lunedì 7 gennaio 2013

Lord of war

Regia: Andrew Niccol
Origine: USA, Nuova Zelanda, Francia, Germania
Anno: 2005
Durata:
122'


La trama (con parole mie): Yuri Orlov, immigrato con i genitori ed il fratello dall'Ucraina negli States, scopre all'inizio degli anni ottanta che il commercio - ed il contrabbando - delle armi può garantirgli un futuro di ricchezza, successo e prosperità come il ristorante del padre non potrà mai e poi mai fare. L'unico prezzo affinchè questo accada è e resterà un orpello di cui può fare a meno: l'anima.
Nei due decenni successivi, assistiamo all'ascesa di uno dei "signori della guerra" che hanno messo mano - pur senza sparare un solo colpo - nei maggiori massacri della storia recente dell'umanità, e alla caccia che le autorità si prodigano a dare a quello che potrebbe essere una minaccia per i vertici del sistema o un comodo capro espiatorio.
Riuscirà Orlov a trovare l'equilibrio tra Famiglia ed affari? Etica e denaro?




Questo post partecipa alle celebrazioni del Nicholas Cage Day indetto da Frank Manila.

A questo tripudio legato all'Uomo e al suo parrucchino partecipano:



Di norma, quando penso a Nicholas Cage – e ovviamente al suo parrucchino – non sono troppo incline a far correre il raziocinio in direzione dell’autorialità sfrenata, dei temi importanti o dello spessore di un titolo: questo non perché il buon vecchio Nick e la sua appendice irsuta non si siano mai cimentati nel genere – in fondo, parliamo del protagonista di Cuore selvaggio, Il cattivo tenente targato Herzog, Omicidio in diretta e The weather man -, eppure nelle ultime stagioni questa squadra unica nel suo genere ha preferito dedicarsi principalmente a schifezze galattiche – Trespass, tanto per citarne una – o tamarrate godibilissime – Drive angry -.
Una delle ultime e molto discusse scorribande all’interno del succitato Cinema d’autore dell’insolito team fu senza dubbio questo Lord of war, pellicola di Andrew Niccol – regista neozelandese che i più conoscono per Gattaca – che ai tempi fece gridare allo scandalo molta della critica “della vecchia guardia” italiana, che tacciò la vicenda del trafficante d’armi Yuri Orlov interpretato dal Nostro di essere una sorta di esaltazione reazionaria di una figura moralmente deprecabile.
Onestamente, alla terza – se non quarta – visione di questo titolo mi ritrovo come fu per la prima volta a pormi esattamente all’opposto rispetto a questa linea di pensiero: la storia di Orlov – protagonista disprezzabile dal primo all’ultimo minuto – non sarà perfetta nella sua realizzazione – alcuni passaggi dello script filano via indubbiamente troppo facili -, eppure non empatizza per nulla con il suo antieroe e, al contrario, ne mostra tutte le bassezze e l’essenza profondamente legata ad uno spirito votato alla realizzazione di se stesso – e di nessun altro -, del Male e dei poteri occulti che da sempre muovono i fili delle vicende politiche – e non solo – di tutto il mondo.
Forse il fatto che la figura di un trafficante d’armi in combutta con la maggior parte dei più grandi despoti del pianeta i cui prodotti sono stati sfruttati per versare sangue nel corso dei conflitti che, in oltre un ventennio, hanno costellato il globo – e specialmente l’Africa – sia etichettata come “un male necessario” può risultare irritante per qualcuno che crede ancora nelle favole, eppure quella mostrata da Niccol è una delle – purtroppo – grandi verità dell’epoca che seguì la Seconda Guerra Mondiale e divenne una triste realtà dai tempi della Guerra Fredda fino a quelli più recenti dei “diamanti di sangue”.
Qui, però, a differenza della pellicola con protagonista Leonardo DiCaprio, non ci sono ex cattivi redenti e pronti a sacrificarsi, ma soltanto un uomo che non guarda in faccia a nessuno – neppure alla propria Famiglia, a conti fatti – e che prosegue senza esserne scalfito – se non in minima parte – nel suo percorso di desolazione interiore e successo esteriore.
In questo senso, la scelta del regista di affidare la parte di Orlov a Nicholas Cage risulta pressoché perfetta: il vecchio Nicola, con il suo sguardo a metà tra il pesce lesso e l’inespressività fatta uomo è completamente in parte nel rappresentare l’anima corrotta del trafficante almeno quanto Eamonn Walker – già visto su questi schermi in Oz – nei panni del dittatore liberiano.
Troppo facile etichettare il tutto come una fiera del sopra le righe di grana grossa che porti all’empatizzazione con Yuri – impresa impossibile -, un po’ come per i parenti dello stesso abbandonarlo nel momento in cui tutta la merda pare venire a galla – comodo, dopo anni passati a vivere con i suoi soldi -: quella mostrata da Niccol, pur se semplicistica, è una fotografia del modo di condurre il mondo che hanno avuto – e continuano ad avere – alcune delle Nazioni più importanti del globo, portatrici di pace membri dell’ONU che sfruttano personaggi biechi come Orlov per lasciare la polvere sotto il tappeto in angoli della Terra in cui la vita vale meno di quanto si potrebbe immaginare. O anche solo sperare di farlo.
Gli orrori della realtà liberiana mostrati da quella che è, pur se ispirata da fatti documentati, un’opera di fiction, hanno infatti riportato alla mente del sottoscritto le immagini agghiaccianti de L’incubo di Darwin, dove sulle rive del Lago Vittoria – e siamo sempre nel cuore dell’Africa delle grandi risorse minerarie e naturali – si spara per strada, si muore più facilmente di quanto non si possa vivere ed uno su quattro – se non di più – è infetto da AIDS o qualche altra malattia mortale.
In quell’Inferno in Terra giungono dalla Russia aerei dichiarati vuoti che ripartono pieni di una specie di pesce – un predatore marino – la cui carne è pregiatissima e che, negli anni cinquanta, fu inserito nell’ecosistema del lago dagli statunitensi.
Ora è l’unica specie rimasta.
E’ così che funziona, con i padroni della nostra vecchia roccia.
Arrivano, fanno piazza pulita e poi portano a casa quello che gli interessa, lasciando che gente della razza di Orlov si prenda il resto come uno sciacallo – le iene nell’incubo da Black black e gli avvoltoi per le strade di Monrovia sono indicativi, in questo senso -.
Inutile chiudere gli occhi.
Trafficanti o Signori della guerra, sono prodotti dell’Umanità.
La stessa che si scandalizza quando si afferma che il Male esiste, e non c’entra proprio nulla con religioni e divinità.
Perché sta di casa qui.
O meglio: in qualche angolo di mondo che ha la sfortuna di essere ricco per Natura ma non per vocazione.
E le vocazioni, in certi campi, sono la malattia peggiore che possa capitare a chi incrocia il cammino di chi ne ha sentito la chiamata.


