La trama (con parole mie): Siamo nel maggio del 1976, ed è l'ultimo giorno dell'annata in una scuola di una piccola cittadina del Texas. Randall "Pink" Floyd e i senior sono intenzionati a fare baldoria e a godersi la nottata, oltre a torturare le matricole, come tradizione vuole.
Dall'altra parte, i "poppanti" come Mitch e Sabrina dovranno cercare di superare alla meno peggio le prove loro destinate e, chissà, guadagnarsi rispetto e amicizia dei grandi cominciando ad assaporare il mondo dell'high school.
Una giornata storica in cui vicende personali e ritrovi di gruppo si incrociano prima che le vite di tutti i suoi protagonisti possano davvero prendere forma.
Questo Free drink è per Ottimista.
Esistono delle pellicole che diventano, pur non affrontando temi particolarmente profondi o scottanti, sconvolgenti o necessariamente pesanti, piccole pietre miliari nel corso della nostra crescita, andando a stuzzicare quella parte di noi che ha vissuto quei momenti così normali eppure ad un tempo straordinariamente eccezionali che fanno parte dell'esistenza di ognuno.
Certamente, l'inizio e la fine delle scuole superiori fanno parte, con tutto il loro bagaglio di piccoli successi e grandi delusioni, dell'esperienza di noi tutti.
Così come La vita è un sogno rientra perfettamente nella stessa categoria di film di cui fanno parte I Goonies, Stand by me, Y tu mama tambien, Quasi famosi, per citarne soltanto alcuni.
Il lavoro di Linklater non sarà memorabile, eppure ha il potere di parlare un linguaggio universale a tutti noi ragazzi figli della cultura occidentale, quasi fosse una sorta di versione "stoned" di American graffiti, capostipite del genere "chissà cosa sarà delle nostre vite, intanto mi godo al massimo questo momento di baldoria e tentativi di ribellione".
In questo senso, il personaggio di Pink rappresenta al meglio quante contraddizioni, grandi ideali e cazzate siano in testa in quel particolare periodo della vita, che coincide, più o meno, con la volontà di ottenere tutto ma solo ed esclusivamente alle proprie condizioni, cercando di fare tesoro di quello che si è vissuto ma senza dimenticare, pur non dimostrandolo apertamente, di essere il numero uno: il rapporto con la squadra e l'allenatore di football sono un esempio perfetto, così come il modo in cui lo stesso Pink tratta Mitch, rendendolo, di fatto, il suo protetto agli occhi degli altri senior.
Interessanti, inoltre, i personaggi di David, che ha deciso di non frequentare l'università per godersi la soddisfazione immediata dei soldi di un lavoro in città, di Mitch e sua sorella Jodi, e Sabrina, capace di sopportare le intemperanze delle compagne più grandi e ritagliarsi uno spazio allo stesso modo di Mitch.
Il tutto ritmato da una colonna sonora che pare proprio cucita addosso al vecchio Ford, tra Aerosmith, Black Sabbath, Led Zeppelin - cui si deve anche lo stesso titolo originale della pellicola - ed Alice Cooper, senza dimenticare il momento in cui, tra manichini e birra, vengono sparate a tutto volume le note dei Kiss, conquistando completamente ed irrimediabilmente il sottoscritto, che proprio sul finire del liceo visse una incredibile annata di passione per le quattro rockstar autrici di Detroit rock city culminata nel fantastico concerto di Milano del marzo 1999.
Amarcord, un pò come quello raccontato da Linklater.
Perchè chi davvero può sapere dove sono finiti quei ragazzi, se sono felici, o disperati, all'apice del successo, o addirittura morti, sono soltanto loro.
Qui restano i loro sogni, grandi e piccoli.
E anni che, volenti o nolenti, ricorderemo per sempre.
MrFord
"Perchè a vent' anni è tutto ancora intero, perchè a vent' anni è tutto chi lo sa,
a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell' età,
oppure allora si era solo noi non c' entra o meno quella gioventù:
di discussioni, caroselli, eroi quel ch'è rimasto dimmelo un po' tu."
Francesco Guccini - "Eskimo" -
Il film non lo conoscevo, ma bella questa recensione un po' "psico-sociologica". :)
RispondiEliminaA questo punto - vista anche l'ora - ti chiedo: "Ma la vita è un sogno, o i sogni aiutano a vivere?"... eheh... ;)
Vince, direi che la tua domanda cade perfetta per l'ora.
RispondiEliminaIo dico "la seconda che hai detto".
Sono sicuro di non sbagliare.
Propenderei anch'io per la seconda... 'Notte! ;)
RispondiEliminaGrande! Alla fine comunque ti è piaciuto.
RispondiEliminaLinklater è un regista fantastico, e questo è proprio un filmone! C'è aria di libertà e spensieratezza dall'inizio alla fine. Fantastico il finale politicamente scorretto. Facessero un film del genere adesso, sarebbe il trionfo del buonismo...
Il commento sulla colonna sonora me lo aspettavo, ero sicuro che l'avresti apprezzata (stupenda la scena iniziale con Sweet Emotion!). :D
Grazie mille per il drink. ;)
Notte a te, Vince, anche se purtroppo mi sono già svegliato!
RispondiEliminaOttimista, Linklater è piuttosto discontinuo, devo ammettere: ha alternato cose molto interessanti con altre decisamente meno. Questo è un film "di formazione" che non può non piacere, in fondo parla di un passaggio che tutti noi abbiamo vissuto.
Detto questo, colonna sonora da paura e giusto equilibrio senza buonismo.
