lunedì 9 febbraio 2015

Birdman

Regia: Alejandro Gonzales Inarritu
Origine: USA, Canada, Messico
Anno:
2014
Durata: 119'






La trama (con parole mie): Riggan Thomson è una superstar. O quantomeno, lo è stata.
Vent'anni or sono, ai tempi in cui impersonò il supereroe Birdman in tre blockbuster dal successo clamoroso. Archiviata l'epoca del costume e della maschera, più nulla, o quasi, se non crisi d'identità, un matrimonio fallito, una figlia ribelle e tutte le speranze - ed il denaro - investiti in uno spettacolo teatrale messo in scena nel cuore di Broadway tratto da Carver.
Ossessionato dal voler realizzare un'opera in grado di rimanere impressa nella mente di pubblico e critica e soprattutto dall'idea di volersi emancipare dalla maschera di Birdman, Riggan lotterà con ogni fibra del suo essere affinchè il lavoro possa non solo essere portato a termine, ma definirlo come attore, artista, performer e Uomo.
Ma è davvero questo, quello che cerca? E cosa suggerisce davvero la sua voce interiore?
Quale ruolo giocherà, in tutto questo, la figlia Sam? 
O tutti i personaggi della sua personale commedia?






Ai tempi dell'uscita di Amores Perros, dovevamo essere in quattro, in sala.
Ricordo benissimo i brividi, le emozioni, la sensazione di essere di fronte ad un futuro cult, all'esperimento più riuscito del post-Tarantino in termini di destrutturazione della storia portata sullo schermo.
Inarritu, allora un nuovo volto per la settima arte, finì per fare il botto e venne di colpo catapultato nel dorato mondo di Hollywood: ricordo quando uscì 9/11/01, insieme di cortometraggi firmati da registi provenienti da qualsiasi latitudine realizzato per ricordare i fatti del World Trade Center, e quanto attesi il momento di godermi quello firmato dal cineasta messicano, che si rivelò, al contrario, uno dei più autocompiaciuti e deludenti della selezione.
Sperai in un incidente di percorso, ed invece il peggio accadde: Inarritu collezionò, da quel momento, solo ed esclusivamente bottigliate con i fin troppo sopravvalutati 21 grammi e Babel, tanto da indurmi a non visionare neppure Biutiful, nonostante ottime recensioni lette anche qui nella blogosfera.
Ma il discorso con Birdman era diverso.
Recensioni entusiastiche, grandi aspettative, un Michael Keaton assoluto protagonista rendevano questo titolo uno dei must see della prima parte di questo duemilaquindici: ed effettivamente, per due terzi del film il mio unico pensiero è stato "WOW", che liberamente tradotto nella lingua fordiana significa "porca puttana e santo cazzo, che film enorme ha tirato fuori Inarritu".
Tecnica pazzesca, un cast in forma smagliante - perfino Zack Galifianakis sembra un bravo attore -, un turbinio di parole e sentimenti che non solo travolge, ma mette all'angolo ed induce ad abbassare la guardia in modo da avere una sorta di autostrada per una scarica di cazzotti emotivi ed intellettuali da lasciare più che KO, e come se tutto questo non bastasse, metacinema ed una graffiante ironia indirizzata a tutto il mondo della recitazione e della regia, dai teatri di Broadway al Cinema, senza risparmiare la critica.
E dunque, fino a poco più di un'ora e mezza di visione, mi sono sentito frastornato dai colpi di Inarritu - aiutato e non poco da Carver e dal suo strepitoso protagonista -, pensando già a come scrivere questo post, ad un nuovo header, all'esaltazione che si prova quando capita di vedere un film che già pare proiettato nella top ten dell'anno: poi, proprio nel momento migliore - la prima apparizione dell'alter ego mascherato di Riggan e la sequenza che lo vede finalmente e fisicamente protagonista -, il film, che per novanta minuti abbondanti aveva volato alto, finisce per cavalcare la corrente ascensionale sbagliata ed avvitarsi su se stesso, incappando in una serie noiosissima di finali in pieno stile Il ritorno del re diventando forzato e poco naturale, quasi il regista e gli autori avessero superato la linea che separa il suggerito dall'imposto.
Un vero peccato, perchè senza dubbio questo Birdman è il miglior Inarritu proprio dai tempi di Amores Perros: un film denso, divertente e drammatico, ricco di citazioni e girato davvero da dio - a tratti è riuscito quasi a scomodare paragoni con cose enormi come Enter the void o Arca russa, grazie all'utilizzo massiccio del piano sequenza -, eppure rispetto a titoli che toccano temi simili come Synecdoche, New York o Holy Motors il confronto è nettamente perso, e proprio a causa di quel troppo che stroppia.
Personalmente, con una mezzora in meno il finale con il tassista che rincorre Riggan in teatro avrebbe consegnato a Birdman le chiavi del Paradiso dei bicchierini, ma quel crescendo "al contrario" sul finale è stato davvero un colpo basso, invece che un diretto vincente.
E così come con il Wolf di Scorsese - anche citato - ero partito dal divano per finire seduto per terra davanti allo schermo, con Birdman ho iniziato pronto a volare nella stessa posizione ed ho finito proprio sul divano stesso, sdraiato in posizione da letto in attesa trepidante della fine.
E forse, ora, Birdman se la prenderà anche con me, che da critico che non crea come un artista mi rifugio in parole e giudizi per tarpare le ali di un'opera complessa e stratificata: ma sapete che vi dico?
Non me ne importa un cazzo.
Dovrebbe già ringraziare proprio il mio lato critico che non gli siano arrivate per indiscutibili meriti tecnici delle prepotenti e sonore bottigliate da una parte e dall'altra della maschera.



