N°10: ENEMIES CLOSER di PETER HYAMS
Non sapete quanto mi renda felice inserire un film con protagonista uno degli eroi della mia infanzia, Jean Claude Van Damme, in questa classifica. Ignorato dalla distribuzione e da molti addetti ai lavori, Enemies closer è forse il miglior prodotto con protagonista l'attore belga dai tempi di JCVD, e forse uno dei suoi cult di sempre.
Sopra le righe, estremamente anni ottanta, divertentissimo. E nel ruolo dello psicopatico parruccone, il Nostro è perfetto.
N°9: PALO ALTO di GIA COPPOLA
Una delle sorprese più clamorose di questo duemilaquattordici: partito sulla carta come un film da bottigliate garantite firmato da una nipote d'arte, Palo Alto ha finito per colpirmi in positivo grazie ad un racconto sincero e sentito del disagio che avvolge nel periodo più tumultuoso della nostra vita: l'adolescenza.
Amori e disagi, speranze e delusioni di una California rarefatta ed affascinante, resa alla grande da un cast perfetto.
N°8: WOLF CREEK 2 di GREG MCLEAN
In casa Ford amiamo molto l'horror, l'(auto)ironia e l'Australia.
E Wolf Creek 2, degno erede del primo, sorprendente capitolo, riesce nell'impresa di centrare tutti e tre i bersagli.
Film più che nero ed estremamente divertente anche nei suoi momenti gore, sostituisce le atmosfere angoscianti del predecessore per concentrarsi su un approccio di pancia e risate grasse, culminato in sequenze in equilibrio con il trash come quella dell'inseguimento in autostrada tra i canguri.
Senza contare che lo psicopatico Mick è una garanzia.
N°7: COLD IN JULY di JIM MICKLE
Tratto da un romanzo - ottimo - del mio favorito Joe Lansdale e trasposto con grande fedeltà sul grande schermo, Cold in July - passato anche all'ultimo Festival di Torino - riesce nell'intento di mostrare le doti di grande scrittore crime del romanziere texano, grazie ad una storia a tinte fosche legata a doppio filo al rapporto tra padri e figli.
Ottimo il cast, sudata e perfetta l'ambientazione.
N°6: THE SACRAMENT di TI WEST
Non ho mai particolarmente amato Ti West.
Eppure, proprio attraverso quello che è stato il suo film meno considerato dai fan hardcore, ho scoperto il talento di un regista che reputavo decisamente sopravvalutato.
L'incubo del condizionamento e delle sette, ed il dramma di chi dallo stesso è consumato, all'interno o all'esterno, è reso alla grande in un thriller/mockumentary ad altissima tensione, che seppur imperfetto tiene incollati fino all'ultima inquadratura.
Per qualcuno che rischiava tempeste di bottigliate, direi proprio che si tratta di una vittoria.
N°5: IL LERCIO di JOHN S. BAIRD
N°4: CHEAP THRILLS di E. L. KATZ
In un periodo storico che vede nell'incertezza lavorativa ed economica di noi poveri cristi un assoluto quasi matematico, ecco una delle fotografie più interessanti ed ironiche - dal punto di vista "nero" del termine - che si possano immaginare: due amici, due vite ai margini, una possibilità di riscatto.
E' possibile assegnare un prezzo alla nostra moralità, e agli atti che saremmo pronti a commettere se adeguatamente sponsorizzati da qualche ricco annoiato e lontano dalla nostra realtà?
A voi l'ardua sentenza. Katz ha già detto la sua.
N°3: THE BABADOOK di JENNIFER KENT
Doppietta australiana quest'anno per il Ford Award dedicato ai titoli ignorati dalla nostrana distribuzione, e doppietta per l'horror, nonostante il Babadook rappresenti, di fatto, più un'indagine psicologica che non un vero e proprio film di paura.
Interpretazioni straordinarie dei due protagonisti per un titolo che, più che spaventare, finirà per scuotere rispetto a problematiche importanti come quella del superamento del dolore.
Non sottovalutatelo.
N°2: BIG BAD WOLVES di AHARON KESHALES, NAVOT PAPUSHADO
Sdoganato da Tarantino e diventato una sorta di visione virale la scorsa primavera, il lavoro di Keshales e Papushado rappresenta uno degli esperimenti migliori rispetto l'esplorazione dei lati oscuri dell'animo umano, una sorta di Prisoners in versione humour nero, una vicenda terribile mostrata attraverso filtri in grado di rivelare il dramma senza farne necessariamente un peso insostenibile.
O forse addirittura amplificandone gli effetti.
