Autore: Robert Richter, Eberard Shafer (Il manuale del papà) - Pierre Antilogus, Jean Louis Festjens (La guida del giovane papà)
Origine: Germania (Il manuale del papà) - Francia (La guida del giovane papà)
Anno: 2005 (Il manuale del papà) - 1988 (La guida del giovane papà)
Editore: Tecniche nuove (Il manuale del papà) - EDT (La guida del giovane papà)
La trama (con parole mie): la nuova frontiera dell'essere padri secondo due letture leggere che possano comunque informare e mantenere sulla soglia d'attenzione necessaria i futuri padri, soprattutto quando si tratta di primi figli.
Il manuale del papà è un'opera di stampo didattico basata su un approccio preciso, dettagliato e didascalico, ricca di informazioni e basata su una concezione molto razionale del percorso che porta al fatidico momento del parto - e oltre -.
La guida del giovane papà è una sorta di parodia dei momenti migliori - e peggiori - che aspettano il futuro genitore dal momento della scoperta della "dolce attesa" ai trent'anni suonati del suo futuro erede.
Già lo so che qualcuno tra gli avventori più stagionati del Saloon storcerà il naso rispetto a questo tipo di letture, specie se affrontate da uno che predica la filosofia dell’imparare dall’esperienza come il sottoscritto: parrebbe quasi suonare come una ritirata, o peggio un ritrattare il panesalamismo di cui vado così fiero.
Al contrario devo ammettere che, così
come il corso preparto – esperienza mitica -, questi due libri
piccoli piccoli dalla lettura veloce e leggera sono stati una buona
fonte d’informazioni rispetto a quello che è, di fatto, il
mestiere più difficile e soddisfacente ad un tempo del mondo: quello del
genitore.
Ovviamente quella che sarà la mia vita
da padre “sul campo” andrà ben oltre le pagine dei consigli e le
descrizioni delle esperienze altrui – degli autori, nello specifico
-, e probabilmente al primo cambio di pannolino la mente si farà
vuota e non riuscirò a ricordare nulla di quello che ho letto o
ascoltato, eppure buttarmi in queste pagine è stato piacevole e
confortante, quasi potessi contare su una sorta di cuscinetto
soprattutto nelle temibili prime sei settimane, quando se il destino
è avverso – ed il bimbo non ama dormire la notte – le cose
possono diventare drammatiche per i genitori, anche considerato
che, purtroppo, in Italia non esistono cose intelligenti come un
periodo anche minimo di permesso lavorativo per i padri – che sono
costretti a bruciarsi le ferie per poter stare accanto alla compagna
ed al nuovo arrivato almeno nei primi giorni – e l’occupazione
continua ad incombere senza pietà alcuna.
Dei due testi ho trovato sicuramente
più valido Il manuale del papà, a volte forse un po’ troppo
didascalico ma sicuramente più indicato per cominciare a masticare
qualcosa sia rispetto alla preparazione al parto – che, se è pur
vero che si tratta di un’incombenza femminile, incide su entrambi i
componenti di ogni coppia che voglia partecipare “come squadra”
al lieto evento – che al periodo post-nascita, mentre La guida del
giovane papà, sulla carta più easy e “narrativa” appare a volte
un po’ troppo forzatamente simpatica – e dunque, di fatto, finta
– per poter conquistare un lettore come il sottoscritto, che cerca
sempre negli autori una certa onestà nel portare sulla pagina storie
ed esperienze – in questo senso, ho trovato pressoché perfetta
soltanto l’introduzione al testo di Baricco -.
Ad essere sincero, poi, inizialmente
avevo pensato di ignorare bellamente da queste parti l’idea di
dedicare un post a due titoli assolutamente settoriali e lontani
dalla consuetudine del bancone grezzo e dell’alcool, ma considerato
l’arrivo del Fordino ho trovato la cosa in qualche modo
affascinante, anche perché voi per primi sarete testimoni, pur se
indiretti, dell’impatto che il piccoletto avrà rispetto alle vite
del sottoscritto e di Julez così come sulla quotidianità del blog,
che potrebbe allargare la sua sfera di competenza anche alle
esperienze “paterne” di questo vecchio cowboy.
