Regia: Derek Cianfrance
Origine: USA
Anno: 2010
Durata: 112'
La trama (con parole mie): Dean e Cindy sono sposati, hanno una bambina ed un cane, una casa ed una vita perfettamente normale, scandita dal lavoro e dagli impegni come genitori.
Il loro matrimonio, però, è in crisi profonda: Dean si è seduto nel suo personale sogno di essere marito e padre e non si preoccupa di avere un lavoro più dignitoso, così come di dimostrarsi maturo quanto vorrebbe Cindy, che al contrario si è così chiusa in se stessa da arrivare ad odiare la persona che un tempo amava profondamente.
Il loro matrimonio, però, è in crisi profonda: Dean si è seduto nel suo personale sogno di essere marito e padre e non si preoccupa di avere un lavoro più dignitoso, così come di dimostrarsi maturo quanto vorrebbe Cindy, che al contrario si è così chiusa in se stessa da arrivare ad odiare la persona che un tempo amava profondamente.
Perchè anni prima i due furono protagonisti di un amore improvviso e travolgente, che portò Cindy a lasciarsi alle spalle una vita scialba che la ragazza vedeva divenire simile a quella dei suoi genitori e Dean a crescere come sua una bambina nata da una relazione andata male della novella sposa.
Aspetti speculari ed opposti di una storia, di un amore, di una vita.
A volte, non c'è legame che tenga, le cose non vanno come si vorrebbe.
Da tempo, ormai, qui al Saloon si sentiva parlare di Derek Cianfrance: un regista che, nel bene o nel male, è riuscito a colpire l'immaginario della blogosfera nel passato recente grazie a Blue Valentine e a Come un tuono, scatenando recensioni profondamente negative almeno quanto pareri entusiastici.
Con ogni probabilità non siamo di fronte ad un novello genio del Cinema, ma senza dubbio il lavoro del regista si distingue come una sorta di fratello minore di quello di un altro nome illustre tra quelli dei protetti del sottoscritto, il James Gray di Two lovers, The yards e I padroni della notte.
Questo Blue Valentine, giunto con qualche riserva in casa Ford - complice Poison, cui dovrò dire che al sottoscritto il buon Cianfrance non sta affatto diludendo -, è riuscito a guadagnarsi un parere positivo anche da parte di Julez sfruttando il giusto equilibrio tra la pellicola indie d'autore ed il dramma romantico di matrice classica - una sorta di Sundance in versione da lacrime amare -, poggiandosi sulle spalle di un'interpretazione a dir poco ottima di Ryan Gosling - che funziona anche stempiato ed abbruttito - e su un realismo decisamente efficace nel portare sullo schermo il progressivo sgretolarsi di un amore neanche ci trovassimo nel cuore di una massacrante ballad "da strappo", come si diceva un tempo da queste parti, di quelle che si finisce per ascoltare nei momenti di struggimento per alimentare un pò di liberatorio e devastante pianto e sentirsi come i cani più bastonati per le strade del mondo.
La vicenda di Dean e Cindy, dall'amore a prima vista allo scansarsi per evitare il sesso, è raccontata con mano ferma e mai invasiva dal regista, abile a mantenere un equilibrio che non scade nell'eccesso e spostarsi dal passato al presente centrando anche un crescendo finale pressochè perfetto, con il parallelo che corre tra il matrimonio e la separazione cucendo le scene tra loro con raccordi di sceneggiatura da manuale: credibili anche tutte le scene di sesso, dalle più scialbe - il rapporto tra Cindy e Bobby che porta alla nascita di Frankie - alle più intense, passando per quelle assolutamente "vere" nella migliore accezione del termine - mai visto un cunnilingus più sincero di quello mostrato qui, eccezion fatta per la meravigliosa sequenza di sesso coniugale in A history of violence -.
Una pellicola forse non perfetta o priva di difetti, eppure profondamente sentita e vissuta dall'inizio alla fine, in grado di mostrare le ragioni dei due protagonisti della storia senza prendere le parti di uno o dell'altra, dall'eccessiva tranquillità di Dean all'eccessivo trattenersi di Cindy, mostrando al contempo la leggerezza immatura del primo - per quanto profondamente legato alla moglie e soprattutto alla figlia - ed il bisogno della seconda di avere accanto un uomo che possa prendere il suo posto almeno di tanto in tanto, evitando di fatto di farle recitare sempre e comunque il ruolo della stronza.
