Nuova settimana per la rubrica dedicata alle uscite con più ospiti della blogosfera che torna finalmente ad avere ospiti, per la precisione Andrea, che avrà l'arduo compito non tanto di far dimenticare l'ospite della settimana precedente, quanto di trovare il punto d'equilibrio - o di squilibrio - tra il vecchio cowboy ed il finto giovane Radical Kid.
"Questo è un cucciolo di Ford, bisogna stare davvero molto attenti." |
JURASSIC
WORLD – IL REGNO DISTRUTTO
"E questo è un esemplare di Ford adulto: occorre stare ancora più attenti." |
Andrea: Un
film sui dinosauri? Un altro? Ma non si erano estinti? Non amo il
genere. Il mio unico contatto coi dinosauri è stato Terra Noia… ehm,
Nova e non è andato oltre la puntata pilota. Cos’altro c’è da dire sui
dinosauri? Niente più di quanto si sia già visto: i soliti ‘argh’, le
solite zanne, le solite rincorse. Ma sicuramente qualcosa di
interessante può offrirla Chris Pratt, l’attore protagonista. E no, non
la sua interpretazione. Ma che pensate, maiali? Mi riferisco ai
pettorali scolpiti.
Cannibal Kid: Non
è che fossi molto appassionato di Jurassic World, negli anni '90. Sarà
che non ho mai avuto la passione per i dinosauri e le cose jurassiche in
generale, Ford compreso. Il primo recente Jurassic World però a
sorpresa non mi era spiaciuto affatto, o se non altro non mi aveva
distrutto le palle dalla noia. Questo sequel non troppo richiesto
riuscirà a bissare? Non ci giurerei troppo, ma credo potrei fare uno
sforzo. Più per Bryce Dallas Howard che per Chris Pratt, a dirla tutta.
Ford: nel
corso degli anni novanta, a sorpresa come Cannibal, non ero un grande
fan del brand "Jurassico" inaugurato da Spielberg, eppure il recente
Jurassic World mi aveva divertito parecchio. Questo nuovo capitolo,
oltre ad apparire una tamarrata degna del Saloon, potrebbe divertire
molto anche il Fordino, dunque ben venga, Pratt o Dallas Howard che sia,
seppur per diversi motivi.
MALATI DI SESSO
"E quest'acqua naturale cosa mi rappresenta? Mi avete preso per Cannibal?" |
Andrea: Stavo
pensando di esordire con “Oh, interessante.” Poi mi sono accorto che il
film è di provenienza italica e munito di tutte le protezioni del caso –
non voglio mica beccarmi la malattia dell’italianità vuota e stantia
che appesta tanto cinema e serialità nostrani – sono andato a letto col
trailer. Nel senso che l’ho visto sul pc accovacciato fra le lenzuola
spiegazzate perché i resti di un’antica cena hanno monopolizzato il
tavolo della stanza e minacciavano di prendere vita. Mi ha eccitato? Mi
ha reso malato di sesso come un simile titolo sembra promettere? No. È
più sexy l’alluce scarnificato della vecchietta in ciabatte che incontro
sotto casa di tutto il cast, di tutta la confezione registica e di
tutto il comparto autoriale (ma perché qualcuno ha scritto questa
zozzeria che zozza non è?). Immancabile la canzone americana, di cui,
sebbene famosissima, mi sfugge il titolo: un modo tutto italiano per
spruzzarsi addosso un po’ di figaggine. Dal momento che i nostri film e
le nostre serie perlopiù ne sono privi in senso drammaturgico, allora
basta sbatterci sopra un brano degli U2 o dei R.E.M. e sei in pace col
lato cool e profondo di te.
Cannibal Kid: I
poster scopiazzati da quelli di Nymphomaniac del solo e unico Lars von
Trier non sono certo il massimo dell'originalità, considerando che la
stessa idea era già venuta qualche annetto fa a quelli di Smetto quando
voglio. La canzone usata nel trailer, per sciogliere il dubbio di
Andrea, è la più che piacevole “Spirits” degli Strumbellas, che mi pare
piaccia anche a Ford. Pure questa però non è un'idea di primo pelo,
visto che ad esempio l'aveva già sentita suonare nel trailer de Il sole a
mezzanotte, se non ricordo male. Il tema trattato è interessante, ma lo
svolgimento rischia di essere tutt'altro che fenomenale o anche solo un
minimo imprevedibile. L'unico dubbio che ho è: nella clinica per malati
di sesso, i protagonisti incontreranno anche Harvey Weinstein?