Niente, ovviamente, è certo, o
definito, un po’ come l’esperienza di questo viaggio
assolutamente unico che, nonostante i corsi, i consigli di parenti o
amici già padri e chi più ne ha, più ne metta, giorno dopo giorno
diviene qualcosa di profondamente intimo ed unico, così come il
legame che ci porterà a lasciare quella che è la più grande
eredità che un essere umano possa regalare al mondo: una nuova
esistenza.
E di nuovo mi rendo conto che una frase
come questa potrebbe suonare addirittura new age o radical chic da
genitore “di cultura”, dunque passo oltre e me la gioco
affermando che questi due testi sono stati un piacevole riempitivo
nell’attesa dell’arrivo del Fordino ma che non potranno mai e poi
mai sostituire quello che sarà il mio rapporto con lui, le cose che
avremo in comune e quelle che, al contrario, ci porteranno a trovarci
su fronti opposti: e chissà che, un giorno, non decida anche io di
scrivere qualcosa legato a questo periodo così particolare e che, in
qualche modo, non avrà mai fine, perché una volta passati
“dall’altra parte” e divenuti genitori, si continuerà ad
esserlo per sempre.
Di sicuro è presente la voglia e la
curiosità di conoscerlo ed il desiderio di trasmettere tutto quello
che la Frontiera ha insegnato a me, sperando che possa fare del suo
meglio per goderselo e trovare una strada che possa renderlo felice
ed appassionato, curioso ed affamato di vita almeno quanto continua
ad essere anche quel vecchiaccio di suo padre.
E poi, in un prossimo futuro, forse
toccherà anche a lui affrontare la lettura di un manuale che tenterà
di tradurre in parole quello che è il mestiere più antico e
difficile del mondo.
E anche lui penserà che, chissà, quel
libretto sarà stato soltanto un modo per accorciare i tempi e
passare, finalmente, dalla teoria alla pratica.
Perché non c’è pratica più intensa
e soddisfacente di questa.
MrFord
"It's not time to make a change,
just sit down, take it slowly.
you're still young, that's your fault,
there's so much you have to go through.
Find a girl, settle down,
if you want, you can marry.
Look at me, I am old, but I'm happy."
just sit down, take it slowly.
you're still young, that's your fault,
there's so much you have to go through.
Find a girl, settle down,
if you want, you can marry.
Look at me, I am old, but I'm happy."
Cat Stevens - "Father and son" -
Guarda, per esperienza posso dirti.... lascia correre, in questo caso il paneesalamismo (visto nella sua accezione positiva) è quello che funziona meglio. I libri potranno essere utili se ti servono info precise sulla quinta malattia o sulla crosta lattea, sulle cacche molli e cose così.
RispondiEliminaMa se non sei uno spiantato (e non penso che tu lo sia, anche se penso che il Kid lo pensi) fare il papà ti verrà più facile e naturale di quel che tu possa credere nei primi tempi. Così, panesalame senza troppe pippe mentali.
Informarsi va bene ma take it easy, di solito funziona :)
Firma, tranquillo. Il panesalamismo sarà la mia regola di base per la paternità come è anche per il resto: solo mi è piaciuto "recensire" anche queste letture che comunque, a modo loro, sono riuscite ad insegnarmi qualcosa nel corso dell'attesa per l'arrivo del Fordino!
EliminaMa R O T F L !!
RispondiEliminaNo dai..
Oddio mi schianto.
><'
Giocher, a volte il tuo linguaggio da supergiovane mi sconvolge.
EliminaChe cazzo vuol dire ROTFL!?!? ;)
Rolling On The Floor Laughing
EliminaNo, davvero: troppo tenerocomicoso.(con rispetto parlando,per carita'..)