Ad arricchire di sfumature il rapporto, troviamo inoltre passaggi particolarmente riusciti sia nella parte ambientata nel passato che nel presente, dal primo appuntamento e la serenata improvvisata al drammatico confronto dopo la notte passata in motel nell'ambulatorio dove Cindy lavora: e nei piccoli gesti di questi due innamorati ormai destinati ad una separazione che lascia un vuoto forse incolmabile in entrambi c'è tutta la drammaticità dei capitoli chiusi per sempre, dal continuo scusarsi di Dean che ubriaco lancia la fede per poi quasi catapultarsi fuori dalla macchina in partenza per cercarla alla prossemica di Cindy, talmente chiusa rispetto al marito da non riuscire più neppure a considerare di essere toccata da lui - e un plauso va senza dubbio anche a Michelle Williams, certo non una delle mie personali favorite, ma indubbiamente dotata -.
Nel corso della vita sarà capitato a tutti di vivere momenti come questi, in cui quello che si credeva unico, puro e magico finisce per trasformarsi in una sorta di incubo quotidiano - e non parliamo di noia, quanto di vere e proprie battaglie - dal quale non si riesce più ad uscire: esemplare il modello fornito dai genitori di Cindy, chiusi in una guerra tra le mura casalinghe destinata ad interrompersi soltanto con la morte. Una morte che Dean vuole ingenuamente scansare, rispondendo con romanticismo naif "io non morirò, è da stupidi morire".
Personalmente, io sto con lui. Imperfetto, ubriaco, pronto a cadere come a rialzarsi, eppure sempre disposto ad essere lì, a combattere la sua battaglia, a vivere la sua Famiglia.
Non sempre è possibile, e occorre rimboccarsi le maniche perchè la lotta si conduca fianco a fianco fronteggiando la vita, piuttosto che uno contro l'altro.
L'alternativa è un dolore grande, come quello lasciato da un grande amore che finisce.
Blue Valentine è la ballata perfetta per celebrarlo, l'epitaffio di tutti i sogni lasciati portare via dalle grandi ambizioni del sentimento.
Dean e Cindy sono morti, purtroppo per loro.
Io - con Julez, ovviamente - spero di poter continuare a lottare per restare sempre vivi.
Con ogni probabilità non siamo di fronte ad un novello genio del Cinema, ma senza dubbio il lavoro del regista si distingue come una sorta di fratello minore di quello di un altro nome illustre tra quelli dei protetti del sottoscritto, il James Gray di Two lovers, The yards e I padroni della notte.
Questo Blue Valentine, giunto con qualche riserva in casa Ford - complice Poison, cui dovrò dire che al sottoscritto il buon Cianfrance non sta affatto diludendo -, è riuscito a guadagnarsi un parere positivo anche da parte di Julez sfruttando il giusto equilibrio tra la pellicola indie d'autore ed il dramma romantico di matrice classica - una sorta di Sundance in versione da lacrime amare -, poggiandosi sulle spalle di un'interpretazione a dir poco ottima di Ryan Gosling - che funziona anche stempiato ed abbruttito - e su un realismo decisamente efficace nel portare sullo schermo il progressivo sgretolarsi di un amore neanche ci trovassimo nel cuore di una massacrante ballad "da strappo", come si diceva un tempo da queste parti, di quelle che si finisce per ascoltare nei momenti di struggimento per alimentare un pò di liberatorio e devastante pianto e sentirsi come i cani più bastonati per le strade del mondo.