De nada! Pensa pure già al prossimo!
non lo trovo. uff
RispondiElimina:) Tranquillo, cowboy! Allora, buongiorno! ;)
RispondiEliminaMai visto... vedrò di rimediare che a quanto leggo sembra meritevole.
RispondiEliminaP.S.: Siccome voglio un free drink anche io me, hai visto "Sunshine Cleaning"? E' completamente fuori dal mio target ma se te lo consiglio è perché ne vale davvero la pena!
Ciku, davvero non lo trovi!? Io l'ho beccato sul mulo alla velocità della luce!
RispondiEliminaVince, buongiorno a te!
Eddy, è uno di quei film di formazione che se visti al momento giusto diventano un culto totale, altrimenti lasciano quell'amarcord piacevole dei tempi andati.
Mi segno "Sunshine cleaning", allora.
non l'ho mai visto questo.
RispondiEliminama i nomi in colonna sonora sono da bottigliate belle forti!
e poi sarebbe la musica dei nirvana quella invecchiata male
RispondiEliminama per favore...
:D
Wow! La recensione m'ha preso, me lo procuro!
RispondiEliminaCannibale, vuoi davvero mettere Aerosmith, Led Zeppelin, Black Sabbath e Kiss con i Nirvana del "frocetto", che pure mi piacciono?
RispondiEliminaQuello è l'Olimpo del rock, ragazzo, altro che bottigliate! ;)
Abstinto, sono contento di averti colpito.
Poi fammi sapere quando l'hai visto!
non voglio mettere, perché kurt è il genio assoluto, questi invece sono dei semplici muratori del rock (senza offesa per i muratori).
RispondiEliminae poi suonavano vecchi già 20 anni fa, adesso dire che sono jurassici è ancora farli giovani :D
...salvo giusto qualche canzone degli aerosmith
Ma chi è lo stonato, il vero dazed and confused che l'ha intitolato "La vita è un sogno"?
RispondiElimina....non avevo mai scoperto il titolo in italiano, questa è stata davvero una sorpresa!
Cannibale, guarda che senza quei jurassici il buon Kurt non avrebbe avuto niente da distruggere!
RispondiEliminaDetto ciò, ti faccio notare che dai primi due dischi dei Black Sabbath ha avuto origine tutto quello che è stato, successivamente, l'hard rock, il metal e il nu metal.
Noir, in questo periodo mi pare di stare collezionando titoli "stonati".
Se penso a Fratelli in erba, Strafumati e La vita è un sogno quasi rimpiango Se mi lasci ti cancello!
NOn conosco questo film, ma in compenso ti auguro una buona Pasqua!
RispondiEliminatroppo figo questo film... grande recupero! colonna sonora da paura.
RispondiEliminamarco come fai a non riconoscere il merito di certe band come black sabbath e led zeppelin? i nirvana manco esisterebbero senza quelle band (e parlo da amante dei nirvana!). altro che muratori, sentiti le sperimentazioni fatte dai led in fase di post-produzione degli album. per non parlare poi dell'iconografia del rock che si sono praticamente inventati!
Carolina, grazie e ricambio, anche se non sono proprio uno da coniglietti pasquali!
RispondiEliminaFrank, concordo in pieno sul film.
Per quanto riguarda la colonna sonora, credo e spero che il Cannibale abbia sfoderato quelle eresie solo per darmi contro.
Altrimenti, bottigliate selvagge! ;)
infatti non mi piacciono né l'hard rock, né il metal. e del nu metal apprezzo più che altro la parte hip-hop...
RispondiEliminaCannibale, ma com'è che non ti piace niente che non sia un pippone depresso!? ;)
RispondiEliminaAd ogni modo, il nu metal non fa impazzire neanche me, così come il metal classico, ma cercando bene si possono trovare ottimi dischi in (quasi) tutti i generi musicali.
Anzi, potrei quasi sfidarti ad un post incrociato di natura musicale in cui andare a scegliere dei dischi di riferimento per ogni genere. Ci sarebbe da divertirsi, scommetto!
solo se alcuni gruppi si definiscono indie ciò non toglie che siano anche hard rock. esempi di gruppi "indie" con fortissime influenze hard rock: the strokes, brmc, sigur ros, the datsuns, the hives, white stripes,wolfmothers... persino il grunge è in realtà una branchia dell'hard rock/metal: nirvana, pearl jam, alice in chains, screaming trees
RispondiEliminaInteressante questa analisi, Frank. Direi che mi trovi d'accordo.
RispondiEliminaOltretutto Pearl Jam e Alice in chains, almeno nei primi dischi, sono anche superiori ai Nirvana, a mio parere.
e ci troviamo d'accordo anche su pearl jam e alice in chains! per me i pearl sono nettamente migliori dei nirvana, ma c'è da dire che i nirvana non hanno mai avuto modo di potersi evolversi
RispondiEliminaFrank, è vero, ma secondo me già dall'inizio si vedeva che i Pearl erano molto più completi!
RispondiEliminaSì, è vero che non tutti i suoi film sono sullo stesso livello (ad esempio A Scanner Darkly non mi era piaciuto più di tanto, ma me lo ricordo poco e dovrei rivederlo), ma apprezzo davvero molto il suo stile e il modo in cui riesce a cambiare genere e sperimentare senza troppi problemi. E questo per me è un vero capolavoro. :D
RispondiEliminaPer quanto riguarda i Black Sabbath... Intoccabili! :D
Ottimista, Black Sabbath rules!
RispondiEliminaI primi due dischi sono Capolavori!
A scanner darkly a me piacque moltissimo, prova a rivederlo!
Il cambio di registro e di stile è sempre una grande qualità, in un regista.