
RispondiEliminaChe bomba l'onore dei Prizzi.
;)
@Dembo Questi sono film di Stallone che ha solo Ford XD XD XD
EliminaFratello, L'onore dei Prizzi è davvero una bomba.
EliminaQuesto un recupero leggero se lo merita, è divertente se vuoi vedere Sly in una veste un pò diversa! :)