Ford: il
sesso ci sta sempre, e quando è sfruttato bene in un film per quanto mi
riguarda si va alla grande. Peccato che in questo caso si tratti
dell'ennesima poracciata italiana dalla quale girerò alla larga neanche
fosse un alluce scarnificato di vecchietta. O, per dire, un Cannibal
Kid.
TITO E GLI ALIENI
"Più che alieni, quei tre bloggers mi paiono alienati." |
Andrea: A
proposito di italianità… questa di Tito e gli Alieni però è
un’italianità che non mi spiace, è un’italianità che almeno a parer mio
sembra fresca e genuina e vada coltivata. C’è un’ironia buona, che gioca
coi vizi e gli stereotipi, ribaltandoli, facendoli fare il can can e la
doppia giravolta, non il sarcasmo spicciolo rubato dai discorsi della
nonna su come si fa il brodino e guarda ti sei fatto sulla maglia una
macchia a forma di pisello, attento a non scivolare sulle bucce di
banana e guarda che zoccola. Ovviamente potrei sbagliarmi, eh. Spero che
l’ora e mezza di film non mi sbugiardi. Pena, rapimento da parte degli
alieni.
Cannibal Kid: C'è
Valerio Mastandrea, e quindi per me è sì. Non che sia l'attore migliore
del mondo o anche solo d'Italia, però (quasi) sempre sceglie dei
progetti interessanti, o se non altro che a me piacciono parecchio, dai
film di Virzì a Perfetti sconosciuti, passando per La felicità è un
sistema complesso, Fiore e la serie La linea verticale. Questo Tito e
gli alieni inoltre dal trailer si candida a potenziale gioiellino. Basta
solo che non si riveli la solita robetta buonista buona per Ford.
Ford: robe
italiane giuste ne escono davvero poche, e questo Tito e gli alieni,
nonostante il tito(lo) agghiacciante, pare rientrare nella categoria. Lo
spero davvero, perchè Mastandrea mi è sempre piaciuto ed i progetti
alternativi made in Terra dei cachi, se ben gestiti, non hanno nulla da
invidiare a quelli oltreoceano che, come dice a sproposito Cannibal,
incenso per partito preso.
L’ATELIER
"Quello è Cannibal Kid." "Davvero? Quel blogger che pensa di essere giovane come noi e invece è soltanto un vecchio? Com'è ridotto male!" |
Andrea: E
veniamo ai francesi. I francesi non è che filmicamente li frequenti
tanto – ma un bel francesino occhi azzurri e boccuccia sottile attendo
con ansia di incrociarlo. Da quel poco che la mia percezione cinefila,
ma più telefila, ha annusato qui e lì penso che i francesi abbiano buon
gusto per l’estetica, siano molto raffinati e spesso questa raffinatezza
tracimi in arte. A volte, però, come è accaduto con Les Revenants si
chiudono così a riccio nelle loro confezioni filmiche algide e altezzose
che non sanno toccare le corde dello spettatore che in sala si
predispone a farsi stuzzicare. Un po’ come farsi bello per il proprio
maschietto e non venire filati ‘manco di striscio. Va bè, spero che la
relazione con L’atelier almeno sia più… proficua.
Cannibal Kid: Io
invece del cinema francese, da buon radical-chic terminale quale sono,
penso il meglio. Non sempre, eh, però spesso. L'atelier è il nuovo
lavoro diretto da Laurent Cantet, il regista del notevole La classe,
quindi clamorosamente potrebbe mettere d'accordo in positivo sia me che
Ford. E non è mica roba da tutti. Certo non da tutti i francesi,
considerando che il mio blogger rivale in genere li detesta.
Ford: in
genere detesto i francesi almeno quanto Cannibal Kid, ma Cantet è una
piacevolissima eccezione, autore di uno dei miei film d'oltralpe
preferiti degli ultimi dieci anni, La classe. Questo L'atelier forse non
si adatta altrettanto bene agli argomenti fordiani classici, eppure mi
sento di dare fiducia ad uno dei pochi nomi del panorama cinematografico
mondiale che, e Andrea sarà testimone, riesce a mettere d'accordo i due
rivali numero uno della blogosfera.
DIVA!