La vicenda di Dean e Cindy, dall'amore a prima vista allo scansarsi per evitare il sesso, è raccontata con mano ferma e mai invasiva dal regista, abile a mantenere un equilibrio che non scade nell'eccesso e spostarsi dal passato al presente centrando anche un crescendo finale pressochè perfetto, con il parallelo che corre tra il matrimonio e la separazione cucendo le scene tra loro con raccordi di sceneggiatura da manuale: credibili anche tutte le scene di sesso, dalle più scialbe - il rapporto tra Cindy e Bobby che porta alla nascita di Frankie - alle più intense, passando per quelle assolutamente "vere" nella migliore accezione del termine - mai visto un cunnilingus più sincero di quello mostrato qui, eccezion fatta per la meravigliosa sequenza di sesso coniugale in A history of violence -.
Una pellicola forse non perfetta o priva di difetti, eppure profondamente sentita e vissuta dall'inizio alla fine, in grado di mostrare le ragioni dei due protagonisti della storia senza prendere le parti di uno o dell'altra, dall'eccessiva tranquillità di Dean all'eccessivo trattenersi di Cindy, mostrando al contempo la leggerezza immatura del primo - per quanto profondamente legato alla moglie e soprattutto alla figlia - ed il bisogno della seconda di avere accanto un uomo che possa prendere il suo posto almeno di tanto in tanto, evitando di fatto di farle recitare sempre e comunque il ruolo della stronza.
Ad arricchire di sfumature il rapporto, troviamo inoltre passaggi particolarmente riusciti sia nella parte ambientata nel passato che nel presente, dal primo appuntamento e la serenata improvvisata al drammatico confronto dopo la notte passata in motel nell'ambulatorio dove Cindy lavora: e nei piccoli gesti di questi due innamorati ormai destinati ad una separazione che lascia un vuoto forse incolmabile in entrambi c'è tutta la drammaticità dei capitoli chiusi per sempre, dal continuo scusarsi di Dean che ubriaco lancia la fede per poi quasi catapultarsi fuori dalla macchina in partenza per cercarla alla prossemica di Cindy, talmente chiusa rispetto al marito da non riuscire più neppure a considerare di essere toccata da lui - e un plauso va senza dubbio anche a Michelle Williams, certo non una delle mie personali favorite, ma indubbiamente dotata -.
Nel corso della vita sarà capitato a tutti di vivere momenti come questi, in cui quello che si credeva unico, puro e magico finisce per trasformarsi in una sorta di incubo quotidiano - e non parliamo di noia, quanto di vere e proprie battaglie - dal quale non si riesce più ad uscire: esemplare il modello fornito dai genitori di Cindy, chiusi in una guerra tra le mura casalinghe destinata ad interrompersi soltanto con la morte. Una morte che Dean vuole ingenuamente scansare, rispondendo con romanticismo naif "io non morirò, è da stupidi morire".
Personalmente, io sto con lui. Imperfetto, ubriaco, pronto a cadere come a rialzarsi, eppure sempre disposto ad essere lì, a combattere la sua battaglia, a vivere la sua Famiglia.
Non sempre è possibile, e occorre rimboccarsi le maniche perchè la lotta si conduca fianco a fianco fronteggiando la vita, piuttosto che uno contro l'altro.
L'alternativa è un dolore grande, come quello lasciato da un grande amore che finisce.
Blue Valentine è la ballata perfetta per celebrarlo, l'epitaffio di tutti i sogni lasciati portare via dalle grandi ambizioni del sentimento.
Dean e Cindy sono morti, purtroppo per loro.
Io - con Julez, ovviamente - spero di poter continuare a lottare per restare sempre vivi.
MrFord
"Get along, home, Cindy, Cindy,
get along home.
Get along home, Cindy, Cindy,
I'll marry you one day."
Johnny Cash featuring Nick Cave - "Cindy" -
Tra i due protagonisti e la storia: ecco uno di quei film chvolentieri non gurdero' mai.Manco se venisse il padreterno in persona ad obbligarmi a vedere.