MrFord


"I'm trying to find a reason to live
but the mindless clutter my path
oh these thorns in my side
oh these thorns in my side
I know I have something free
I have something so alive
I think they shoot cause they want it
I think they shoot cause they want it
I think they shoot cause they want it."
Creed - "Bullets" -


52 commenti:

  1. Mi manca la sua visione ancora, ma non mi sto strappando i capelli per la disperazione:) Buon NCD

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    1. Muchas gracias, Poison! Che commento serio! :)

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    2. eh, che ti credi? ogni tanto pure io ce la faccio, a sembrare una personcina a modo! :)

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    3. Beata te, che io non ci riesco quasi mai! :)

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    4. Perché sei ancora gggiovane, tu.
      Ne riparleremo quando avrai il mio chilometraggio, ok?
      ;)

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    5. Ci sto! Vedremo che riuscirò a combinare!

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  3. buon nicolas cage day!!!
    il ford come sempre si distingue... grande mister ;)

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    1. Spero in positivo, Frank!
      E buon Cage anche a te! :)

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    2. sempre positivo mister... per non sto tenendo conto della faccenda the innkeepers ;)

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    3. Tranquillo, Frank. Anche io non ne sto tenendo conto per te! ;)

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  4. Eeeh giá, facile fare il figo con Nicholas e il suo parrucchino (???). Dissento, dissento, dissento. Sará "nipote di..", non sará 'sto grande interprete ma daiiii non potete tormentarlo cosi !!!!
    Irrispettosi ;-)

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    1. Ma noi lo rispettiamo tantissimo: anzi, pensavamo di portare alla Bocciofila anche lui! :)

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    2. A guardarsi bene intorno, per me è giá li :-)

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    3. Allora vorrà dire che ci toccherà invitare anche Jean Claude e Sly! ;)

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  5. Io sto film lo adoro, è in puro stile Niccol con una bella critica sociale graffiante in controluce (ma nemmeno tanto)

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    1. Anche a me è sempre piaciuto molto, tant'è che non capisco come mai la critica l'abbia così osteggiato!