Soccia, a trovarne uno, UNO, di libro chiarificante su di un qualsiasi argomento assoluto come questo!
Il bello è che non ci sono libri, e ci si può solo illudere un pò!
EliminaDel resto, è in linea con il resto della vita, no? ;)
Second step: "Fate la nanna".....
RispondiEliminaUah ah ah ah da te non me lo sarei aspettato !!
Peró da sorellona ti dico che queste letture ci stanno. Quando torni a casa con quel robino (la Belva era una rospetta di 51 cm per poco meno di tre kili...) al quale nessuno ha allegato un manuale di istruzioni (e io ti parlo da madre..) tutto ti sembra d'aiuto. Ma poi, come molto.saggiamente ti ha scritto Firma, tutto viene naturale. A meno che tu non sia uno psicopatico (e io non lo penso, anche se credo che Cannibal ne sia certo....ah ah ah ) fornito di istinti omicidi le mosse e gli atteggiamenti che il tuo istinto ti consiglierá saranno quelli giusti...
Per il resto, rassegnati, da figlio giá lo sai, non esiste il manuale del perfetto genitore. Sará divertente (..forse non sempre) scoprirsi ad avere atteggiamenti che, un tot di anni fa, contestavamo.ai nostri !
In ogni caso, non sará facile ma se pensi che nelle tue (nelle vostre) mani c'è la formazione.di un piccolo uomo, capisci quanto possa essere grandiosa questa avventura.
Un bacino al Fordino e un abbraccione alla mamma...va beh, dai,anche a te
Ti prego fuggi da fate la nanna. Poi, tutto quello che si legge, se incasellato con cura e buon senso nel proprio cervello può servire.
EliminaSenza perdere il panesalamismo, chiaramente.
In bocca al lupo
Sorella e Gae, so bene che nessun libro potrà sostituire l'esperienza più incredibile - e difficile - delle nostre vite, tranquilli.
EliminaIo farò scorta di panesalamismo e cercherò di fare il meglio possibile affidandomi anche a quell'istinto che non ci arriva fino a quando non è il momento di crescere un qualche piccolo Fordino. O Belva che sia.
Come ho scritto a Firma, mi ha fatto comunque piacere parlare qui di queste letture "di nicchia" che hanno in parte ingannato l'attesa nei mesi scorsi! ;)
E poi tra un paio d'anni mi aspetto un'autorecensione del Ford papino! :D
RispondiEliminaPosso farmi recensire direttamente dal Fordino! ;)
Eliminadal panesalamismo alla new age...
RispondiEliminasei passato proprio dalla padella alla brace :D
Un pò quello che capita a te quando passiamo dalle uscite settimanali alle Blog Wars! Ahahahahah!
EliminaTi confesso che diventare padre è uno dei miei sogni - sono giovane, lo so, c'è tempo -, ma ora come ora trovare la donna giusta con cui fare una famiglia è come cercare un briciolo d'intelligenza in Flavia Vento. E dopo questi due libricini, però, pur non essendo padre, vorrei consigliartene uno, importantissimo, del più grande scrittore del mondo, nonché padre, Cormac McCarthy: "La strada", in cui il protagonista del libro dice riguardo al suo bambino:
RispondiElimina"Se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato."
Denny, ti capisco: anche io ho sempre desiderato diventare padre, fin da giovane e perfino nei miei periodi più "selvaggi", e sarei stato disposto anche a farlo "da solo".
EliminaPoi, certo, quando si ha la fortuna di incontrare la donna che capisci sarà la tua famiglia, è sempre una cosa buona.
Conosco McCarthy - un grandissimo, uno dei miei miti letterari - e conosco La strada, bellissimo romanzo.
Grande citazione, comunque.
Stando lontana dai blog mi sono persa grandi eventi.. sono felice per te Ford. :-)
RispondiEliminaMuchas gracias, Sara!
EliminaE intanto mi godo la felicità che mi regala il Fordino, che è una meraviglia! :)