Regia: Antoine Fuqua
Origine: USA
Anno: 2007
Durata: 124'
La trama (con parole mie): Bob Lee Swagger, uno dei migliori cecchini del mondo, addestrato dal governo americano per entrare nell'elite dei corpi speciali, viene abbandonato a se stesso nel corso di una missione di copertura in Etiopia nel corso della quale perde la vita il suo braccio destro e migliore amico. Sopravvissuto e tornato in patria, il reduce si isola sulle montagne fino a quando il Colonnello Isaac Johnson lo contatta per un consulto a proposito di un probabile attentato al Presidente.
Swagger accetta solo per venire coinvolto, suo malgrado, in un gioco di controspionaggio che gli costa una caccia all'uomo: a quel punto, abbandonato, braccato dalle forze dell'ordine e ferito, l'ex soldato dovrà fare riferimento alla fidanzata del defunto compagno d'armi e ad un agente solerte per pianificare il suo ritorno e la vendetta ai danni delle schegge impazzite del governo colpevoli di averlo manipolato.
Swagger accetta solo per venire coinvolto, suo malgrado, in un gioco di controspionaggio che gli costa una caccia all'uomo: a quel punto, abbandonato, braccato dalle forze dell'ordine e ferito, l'ex soldato dovrà fare riferimento alla fidanzata del defunto compagno d'armi e ad un agente solerte per pianificare il suo ritorno e la vendetta ai danni delle schegge impazzite del governo colpevoli di averlo manipolato.
Avete presente quei miracolosi film di spionaggio figli della cultura "contro" targata anni settanta che inchiodavano alla poltrona dal primo all'ultimo minuto - Il giorno dello sciacallo o Tutti gli uomini del Presidente, su tutti -?
Prendeteli e, con una buona dose di tamarraggine ed una qualità autoriale - nell'approccio più che nella tecnica - minore shakerateli per bene con gli action pompati made in eighties che fecero la fortuna - e l'esaltazione - degli spettatori da quel decennio in avanti, ed avrete servito il cocktail Shooter.
Onestamente, nonostante il regista fosse il Fuqua di Training day, mi aspettavo ben poco da questo giocattolone con un Marc Wahlberg in versione Capitan America ribelle infallibile con il fucile, tutto valori di una volta, capanna in montagna, passione per le armi da fuoco ed un cane chiamato Sam: al contrario, però, sono stato ben lieto di essere piacevolmente sorpreso da una pellicola volutamente sopra le righe e prevedibilissima nel suo evolversi eppure avvincente, girata e fotografata benissimo ed assolutamente goduriosa, con una prima parte ottima ed un crescendo che, come è ovvio che sia, si fa prendere un pò la mano dal patriottismo sotterraneo e dall'azione dura e pura.
In questo senso, la scelta di Wahlberg è pressochè perfetta, complici la poca espressività ed il fisico alla John Cena dell'attore - che, comunque, per me continua ad essere troppo sottovalutato dalla critica illustre -, così come quella dei comprimari di lusso Danny Glover - per la prima volta, a mia memoria, nel ruolo del bastardo doppiogiochista - ed Elias Koteas, senza contare la più che appariscente spalla Kate Mara, già vista da queste parti in American horror story.
Per il resto la cornice pare quella di un episodio di 24, con il protagonista destinato a spaccare i culi a tutti quelli che gli hanno pestato i piedi - solo un pò meno reazionario del cattivissimo Jack Bauer - ed una corsa contro il tempo continua nella migliore tradizione dell'eroe solitario made in USA, in questo caso - merito del regista? - spinto da una certa quale pulsione "rivoluzionaria" che dalle frecciate all'amministrazione Bush nel dialogo tra Swagger e Johnson alla t-shirt con l'immagine del Che indossata dall'agente dell'FBI interpretato da Michael Pena pare non risparmiarsi, pur se sottovoce, critiche al sistema politico statunitense ed al suo approccio "abbiamo trovato tracce di armi di distruzione di massa, quindi andiamo lì e facciamo tabula rasa".
Il vero peccato sta nel fatto che ad una prima parte convincente e ben ritmata succede una seconda decisamente più votata all'implausibilità della trama, salvata solo in parte da un finale giustizialista ma estremamente ribelle - e torniamo al discorso di fondo rispetto alla pellicola -, con l'incontro tra il senatore che ha orchestrato il tutto ed il buon Swagger sempre più incazzatonei confronti di chi si approfitta di potere e denaro quando dovrebbe fare esclusivamente gli interessi del Paese - quanto mi divertono queste sviolinate a stelle e strisce! - e della sua gente - cosa che, a ben guardare, risulta attuale in molte parti del mondo, Terra dei cachi compresa -.
Un intrattenimento, dunque, di grana grossa e gran retorica ma anche di mestiere notevole, coinvolgente ed efficace come pochi altri prodotti anche più noti figli dell'action votata al gasamento - passatemi il termine molto, molto tamarro - dell'audience: i fan della saga del già citato Bauer, così come gli appassionati del genere, troveranno assolutamente pane per i loro denti.
Per tutti gli altri, che dire!?
Attenzione, perchè io uno come Swagger non ci terrei troppo a farlo incazzare.
Prendeteli e, con una buona dose di tamarraggine ed una qualità autoriale - nell'approccio più che nella tecnica - minore shakerateli per bene con gli action pompati made in eighties che fecero la fortuna - e l'esaltazione - degli spettatori da quel decennio in avanti, ed avrete servito il cocktail Shooter.