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  6. questo film non l'ho visto, forse ora lo recupererò ^^

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  7. Grandissima non-rece.
    E bel film nonostante Cage!

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    1. Giocher, io cerco sempre di dare il mio meglio sulle non-rece! ;)

      E bel film davvero!

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  8. anche questo non lo conosco, però mi spaventa il regista di Gattaca, film di una noia spaziale... il film però pare avere proprio una trama interessante! e poi c'è Cage, eheh...

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    1. Roby, questo va recuperato. E' uno dei migliori con il buon Nicola!

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  9. maledetto, hai scelto quello che è forse il mio film preferito con nicolas cage. uno dei pochi...
    anche se io resto convinto che con qualunque altro attore al suo posto sarebbe risultato probabilmente ancora migliore.

    ah, comunque si scrive nicolas, senza h. giusto per darti contro su qualcosa :)

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    1. Nicolas Cage si può scrivere come si vuole. Specie se si parla bene di lui.
      E tu non l'hai fatto - anche se con i film che hai scelto c'era da aspettarselo -.
      Il Lord of war ed il Parrucchino si rifaranno su di te! ;)

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  10. lo vidi all'epoca ma non mi entusiasmò per nulla....buon NCD!

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  11. Devo recuperarlo perché ho sempre sospettato che potesse persino piacermi...^_^ Buon Nicolas Cage a tutti. =)

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    1. Valentina, secondo me è uno dei più validi che abbia interpretato. Recuperalo e fammi sapere!

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  12. anche se non c'entra un cazzo, tengo a precisare che Cage si è fatto Jenna Jameson (tanto per celebrarlo maggiormente). Sei un grande Nick!

    Lord of War? bomba!

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    1. Lorant, che dire!? Rispetto per Cage! Ma questo già si aveva, no!? ;)

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  13. E anche questo film mi manca.
    Incredibile, per il prossimo NCD devo recuperarne per così..!
    Buon Nicolas Cage Day!

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  14. Questo mi manca. Ma per me la sfida più grande è riuscire a reggere la vista di Cage.

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    1. Mareva, pensa che per Cage la sfida più grande è dover dividere la scena con il suo Parrucchino, che è anche un attore migliore di quanto potrà mai essere lui! ;)

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    2. Dio che vita di merda. Quasi quasi ora comincia a starmi simpatico.

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    3. Vedi, basta guardare le cose da un altro punto di vista, a volte! ;)

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  15. Siete fissati con sto parrucchino...

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    1. Barbara, il fatto è che va riconosciuto il suo valore come interprete! ;)

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  16. Anche se tardi, buona serata del NC day!

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  17. Non mi ricordo più se mi era piaciuto o no, l'ho completamente rimosso... be', buon Cage Day, vecchio Ford! :D

    (e se al saloon non ci sono troppe scazzottate e vomito da pulire, sistema il mio link che è ancora sbagliato XD)

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    1. Buon Cage Day anche a te! Prometto che domani, quando mi sarò svegliato dal coma che mi attende tra poco, lo sostituirò! ;)

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  18. Certo che il vecchio Nicola c'ha sempre il suo fascino...

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  19. a me questo film piace molto.
    bellissima recensione.

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it

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    1. Anche a me! Muchas gracias per i complimenti ed un benvenuto qui al Saloon! :)

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  20. Il buon Nicholas anche a me sta altamente sulle balle. Sarà per la sua faccia o per il suo parrucchino, ma proprio non riesco a mandarlo giù; però è innegabile che in questo film sia stato veramente superlativo. Forse l'unico in cui son riuscito ad apprezzarlo veramente!

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    1. Pesa, ti capisco: secondo me questo è senza dubbio uno dei suoi film migliori!

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  21. Il mio giovine che purtroppo ama Cage (sì, fatico anch'io a digerire una tale notizia) continua a dirmi di guardare questo film. Forse forse ci do un'occhiata, magari la presenza di Jared Leto compenserà quella di Nic.

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    1. Lisa, io fossi in te comincerei a farmi qualche domanda sul tuo lui! ;)
      Comunque, fidati, il film merita! :)

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