N°1: THE RAID 2 - BERANDAL di GARETH EDWARDS
Pur non arrivando alle vette del primo capitolo, The Raid 2 rappresenta, in tutta la sua pulsante bellezza, la poesia del Cinema di botte divenuto clamorosamente prodotto d'Autore.
Sequenze tecnicamente spaventose, combattimenti memorabili, attesa per il numero tre già spasmodica.
Un supercult.
I PREMI
Miglior regia: Gareth Edwards per The Raid 2 - Berandal
Miglior attore: James McAvoy per Il lercio
Miglior attrice: Essie Davis per The Babadook
Scena cult: l'incontro con l'uomo a cavallo e l'incipit, Big Bad Wolves
Fotografia: The Raid 2 - Berandal
Miglior protagonista: Bruce Robertson, Il lercio
Premio "lo famo strano": Craig e Violet, Cheap thrills
Premio "ammazza la vecchia (e non solo)": il Padre, The Sacrament
Migliori effetti: Wolf Creek 2
Premio "profezia del futuro": The Raid 2 - Berandal, più che altro per l'hype per il terzo capitolo del brand
MrFord
Cavolo, primo commento :)
RispondiEliminaNon ne ho visto nemmeno uno anche se 3,4 (Babadook,Wolf Creek 2,Big Bad Wolwes, The Sacrament e Cheap Thrills sono sulla lista da mesi, e sui primi posti della stessa poi).
Approfitto per fare gli auguri a te, lei e lui
Auguri anche a voi! :)
EliminaPer il resto, recupera: in un modo o nell'altro, meritano tutti.
Ma davvero Palo Alto non è uscito nelle sale italiane?
RispondiEliminaPurtroppo sì. Come tanti altri titoli.
EliminaEnemies closer lo devo recuperare,lo spacciatore vegano mi fa troppa curiosità,come personaggio XD.Sto dietro al Babadook sperando di vederlo presto,mentre per Filth mi sa che mi toccherà COMPRARE IL DVD(yeeeeuch!),perchè cercando quella parola in rete trovo solo un altro tipo di film :/
RispondiEliminaIl personaggio di Van Damme in Enemies closer è da antologia.
EliminaMentre secondo me The Filth si riesce a recuperare, nonostante l'ovvia difficoltà. ;)
"Big bad wolves" è stata la visione più dura di quest'anno, mentre per "The badabook" mi sa che aspetto la fine delle feste, per stare un poco 'a tema'. Volevo vedermi anche "The filth" ma prima cerco di leggermi il libro, dato che di Welsh non ho mai letto nulla
RispondiEliminaWelsh a me non fa impazzire, ma il film merita, così come McAvoy, bravissimo. Big bad wolves, invece, si è giocato il primo posto fino alla fine.
Eliminathe raid 2 non l'ho ancora visto, ma già il sopravvalutato primo mi aveva detto pochissimo...
RispondiEliminabig bad wolves invece sì che è un gran film, così come palo alto!
gia coppola che supera van damme?
succedono cose incredibili quest'anno su whiterussian :)
Meno male che con la classifica del peggio, allora, torneremo su binari opposti! ;)
EliminaNon ne ho visto neanche uno! :'D
RispondiEliminaPrendo Nota.
Baingiu
Segna, segna. Questa è roba decisamente interessante.
Eliminavoglio che tu mi dia immediatamente l'indirizzo del bastardo che ha deciso che non potrò vedere il lercio al cinema.
RispondiEliminaSe lo sapessi, gli avrei già fatto una visitina anche io. ;)
EliminaMi mancano ancora Il lercio, Big bad wolves e Chip Thrills, quindi grazie per avermeli risegnati :)
RispondiEliminaTralasciando Van Damme e horror vari, spero che la nostra distribuzione ci faccia qualche piacere con l'anno nuovo.
Sai bene che non sarà così, vero!? ;)
Eliminapancia mia fatti capanna, hahaha, ho tanto da recuperare, the sacrament è nella mia watchlist su letterboxd, e ben presto me lo guarderò :D
RispondiEliminaVedrai che non ti deluderà: per me è stato il migliore di Ti West.
Eliminasiii condivido, finalmente l'ho visto e mi è piaciuto tantissimo ^_^
EliminaBene così allora, benchè si tratti di un titolo disturbante!
EliminaLa Coppola l'ho odiata, ma The Babadook e Wolf Creek II sono filmoni. Quanto è mitico l'antagonista di Wolf Creek?! Gli altri voglio recuperarli :)
RispondiEliminaWolf creek spacca. In un modo o nell'altro. Così come l'abominevole Mick! :)
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