"Di quello che hanno da dire quei tre non voglio più sentire neppure una parola!" |
Andrea: Mi
sembra un’operazione interessante. Un film a metà fra fiction e
documentario con una manciata di attrici moderne che provano a
ripercorrere i vissuti di Valentina Cortese, che – faccio mea culpa –
non sapevo ‘manco chi fosse prima di sentir parlare del film. Il film
sembra fatto con le migliori intenzioni… ma riusciranno le attrici di
oggi a reinterpretare un volto che, apprendo solo ora – sì, sono vissuto
in un pianeta fatto di sole serie televisive U.ES.EI e bei ragazzi –, è
scolpito nel cinema italiano. Qua c’è il rischio cagna maledetta… Sarà
forse un caso che nel cast ci sia anche Carolina Crescentini?
Cannibal Kid: Avevo
sentito parlare di questo Diva! perché era stato premiato con un Nastro
d'Argento al miglior docufilm, però non è che mi ispiri troppo. Come
operazione sulla carta sembra anche interessante, ma nella pratica a
vedere il trailer mi sembra un lavoro ad alto rischio sbadiglioso.
Insomma, io ho intenzione di fare la diva di turno che se la tira e
questo film lo guarderà soltanto se qualcuno mi pagherà profumatamente
per farlo.
Ford: io
non credo di avere le movenze, lo stile e la classe di una diva, ma
purtroppo ancora una volta questa settimana mi tocca concordare con
Peppa Kid rispetto al rischio noia di un'operazione che potrebbe anche
rivelarsi interessante. A questo punto manderei in avanscoperta Andrea,
in modo che possa sdebitarsi con noi dell'ospitata!
RESPIRI
"Andrea è ancora chiuso a piangere in camera sua?" "Sì, non si è più ripreso dall'incontro con Ford e Cannibal." |
Andrea: Apparentemente
sembra un thriller ben fatto, almeno a stando a quel pochetto che ho
visto nel trailer, un pochetto però senza dialoghi… e questo mi dà da
pensare. Ho il timore che se gli attori aprissero bocca le atmosfere
cupe da thriller si riconvertirebbero in una chiassosa sagra della
porchetta con tanto di banda e ‘annunciaziò’ del sindaco. Forse è questa
la paura su cui vuole fare leva il film…
Cannibal Kid: Il
timore sollevato dall'attento Andrea mi ha fatto mancare il respiro,
molto più di quanto non sia riuscito a fare il trailer di questo poco
invitante thriller. E mi ha toto il respiro quasi quanto una recensione
strampalata uscita dalla mente malata di Mr. Ford.
Ford: non trattenete il respiro nell'attesa che decida di guardare questo film. Tranne Cannibal.
LA TERRA DELL’ABBASTANZA
"Ammazza, questo posto è peggio di Casale e di Lodi messe insieme!" |
Andrea: Per
la serie ‘spenna il Saviano dalla cacca d’oro’, ecco un altro film
legato a Napoli e agli ambienti della mafia. Sì, la prospettiva è
diversa. Stavolta è il boss a venire ucciso dagli innocenti e bla bla
bla. Però io ho come l’impressione che sia tutta un’enorme operazione
commerciale, chiaramente di pregio, che accontenta le tasche dei
produttori e le penne dei critichi, che così possono vergare elogi di
caratura letteraria sentendosi un po’ Dante e un po’ Manzoni, come piace
fare a me coi miei telefilms. Per me, è nì.
Cannibal Kid: Per
me, è un no sonoro. La stessa risposta che do di default a qualunque
domanda o richiesta di Ford. E per questa settimana, con i poco
promettenti filmetti della settimana, direi che è abbastanza.
Ford: io mi dico abbastanza sicuro che eviterò anche questo film come la peste. O come Cannibal.
Andate di Tito e gli alieni: adorato allo scorso Torino Film Festival, e lo adorereste senz'altro anche in casa Ford.
RispondiEliminaSe me lo dici così, me lo segno e vedo di recuperarlo.
EliminaQuesta settimana mi ispira giusto Tito e gli alieni, per colpa del losco figuro inchiostrato qua sopra u__u
RispondiEliminaAhaha beh, l'Ink è una sicurezza! :)
EliminaSul fatto che tu Ford sia un dinosauro non ci sono dubbi.
RispondiEliminaMa non crescere pure i Fordini come se lo fossero, per favore, che se no da bambini sono già vecchi dentro come te. :D
Ahahaha saranno piccoli dinosauri inferociti pronti a darti la caccia molto, molto presto. ;)
EliminaA me l'ormai penultimo Jurassico aveva esaltato, quindi spero che questo si ripeta. Vediamo che succede.
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