RispondiEliminaMa che ti ha fatto di male per decidere di non vederlo mai e poi mai!?!? ;)
EliminaDiciamo che salco casi rarissimi ed eccezionali,i drammoni sentimentali di coppia non sono il mio pane.Se poi ci piazzi pure una muta di cani a posto degli interpreti,per giunta di quelli antipatici fino al ridicolo, infiocchetti il quadretto e...PASSO! :D
Elimina....Ma gggia' ssai!... ;)
Elimina(Perdona gli inciampi di battitura ma sono ed ero oltremodo etilizzato - eavy boilermaker!!- )
Etilizzato alle sette del mattino!? Cominci prestino! ;)
EliminaEh...mica son più giovinetto! Allora Si! :P
EliminaNo, stavo ancora etilizzato dalla notte prima (cosa che adoro dei miei day after...hai presente quando bevi abbastanza per digerirlo in due giorni? Ecco... ;)
A me il day after resta solo il peggio, il bello dell'etilizzazione scompare!
EliminaBel post, hai descritto il film in maniera magistrale direi, sicuramente meglio di come ho fatto io ;)
RispondiEliminahttp://lovedlens.blogspot.it
M.
Muchas gracias, Monica!
EliminaComunque mi pare di ricordare che fossimo su posizioni simili!
Per mano insieme soldati e spose.
RispondiElimina♥
Sempre per mano, sposa. :)
EliminaNon devi dirmi niente, già sapevo! :)
RispondiEliminaComunque il cunnilingus realisticissimo aveva "impressionato" anche me.
( mi avrebbe impressionato molto di più se facessi michelle di nome e Williams di cognome, ma non si può avere tutto, dalla vita!)
Immagino che ti avrebbe impressionato di più anche se fosse passato dalle tue parti il buon Gosling! ;)
EliminaComunque, niente diludendo. Ci è piaciuto!
La presenza di Ray Gosling era sottintesa! ;)
EliminaRyan Gosling. :(
Elimina(Sono le 6 di mattina,..)
Immagino che lui possa andare bene a qualsiasi ora del giorno e della notte! ;)
EliminaBel post proprio come questo film...il problema è che vedi questo poi vedi Come un tuono e...si insomma ti viene un coccolone. Però credo fortemente che Cianfrance sia un grande regista, attendiamo altri bei titoli, si si. ;-)
RispondiEliminaParlerò di Come un tuono domani, comunque a me non è sembrato affatto male neanche quello!
EliminaComunque il meglio, per Cianfrance, deve sicuramente ancora venire. ;)
Film che mi incuriosisce molto. Spero di riuscire a vederlo presto.
RispondiEliminaBeatrix, ho come l'impressione che possa piacerti, anche se sicuramente non è "leggero".
Eliminasta lì. prima o poi mi decido a guardarlo. al massimo poi mi taglio le vene...
RispondiEliminaDantès, non si arriva al taglio di vene, a meno che non lo si guardi appena dopo una separazione.
EliminaComunque recuperalo, merita.
secondo me dopo una separazione è meglio, potrebbe avere un effetto liberatorio, tipo una purga
EliminaPotrebbe essere. Però che male! ;)
EliminaBel film...traducendo il mio apprezzamento nel tuo sistema di valutazione, credo che avrei riempito anche il terzo bicchiere. Questa pellicola è una delle più reali descrizioni della fine di un amore. Lei rassegnata nell'ineluttabilità della fine della loro storia, e lui che ha ancora voglia di lottare, ma stremato dovrà arrendersi. Seconda visione forse non assicurata perchè non è divertente ricevere un pugno nello stomaco, se l'hai già provato. Attori in parte, tant'è che personalmente li ritengo tra i migliori in circolazione. Per quanto riguarda il regista, ho visto 2 film (questo e Come un tuono), e per me ha fatto centro entrambe le volte!
RispondiEliminaP.S Ottima recensione, scritta davvero bene.
Baingiu
Baingiu, concordo in pieno a proposito dell'ottima rappresentazione - molto realistica - della fine di un amore, e forse, chissà, il terzo bicchiere in qualche modo ci sarebbe stato: diciamo che sono stato più "stretto" perchè ho fiducia nelle potenzialità future di Cianfrance.
EliminaE muchas gracias per i complimenti!
Dopo aver visto Come un tuono (che mi è piaciuto), ho già in lista questo Blue Valentine. Mi aspetto molto.
RispondiEliminaPer certi versi è più riuscito di Come un tuono, quindi non ti deluderà di certo!