MrFord




"Like a bird on a wire
like a drunk in a midnight choir
I have tried in my way to be free
like a fish on a hook
like a knight in some old fashioned book
I have saved all my ribbons for thee."
Johnny Cash - "Bird on a wire" - 





51 commenti:

  1. Io amo Inarritu, speci quello di 21 Grammi (che a te non piace) e Biutiful (che non hai visto).
    E, incredibile, io ho invece trovato l'ultima mezz'ora bellissima e decisiva per dare un senso al tutto.
    Non capisco davvero cosa intendi per finale che distrugge un pò tutto ma ci sta, come sempre.
    Comunque un film enorme (per tematiche e complessità) e probabilmente più grande di qualsiasi parola ci scriveremo sopra.

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    1. Film tosto davvero, peccato davvero per il finale: a me è sembrato che Inarritu abbia tentato di gettare il cuore oltre l'ostacolo come Nolan con Interstellar, e come Nolan non ci è riuscito fino in fondo.

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  2. Domani finalmente andrò a vederlo... cazzo non vedo l'ora!

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  3. Per quanto mi riguarda il film è "WOW" per tre terzi, mi spiace che non sei riuscito a spiccare il volo come con "The Wolf Of Wall Street" ma anche il divano è comodo dai.
    Amores Perros invece, se dovessi fare una classifica dei film più belli di sempre, finirebbe piuttosto in alto, se questo mi ha fatto volare quello mi ha completamente segnato e influenzato.

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    1. Per me è stato un peccato, perchè se fosse finito al suo rientro in teatro sarebbe stato un WOW davvero enorme.
      Da quel momento in poi, Inarritu ha cagato fuori dal vaso.

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    1. C'è davvero da meravigliarsi così tanto? Ci sono un sacco di titoli decisamente migliori! :)

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  5. Anche a me questo film ha lasciato delle emozioni contrastanti.Da una parte è indiscutibilmente molto ben recitato,e se da Norton e la Watts ovviamente me lo aspettavo,da Keaton un pó meno e sopratutto la Stone,che considero un bel faccino e niente più,qui ci consegna un ottima performance.C'è una storia carina,seppure un pò stravista e mi piacciono certi inside jokes tipo il fatto che,per fare un film simile,abbiano messo assieme l'ex Batman,l'ex Hulk e l'ex ragazza dell'uomo ragno.Però dall'altra parte il film ha certe pesantezze tipo sta colonna sonora fastidiosissima(per me che odio il jazz freddo),che a tratti mi ha reso la visione davvero seccante,e questo unico piano sequenza che "ooooh che tecnica che roba che bravo",ma a me i piani sequenza non piacciono granché,figurati se me lo fai durare un ora e mezza passata :P quindi nel complesso il film non mi è dispiaciuto,ma diciamo che speravo incontrasse di più i miei gusti.

