sabato 22 aprile 2017

Tutta colpa di Freud (Paolo Genovese, Italia, 2014, 120')




E' davvero curioso come e quanto possa cambiare la percezione dei punti di vista quando si passa dall'essere uomini all'essere padri: personalmente, devo dire di essere stato quasi sempre un bello stronzo, dal punto di vista sentimentale.
Del resto, sono un ingordo di vita, un egoista, un predatore, e negli anni ho preso le mie mazzate ma senza ombra di dubbio le ho restituite nel modo peggiore, perchè non l'ho fatto per vendetta, ma per natura, e spesso e volentieri non l'ho fatto con chi se le meritava davvero, anzi.
Eppure, il lato oscuro di me è anche quello che definisce quello che invece vive in piena luce, e che tira fuori qualità che senza i difetti non ci sarebbero, e si perderebbero in un nulla che, sinceramente, non mi attrarrebbe neppure in una donna, per l'appunto.
Ma non sono giustificazioni, quanto ammissioni.
Di colpa e di presenza.
Ora che la Fordina è con noi, a volte, penso a quanto mi sarei preso a pugni se fossi stato il padre di una qualsiasi delle ragazze o donne che nel corso della mia vita ho trattato male, o deluso, o fatto incazzare, o qualsiasi cosa si possa combinare in amore: è difficile, da questo punto di vista, essere padre, e cercare di crescere la propria figlia sapendo bene a cosa andrà incontro, perchè in un modo o nell'altro ci andrà.
In un certo senso, pare quasi di consegnare quella che diviene la donna della nostra vita ad un branco di bestie pronta a masticarla e, in caso, risputarla fuori: una cosa che spaventa tantissimo anche me, credo dal giorno dell'ecografia in cui scoprimmo che era femmina.
Eppure, come in tutte le cose, esistono sfumature e punti di vista, così come i difetti che non solo ci definiscono anche per quanto riguarda il nostro meglio, ma che, soprattutto nei rapporti di coppia e quelli con i propri parenti, la propria Famiglia, creano quella magia, quel legame che permette ad alcune persone di legarsi per la vita, ed imparare a conoscersi sempre di più.
Tutto questo pippone, in realtà, viene tradotto dal film di Paolo Genovese in modo molto più naif e leggero, quasi come se di fronte ci trovassimo ad una commedia pseudo indie americana e non ad una pellicola pop tutta Roma, da Gassman a Giallini, per non parlare della città: una pellicola che, e ben sapete quale sia stato il mio rapporto con il Cinema nostrano negli ultimi anni, ho trovato piacevole e ruffiana al punto giusto, in grado di guardare da più angolazioni l'amore ed i rapporti e che, cosa curiosa, ho scoperto casualmente quando il suocero Ford, che non sempre ha rapporti semplici con Julez, l'ha lasciata probabilmente in modo che fosse sua figlia, a vederla.
Ed è curioso che, guardandola, ho pensato che forse avrebbe dovuto trovare il modo di chiederle di vederla insieme, così come al fatto che già adoro ci possa essere la possibilità che, tra una quindicina d'anni, possa vedere un film come questo insieme alla Fordina, e cominciare a condividere con lei le gioie ed i dolori che comporterà avere a che fare con gli ominidi, o con l'amore in generale.
E così come in un rapporto il bello, una volta passati il sesso, i sogni, i progetti e via discorrendo, è andare incontro ai pregi ed ai difetti dell'altro, e sapere bene ed in anticipo di cosa avrà bisogno, quando si tratta di figli pare quasi tutto spogliarsi del lato più incasinato dell'amore, in modo che resti a definirlo solo quello più puro.
Fortunatamente, è solo un'apparenza.
E, seppur diversi, casini sono e saranno sempre.
Ma del resto, senza quelli, gli occhi non sarebbero così belli.



MrFord




 

10 commenti:

  1. Nonostante sia un filmettino, non so perché, lo ricordo bene. Mi era piaciuto più del previsto. Lo rivedrei volentieri. :)

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  2. Certo che la paternità ti ha proprio cambiato.
    Due commedie italiane recenti non solo viste, ma pure promosse (e quasi esaltate) di fila?
    Stai per caso cercando di diventare il nuovo Cannibal Kid? :)

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  3. L'ho visto in aereo tempo fa,una cacatina carina che avrebbe potuto essere molto di più,se non fosse che le tre figlie recitano da mani nei capelli...

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    1. Beh, è pur sempre una commedia italiana, no!?
      Ad ogni modo, molto più carina del previsto. :)

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    2. Eh ma non è così scontato.Ce ne sono di commedie italiane dove la recitazione è decente/abbastanza buona/buona.
      Qui le figlie sono proprio cagne maledette,sopratutto la lesbica è roba da recita delle medie.Indecente.

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    3. Purtroppo, tra quelle un pò più pop, non ne ricordo così tante. ;)

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  4. Benvenuti al Sud(e al nord),con Bisio e la Finocchiaro,diversa roba con De Luigi,tipo Aspirante vedovo...qualcosa di carino c'è,anche se il rischio *woof woof* nelle commedie italiane pop c'è sempre!

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    1. Ammazza, De Luigi per me è un cagnaccio fuori dalla tv, e anche Benvenuti al Sud non è che fosse da strapparsi i capelli! ;)

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