EliminaHo già manifestato il mio grande more per questo film, perfetto in ogni momento, per me merita cinque stelline (o cinque boccali, dipende tutto dal sistema di misura) o forse anche di più. Questo film racconta la vita vera e lo fa bene, senza tanti giri di parole, è poetico, lirico ma realistico, un vero gioiellino.
RispondiEliminaSib, il mio massimo di bicchieri è quattro, ma è un voto riservato ai Capolavoroni, quindi per quanto pellicole come questa possano essere ben riuscite, difficilmente per loro si arriva a vette come quelle! ;)
EliminaComunque, il valore di Blue Valentine è indiscutibile.
Maria Bello ancora vive di rendita grazie a quella memorabile scena... Riesco addirittura a perdonarle l'essere complice di K. S. nella seconda stagione di Touch ..
RispondiEliminaMassimiliano
Massimiliano, fortunatamente Touch me lo sono risparmiato: comunque ottimo lavoro sul cast!
Eliminaahem... ford, ma a te Two lovers era piaciuto?
RispondiEliminaPiaciuto? L'ho adorato! :)
Eliminafino ad ora mi sa che tra blogger, amici e dintorni ho trovato solo due persone a cui non è piaciuto per niente. così come non è piaciuto a me...
EliminaTwo Lovers? Che due coglioni. Al confronto blue Valentine sembra quasi un bel film!
Eliminasiamo d'accordo anche a millemila chilometri di distanza!
EliminaChe gioia! :)
EliminaPoison, che fai, vuoi farti bottigliare anche tu!? ;)
EliminaTwo lovers bellissimo, ribadisco! :)
Davvero oseresti bottigliare una vecchia signora? Con che coraggio? :)
EliminaIl film l'avevo patito. Io non li reggo i disadattati... :)
Ahahahah tranquilla, anche Julez non l'aveva retto, ai tempi! :)
Eliminase dessi più retta a me e al mio blog, invece di perdere tempo a guardare film (film?) con the rock, questo titolo l'avresti scoperto già anni fa...
RispondiEliminahttp://pensiericannibali.blogspot.it/2011/02/blue-valentine-una-storia-damore-e.html
ah, quanto sono saggio! :)
Forse sono stato più saggio io ad attendere in modo da sparare una due giorni Cianfrance, visto che domani pubblicherò Come un tuono! ;)
EliminaIo l'ho amato.
RispondiEliminaIl film.
(Gosling lo amo tuttora).
Storia, fotografia, musiche, attori, tutto perfetto. Scena del matrimonio indimenticabile.
Però c'è una cosa su cui mi sono soffermata dopo.
Non si capisce mai perché quella storia bellissima naufraga.
È vero, succede nella vita di perdere persone e amori grandissimi.
Ma non credo che sia mai per caso.
Una visione delle cose o scelta narrativa che non so se condivido.
Elle, a volte il caso è semplicemente un insieme di piccole cose, e non c'è bisogno di uno sconvolgimento perchè anche le storie grandi finiscano.
EliminaComunque, anche a me è piaciuto molto, nonostante il voto solo discreto.
E Gosling è sempre più un fordiano ad honorem! ;)
Ecco, esattamente: pellicola sentita e forte di interpretazioni spesso improvvisate. Io ne sono sicuramente più entusiasta. Unico problema: è dolorosissimo
RispondiEliminaFrank, concordo: è molto doloroso e recitato benissimo.
EliminaChe poi non sia perfetto, poco importa. Va bene così.
mi avete incuriosito. Tutti!
RispondiEliminaUn recupero lo vale: buttatici! ;)
EliminaUna mazzata al romanticismo, quanta realtà!
RispondiEliminaA volte ci vuole: in fondo nella realtà viviamo tutti i giorni. :)
EliminaQuesto film a me è piaciuto moltissimo, mi aveva proprio non dico sconvolta però era un pugno in pieno petto. Profondamente realistico. La lenta distruzione dei protagonisti, quel camminare verso il buio... *-* Ancora una volta ci troviamo d'accordo ^_^
RispondiEliminaIl realismo, in film come questo, è un valore aggiunto: in fondo dobbiamo lottare ogni giorno per "non morire". ;)
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