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    1. Io mi sono trovato molto bene fino alla famosa sequenza del Birdman, poi mi è tutto parso aria fritta. Un peccato, perchè tecnicamente è un film strabiliante, ed il fatto che sia mancata proprio la scintilla toglie davvero molto.

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  6. Concordo con te,
    Mi ha esaltato l'inizio e, per tutto il tempo, è stato davvero una meraviglia per gli occhi (ma quanto è bello quel volo su New York?) però ho trovato prevedibilissima la parte finale e, sinceramente, mi sembrava di averla vista già altrove. E' nuovo il modo di dirlo, ma la storia della star che interpreta un'altra sé stessa l'hanno usata pure cinquanta, sessant'anni fa. E mi hai ricordato che devo vedere Amores Perros. Visto solo 21 Grammi, se non sbaglio, e mi era piaciuto tanto tanto.

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    1. Concordo in pieno, Ink.
      Un gran bel vedere, che purtroppo alla fine si rivela un coito interrotto.
      Almeno, però, è stato decisamente migliore di 21 grammi. ;)

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    2. Ma a me, dico la verità, 21 Grammi commuove proprio.
      L'ho detto. Questo non mi ha fatto né caldo né freddo, nonostante sia di una bellezza indescrivibile dal punto di vista visivo. Frase che fa tanto X Factor, ma usiamola pura: Non mi è arrivato. :)

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    3. Ahahaha a me è arrivato, e speravo davvero di poterne scrivere meglio.
      Ma quel finale proprio mi ha fatto scendere tutto.

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  7. Tutti questi "finali di troppo" io non li ho visti. Speravo solo che non finisse mai. L'ultima inquadratura è stupenda. E il film è il più bello tra quelli candidati all'Oscar e non solo.

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    1. A quanto pare Denny siamo gli unici a considerare il finale bellissimo. Siam matti noi?

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    2. Se siete matti allora lo sono anch'io.

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    3. E' questo il Clubbino degli sciroppati?

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    4. Non è questione di follia, ma di sensibilità e punti di vista.
      Ci sta.
      Anche se a me continuerà a far cagare, questo finale. ;)

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    5. Spiegati meglio,please...T'ha stralunato il seppuku?

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    6. Assolutamente no.
      Mi è parso solo tutto già visto, molto noioso e molto prolisso.

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    7. Sono contento di essere matto, allora ;)
      Giocher, scrivi la tua recensione! Etichetta, santo cielo :)

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    8. Quantomeno ha il pregio di fare discutere.
      E questo è senza dubbio un bene.

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  8. a me è sembrato il "solito" film dove hollywood parla di se stessa e si fa i pompini da sola, MA l'ho trovato onesto e di pancia, musicato benissimo e girato ancora meglio. Sono contento se dovesse vincere l'oscar, magari da una spinta a Keaton e torna a recitare anche in produzioni importanti.

    21 grammi è una bomba brutto miscredente di un Ford ;-);-)

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    1. Concordo. Film di pancia e travolgente, anche se - sopratutto nel finale - tronfio e troppo gonfio.
      E 21 grammi è una fuffa totale! ;)

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  9. io sono stato più indulgente di te perché parto da una considerazione più alta del cinema di Inarritu, a me sono piaciuti anche 21 grammi e Babel, però l'ultima parte ha lasciato perplesso anche me...

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    1. Oggi è stato il giorno del Birdman! ;)
      L'ultima parte mi ha davvero tarpato le ali: ero pronto a sfoderare un voto decisamente più alto, e pure l'header.

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  10. tecnicamente e attorialmente ineccepibile, ma spocchioso e antipatico in modo a dir poco fastidioso...