Onestamente, nonostante il regista fosse il Fuqua di Training day, mi aspettavo ben poco da questo giocattolone con un Marc Wahlberg in versione Capitan America ribelle infallibile con il fucile, tutto valori di una volta, capanna in montagna, passione per le armi da fuoco ed un cane chiamato Sam: al contrario, però, sono stato ben lieto di essere piacevolmente sorpreso da una pellicola volutamente sopra le righe e prevedibilissima nel suo evolversi eppure avvincente, girata e fotografata benissimo ed assolutamente goduriosa, con una prima parte ottima ed un crescendo che, come è ovvio che sia, si fa prendere un pò la mano dal patriottismo sotterraneo e dall'azione dura e pura.
In questo senso, la scelta di Wahlberg è pressochè perfetta, complici la poca espressività ed il fisico alla John Cena dell'attore - che, comunque, per me continua ad essere troppo sottovalutato dalla critica illustre -, così come quella dei comprimari di lusso Danny Glover - per la prima volta, a mia memoria, nel ruolo del bastardo doppiogiochista - ed Elias Koteas, senza contare la più che appariscente spalla Kate Mara, già vista da queste parti in American horror story.
Per il resto la cornice pare quella di un episodio di 24, con il protagonista destinato a spaccare i culi a tutti quelli che gli hanno pestato i piedi - solo un pò meno reazionario del cattivissimo Jack Bauer - ed una corsa contro il tempo continua nella migliore tradizione dell'eroe solitario made in USA, in questo caso - merito del regista? - spinto da una certa quale pulsione "rivoluzionaria" che dalle frecciate all'amministrazione Bush nel dialogo tra Swagger e Johnson alla t-shirt con l'immagine del Che indossata dall'agente dell'FBI interpretato da Michael Pena pare non risparmiarsi, pur se sottovoce, critiche al sistema politico statunitense ed al suo approccio "abbiamo trovato tracce di armi di distruzione di massa, quindi andiamo lì e facciamo tabula rasa".
Il vero peccato sta nel fatto che ad una prima parte convincente e ben ritmata succede una seconda decisamente più votata all'implausibilità della trama, salvata solo in parte da un finale giustizialista ma estremamente ribelle - e torniamo al discorso di fondo rispetto alla pellicola -, con l'incontro tra il senatore che ha orchestrato il tutto ed il buon Swagger sempre più incazzatonei confronti di chi si approfitta di potere e denaro quando dovrebbe fare esclusivamente gli interessi del Paese - quanto mi divertono queste sviolinate a stelle e strisce! - e della sua gente - cosa che, a ben guardare, risulta attuale in molte parti del mondo, Terra dei cachi compresa -.
Un intrattenimento, dunque, di grana grossa e gran retorica ma anche di mestiere notevole, coinvolgente ed efficace come pochi altri prodotti anche più noti figli dell'action votata al gasamento - passatemi il termine molto, molto tamarro - dell'audience: i fan della saga del già citato Bauer, così come gli appassionati del genere, troveranno assolutamente pane per i loro denti.
Per tutti gli altri, che dire!?
Attenzione, perchè io uno come Swagger non ci terrei troppo a farlo incazzare.
MrFord
"Then even louder we got shooters, shooter
I turn around, I was starin' at chrome
shotgun watches door, got security good
jumped right over counter
pointed gun at, wink, he tell her
I'm your shooter, shooter, shooter."
I turn around, I was starin' at chrome
shotgun watches door, got security good
jumped right over counter
pointed gun at, wink, he tell her
I'm your shooter, shooter, shooter."
Lil' Wayne - "Shooter"-
Niente di più che un piacevole passatempo.Comunque, Wahlberg mi piace moltssimo!
RispondiEliminaAssolutamente senza pretese, comunque divertentissimo!
Eliminapensavo qualcosa di meglio
RispondiEliminaMah, io pensavo peggio e mi sono divertito come un bambino.
EliminaQuindi, direi che mi è andata bene così!
Ma lo sai che anche a me non è dispiaciuto? Forse perchè mi aspettavo molto peggio!
RispondiEliminaStessa cosa per me. Soprattutto rispetto alla prima parte!
Eliminami chiedo se, e quando mai, su whiterussian si tornerà a parlare di film interessanti.
RispondiEliminalo so, lo so.. è una speranza vana! :D
Quasi come quella di vedere parlare di film di alto livello su Pensieri cannibali! Ahahahahah! :)
EliminaQuando ho letto il titolo mi è venuto in mente, dopo il vuoto iniziale, che forse l'avevo visto. Infatti dopo aver letto cane, montagna e Wahlberg ho avuto la conferma. Che in genere dove c'è Wahlberg e si spara, io ci sono. Sai, noi intellettuali... :)
RispondiEliminaAh, capisco bene.
EliminaDev'essere la mia stessa cerchia di intellettualoni: se si spara, ci sono anche io.
Mmm...non mi attira moltissimo...
RispondiEliminaTi dirò, se vuoi una serata action relax, funziona alla grande.
EliminaA me è addirittura piaciuto, ce l'ho pure in dvd. Niente di memorabile, ma fila via come un treno e Mark, come sempre, e credibile nel ruolo.
RispondiEliminaTi dirò, a trovarlo in offerta me lo prenderei anche io.
EliminaIn fondo ci sta tutto, e me lo rivedrei anche volentieri!