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    1. A me non è parso così antipatico, ma ha un finale troppo "dopato" per sembrare sincero. Peccato.

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  11. Sottoscrivo. Grandioso, ma talmente grandioso da risultare eccessivamente compiaciuto. Ed emotivamente sterile. Ma Keaton è da applausi

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  12. Ti dirò, io l'ho amato forse proprio per i motivi che te lo hanno fatto odiare

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  13. mmm...non riesco a decidere se vederlo o meno. Se è stucchevole, zuccherino, "emozionalista", potrei anche farne a meno.

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    1. Sicuramente è da vedere.
      E senza dubbio è emozionalista.
      Fin troppo. ;)

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  14. Come ho scritto da qualche parte (o da più parti, boh?) sono la prima a stupirmi del fatto che mi sia piaciuto fino alla fine, che solitamente, quando i film virano al surreale a me, in modo molto meno surreale, iniziano a girare le balle.
    Sarà che erano mesi che non si vedevano cose così interessanti in giro, che alla fine ho apprezzato senza riserve.

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    1. Io ho visto cose molto più interessanti, anche se senza dubbio è un film da vedere.

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    2. Negli ultimi mesi? Che fortuna. :)

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    3. Beh, basta pensare a Boyhood, giusto per dirne uno che dovrebbe vincere l'Oscar per il miglior film. ;)

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    4. Dovrò decidermi a vederlo, prima o poi. Ma mi sono fatta l'idea che mi lascerà abbastanza indifferente. Staremo a vedere.

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    5. Non mi starai mica diventando tutta pregiudizi come Peppa Kid!? ;)

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    6. Ah ah ah! ma scherzi? io ero piena di pregiudizi quando il cucciolo doveva ancora nascere!!!! :)

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  15. Sei proprio tornato il Ford di una volta. Anzi, il peggior Ford di sempre. :D

    La mezz'ora finale di Birdman è clamorosamente grande e il finale, quel finale, è uno dei più meravigliosi ed enormi nella storia del Cinema.
    Lì, non è una questione di tecnica. E' una questione di magia. Come nella scena delle biciclette di E.T. è il Cinema che vola in alto, in altissimo.
    Tu Ford è meglio se te ne stai ancorato a terra, a giocare con i bambolotti di plastica insieme a Bradley Cooper. :D

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    1. Più meravigliosi della Storia del Cinema!?
      E allora Synecdoche e Holy Motors cosa sono!?
      Ma per favore!
      Forse è meglio se tu ti dedichi ai bambolotti di plastica! ;)

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  16. Mi sono trovata più e più volte con un sorriso beota e soddisfatto stampato in faccia durante la visione, e soprattutto nel finale, in cui ero sempre pronta ad alzarmi ad applaudire per poi vedere che le cose andavano avanti.
    Nonostante questo, però, o forse per questo, l'entusiasmo iniziale è un po' scemato...

    Ah, per la cronaca, continua a stare alla larga da Biutiful, l'unico Innaritu che non salvo e che ho faticato come non mai a sopportare.

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    1. E' stato lo stesso per me: grandi soddisfazioni via via scemate in un crescendo che è una vera delusione.
      Peccato, perchè ero prontissimo ad esaltare questo film.
      E se Biutiful è così poco beautiful, ne resto alla larga.

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  17. Per me, viste le premesse, il finale è perfetto con la schizofrenia di Keaton che tra il St. James Theater di Broadway e Birdman, compie una scelta definitiva.

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    1. Per me il finale perfetto sarebbe stato Keaton all'ingresso del teatro inseguito dal tassista dopo il "volo".
      Allora sì, che questo film avrebbe spiccato il volo.

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  18. la prima parte del film ho fatto davvero fatica a seguirla, ma la seconda mi ha rianimato lo spirito, nonostante fossi a letto con l'influenza :) comunque concordo su fatto che asciuttare il film di una mezz'ora poteva fare solo che bene.

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    1. Per me è stato il contrario: mi sono esaltato al principio, per spegnermi passo passo.
      Se fosse finito mezzora prima, sarei stato entusiasta come molti di quelli che l'hanno esaltato.

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